solitudine

My Threads

  1. L'Euro: 25 anni di illogicità (di Franco Marino)

    Ieri sera ho violentato me stesso. E prima che qualcuno immagini la raccapricciante scena del sottoscritto che cerca, come un contorsionista, di stuprarsi da solo, è giusto chiarire a cosa mi riferissi: ho ascoltato il discorso di Mattarella. E a parte dolermi - ma lo faccio ogni anno - della differenza, non tanto dei contenuti quanto della forma, che, per esempio, distingue i discorsi del gemello separato alla nascita della Segre da quelli di Putin, ho notato l'ennesimo appello all'unità...
    Bucarest, 1 gennaio 1984. Il compagno Nicolae Fratoian omaggia il conducător Sergiu Matarellescu.
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    Mattarella e tutta la compagnia europeista io ormai non lo so se ci sono o ci fanno quando dicono ste cose alla gente. Le popolazioni sono 25 anni che ci bestemmiano sopra
    E questo per restare giusto sul discorso pratico , della qualità della vita quotidiana della gente
    Figurarsi sul come e a quale scopo è nato. Su cui come sempre hai perfettamente esplicitato
     
  2. Meditazione e Tradizione - Straordinaria ordinarietà

    Dopo un lungo stop dall'ultimo commento all'undicesimo capitolo del libro di Marco Cosmo, riprendo con il successivo.

    Quando qualcuno pensa alla figura del maestro o del praticante spirituale, nella sua mente spesso si forma lo stereotipo del santone, del guru vestito con una lunga tunica bianca o arancione, con un sorriso perenne stampato in faccia e l'incapacità di arrabbiarsi o soffrire. Oltre questo, si pensa spesso che un uomo o una donna simili non abbiano una famiglia e non lavorino...
    Come solito, un testo la cui dolcezza e la cui luce valgono da sole più di un insegnamento. Il nocciolo di ogni cammino spirituale è il riconoscimento che il mondo della materia non ha realtà propria, e, dal punto di vista dell'essere più concreto, neppure esiste. Ho aspirato a lungo all'estasi mistica così come l'hanno raggiunta alcuni neoplatonici e cristiani, ma il massimo che ho raggiunto è un attimo di gioia profonda nello scoprire un concetto particolarmente profondo, un verso particolarmente bello, nella lettura di un testo.
     
  3. Ma quant’è forte Alessandro Gassmàn!

    Sta sullo stomaco, Gassmàn

    È più di “Zoro”, Gassmàn

    È un super pirla, Gassmàn ♫


    Dal farmacista.

    RAPINATORE: Dammi l'incasso sennò spacco bottilia e ammasso familia.

    GASSMAN: Bravo, vedo che lei indossa ancora la mascherina. La coscienza civile è moneta rara in questo paese di me.... (il rapinatore si dilegua)

    FARMACISTA: …in questo paese di mentecatti come lei! Quel malvivente mi ha soffiato la bellezza di 1500 €! E non indossava la...
  4. Psicopatologia della donna moderna

    La cosa che trovo stimolante del far parte di questo gruppo, è che su qualsiasi argomento può svilupparsi un dibattito. Non è detto che accada, spesso qualcuno parla semplicemente di ciò di cui ha voglia, ma nessuno raccoglie lo spunto e tutto muore lì. A volte, invece, ad una voce se ne aggiunge un'altra, che può affrontare un tema già introdotto da un altro punto di vista. E la cosa confortante è che, a differenza dei social, ambienti sempre più tossici e dominati da una psicopolizia...​
    Però a questo tuo come sempre ottimo articolo, la risposta è già contenuta in quello precedente.
    A fare la differenza, a mio modesto avviso, è come noi intendiamo l'amore. Provo a spiegarmi, senza pretesa di apparire convincente: la Red Pill a mio avviso si impiglia perché non riesce a portare la guerra nel terreno del nemico, rimanendo nel proprio, in quello di una valutazione materialistica dei rapporti uomo/donna, ragionando sulla quantità materiale e non sull'esperienza spirituale. In questo senso, io per esempio sono molto più redpillato del redpillatore, anzi io sono forse addirittura blackpillato. Il problema è che me ne sono fatto una ragione di come funzionano le cose nei rapporti uomo/donna. Mentre, non farsene una ragione e addirittura farci un sito, significa non aver ingoiato la pillola. Del resto, non è un caso che Dino Ricci nasca come maestro di seduzione, cioè come bluepillato. La redpill l'ha finalmente ingoiata proprio ora che ha cambiato linea politica del suo blog.
     
    Non considero Dino Ricci rappresentativo della Redpill. Ha lavorato come buon divulgatore, ma il voltafaccia con cui ha sconfessato tutta la comunità che aveva raccolto pazientemente in anni di lavoro lo ha squalificato agli occhi di tutti (fra l'altro senza mai spiegarne credibilmente i motivi, che sospetto siano poco limpidi). La Redpill lavora proprio sull'aspetto scientifico del rapporto uomo/donna, su questo ti dò pienamente ragione. Io ho trovato molto più confacente al mio modo di viverlo proprio l'aspetto spirituale, quello della "Metafisica del sesso" di Evola, per intenderci. Ma in un'epoca come la nostra, in cui la stragrande maggioranza della popolazione ha subito una riprogrammazione che ha portato all'elisione dello spirituale nella vita e alla sua riduzione proprio a meccaniche meramente materiali, la Redpill centra (a mio parere) l'esatto funzionamento delle cose. Altrimenti non vedremmo lo scempio che ci sta attorno. Io sento ragazzine parlare di scopate e fare l'elenco dei partner per vedere chi ne ha avuti di più non appena me ne capitano vicino, e lo stesso sento da altri. La spiritualità nel sesso da questo mondo è stata bandita.
     
    Franco...Friedrich Von Tannenberg non ha scritto solo un "ottimo articolo" ha descritto una tragedia!! O almeno é parsa a me, 75enne, come tale!!
     
    Grazie. Purtroppo, o per fortuna, la mia osservazione diretta dell'universo femminile delle ultime e ultimissime generazioni si è ridotto notevolmente, per ragioni anagrafiche e familiari. Altrimenti temo che lo spettacolo sarebbe anche più disperante.
     
  5. L'aborto è una questione individuale, non statale (di Franco Marino)

    Sono padre e sul tema dell'aborto sono sensibile. Quando ho saputo, ormai otto anni fa, che sarei diventato papà, peraltro non prestissimo (35 anni) e comunque ben più tardi sia io che la madre (33 anni) dei nostri rispettivi genitori, non nascondo di aver provato un profondo spavento. Non era il momento migliore, per tantissime ragioni su cui non starò a rompervi le scatole - ma naturalmente né io né la madre avremmo mai rinunciato a lei - e poi la mia proverbiale ansia mi faceva...
    Caro Franco, è vero,abortire è un fatto individuale. Non trovo giusto che, con una leggerezza inaudita, oggi si pratica l'aborto come metodo anticoncezionale. Con la possibilità che abbiamo oggi, con tutti i metodi anticoncezionali a disposizione uccidere una creatura lo trovo assolutamente disumano. Mi sono trovata nella situazione di dover decidere 42 anni fa. Quando ho visto un piccolo puntino bianco che pulsava ho capito che non avrei potuto farlo. Il "puntino bianco che pulsava" oggi ha 42 anni ed è il mio orgoglio.
     
    Menia aveva proposto di riconoscere legalmente la personalità giuridica del feto e il suo stesso partito che è il partito della madre, nonchè cristiana Meloni, si è opposto, assicurando, con tutti i crismi del voto parlamentare, che la legge statale sulla liceità dell'aborto non verrà toccata. Lo Stato decide eccome e deciderà anche quando, da vecchi, dovremo per legge morire. Che orrore! Piccola digressione: mia nipote ha 10 anni e anche il suo papà la chiama Putipù! Cari....
     
  6. La maleducazione sentimentale

    L'ex piddina Stefania Pezzopane, classe 1960, ci tiene a farci sapere che il legame con il torsolone tatuato classe 1983 è stato una figata e che è severamente proibito disapprovare le sue libere scelte individuali. Uno potrebbe obiettare: ma a te cosa ti toglie la signora Pezzopane?
    A me personalmente non toglie nulla se non fosse che i liberati e risvegliati della sua risma non esigono l’impunità (poiché non vi è alcun reato nel desiderare di convivere con un compagno di verde età e la...
  7. Psicopatologia dell'animalismo

    Creati il sesto giorno insieme a noi bipedi, gli animali ci accompagnano dalla notte dei tempi, a volte alleati che leniscono la solitudine dell’animale politico e sociale, altre volte prede o predatori. Chi li osserva con attenzione sa di rimirarsi allo specchio, tanto che Esopo, Fedro, Perrault e Baudelaire (L’Albatros!) ne fecero la metafora della condizione umana e delle sue vicende, mentre Bulgakov tramutò un cane in giusto di Dio, un Idiota contrapposto all’animale chiamato...
  8. Meditazione e Tradizione - L'inizio della Ricerca

    Il primo capitolo è denso di insegnamenti importanti, che cercherò di dividere in piccoli paragrafi, così da rendere più agevole la lettura. Esorto comunque chi voglia leggere l'articolo a farlo in un momento di calma, in cui possa prestarvi la giusta attenzione.

    Tutto ciò che è qui contenuto rappresenta inizio e fine di un cerchio, in quanto Marco Cosmo traccia le prime indicazioni per cominciare il percorso spirituale, ma inizia a seminare realizzazioni spirituali, che il praticante vedrà...
  9. I crimini contro l'umanità non possono essere dimenticati

    Dopo due anni in cui ci hanno ammorbato con la narrazione pandemica, i responsabili di questa farsa globale stanno ricevendo il ben servito dagli stessi poteri che li hanno innalzati.
    Così vediamo trapelare le intercettazioni di Speranza che puntava a terrorizzare i cittadini per imporre le restrizioni col consenso degli stessi, vediamo Burioni, sprezzante e tronfio, scagliarsi ancora contro i "no-vax", i quali, nel frattempo, sono aumentati a causa degli effetti avversi su di sé o sui...
  10. Sulle serie netflix e l'Oriente

    Di recente ho visto la seconda stagione di "Alice in borderland" su Netflix (serie che consiglio assolutamente se non siete deboli di stomaco), ad avermi incuriosito di questa serie sono le specificità antropologiche e socio-culturali che emergono.

    Sono solito guardare serie tv extraeuropee su Netflix proprio per ricavare informazioni su usi e costumi dei popoli.
    L'idea che mi sono fatto vedendo serie coreane, thailandesi o cinesi (di cultura cinese, ma magari ambientate fuori) è che...
  11. Nel solco di Tolkien: una grande letteratura per una grande missione

    Tutta la grande letteratura lascia un'impronta dentro di noi, una traccia che guida i nostri passi in questa immensa esperienza che è la vita. Ci si rende conto della potenza di una narrazione nel momento in cui questa si schiude all'interno di noi stessi e si imprime tenacemente, facendoci immergere in una fitta trama di mondo che è Altro ed è noi allo stesso tempo.

    È per me emozionante parlare di un capolavoro che ha accompagnato il mio ultimo Natale, scandendo e suscitando delle realtà...
    Io ho letto "Il signore degli Anelli" esattamente due anni fa, tra il Natale e l'Epifania, quindici giorni di estasi in cui mi sono preso una vacanza (quanto sospirata!) dalla vita e mi sono assentato per trasferirmi a tempo pieno nella Terra di Mezzo. Il libro ce l'avevo a casa da vent'anni, e questo caso mi ha dimostrato una volta di più che i libri hanno il loro tempo, che aspettano pazientemente, e non si fanno leggere né prima né dopo. La mia esperienza è stata in tutto analoga alla tua, estatica, profonda, di vero rapimento, colma di significati spirituali, come un poema epico o un testo religioso possono solo dare, e non mi dilungo perché, come tu stessa dici, servirebbero ben altro spazio e forze intellettuali. Sono rimasto pieno di gratitudine a Tolkien per quel dono, tanto che ho ripreso a leggere fantasy e fantascienza, eppure quel che ho vissuto in quei quindici giorni è rimasto un unicum, qualcosa di irripetibile. Se fosse stato scritto in un altro secolo, avrebbe potuto fare da fondamento per una nuova religione...
     
  12. :oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops:
    Quanto ci serve Damiano dei Maneskin, soprattutto a noi mamme di figli maschi
    di Manuela Campitelli - Il Fatto Quotidiano
    Una mamma sa che stanotte è uscito l’ultimo brano dei Maneskin The Loneliest. Questi ragazzi di Monteverde ci hanno preso ancora una volta, con una power ballad sulla solitudine, l’amore e la perdita raccontata a cuore aperto. I più giovani, ma non solo, sono in visibilio: hanno atteso fino a mezzanotte per gustarsi la...
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  13. Gli esclusi

    Viviamo in una società che genera esclusione. Gruppi sociali che, di per sé, neppure esisterebbero, vengono creati da dinamiche sistemiche e accomunati da emarginazione, difficoltà esistenziali e materiali, isolamento, malessere. Solo che non sono quelli propinati giornalmente dalla spazzatura giornalistica e accademica di regime.

    Non si tratta né di migranti, né di donne (almeno intese come categoria a sé stante), né di omosessuali, anche perché, nonostante l'asfissiante propaganda che...​
  14. Una luce in meno sull'albero, una stella in più nel Cielo

    Il Natale è più semplice da piccoli. A casa ci sono tutti e gli adulti che ci gravitano attorno sono preoccupati di farci vivere nella magia di questo periodo, col sogno di Gesù Bambino, Santa Lucia e Babbo Natale che giungono fino a noi per portarci dei doni, quasi incarnassimo quel primo bimbo a cui i Magi resero omaggio.
    Tutto è scaldato dalle luci, tutto è ornato di decorazioni luccicanti e vivide, nelle case più fortunate scoppietta il fuoco di un sole che sorgerà ancora. Se l'infanzia...
  15. Selfie col morto

    Per i romani, oggi era l'ultimo giorno del Mundus Patet, il varco che rendeva accessibile il mondo dei vivi a quello dei morti. In questi giorni, i romani sospendevano tutte le attività che non erano necessarie, nel timore che gli spiriti dei morti potessero giocare loro brutti scherzi.
    Oggi rifuggiamo il rapporto con la morte e i nostri morti e a Novembre, mese dei morti per eccellenza, si guarda cinicamente già al Natale, coi supermercati e i discount che si riempiono di decorazioni e...
    Ecco un altro degli aspetti che testificano la degenerazione spirituale della nostra società. Dalla morte di Dio siamo passati persino alla morte della Morte, e sì, hai perfettamente ragione a parlare di "scollamento": ma esso ormai investe davvero ogni aspetto più importante dell'essere. Da quello fra anima e reale a quello fra mente e cuore, ormai tutto in noi, dal raziocinio al sentimento, è la parodia di sé stesso. Così abbiamo folle che si sentono razionaliste perché vanno dietro a sedicenti medici che parlano di finti vaccini come farebbero dei cavernicoli col loro stregone, sino al pubblico che segue su di un reality o un social vicende cosiddette amorose che di Amore non hanno nulla e sono solo recite a beneficio di un pubblico beota. La tecnologia ha aumentato enormemente le potenzialità dell'idiozia, molto più che quelle di facoltà positive.
     
  16. Verso una società a prova di cretino: la storia di Daniele

    Senza dare per scontato che sia un pregio, dubito tutte le volte che un determinato tema sale alla ribalta nazionale, finendo nella pastoia di influencer e opinionisti: chissà cosa ci guadagnano, penso, oppure chissà che scopi perseguono. E' il caso di una triste storia, quella di Daniele, un giovane di 24 anni, suicidatosi per amore di una splendida ragazza di nome Irene, dopo aver scoperto che in realtà Irene non era Irene ma il simulacro di una modella dietro la quale si nascondeva...
    Faccio fatica a capire quelli che si suicidano, a meno che non siano spinti da una grave sofferenza fisica senza speranza, figurati se capisco quelli che si suicidano per amore. La vita é breve, basta aspettare
     
    Purtroppo la sofferenza indotta da una lunga solitudine a lungo andare diventa un buio di cui non si crede di vedere più la fine. So per esperienza che ad un certo punto si vede la propria vita vuota e inutile, e vedendola disprezzata o ignorata dalle donne si finisce per disprezzarla da sé stessi. E il suicidio diventa l'unica opzione per smettere di soffrire. Naturalmente è stupido tentarlo, basta darsi uno scossone e, magari, cambiare giro, al limite emigrare, ma uno troppo giovane per saperlo crede che il mondo sia tutto uguale alla provincia in cui è nato e vissuto. Purtroppo l'atteggiamento generale femminile sta diventando, soprattutto in Italia (ma anche fuori sta degenerando rapidamente) semplicemente surreale, con pretese estetiche e di patrimonio in un partner che non hanno senso, ma che stanno tagliando fuori dal mercato sentimentale e sessuale una fetta sempre maggiore di giovani maschi. I quali poi ci mettono del loro grazie ad un'educazione che li sta rendendo sempre più inadatti a reagire alla dura realtà. Sarebbe il caso di farci un articolo.
     
    Sarebbe bello vivere in una societa' perfetta,in una Nazione perfetta,in un mondo perfetto.
    La realtà è che è già tanto riuscire semplicemente a vivere in questa giungla,in questo mondo di lupi.
    I più deboli e fragili periscono e periranno con sempre maggiore facilità,nessuna norma può salvarli da inganni e trabocchetti che i lupi seminano ovunque.
    Spesso,troppo spesso,lo Stato si fa' lupo lacerando le vesti e non solo,di tutti i Cappuccetto rosso che vivono realtà immaginifiche.
    Gli umani questo sono,lupi e cappuccetti rossi.
    Da sempre
     
    Non posso che plaudere a questo approccio. Sembra che "La Grande Italia" stia diventando uno dei pochi angoli del web in cui regna il buonsenso. Sfido chiunque a trovarmi parole dirette e cristalline come queste, fra l'altro di difficile o impossibile confutazione. Eppure sono sicuro che chiunque, come me, dopo aver letto i dettagli della storia si sia chiesto come sia possibile star dietro ad una fotografia per un anno senza pretendere una chiamata audio, un video, e un primo incontro. E poi ci si suicida. Ma perché? fa il paio col caso del cestista che, forse un anno fa, si era visto spillare un mucchio di quattrini da una tizia (stavolta donna) che si era finta bella e disponibile senza però, negli anni, concedere neppure una parola. Andiamo, stiamo crescendo una generazione che si suddivide in cretini che si fanno menare per il naso da una foto e delinquenti che sputano addosso agli insegnanti, tanto se quelli gli mettono la nota saranno i genitori a menarli. Immaginate come potranno competere domani con russi, cinesi, indiani, arabi...
     
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