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Si farà? La rivoluzione, intendo. E chi lo sa! Se devo essere sincero, quanto sta succedendo in Francia puzza tremendamente e non promette nulla di buono. Insomma, all’orizzonte non scorgo alcuna primavera dei popoli. Si, d’accordo, ben venga tutto ciò che può indebolire Eliogabalo Macròn, i disordini vanno sostenuti e incoraggiati. Ma è veramente così? Le proteste violente, le automobili ribaltate e le vetrine infrante indeboliscono o rafforzano i governi? L’incendio appiccato all’entrata...
Cari occidentalisti, sembrate una manica di secchioni coranici in pieno Ramadan, dei talebani in abiti casual. Se leggeste Mark Twain imparereste a non esagerare con le sostanze psichedeliche dell’ideologia e a non prendervi troppo sul serio. Il grande scrittore aveva compreso in tempi non sospetti la natura mendace del sogno americano, un escremento solido che veleggia in un mare di whisky, sangue e droghe. Un escremento che voi tromboni sfiatati cantate da mane e sera spacciandolo per...
La Russia è una media potenza con un PIL pari a quello di Spagna o Austria e la sua forza risiede principalmente nelle migliaia di testate nucleari. Le sanzioni la riporteranno al XIX secolo. La campagna ucraina ha rivelato una sconcertante debolezza militare, ragion per cui non dobbiamo né umiliarla, né compatirla. Lo assicurano i famigerati professionisti dell’informazione; lo ripetono una fiumana di troll minorenni e minorati; lo sottoscrive qualche generale in pensione che porta a spasso...
Il messaggio al Congresso del 5° presidente degli Stati Uniti d'America James Monroe (1823), successivamente noto come “dottrina Monroe”, rivisto e corretto in chiave russa da Gianni Petrosillo. I cittadini russi provano un fortissimo sentimento di simpatia per la libertà e la felicità di tutti gli uomini che, come loro, abitano di là dell'Atlantico. Noi non abbiamo mai preso parte alle guerre degli Stati americani sorte da questioni puramente americane, né la nostra politica comporta che...
di Nicholas Wapshott Lyndon Johnson, ringalluzzito dal boom economico e dall’aumento delle entrate, si diede da fare per costruire una sua eredità. Nel maggio 1964 dichiarò alla University of Michigan di Ann Arbor: “Abbiamo l’opportunità di progredire non soltanto verso una società ricca e potente, ma verso la Great Society, la grande società”. Giurò di sconfiggere la povertà e le disuguaglianze razziali, di proteggere le campagne, di garantire un’istruzione a tutti i bambini e “ricostruire...
Cari georgiani assetati di libertà e benessere, saturi di speranze malriposte, una preghiera: evitate di salire sul carro dello zio Sam diretto verso il tritacarne cagionato dall’ennesima Drang nach Osten. Non vi attende alcun radioso futuro nell’agognato paese dei balocchi che è l'UE: per loro siete solo pedine sacrificabili e intercambiabili, slavi imbranati e mongoli miserabili a cui rifilare poche briciole e quattro abiti dimessi, porcellini da mandare allegramente al mattatoio. Prendete...
Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche parole...
È scomparso all'invidiabile età di ottantaquattro anni il campione di un giornalismo animato da un gusto spiccato per lo spettacolazzo cinico foderato di perbenismo civico e ambizioni “alte”. Maurizio Costanzo è stato il fondatore e l’impresario di quel Barnum di ciarle che porta il suo nome, lo show che ha lanciato personaggi talvolta discutibili e ridotto l’artista geniale e maledetto a fenomeno da baraccone, comprato a quartini di vino e messo lì sul proscenio a sproloquiare a mo’ di...
di Daniele Ganser Nel 1941 il Giappone possedeva imponenti forze navali, tra le quali dieci portaerei, mentre gli USA ne avevano solamente sette, dunque erano in palese stato di inferiorità. Due portaerei, la Lexington e la Enterprise, si trovavano a Pearl Harbor sotto il comando dell’ammiraglio Husband Kimmel. Il suo superiore, l’ammiraglio Harold Stark, che in quanto capo delle operazioni della Marina statunitense a Washington aveva accesso ai dati ricavati dalle intercettazioni e...
di Daniele Ganser Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
Partecipano: Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sostenibili; Lanfranco Carpediem, avvocato, esoterista e massone; Aleardo Checca Licaone, divulgatore e massone. (s)Modera: Lola Decerebral, giornalista e scrittrice. DECEREBRAL: Voglio esordire dichiarando la mia jihad personale al maschio tossico occidentale. SALVINI: Ciumbia! DECEREBRAL: Ma tu sei queer o gender fluid? SALVINI: Io propendo più per il marshmallow, grazie. CARPEDIEM: A nome di chi parla, gentile...
Lo so, succedanei sospetti incombono sulle nostre tavole e le cavallette, presagio di privazioni, oggi prefigurano lo stupro del nostro orgoglio gastronomico. La sciagura imminente non ha più il viso emaciato della Carestia, ma di un panino verde ottenuto impastando polvere di insetto. Tutto vero e tutto giusto, sennonché l’Italia non diventerà sovrana assumendo le forme di un ameno agriturismo. Purtroppo l'orizzonte mentale di certi sovranisti è davvero angusto, e molti di loro non riescono...
Gli storici di scuola liberale e marxista tendono a sopravvalutare gli aspetti economici e ideologici e a sottacere le ragioni geopolitiche, specie quando trattano le vicende dell’Otto-Novecento. Per esempio, la guerra ispano-americana (1898) viene presentata nei seguenti termini: una versione economicista suggerisce che si trattò di una guerra per la frutta e la canna da zucchero (Cuba e le Filippine erano e sono tuttora grandi produttori di zucchero); la versione ideal-eccezionalista che...
L’eterna contrapposizione tra “tellurocrazia” (potenza terrestre) e “talassocrazia” (potenza marittima) rappresenta forse una chiave di lettura epica tesa a trasfigurare il conflitto tra gruppi Dominanti. Di certo, però, le talassocrazie anglosassoni che hanno ideato il concetto di “crimine contro l’umanità” sono le stesse che hanno annullato la distinzione tra nemico militare e nemico civile, sdoganando di fatto i crimini contro l’umanità su vasta scala. Dalla pace di Westfalia (1648) fino...
Il piano Mattei annunciato dal governo è un patetico tentativo di gettare fumo negli occhi. Enrico Mattei voleva portare l'Italia fuori dalla NATO, mettersi a capo dei paesi non allineati e fare affari con chiunque senza pregiudizi ideologici: un progetto forse troppo ambizioso e spregiudicato, che mal si attagliava al contesto della guerra fredda e dei blocchi contrapposti. L’Italia non si avvia a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico (obiettivo gravoso, non raggiungibile...
Fernando Pouget era ritenuto un ex ufficiale del servizio segreto militare durante il fascismo. Egli faceva parte dell’Oas, acronimo di Organisation de l’armée secrète, un’organizzazione paramilitare clandestina di estrema destra, francese ma operante anche in Italia, creata il 20 gennaio 1961. Il 15 luglio 1961, Pouget scrisse a Umberto di Savoia, re d’Italia. Egli prospettava al sovrano in esilio un progetto «portato a compimento» da «elementi fedeli alla causa monarchica», riuniti intorno...
Gli Einstein di tutti giorni del giornalismo italiano cominciano a fare luce sui misteri di Matteo Messina Denaro. Lo spettatore avvezzo all'interminabile Beautiful che è la narrativa inerente Cosa Nostra immagina i nomi dei mandanti delle stragi, il rinvenimento dell'agenda rossa di Borsellino e chissà quanti altri arcana imperii. Macché! Il poveretto si ritrova davanti la monografia di un comune dongiovanni di provincia che prende il caffè al bar, usa il Viagra, si fa i selfie con il...
Professore di Filosofia: Parliamo di Carl Schmitt, Teoria del partigiano. Salvini: Guardi, sul parmigiano sono preparatissimo. Mio zio a Viggiù gestisce un caseificio che sforna certe forme di Reggiano a stagionatura lenta, ideale per condire le trofie al pesto e la pasta al forno… Professore di Filosofia: Ehm… cedo la parola alla collega di letteratura giapponese. Professoressa di letteratura giapponese: Arigato, signor Salvini. Salvini: A rigatoni? Sono messo bene: Di Maio mi ha...
di John Kleeves (Stefano Anelli) Può darsi che in futuro si sviluppi una situazione tale per cui l'Europa Occidentale divenga un concorrente industriale, commerciale e finanziario intollerabile per gli Stati Uniti […]. Può darsi insomma che si verifichi una situazione in cui essi non sono più in grado di bloccare la minaccia commerciale rappresentata dall'Europa Occidentale e dal Giappone con i sistemi adoperati a partire dalla fine della seconda guerra mondiale che possiamo adesso definire...
Dalla bacheca Facebook di Edoardo de Blasio e Mauro Bertamé L'esperimento "Universo 25" è uno degli esperimenti più terrificanti nella storia della scienza, che, attraverso il comportamento di una colonia di topi, è un tentativo da parte degli scienziati di spiegare le società umane. L'idea di "Universo 25" è venuta dallo scienziato americano John Calhoun, che ha creato un "mondo ideale" in cui centinaia di topi avrebbero vissuto e riprodotto. Più specificamente, Calhoun costruì il...
Non vi illudete, la cultura del piagnisteo attecchisce anche nelle vostre anime nere. Per diverso tempo avete fatto le vittime e vi siete scagliati contro l'egemonia culturale della sinistra, scoperchiando un ingiustificato complesso di inferiorità. Orbene, costruire un’egemonia culturale costa tempo e denari (dollari o rubli è indifferente) e richiede talento; chi lo considera un mero trappolone cabalistico da mangiabambini sbaglia di grosso. I socialcomunisti saranno pure antinazionali...
La via culturale al sovranismo. Il ragionamento del sovranello medio è il seguente: Ormai stazioniamo nel campo occidentale, tanto vale tenerci buoni i padroni e continuare a prenderlo in saccoccia a gratis: zero autonomia energetica, zero iniziative nel Mediterraneo, zero scambi commerciali con le nazioni “reiette”. L’importante è dare addosso ai liberal, denunciare le aberrazioni del politicamente corretto, dedicare una via a qualche senatore missino e possibilmente togliere quelle...
Una destra globalista? Personalmente nutro il fondato sospetto che una certa destra di lotta e di governo segua i dettami del globalismo. Le ragioni? Puro e semplice opportunismo o forse paura di affrontare una realtà che cambia in maniera costante e vertiginosa. Se sei stato contaminato dal virus ideologico dei diritti umani, non puoi non innamorarti delle cause perse in gloria dell'occidentalismo becero e peloso. Chi aderisce incondizionatamente al dirittoumanismo rigetta l’Abc della...
Di Costanzo Preve (Una nuova storia alternativa della filosofia) Vi è oggi un pregiudizio infondato, per cui gli ebrei sarebbero stati gli "inventori" del monoteismo, e quindi i "fratelli maggiori" dei cristiani posteriori. Si tratta di due falsità, o, se vogliamo esprimerci in modo più moderato e secondo i vincoli del politicamente corretto odierno - divinità idolatrica non migliore di molte divinità idolatriche antiche -, di due posizioni inesatte. Per quanto concerne il cristianesimo...
Le maggioranze rumorose, inermi e disorganizzate? Dio ce ne scampi! Senza un pastore munito di nodoso vincastro, il gregge finisce tra le grinfie delle belve o per sfracellarsi in qualche dirupo. E lo riconosco serenamente, rimandando al mittente le ubriacature autoritarie o il culto della divisa. Élite e una bellissima parola, screditata dalla marea montante di scimuniti che scambiano il caos da bordello con il paradiso libertario. Persino Marx sapeva benissimo che una classe orfana delle...
Il noto laboratorio italico ha scoperto un nuovo paradigma politico: lo statalismo senza Stato. E per Stato intendo sovranità, contatti solidi con il mondo reale, contezza di sé. Lo Stato è ridotto marxianamente ad insieme di apparati coercitivi, privo di spirito e di obiettivi, non più comunità di destino ma puro hardware; un coacervo di poteri fuori controllo che menano fendenti all'impazzata, cellule cancerogeno che distruggono l'organismo. Una statolatria sui generis, profondamente...
Il cosiddetto "Qatargate" (scusate, questi parlano così) rischia di ferire a morte le già sfatte sinistre continentali. Stavolta è stato colpito il loro impianto ideologico, l’europeismo. Cos’è l'Unione Europea? È una lebbrosa che si crede miss Universo e si tocca forsennatamente, contemplandosi allo specchio come una sedicenne introversa. Hanno tradito il sogno dei Padri Fondatori, piagnucolano certi illusi a cui piace poetare sulla fanghiglia. Molti avevano confuso l’Europa come polo...
Magari Mussolini avesse emulato Stalin fucilando senza pietà i Savoia con annessi latifondisti, industrialotti falliti e ammiragli traditori, piuttosto che inciuciare, traccheggiare, confinare e purgare si, ma solo con l’olio di ricino. Le pur meritorie ricerche revisioniste farebbero bene a non lodare troppo la balorda bonomia del Duce. Come dite, il feroce colonialismo italiano? Non iniziò nel 1922, durò lo spazio di un mattino e fece molte meno vittime del solo colonialismo belga, che...
Posso solo ribadire per l’ennesima volta che, nelle vicende di maggior rilievo per il nostro paese, quasi mai verità giudiziaria e verità storica coincidono. Rosario Priore Dal suo ragionamento emerge il legame quasi indissolubile tra le vicende italiane e il contesto internazionale. Eppure, mi scusi se insisto su questo punto, ci sono correnti di opinione, alimentate da storici e intellettuali, che non ne tengono conto: tendono a rinchiudere le vicende interne dentro ì confini angusti di...
"I magistrati, in definitiva, nonostante fossero preparati in materia di diritto, non lo erano di fronte a eventi di quella portata, che per essere compresi presupponevano ben altre strutture mentali e culturali. Non avevano una cultura storica, geopolitica e anche dell’intelligence. Le stragi, infatti, non sono mai state opera di gruppi improvvisati, ma i loro autori hanno sempre avuto dietro organizzazioni e istituzioni potenti. Internazionali e interne". Rosario Priore «Stragi di...
Io perdo tempo a vergare mediocri catilinarie contro la peggiore Italia, ma diciamo la verità, la Germania non se la passa affatto meglio. Il Novecento è stato per i tedeschi quello che l’Ottocento è stato per i cinesi: il secolo delle umiliazioni. La nazione che faceva tremare il mondo ha perduto due guerre mondiali e l’indipendenza Politica. La Germania è molto più debole di quanto sembri. Gli angloamericani possono spegnere la rinomata locomotiva del continente in qualsiasi momento, anche...
A cosa serve la frenesia vaccinista? Perché inviare armi in Ucraina a costo di svuotare gli arsenali dei paesi NATO per poi riempirli successivamente con un piano di riarmo? Qual é lo scopo della speculazione energetica? C'è una risposta generale: l'Impero ha bisogno di quattrini e li rastrella come meglio sa. Ci sono anche tre risposte particolari: 1) Tramite i vaccini, l'Impero riesce a irregimentare la popolazione europea e ci guadagna; 2) Tramite l'invio di armamenti combatte una guerra...
Pur riconoscendo gli indubbi meriti della modernizzazione intrapresa da Deng Xiaoping, confesso che non mi piace il modello cinese e mi guardo bene dall'additarlo come esempio. Detto ciò, non mi garba neanche l’ordine unipolare a guida statunitense che qualcuno confonde erroneamente con la civiltà occidentale tout court: il Giappone è Occidente? Chiedo per un amico. Ricordiamoci che l’unipolarismo, sfido chiunque a provare il contrario, coincide con il travolgente declino dell’Italia, con il...
I potenziali avversari stanno diventando molto pericolosi, e tu non vuoi mai una lotta leale. Fuori dal ring, una lotta leale è solo una cattiva strategia, significa che non ti sei preparato correttamente. In un momento di crescente competizione globale devi essere in grado di andare nello Spazio più frequentemente, e una delle missioni di Blue Origin è rendere l’accesso allo Spazio più facile, rapido e a basso costo. Tutto ciò è necessario per entrare nella nuova era del dominio spaziale...
La politica agraria del fascismo fu dettata da una sincera adesione ai modelli di vita rurale o fu piuttosto un ripiego dovuto alla carenza di materie prime necessarie per sviluppare l’industria pesante? Nel libro Gli industriali e Mussolini (1972), Piero Melograni scrive che la politica rurale non arrestò il progresso industriale. Il più lento sviluppo industriale degli anni successivi al 1925 dipese più da cause economiche (gli sforzi di rivalutazione della lira e la grande crisi mondiale)...
Resoconto di una chiacchierata con Gianfranco La Grassa Marx non era un’economista o un filosofo, bensì uno scienziato della società che indagò la struttura dei rapporti sociali. Il capitalismo, badate bene, è innanzitutto un rapporto sociale, non è una “cosa” (merce o denaro). Una minoranza, i capitalisti, detiene il controllo dei mezzi di produzione. Inizialmente, Marx reputa il capitalista proprietario dei mezzi di produzione e direttore dei processi produttivi; un ruolo, quest’ultimo...
Non ho mai digerito il cosiddetto “cinema verità”. La surreale serie tv di Marco Bellocchio sul caso Moro non fa eccezione. Il cilicio di Paolo VI, i democristi in gramaglie, la mafia e la Chiesa cattolica che fanno comunella, Moro cristologicamente intento a portare la croce (così lo immagina il pontefice la sera del Venerdì Santo) mentre risuonano i clangori verdiani. Irriverenze da carro allegorico, immagini talvolta suggestive e spesso stracche e insincere offerteci da un autore che...
Brani tratti dal libro di Paolo Cirino Pomicino “La repubblica delle giovani marmotte”. "Tutto ciò era noto a Giulio Andreotti: un giorno, nel suo studio a Palazzo Chigi, me lo disse chiaramente, esortandomi a non farmi mai tentare dal “reclutamento” in quegli ambienti. È il perenne vizio delle associazioni, diciamo, riservate come la Trilateral, il club Bilderberg, la massoneria e tante altre, che richiedono obbedienza e dedizione assoluta, offrendo in cambio incarichi ben remunerati...
La guerra di Crimea (1853-1856) di fatto ruppe la Santa Alleanza, un accordo di tipo ideologico che riuniva le potenze reazionarie come Prussia e specialmente Russia e Austria asburgica, due imperi “mosaico” abbastanza solidali prima del conflitto in Crimea: nel 1849, l’esercito zarista aveva ristabilito l’ordine nell’impero Asburgico sconvolto dai moti nazionali ungheresi. Il venir meno della Santa Alleanza comportò lo scioglimento della Quadruplice Alleanza, che oltre alle tre potenze...
La subordinazione di un paese genera inevitabilmente un deficit cronico di realismo politico che investe tanto i partiti quanto i militanti. Le parole d’ordine che risuonano nelle bocche della sinistra petalosa e della destra neoconservatrice, fuoriuscite dalla medesima matrice trozkista, sono democrazia, diritti umani, libertà e altri stupefacenti. Nel campo degli affari internazionali le ragioni morali e idealistiche rappresentano un fastidioso polverone. Quando si tratta di umiliare la...
1992 7 febbraio Viene firmato il Trattato di Maastricht 17 febbraio Con l’arresto di Mario Chiesa inizia ufficialmente l’operazione giudiziaria meglio nota col nome di Mani Pulite. 18 febbraio Il Tribunale di Palermo emana un ordine di cattura contro il «riciclatore» Giancarlo Formichi Moglia, anello di congiunzione tra Cosa nostra, la Svizzera, le famiglie mafiose di New York e i cartelli colombiani della droga. La richiesta di estradizione viene respinta perché non conforme alle...
Carlo Calenda, leader di Azione, uno dei tanti partiti personali che raccoglie gli scarti di lavorazione del parlamentarismo e un mucchio di franchi tiratori conclamati e impenitenti, ieri ha pensato bene di scendere in piazza "per la pace". A onor del vero, la manifestazione ha malamente celato cattive intenzioni e bassi istinti dietro il nobile fine della pace. La regia, neanche tanto occulta, era dei neoconservatori statunitensi, ovvero l'ala stragista del Washington consensus, disposti a...
I contributi pubblici all'editoria vanno aboliti. Che senso ha mantenere dozzine di quotidiani fotocopia, stipendiare decine di orchestre che suonano la stessa identica musica? Oggi l’informazione è una finestra murata sul mondo e si limita a indottrinare e a veicolare una propaganda belluina. Ma li leggete i bollettini della cosiddetta “Operazione Militare Speciale”? Sembrano compilati dai nipotini del barone di Münchhausen. L’odierno giornalismo non sa – o non vuole – spiegare una realtà...
Mentre la Turchia si pappa la Libia, qui si discute del sesso degli angeli. La proposta di legge per innalzare il limite del tetto al contante, depositata dal senatore Alberto Bagnai, ha riaperto il teatrino bipolarista: favorisce gli evasori, strilla la sinistra; è una vittoria contro il globalismo, grida la destra. La verità è che il provvedimento non fermerà la rapina ai danni del popolo italiano. È fuorviante discutere di abbassare i limiti al contante dopo mesi trascorsi a sciropparci...
Seguendo i dettami del progressismo politicamente corretto, orde di replicanti col fiocco rosa hanno intasato i parlamenti e le stanze dei bottoni. È l’ultima trovata geniale dei Poteri Forti: con l'estinzione del C%E2%80%99era%20una%20volta%20il%20maschio%20alpha']maschio alpha[/URL], bandiera rosea la… disferà. I Rolling Stones canterebbero: Paint it pink. Cosa c’è di meglio di una mano di vernice color rosa bordello per coprire l’insignificanza e la miseria mentale che attanaglia le...
Sessant'anni fa veniva ammazzato Enrico Mattei, presidente dell'Eni. Oggi, questo gigante italiano viene ipocritamente celebrato da una manica di nani deformi nel corpo e nello spirito, desiderosi di assecondare le brame guerrafondaie d’oltreoceano. Ho letto le parole del capo dello Stato, un cascame della peggiore Dc: un fuoco di fila di banalità oltraggiose. E ho letto pure lo scontato salamelecco di Giorgia Meloni, una poveretta “inebriata d’aria” (per citare Emily Dickinson) finita in un...
Questo è un articolo di sfacciata, banale e sconsolante indignazione. Il gioco al massacro sulla nostra pelle non conosce tregua. L’attualità snocciola fatti e numeri sconcertanti che preludono a scenari catastrofici da film postapocalittico. A Palermo i defunti sono rimasti insepolti per ben due anni, mentre l’ormai ex sindaco Ollando fituso, irascibile gigione del vittimismo antimafia, ingannava il tempo a digiunare per i migranti e a invocare la gogna per Salvini. Intanto i cinghiali...
Secondo Daniele Luttazzi, la satira sarebbe intrinsecamente progressiva. Secondo me, non è sempre così. Aristofane irrideva Socrate e, se fosse vissuto oggi, avrebbe votato volentieri (con mio sommo dispiacere) il Tea Party. Molière ridicolizzava magnificamente il borghese gentiluomo e la mobilità sociale, i vecchietti sessualmente arzilli, le donne sapienti con velleità di egemonia culturale. Petronio demoliva l’homo novus, l’odierno parvenu, col personaggio di Trimalcione. E allungo la...
Da quando il Pd ha scoperto la Francia, sono aumentati i nostri guai. A onor del vero, sono aumentate anche le personalità insignite della Legion d’Onore. La maggior parte appartengono al partito “Poltrone e Divani”, i diversamente italiani che esibiscono con orgoglio la loro brava coccarda e venerano Macròn, il nuovo divo (dopo Tony Blair) del progressismo di casa nostra. D'altronde basta mettere il blu al posto del verde ed il gioco è fatto: tricolore era e tricolore rimane. L’inciucio...
Evviva! Finalmente un “premier” (primo ministro suona male) donna! L’armata rosa avanza ovunque. ...e sti cazzi? I teorici della “via culturale al sovranismo” ci garantiscono che si tratta di una rivoluzione che spazzerà via il genderismo buonista e arcobaleno. I critici più tiepidi ci invitano alla cautela, a non nutrire eccessive illusioni e ad attendere l’esito delle elezioni americane di midterm. Altri disapprovano l’età media da gerontocrazia tardosovietica e si chiedono: abbiamo a che...

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Filippo Barbera
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  • Marzo, Anno Domini 2023, Roma. Il clima dell'informazione ci racconta già qualcosa. A un certo punto, la nostra società ha smesso di essere una...
  • Insegnare il Gender è OK. Ma guai a parlare di corpi nudi in Storia dell'Arte. Dal Manicomio USA è tutto.
  • Papà, che cos'è la demagogia? "Gite scolastiche annullate per non discriminare i ragazzi che non possono permettersele."
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Considerazioni sparse
La condanna a Putin della Corta dell'Aia è un errore per una serie di motivi:
1- Un tribunale è tale se è un ente terzo fra parti in causa, se il tribunale è di parte io ho il diritto di non riconoscerlo. Si dirà che infatti la Russia non lo riconosce e aggiungo che non lo fanno neanche Stati Uniti, Cina o Israele. Sembra un tribunale pantomima che ogni tanto deve condannare leader non occidentali per far sentire gli europei importanti.
I belligeranti (e ormai in Ucraina lo siamo) hanno tutto il diritto di voler vincere un conflitto, di andare avanti, ma questo implica accettare le estreme conseguenze delle proprie scelte e dire apertamente che si vuole vincere la guerra, non che si sta combattendo contro l'imperialismo russo, contro la follia di Putin o per i diritti umani.
L'Occidente, i suoi governanti e giornalisti, hanno tutto il diritto di mettere avanti i valori (accettando che così facendo la trasformano in una crociata), ma devono chiedersi come combatterla questa crociata.

Prendo atto che continuiamo a confondere desiderio e realtà, se oggi mettessimo in fila tutti gli articoli (solo in italiano) in cui si diceva: "la Russia sta per finire le armi e quindi combatte con le zappe (ma era un segreto, che i giornalisti italiani avevano scoperto non si sa come) o che l'economia russa crollerà in due settimane o che Putin sta per morire o che si sta per consumare un golpe", potremmo riempierci un palazzo.

Siamo a più di un anno dall'intervento russo e l'economia è ancora in piedi, i cittadini russi mi sembrano ben lontani da una rivolta (che non faranno certamente per Netflix, McDonald's o Pantene), l'esercito russo non mi sembra che abbia smesso di inviare uomini e armi al fronte.
Non lo dico perché putiniano (che senso avrebbe in Italia?), lo dico da amante della pace e da persona intelligente.

La pace si fa con un nemico che va accettato come tale e che quindi non ci piace.
Non si può dire: "mandiamolo in galera". La Russia non è l'Iraq di Saddam o la Libia di Gheddafi, non puoi sbarcare, entrare e fare come vuoi in barba al diritto internazionale (quello si, di un qualche peso nella realtà condivisa), tentare di rovesciare Putin vuol dire andare lì armati e causare una guerra nucleare per qualcosa di cui al cittadino medio occidentale non frega nulla (e per certo non è disposto a rimetterci la pelle).

Si ha tutto il diritto di scrivere che Putin è pazzo o che la Russia tra due settimane sarà in fallimento, ma dopo un anno, se ci importa veramente di quelli che soffrono sarebbe più utile smettere di lanciare anatemi e pensare a dialogare con uno che può non piacerci, ma è quello che passa il convento.
Cercherò di capire e seguire, specialmente Franco Marino che mi manca da molto tempo ! Grazie, grazie di questa novità .
Possediamo ormai un'abbondante letteratura scientifica a favore della "terapia della parola", alias psicoterapia, spesso altrettanto efficace (e con meno effetti sulla salute del paziente) della terapia farmacologica; nonostante questo, la terapia ospedaliera (oggi più di ieri) verte prevalentemente sul secondo tipo.

Non si tratta solo di un discorso economico (per quanto reale).
La mia impressione è che la scelta dello psicofarmaco (preferita nei paesi a capitalismo avanzato, più ricchi, virtuosi, che ci vengono indicati come modelli esistenziali prima che economici), sia culturale e politica.
Si preferisce il farmaco, perché non implica sacrificio, sforzo, dialogo, pazienza.

Le persone cambiano psicologo come gelato, vogliono risultati in tempi prestabiliti, rapidi. Non è colpa dei pazienti, anzi, spesso sono gli stessi psicologi a favorire queste aspettative (la concorrenza è tanta, bisogna pur vivere).
Foucaultianamente è difficile stabilire dove risieda la responsabilità.

Dopo anni, in cui abbiamo trasformato le scuole di psicoterapia in dei minestroni per tecnici (tutti hanno un approccio eclettico, lo psicologo non segue più questa o quella scuola, ma un insieme di tecniche dettate dai bisogni pratici - altro fenomeno favorito dal mercato); dopo anni in cui la psicodinamica (le psicologie del profondo, che analizzano le dinamiche della personalità, tra cui la psicoanalisi) è stata fatta a pezzi, il servizio sanitario inglese ha pubblicato uno studio (decennale) in cui si dimostra l'efficacia tanto dell'approccio psicodinamico, quanto del cognitivo.
Secondo lo studio, il cognitivo sarebbe efficace in meno tempo e si concentrerebbe su problemi specifici, i disturbi potrebbero ricomparire dopo anni ; la psicodinamica sarebbe una terapia più lunga, che tenderebbe a coinvolgere più ambiti, ma con effetti più stabili sulla personalità.
Un sistema sanitario o un paziente informato dovrebbero scegliere tra queste due tecniche funzionanti, efficaci e curative, stabilendo le priorità in quel momento (e in base alla personalità del paziente: non tutti sono adatti a tutto).

Purtroppo nel capitalismo avanzato, la parola è svuotata, anzi direi che è morta. Le figure di riferimento (che non sono altro che proiezioni dei nostri genitori) devono scomparire, lasciando spazio a questo immaginario narcisistico (la pandemia dei nostri tempi).
Cresciamo persone deboli, che non vogliono confrontarsi, attacchiamo preti e psicoanalisti indicandoli a metà tra il ciarlatano e il pazzo perché non possiamo accettare che qualcuno ancora parli (l'accostamento è volutamente provocatorio).

La sensazione è che il resto del mondo vada avanti, mentre in Occidente siamo ripiegati in idee pseudo-nuovistiche (il metaverso, come proiezione del mondo reale, è un gesto demiurgico -e posticcio- di creare il mondo delle idee di Platone).
Non dico idee vecchie, perché vecchi lo siamo (demograficamente) e come tutti i vecchi viviamo nella paura della morte e della vecchiaia (smettere di cambiare).
Non abbiamo la forza per cambiare e allora facciamo pagliacciate: "Non andare in psicoterapia, prendi lo xanax! Risparmi tempo e denaro... E se non sei convinto, ti mandiamo in un ospedale dove degli ottimi medici formati nelle nostre eccellenti università, ti diranno democraticamente e gentilmente che o prendi il farmaco o non funziona la cura", perché la verità è una sola, quella dell'autorità, quella dello Stato, quella del potere.

Ormai è difficile capire dove finisca la finzione, dove inizi la serietà, dove il complotto, dove la realtà o il reality, dove la fiction e dove l'informazione: "il medico di base ha contraddetto un epidemiologo che diceva che devo vaccinarmi contro il vaiolo delle scimmie, malattia che l'OMS ha detto non pericolosa, nella nuova serie di X-files dicono che è un complotto alieno contro l'umanità organizzato dal deep-state contro Trump per imporre a tutti un'ultra-capitalismo senza diritti sul lavoro e farci perdere l'identità".
La civiltà occidentale è diventata un meta-discorso, milioni di bacheche di Facebook, Twitter, Instagram, milioni di radio e tv accese, di spunte blu su Whatsapp o di accessi mancati su Telegram, di amori reali o transitori su Tinder: "dona per il terremoto dall'altra parte del mondo e bevi coca-cola; vota la prima donna presidente del consiglio e mangia carne di tacchino, oggi in offerta".
In questo finale di partita beckettiano, la velina un giorno balla sulle tv regionali, il giorno dopo sposa il satiro-sultano, il giorno dopo ancora è idolo di una minoranza progressista... Il sultano che uccide i dissidenti compra noto club sportivo e pubblicizza mentine per i diritti umani; nota organizzazione che salva i panda in realtà smercia cocaina a bambini in Papuasia; oggi bombarderemo un popolo di bambini inermi, ma tranquilli splende il sole e fa bel tempo, andate tutti al mare a parlare d'amore!

"Io sto bene, io sto male, io sto bene, io sto male" cantavano i CCCP nel 1986.
Si allarga la crisi euro-statunitense in Africa: la Russia sosterrà l'ingresso algerino nei BRICS.
La notizia è vecchia, ma non di poco peso se messa in relazione con il resto del puzzle:

- L'Algeria è fornitore di gas per l'Italia e l'Europa, alternativo alla Russia;
- L'Algeria importa armi dalla Russia;
- I due paesi eseguono esercitazioni militari congiunte;
- Algeria e Marocco stanno alzano la tensione di confine (non si capisce se in una sceneggiata per le rispettive opinioni pubbliche o se per riflesso delle rivalità globali - col Marocco nei panni dell'amico degli USA).
- La Russia sta spopolando in Africa, tra governi e opinioni pubbliche (come dimostrano i siparietti neo-coloniali di Macron delle ultime settimane) e a modo loro le pagliacciate dei nostri dilettanti allo sbaraglio di governo (no Putin non organizza le migrazioni per destabilizzare l'Europa; ma ha il gruppo di potere sino-russo, in Africa centrale e nella fascia subsahariana ex coloniale francese, ha un certo peso ormai).

La rivalità in Africa ha aspetti economici (dove vince la Cina), militari (dove la Russia sta lentamente scalzando la presenza francese) e culturali (dove Russia e Cina vincono dagli anni '50), svegliarsi oggi e parlare di colonialismo cinese o invasione russa, non solo non è serio, ma è falso e in cattiva fede.
Prossimi episodi del podcast:
SAB 18 ore 12 Andrea Colonia torna con le #cripto-pillole su #bitcoin.
DOM 19 ore 12 Stefano Sacchini torna con le pillole di #storia #cinese.
LUN 20 ore 17.30 Raffaele Rinaldi parlerà durante un'intervista di #storia di scambi tra #Mediterraneo, #MarRosso e #OceanoIndiano.

Vi ricordo il mio libro di #storia e #antropologia #uruguayana che qui potete scaricare in ebook gratuitamente:

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Grazie a tutti 🙏

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