divorzio

My Threads

  1. Divorzio all'italiana.

    Accadeva quarantatré anni fa.

    12 febbraio 1981. In Italia viene portato a termine il divorzio tra Ministero del tesoro e Banca d'Italia. A distanza di 43 anni da quella decisione, è possibile fare un’analisi obiettiva tirando le somme degli effetti che ebbe sull’incremento dello stock di debito pubblico, che raddoppiò nel giro di appena 14 anni principalmente per l’aumento vertiginoso dei tassi d’interesse, e che condannò i cittadini e il sistema delle imprese a un sempre...
  2. Napoleon

    Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

    A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​
  3. Divorzio breve e separazione della Meloni: quando l'IO è nemico del...

    In questi giorni ci troviamo a commentare due notizie in una. La prima è quella del cosiddetto "divorzio facile" che nasce dopo che la Cassazione ha stabilito la legittimità della legge Cartabia, che consentiva separazione e divorzio in un unico atto, dando atto a quella che viene definita una "rivoluzione copernicana". E la seconda è la separazione - i due comunque non erano sposati - tra Giorgia Meloni e il compagno, il giornalista televisivo Andrea Giambruno.
    Come commentare queste...
    Io sono divorziata da molti anni. Ho avuto 3 figlie, con il mio ex marito, e sono già adulte. Ho anche 3 nipotini. Il divorzio è stato abbastanza burrascoso. Non sto a raccontare nulla, nemmeno se ci fossero colpe e di chi, ma, dopo i primi tempi decisamente difficili, è emerso tra me e il mio ex marito una forma di amicizia, "fratellanza" e affetto vero che mi fa dire che nonostante tutto e pur nelle insuperabili diversità, il nostro è un rapporto indissolubile. L'unico. Non vorrei mai più vivere con lui ma per lui ci sarò sempre. E viceversa.
     
    Torno dall'estero in Italia dopo il divorzio (che qui ancora non c'era). 1976 vivo da sola in una città di provincia veneta, con figlio, appartamento, domestica, ho un buon lavoro e stipendio. Il boss mi dice "Lei é brava. Vorrei metterla a capo di...ma...é separata con un figlio girano pettegolezzi...se avesse un marito sarebbe diverso". Ho chiesto a tutti i single che conoscevo "Sposami, poi divorziamo fra 4 anni ora che c'è il divorzio." Trovo uno che mi dice "Ci sto. Ho vissuto 6 anni a Milano, sono tornato qua nessuna me la da. Facciamo un mese di prova" Fatto il mese, tutto a posto, matrimonio veloce (non ho neanche foto). Quest'anno sono 47 anni. Ogni tanto ci chiediamo "Ma..tu mi ami?" Solitamente lui risponde "É obbligatorio? Stiamo così bene insieme! Anche quando litighiamo mi piace!"
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  4. La democrazia ha ancora un futuro? (di Franco Marino)

    Il momento in cui si mette in discussione un matrimonio è tra i più drammatici. Non c’è solo la sensazione di un amore che finisce, oppure, come non di rado avviene, di un amore che in realtà si è scoperto non essere tale. E’ in generale anche una rottura di equilibri, di bei ricordi condivisi che anche se non si sta più bene assieme, per qualche tempo, hanno costituito un tessuto che ci ha tenuti caldi. Ed è, indubbiamente, uno dei momenti più difficili della vita di un individuo...
  5. Abbiamo il diritto di giudicarvi (di Franco Marino)

    In questi giorni, molti animatori dell'area del dissenso, di fronte alla vicenda degli allagamenti, stanno spolverando una certa tendenza - misteriosa per molti, prevedibilissima per me - a rimanere agganciati alle tesi dei media ufficiali. Premettendo che non ho ancora formato un'opinione sulle cause di quel che è accaduto, posso però dare il mio contributo a smontare una delle fallacie logiche più ricorrenti, ossia la petizione di principio di credere che il dissenso sia fondato su...
  6. OPEN TO…SALUTAME A’ SORETA

    Non paghi delle preghiere rutelliane (‘Please visit Italy’, alla modica cifra di sette milioni di euro) e dell’imbarazzante ‘Very Bello’ (claim giustamente finito nel dimenticatoio per soli 35mila euro), ora è il turno di Open to Meraviglia, segno che i creativi nostrani non sanno resistere alla commistione della madrelingua con l’inglese, per ottenere un effetto da Totò e Peppino alla nu volevon savuar l’indiriss straniante e obiettivamente cacofonico per una campagna pubblicitaria...
  7. I fili che muovono Suor Cristina (di Franco Marino)

    Il mio professore di filosofia del liceo era un ex-prete, poi diventato militante del PCI. Una suora del paesello dove ho vissuto per molti anni, si tolse l'abito proprio perché resasi conto di non essere immune da certe tentazioni. Non sono percorsi che vanno giudicati con leggerezza perché spesso corrispondono ad autentici drammi personali. L'Ordine è un sacramento al pari del Matrimonio ed è inevitabile che così come la fine di un matrimonio porti conseguenze spesso definitive nella...
    Due considerazioni: 1)il sacerdozio è un sacramento che vincola per l'eternità quindi vincola decisamente molto più del matrimonio; 2) parecchi anni fa un mio caro amico, divenuto sacerdote nella Fraternità Sacerdotale S. Pio X (quella di mons. Lefebvre, per intenderci), e successivamente consacrato vescovo (subendo quindi anche la scomunica da parte della gerarchia cattolica romana), successivamente divenuto anche sedevacantista, quindi uno decisamente intransigente e molto consapevole della dottrina e dei dogmi e finanche della spiritualità, bè, proprio lui abbandono l'abito talare e si sposò. Se lo ha fatto lui, figuriamoci una suor Cristina qualsiasi.... Quindi, prima di esporre tesi filosofiche o sociologiche, bisogna pensare che a volte l'umano è semplicemente troppo umano.
     
    E dai! Ha gustato il piacere del successo e del denaro e ha cambiato fede. Oltretutto fregando la madre badessa perché i proventi della sua attività artistica quand'era monaca li doveva condividere col convento, adesso intasca tutto lei. Secondo me diventerà un' influencer su tiktok e avrà successo nei consigli spirituali
     
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    Hai fatto un capolavoro, ineccepibile come tutti gli articoli che scrivi! Leggerti equivale ad una crescita culturale...chapeau 👏👏👏
     
  8. Perché non sopporto certa destra italiana (terza e ultima parte)

    Non vi illudete, la cultura del piagnisteo attecchisce anche nelle vostre anime nere. Per diverso tempo avete fatto le vittime e vi siete scagliati contro l'egemonia culturale della sinistra, scoperchiando un ingiustificato complesso di inferiorità. Orbene, costruire un’egemonia culturale costa tempo e denari (dollari o rubli è indifferente) e richiede talento; chi lo considera un mero trappolone cabalistico da mangiabambini sbaglia di grosso. I socialcomunisti saranno pure...
  9. Gli esclusi

    Viviamo in una società che genera esclusione. Gruppi sociali che, di per sé, neppure esisterebbero, vengono creati da dinamiche sistemiche e accomunati da emarginazione, difficoltà esistenziali e materiali, isolamento, malessere. Solo che non sono quelli propinati giornalmente dalla spazzatura giornalistica e accademica di regime.

    Non si tratta né di migranti, né di donne (almeno intese come categoria a sé stante), né di omosessuali, anche perché, nonostante l'asfissiante propaganda che...​
  10. CIAO, LANDO!

    LANDO BUZZANCA non è più fra noi.
    Per molti resterà il "merlo maschio" dell'omonimo film (antesignano della commedia sexy con lui spesso calato nel ruolo dell'italiano medio libidinoso e tuttavia spassoso nella esternazione delle sue "passioni") o il protagonista di qualche fiction RAI di successo come "Il restauratore".
    Ma per chi ama davvero cinema e cultura pop, Buzzanca rappresenta una delle maschere più sottovalutate (ma diffuse) nella storia della commedia all'italiana. Cantante oltre...
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