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Si farà? La rivoluzione, intendo. E chi lo sa! Se devo essere sincero, quanto sta succedendo in Francia puzza tremendamente e non promette nulla di buono. Insomma, all’orizzonte non scorgo alcuna primavera dei popoli. Si, d’accordo, ben venga tutto ciò che può indebolire Eliogabalo Macròn, i disordini vanno sostenuti e incoraggiati. Ma è veramente così? Le proteste violente, le automobili ribaltate e le vetrine infrante indeboliscono o rafforzano i governi? L’incendio appiccato all’entrata...
La fuitina è un desiderio di chiunque abbia avuto la fortuna di vivere un amore adolescenziale: fuggire per ribellarsi all'autorità paterna e godersi un amore passionale. E' una cosa su cui è inutile moraleggiare, sia perché la natura, pensata non per una civiltà evoluta ma per luoghi dove la vita media è della durata di 20-25 anni, prevede che l'adolescenza sia l'età giusta per prolificare, sia perché se i due innamorati, divenuti maggiorenni, hanno di che sopravvivere e sanno gestirsi, ai...
“I sogni sono desideri che l'uomo tiene nascosti anche a se stesso.” AKIRA KUROSAWA (Tokyo, 23 marzo 1910 – Tokyo, 6 settembre 1998)
Talvolta, mi sento.. come svuotato. Cerchi di dare un senso a ciò che ti circonda, ma non trovi appigli. Sembra tutto, un assurdità, vedi la tua vita scorrere, e come un fiume scende velocemente, verso la foce. Una corsa che non si può arginare. Vedi volti, momenti, odori, passare e svanire. Vorresti reagire bloccare tutto, e dire "porca troia, tempo di merda, rallenta un attimo, tu mi passi davanti, ma io non ho le materie prime, per godermi la tua presenza, quindi sono costretto a...
I gatti tengono sempre presente la regola naturale per la quale più grosso equivale a più forte. E per questo temono i cani: ma non in modo irrazionale. Se infatti un cane, con quanto fiato ha in corpo, minaccia un gatto dietro una cancellata o dietro un vetro, si vedrà una scena comica, con qualche sfumatura di sadismo. Mentre il cane gli descrive con precisione come lo sbranerebbe, se appena potesse prenderlo; mentre gli grida di quali tormenti lo farebbe oggetto, il gatto rimane...
Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio. Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...
Stanotte, dopo appena due settimane, gli Israeliani, hanno bombardato, nuovamente l'aeroporto di Aleppo, in Siria, già molto danneggiato dal precedente attacco, di cui anche l'ONU, aveva stigmatizzato,poiché bloccando l'accesso aereo, non possono arrivare, gli aiuti umanitari per il terremoto. Bisogna anche ricordare, che nonostante gli attacchi infami, la Siria non ha mai risposto, attaccando i figli della terra promessa (ma da chi poi?). Questo popolo che si nasconde, dietro i propri...
Cari occidentalisti, sembrate una manica di secchioni coranici in pieno Ramadan, dei talebani in abiti casual. Se leggeste Mark Twain imparereste a non esagerare con le sostanze psichedeliche dell’ideologia e a non prendervi troppo sul serio. Il grande scrittore aveva compreso in tempi non sospetti la natura mendace del sogno americano, un escremento solido che veleggia in un mare di whisky, sangue e droghe. Un escremento che voi tromboni sfiatati cantate da mane e sera spacciandolo per...
Una delle principali difficoltà che mi impedisce oggi di prendere sul serio alcuni cattolici è che non riuscendo a dimostrare l'esistenza di specifiche figure della cristianità o dell'Islam, si accontentano di dimostrare che esista qualcosa dopo la morte. Se poi invece del Dio cristiano o di quello musulmano e di una dimensione di beatitudine eterna, la trascendenza si riveli un luogo dolorosissimo con un dio sadico che vuole farci passare la vita eterna a soffrire, è questione su cui il...
Si è da poco conclusa la stucchevole ricorrenza dell'8 Marzo con i propri cascami ipocriti e ideologici. E come nelle svariate "giornate della memoria" si tromboneggia in lungo e in largo sul ruolo della donna nella società, sulla parità di genere, sull'uguaglianza, l'inclusività e blah blah blah... E tra tante chiacchiere non si può non tirare in ballo il ricorrente argomento del cosiddetto "femminicidio". Un termine che personalmente mi crea delle eruzioni cutanee al solo sentirlo...
- Se la tua Russia è un paradiso, com'è che pure voi siete nelle peste per alcol e droga? - Cinesi trovato modo. Dopo Rivoluzione condotti tutti spacciatori e drogati in pubblica piazza e sparato colpo dietro la nuca. - Non funzionerebbe. I nostri politici farebbero fuoco e fiamme. - Sparate prima a loro. Gli Action di una volta potevano avvalersi di dialoghi fenomenali, e senza tanti giri di parole <3
Più volte mi hanno rimproverato, non a torto, di ignorare la Cina nei miei articoli. E’ un errore che cerco di commettere meno ma che commettono in tanti, persino chi come Di Maio, a suo tempo ministro degli esteri, il nome di Jinping avrebbe dovuto conoscerlo. Ma è un errore che potrebbe avere diverse spiegazioni. La prima è che quell’enorme paese è fondamentalmente sconosciuto ai più e, paradossalmente, quelli che ne sanno meno sono proprio quelli che ne parlano alla maniera di Frankie...
Ho visionato le prime puntate di AGENT ELVIS, la serie animata Netflix co-creata dalla fu Priscilla Presley, figlia del Re del Rock. Che dire? Lo show è abbastanza divertente e con quelle tematiche (la rilettura di un leggendario protagonista della Cultura Pop Anni 60-70 in chiave pulp e sci-fi) a me indubbiamente gradite. Tuttavia il proliferare di scene demenziali, effetti splatter e linguaggi scurrili, rende questo prodotto fin troppo "contemporaneo" e per certi versi fastidioso (stesso...
La Russia è una media potenza con un PIL pari a quello di Spagna o Austria e la sua forza risiede principalmente nelle migliaia di testate nucleari. Le sanzioni la riporteranno al XIX secolo. La campagna ucraina ha rivelato una sconcertante debolezza militare, ragion per cui non dobbiamo né umiliarla, né compatirla. Lo assicurano i famigerati professionisti dell’informazione; lo ripetono una fiumana di troll minorenni e minorati; lo sottoscrive qualche generale in pensione che porta a spasso...
In questi giorni si fa un gran parlare del fatto che, secondo alcuni, dietro il caos dell'immigrazione clandestina ci sia la Russia, il che costituirebbe una prova che Putin non sia quell'angelo vendicatore dell'Occidente che molti sostengono. Personalmente, ogni notizia che riguardi eventuali nefandezze di Putin la accolgo con la laicità mentale di chi non l'ha mai né demonizzato né esaltato. L'ho sempre stimato ma non come liberatore bensì come grande boss di quella grande Gomorra che è la...
Oggi è il 19 Marzo ed è San Giuseppe, meglio noto anche come la festa del papà. Ha fatto scalpore la scelta da parte di una preside di non festeggiare tale festa per salvaguardare chi un padre non ce l'ha. E' evidente che, letta così, questa sia una sesquipedale sciocchezza che non meriterebbe più di tanto un commento. Tanto per cominciare non si smette di essere figli, anche se i propri genitori sono sotto terra o, per chi ci crede, altrove. Anzi paradossalmente proprio da quando mio padre...
Ovviamente ci saranno mille ragioni valide per cui film horror alquanto 'tosti' come "Barbarian" siano resi disponibili su Disney+, ma non l'ultima riedizione di Cenerentola in 4K o la serie classica di Zorro che ha rasserenato/divertito intere generazioni di ragazzi nel mondo. Ma, personalmente, non riesco a trovarne nemmeno una.
Cosa sono io? Mi chiedo spesso cosa sono io in politica, ovvero a che schieramento appartengo? Mi riesce difficile ogni volta dare una risposta. Escludo molte volte a priori, la sinistra di oggi, perché, oltre la mancanza di programmi, hanno un vuoto interiore che, colmano urlando"che è tornato il duce",poi i soliti finti progressisti, perché per loro il progresso, risiede solo nel potersi inchiappettare a vicenda, o assegnare la casa popolare ad un africano, invece di un italiano (entrambi...
Una riflessione che sorge spontanea a seguito delle violenze di Napoli-Eintracht e dopo aver letto un articolo di un giornale americano secondo cui il calcio andrebbe vietato. E' naturalmente una sciocchezza ma bisogna spiegarlo e non liquidare la cosa senza un commento. Sono stato un grandissimo appassionato di calcio, al punto che, non possedendo qualità sufficienti per giocarlo in prima persona (tanto atletismo ma pochissima tecnica) mi sarebbe piaciuto diventare o allenatore (in tanti lo...
Il messaggio al Congresso del 5° presidente degli Stati Uniti d'America James Monroe (1823), successivamente noto come “dottrina Monroe”, rivisto e corretto in chiave russa da Gianni Petrosillo. I cittadini russi provano un fortissimo sentimento di simpatia per la libertà e la felicità di tutti gli uomini che, come loro, abitano di là dell'Atlantico. Noi non abbiamo mai preso parte alle guerre degli Stati americani sorte da questioni puramente americane, né la nostra politica comporta che...

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Considerazioni sparse
La condanna a Putin della Corta dell'Aia è un errore per una serie di motivi:
1- Un tribunale è tale se è un ente terzo fra parti in causa, se il tribunale è di parte io ho il diritto di non riconoscerlo. Si dirà che infatti la Russia non lo riconosce e aggiungo che non lo fanno neanche Stati Uniti, Cina o Israele. Sembra un tribunale pantomima che ogni tanto deve condannare leader non occidentali per far sentire gli europei importanti.
I belligeranti (e ormai in Ucraina lo siamo) hanno tutto il diritto di voler vincere un conflitto, di andare avanti, ma questo implica accettare le estreme conseguenze delle proprie scelte e dire apertamente che si vuole vincere la guerra, non che si sta combattendo contro l'imperialismo russo, contro la follia di Putin o per i diritti umani.
L'Occidente, i suoi governanti e giornalisti, hanno tutto il diritto di mettere avanti i valori (accettando che così facendo la trasformano in una crociata), ma devono chiedersi come combatterla questa crociata.

Prendo atto che continuiamo a confondere desiderio e realtà, se oggi mettessimo in fila tutti gli articoli (solo in italiano) in cui si diceva: "la Russia sta per finire le armi e quindi combatte con le zappe (ma era un segreto, che i giornalisti italiani avevano scoperto non si sa come) o che l'economia russa crollerà in due settimane o che Putin sta per morire o che si sta per consumare un golpe", potremmo riempierci un palazzo.

Siamo a più di un anno dall'intervento russo e l'economia è ancora in piedi, i cittadini russi mi sembrano ben lontani da una rivolta (che non faranno certamente per Netflix, McDonald's o Pantene), l'esercito russo non mi sembra che abbia smesso di inviare uomini e armi al fronte.
Non lo dico perché putiniano (che senso avrebbe in Italia?), lo dico da amante della pace e da persona intelligente.

La pace si fa con un nemico che va accettato come tale e che quindi non ci piace.
Non si può dire: "mandiamolo in galera". La Russia non è l'Iraq di Saddam o la Libia di Gheddafi, non puoi sbarcare, entrare e fare come vuoi in barba al diritto internazionale (quello si, di un qualche peso nella realtà condivisa), tentare di rovesciare Putin vuol dire andare lì armati e causare una guerra nucleare per qualcosa di cui al cittadino medio occidentale non frega nulla (e per certo non è disposto a rimetterci la pelle).

Si ha tutto il diritto di scrivere che Putin è pazzo o che la Russia tra due settimane sarà in fallimento, ma dopo un anno, se ci importa veramente di quelli che soffrono sarebbe più utile smettere di lanciare anatemi e pensare a dialogare con uno che può non piacerci, ma è quello che passa il convento.
Cercherò di capire e seguire, specialmente Franco Marino che mi manca da molto tempo ! Grazie, grazie di questa novità .
Possediamo ormai un'abbondante letteratura scientifica a favore della "terapia della parola", alias psicoterapia, spesso altrettanto efficace (e con meno effetti sulla salute del paziente) della terapia farmacologica; nonostante questo, la terapia ospedaliera (oggi più di ieri) verte prevalentemente sul secondo tipo.

Non si tratta solo di un discorso economico (per quanto reale).
La mia impressione è che la scelta dello psicofarmaco (preferita nei paesi a capitalismo avanzato, più ricchi, virtuosi, che ci vengono indicati come modelli esistenziali prima che economici), sia culturale e politica.
Si preferisce il farmaco, perché non implica sacrificio, sforzo, dialogo, pazienza.

Le persone cambiano psicologo come gelato, vogliono risultati in tempi prestabiliti, rapidi. Non è colpa dei pazienti, anzi, spesso sono gli stessi psicologi a favorire queste aspettative (la concorrenza è tanta, bisogna pur vivere).
Foucaultianamente è difficile stabilire dove risieda la responsabilità.

Dopo anni, in cui abbiamo trasformato le scuole di psicoterapia in dei minestroni per tecnici (tutti hanno un approccio eclettico, lo psicologo non segue più questa o quella scuola, ma un insieme di tecniche dettate dai bisogni pratici - altro fenomeno favorito dal mercato); dopo anni in cui la psicodinamica (le psicologie del profondo, che analizzano le dinamiche della personalità, tra cui la psicoanalisi) è stata fatta a pezzi, il servizio sanitario inglese ha pubblicato uno studio (decennale) in cui si dimostra l'efficacia tanto dell'approccio psicodinamico, quanto del cognitivo.
Secondo lo studio, il cognitivo sarebbe efficace in meno tempo e si concentrerebbe su problemi specifici, i disturbi potrebbero ricomparire dopo anni ; la psicodinamica sarebbe una terapia più lunga, che tenderebbe a coinvolgere più ambiti, ma con effetti più stabili sulla personalità.
Un sistema sanitario o un paziente informato dovrebbero scegliere tra queste due tecniche funzionanti, efficaci e curative, stabilendo le priorità in quel momento (e in base alla personalità del paziente: non tutti sono adatti a tutto).

Purtroppo nel capitalismo avanzato, la parola è svuotata, anzi direi che è morta. Le figure di riferimento (che non sono altro che proiezioni dei nostri genitori) devono scomparire, lasciando spazio a questo immaginario narcisistico (la pandemia dei nostri tempi).
Cresciamo persone deboli, che non vogliono confrontarsi, attacchiamo preti e psicoanalisti indicandoli a metà tra il ciarlatano e il pazzo perché non possiamo accettare che qualcuno ancora parli (l'accostamento è volutamente provocatorio).

La sensazione è che il resto del mondo vada avanti, mentre in Occidente siamo ripiegati in idee pseudo-nuovistiche (il metaverso, come proiezione del mondo reale, è un gesto demiurgico -e posticcio- di creare il mondo delle idee di Platone).
Non dico idee vecchie, perché vecchi lo siamo (demograficamente) e come tutti i vecchi viviamo nella paura della morte e della vecchiaia (smettere di cambiare).
Non abbiamo la forza per cambiare e allora facciamo pagliacciate: "Non andare in psicoterapia, prendi lo xanax! Risparmi tempo e denaro... E se non sei convinto, ti mandiamo in un ospedale dove degli ottimi medici formati nelle nostre eccellenti università, ti diranno democraticamente e gentilmente che o prendi il farmaco o non funziona la cura", perché la verità è una sola, quella dell'autorità, quella dello Stato, quella del potere.

Ormai è difficile capire dove finisca la finzione, dove inizi la serietà, dove il complotto, dove la realtà o il reality, dove la fiction e dove l'informazione: "il medico di base ha contraddetto un epidemiologo che diceva che devo vaccinarmi contro il vaiolo delle scimmie, malattia che l'OMS ha detto non pericolosa, nella nuova serie di X-files dicono che è un complotto alieno contro l'umanità organizzato dal deep-state contro Trump per imporre a tutti un'ultra-capitalismo senza diritti sul lavoro e farci perdere l'identità".
La civiltà occidentale è diventata un meta-discorso, milioni di bacheche di Facebook, Twitter, Instagram, milioni di radio e tv accese, di spunte blu su Whatsapp o di accessi mancati su Telegram, di amori reali o transitori su Tinder: "dona per il terremoto dall'altra parte del mondo e bevi coca-cola; vota la prima donna presidente del consiglio e mangia carne di tacchino, oggi in offerta".
In questo finale di partita beckettiano, la velina un giorno balla sulle tv regionali, il giorno dopo sposa il satiro-sultano, il giorno dopo ancora è idolo di una minoranza progressista... Il sultano che uccide i dissidenti compra noto club sportivo e pubblicizza mentine per i diritti umani; nota organizzazione che salva i panda in realtà smercia cocaina a bambini in Papuasia; oggi bombarderemo un popolo di bambini inermi, ma tranquilli splende il sole e fa bel tempo, andate tutti al mare a parlare d'amore!

"Io sto bene, io sto male, io sto bene, io sto male" cantavano i CCCP nel 1986.
Si allarga la crisi euro-statunitense in Africa: la Russia sosterrà l'ingresso algerino nei BRICS.
La notizia è vecchia, ma non di poco peso se messa in relazione con il resto del puzzle:

- L'Algeria è fornitore di gas per l'Italia e l'Europa, alternativo alla Russia;
- L'Algeria importa armi dalla Russia;
- I due paesi eseguono esercitazioni militari congiunte;
- Algeria e Marocco stanno alzano la tensione di confine (non si capisce se in una sceneggiata per le rispettive opinioni pubbliche o se per riflesso delle rivalità globali - col Marocco nei panni dell'amico degli USA).
- La Russia sta spopolando in Africa, tra governi e opinioni pubbliche (come dimostrano i siparietti neo-coloniali di Macron delle ultime settimane) e a modo loro le pagliacciate dei nostri dilettanti allo sbaraglio di governo (no Putin non organizza le migrazioni per destabilizzare l'Europa; ma ha il gruppo di potere sino-russo, in Africa centrale e nella fascia subsahariana ex coloniale francese, ha un certo peso ormai).

La rivalità in Africa ha aspetti economici (dove vince la Cina), militari (dove la Russia sta lentamente scalzando la presenza francese) e culturali (dove Russia e Cina vincono dagli anni '50), svegliarsi oggi e parlare di colonialismo cinese o invasione russa, non solo non è serio, ma è falso e in cattiva fede.
Prossimi episodi del podcast:
SAB 18 ore 12 Andrea Colonia torna con le #cripto-pillole su #bitcoin.
DOM 19 ore 12 Stefano Sacchini torna con le pillole di #storia #cinese.
LUN 20 ore 17.30 Raffaele Rinaldi parlerà durante un'intervista di #storia di scambi tra #Mediterraneo, #MarRosso e #OceanoIndiano.

Vi ricordo il mio libro di #storia e #antropologia #uruguayana che qui potete scaricare in ebook gratuitamente:

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Grazie a tutti 🙏

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