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My Threads

  1. Putin, un cattivo animale (di Franco Marino)

    "Cet animal est fort méchant, quand on l’attaque il se défend". Questo animale è molto cattivo, quando lo attacchiamo lui si difende.
    La prima volta che lessi questo divertente proverbio francese fu in un'intervista a Confalonieri, storico braccio destro di Berlusconi, che a chi gli chiedeva conto del perché il Cavaliere si fosse fatto tanti nemici, citava questo detto per spiegare che erano questi ultimi a rompergli le scatole, non lui a cercarseli. Questo paradosso è ricorrente dalla...
    "Se Kiev perde la guerra con la Federazione Russa, è inevitabile un intervento della NATO". Significa che combatteranno gli europei: gli americani si tireranno fuori con la scusa della vittoria di Trump. Gli europei non hanno scampo contro l'esercito russo, ma bastano e avanzano per tenerlo impegnato mentre Washington tenta di rimettere in riga Pechino. L'ostilità sino-russa è al momento improbabile, ma i Brics sono una gigantesca bolla, mi pare evidente.
     
    Durante l'ultimo discorso alla Duma Putin ha dichiarato "Secondo gli economisti facenti parte del BRICS il PIL dei paesi BRICS entro il 2030 aumenterà del 53% mentre quello dei paesi occidentali alleati agli USA o "amici" aumenterà del 23%". Putin e la Russia hanno già vinto. Il resto sono schermaglie.
     
  2. L'imbroglio delle due Americhe.

    "Delinquenti i Paesi Nato che non pagano, incoraggerei la Russia ad attaccarli."
    Le parole di Donald Trump, colui che nel 2019 impose dazi per danneggiare il nostro export di prodotti lattiero caseari, confermano che il nemico è l'America in quanto tale, al netto delle differenze destra-sinistra. Solamente gli ingenui e i veltroniani credono nell'esistenza di due Americhe. D'accordo, il cittadino statunitense repubblicano conservatore e isolazionista e il cittadino statunitense...
  3. Le proteste di Bruxelles ovvero non vedere il vero nemico (di Franco...

    Quando leggo di fermenti nelle varie città europee, mi accorgo di provare la sensazione tipica di chi sa benissimo che non cambierà nulla. Infatti, come qualcuno avrà notato, su queste manifestazioni mi esprimo poco o nulla, perché la gran parte del mio lettorato tende a farsi molto rapidamente galvanizzare fino ad arrivare a fare paragoni alquanto lunari. Per esempio, qualcuno paragonò la rivolta dei gilet gialli alla Rivoluzione Francese. Che, come è noto, assaltò carceri e tagliò...
    Fin dalla nascita della UE avevo in cuor mio preconizzato che sarebbe finita a schifio, stante il fatto che fare un’unione monetaria senza prima costituire esercito, giurisdizione , fiscalità comuni, sarebbe stato solo un contentino per gonzi…e dicendo “ solo” non voglio sminuire il danno economico che anche l’Unione monetaria ha portato.
    A te: 10 con lode!
     
  4. Quello che gli italiani non capiscono quando cretineggiano all'estero...

    Immaginiamo una persona che andasse a vivere a casa di una numerosa famiglia che ha regole ben precise. Se l'ospite in questione cercasse di imporre le proprie regole a questa famiglia, otterrebbe come unico risultato di essere cacciato giustamente a pedate. Se poi il capofamiglia in questione è il capo di uno stato e ha la responsabilità di dover gestire milioni di persone e non c'è una polizia internazionale che ne prevenga gli abusi, l'ospite rischia di essere ammazzato come magari è...
    Magari si fosse così , qui in Italia . E non mi riferisco alla severità , quelli sono punti di vista , ma al modo di applicare con autodeterminazione e far rispettare ciò che si è stabilito nel proprio territorio .
    Nella famiglia Italia i cattivi ospiti non vengono presi a calci , anzi siamo noi che perdiamo le nostre regole
     
    Non sopporto più le tifoserie.... Ho letto di sta tizia su facebook ma non avendo la TV non sapevo nulla. Adesso qualcosa di più so (ne parlano tutti purtroppo) e mi risprofondo nelle mie più proficue abitudini, intellettualoidi e non intellettualoidi, tipo il motociclismo.
     
  5. Scacchi vs Weiqi

    Solo raramente gli statisti cinesi rischiarono l'esito di un conflitto giocando il tutto per tutto in una sola battaglia; al loro stile si addicevano piuttosto complesse manovre della durata di parecchi anni. Mentre la tradizione occidentale esaltava gli scontri decisivi, in cui risaltavano gli atti d'eroismo, quella cinese metteva in rilievo la scaltrezza, la tortuosità e il paziente e graduale consolidarsi delle posizioni di relativo vantaggio. Questa diversa concezione si riflette...
  6. Il male incurabile dell'immigrazione (di Franco Marino)

    Affrontare la malattia senza individuarne la causa prima è il primo passo per non guarirla definitivamente. Accade con certi tumori: se si estirpano senza capire come si sono formati (cause ambientali, comportamenti personali sbagliati, geni difettosi) poi ritornano. E ritornano in un corpo già indebolito dalla malattia. Proprio per questo, molti muoiono. Perché il problema non è eliminare il tumore in sé ma impedire che si riformi. Così molti si attaccano disperatamente alla...
    Esatto, bisogna scegliere.
    Questa, allo stato dell'arte, è la cosa più difficile per personaggi (tutti) sensibili solo ai sondaggi che condizionano la loro esistenza e le loro decisioni politiche.
     
  7. SPIGOLATURE TOTOISTE (Episodio 1)

    Uno dei punti di forza della Comicità di Antonio De Curtis, in arte Totò, riguarda innanzitutto la sua Mimica Universale. Chi scrive ha visto coi suoi occhi decine di giovani studenti cinesi ridere delle piroette del Nostro durante una visione di "Totò Le Mokò".

    E altri stranieri (americani, inglesi, francesi) scoprire piacevolmente questa Maschera per la prima volta.
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    "Totò a Colori" è una perfetta sintesi dei "numeri" e della sopraffina arte del Principe della Risata. Mostratelo...
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  8. Meno politica politicante, più impresa (e geografia)

    Se vogliamo far risorgere l’Italia dobbiamo fare largo alle imprese. L'imprenditore ha il multipolarismo nel sangue; per lui il multipolarismo è la regola: i miei soldi li investo dove mi conviene, faccio accordi con chi mi pare e piace senza guardare il pedigree razziale, religioso o ideologico. Insomma, non ho la mistica mendace dei diritti umani: mi curo esclusivamente del profitto e osservo solo il rendimento dei titoli. L'uomo d’azienda è un tipo sveglio e pragmatico che visitando...
  9. Se anche la Russia perdesse, il multipolarismo non si fermerà (di...

    Molti commettono un tragico errore: ritenere la Federazione Russa più forte di quel che è. Questo errore lo commettono i putiniani all'amatriciana, che sostanzialmente vedono - e Dio soltanto sa quanto si sbagliano - nel boss del Cremlino il salvatore in cavallo bianco che li salverà, ma lo commettono anche quelli che pensano che una sconfitta della Federazione Russa provocherà la fine del multipolarismo. E proviamo a spiegare perché.

    Punto primo: la Federazione Russa sta vincendo o...
    Il multipolarismo sarebbe interessante, se non fossimo una succursale statunitense.
    Purtroppo seguiremo le loro sorti.
    Vedremo, ma non sono ottimista.
    (In tutto questo, che fine hanno fatto, o faranno, gli accordi Italia-Cina?)
     
    Difficile che "perda". Perché non é la guerra di trincea né quella economica che la farà vincere e a te, da informatico, posso solo dire che geni italiani da queste parti hanno progettato PCB per satelliti.....
     
  10. Il totalitarismo del terzo millennio: l'emergenzialismo (di Franco Marino)

    Anche un signor nessuno può avere le sue medaglie. La mia è di aver dubitato sin dal primo momento della narrazione sul covid. Dapprima erroneamente denominato coronavirus, come se ne fosse uno solo mentre coronavirus è la famiglia di tantissimi virus, compresa la SARS - e già questa confusione perorata dagli stessi scienziati ci avrebbe dovuto aprire qualche campanello d'allarme - sin dal primo momento che questa farsa ha fatto la sua comparsa nei media, io ho immediatamente sentito...
    Gli USA già si sono ripresi buona parte del piano Marchall tenendosi come garanzia l'oro italiano nei loro forzieri dopo la disfatta della seconda guerra mondiale. Molti non sanno, o forse non conviene che si sappia, che l'Italia è il terzo paese che possiede più oro al mondo dopo USA e Germania. Più della Svizzera e Regno Unito. Molto distanziati, ma davvero molto, Cina e Russia. Non sono noti i dati del solo Vaticano (guarda caso). Oro che chiaramente non ci restituiranno mai.
     
  11. Mani Pulite, coscienza sporca

    Secondi alcuni, Mani Pulite fu una resa dei conti tra due concezioni incompatibili della vita e della società, lo statalismo e il liberismo. Ricostruzione semplicistica. Chi da gran pezza esamina la vicenda si lascia afferrare dalla tentazione di settorializzare in senso economicista, giuridico e politologico. Pertanto circolano diverse vulgate: il garantista pone l'accento sulle violazioni dei diritti dell’imputato, se non dei diritti dell’uomo; ex ministri ed ex statisti individuano...
  12. La vittoria dell'uomo forte ovvero perché Erdogan ha vinto (di Franco...

    Disprezzare i media non è soltanto un diritto democratico ma un dovere civico, perché la rielezione di Erdogan sta venendo commentata nella maniera esattamente opposta rispetto a quel che, invece, emerge con chiarezza. Per non parlare di ridicolaggini come "Erdogan sta male, sta morendo, è stato avvelenato" per poi subito dopo essere smentiti vedendolo in ottima salute. O ancora le perle di comicità involontaria come "Al voto contro la dittatura di Erdogan", che è come dire "A letto con...
  13. I cento anni della volpe

    Henry Kissinger, nato Heinz Alfred Kissinger, compie oggi cento anni. Quello che all'epoca era il figlio di una coppia di ebrei bavaresi, e che si salvò per un pelo dallo sparire come una cifra fra milioni delle vittime dell'olocausto, una volta in salvo oltreatlantico, ottenne la cittadinanza americana e tornò in Germania, da vincitore, come interprete dell'esercito invasore. Fu la prima delle sue incarnazioni come nemesi, ma non l'ultima.

    Per molti anni, in quanto ispiratore dei...​
    "L'assenza di alternative schiarisce la mente in modo meraviglioso" - Quest'uomo mi ha insegnato a pianificare, negoziare, valutare i fatti non con il cuore ma con la ragione permettendomi di raggiungere obiettivi professionali importanti. Tuttavia, leggendo i suoi scritti, ho dovuto sforzarmi di mantenere il mio lato umano per non cadere nell'errore di creare situazioni dannose che, alla fine, ti si rivoltano contro. Cosa che Kissinger non ha fatto lasciando la bolletta da pagare ai posteri. Splendido articolo.Il migliore che ho letto riguardante la vecchia volpe.👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
     
  14. Ma, nota Chalmers Johnson, “il vero modello economico per la Cina continentale, sebbene ciò non sia mai stato detto esplicitamente per ovvi motivi, non è né il Giappone né la Corea del Sud, ma Taiwan”. Cioè un Paese in cui lo Stato e il Kuomintang possiedono o controllano direttamente le imprese di punta – e altamente redditizie – che rappresentano complessivamente quasi il 30% del Pil. D’altro canto, i dirigenti cinesi promossero una parziale liberalizzazione della proprietà...
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  15. Buonanotte Italia

    Giorgia Meloni non intende rinnovare il memorandum sottoscritto nel 2019 dal governo Conte I. In pratica, si accinge ad uscire dalla Via della Seta (Belt and Road Initiative), il Piano Marshall del XXI secolo che, presumibilmente, a differenza del predecessore a stelle e strisce, non comporterà obblighi asfissianti e i famosi colpi al basso ventre con cui il bullo globale suole spegnere l’effervescenza concorrenziale di certi “alleati”. Si accinge ad uscire su pressione statunitense...
  16. La sostituzione etnica (Franco Marino)

    Quando si combatte una guerra, la cosa peggiore è non conoscere i propri nemici. E infatti una delle ragioni per cui il dissenso rimane residuale e velleitario è che non ha le idee chiare su niente: su chi sia il nemico, per esempio. Alcuni sostengono che il nemico siano gli Stati Uniti, altri che siano le élite, altri che sia la Federazione Russa, altri la Cina, il Vaticano, in un profluvio di ipotesi che uno non ci capisce più niente.
    Poi, non si capisce cosa voglia fare il nostro...
    Che gli USA si impiccino anche troppo degli affari nostri sono d'accordo, sulla sostituzione etnica ....ma cosa poi significa? Abito in Veneto perché mio marito aveva casa lì. Sono più trentina che veneta e vissuta all'estero per un pò, oltre ad aver viaggiato per anni in tanti paesi. Ho sempre detestato il Veneto "saudita" come qualcuno lo ha definito e soffro nel dover frequentare veneti. Preferisco gli "stranieri" gente dell'Est Europa con cui mi trovo meglio e vivono qui, anche con gli Indiani mi trovo meglio. Negri ne conosco due, tecnici presso la base americana, e mi sono più simpatici dei veneti. La storia delle "radici, tradizioni, usi, costumi" mi irrita. Noi non siamo invasi dai negri, siamo invasi da pocodibuono ai quali viene permesso tutto, il colore della pelle non c'entra. Ho lavorato anche in paesi islamici, Iran per esempio, e sai una cosa? Mi sono trovata bene sia come lavoro che come donna, meglio che in Veneto dove ancor oggi senti gente che dice "Le done dovarìa star a casa a cusìnare e a far fiòi ".
     
    Promemoria disincantato. Anche questi pacifisti che raccolgono firme per far cessare la guerra, che tristezza! Non hanno imparato niente dai loro idoli partigiani?
     
    Condivido il tuo articolo al 100%. Non sono mai stato atlantista e gli USA li ho sempre visti come alleati falsi. In realtà sono i nostri padroni e sappiamo tutti che fine fece Craxi per essersi opposto agli USA con il noto episodio di Sigonella.
    Chi non capisce che il vero nemico dell'Italia sono gli USA è come se stesse alla guida di un'auto in piena notte con gli occhi bendati. Bene che va brancola nel buio e comunque prima o poi va a sbattere di brutto
     
  17. La cena per farli conoscere

    Salvini vorrebbe ufficializzare il fidanzamento del figlio Cesiro con Carlotta, figlia del noto principe del giornalismo di sinistra Michele Sega e di Clora Zucchetti. Prima, però, deve conoscere i futuri consuoceri. Quale migliore occasione di una cena?

    SALVINI: Michele, ma tu non dirigevi la rivista satirica Pancreas, il settimanale di resistenza umana?

    SEGA: Si, esatto, però un giorno mi alzai, mi guardai allo specchio e mi dissi: Michele, ma tu chi sei? Dopo di...
  18. Decadenza della diplomazia europea

    Nel mezzo delle emergenze con cui le grancasse di regime ci riempiono le orecchie due fatti sono passati uno totalmente ignorato, l'altro appena citato come ordinaria amministrazione. E che invece avrebbero dovuto preoccupare chiunque abbia a cuore il futuro della società in cui viviamo. Il più ameno, per così dire, è il percorso dell'ex ministro degli Esteri Luigi di Maio (e fa già ridere pensare che abbia potuto esserlo) verso la nomina a rappresentante speciale dell'Unione Europea nel...​
  19. La Profezia
    “Finora le Sette Sorelle non ci hanno mai dato la possibilità di collaborare alla pari, aggrappate come ostriche ai loro incredibili profitti. Il costo di produzione va dal 12% al 20% del prezzo, il 45% va in royalties, altrettanto dunque rimane di profitto: non le pare che sia un po' troppo nel mondo di oggi? Bisogna attuare una politica di maggiore collaborazione con i produttori. Se non lo faremo subito noi occidentali, lo faranno gli altri. L'Africa pullula di russi, di...
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  20. Giorgina l'Africana

    Non parlo spesso della politica italiana, per il fatto che, considerando l'Italia uno Stato-fantoccio i cui governi vengono decisi a tavolino da chi prende le decisioni importanti in vece nostra (e quindi più a Wall Street o al Pentagono che a Roma), la politica interna ed estera così come viene è del tutto irrilevante, un insieme di giochi di palazzo i cui risultati non escono dalle mura del palazzo stesso, e che si concretano in questa o quella poltrona, questa o quella prebenda che...​
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