immigrazione

My Threads

  1. Il silenzio degli indecenti

    Non finirò mai di stupirmi dell'infima qualità di quegli squallidi individui che compongono la cosiddetta classe dirigente italiana. Gente che passa la vita a pontificare su social, salotti televisivi e persino dalle pagine di improbabili libri che le case editrici, che fanno tanto le schizzinose con chi non ha un nome, gli pubblicano e fanno mettere in vetrina manco fossero i nuovi classici. Gente che, con la spocchia di chi non è abituato al contraddittorio, spiega sette giorni su sette...​
    Ho sempre creduto che nulla succeda per caso, quindi tutto ciò sta accadendo perché i sinistri più sordidi ammutoliscano. Se parlassero tornerebbero visibili e qualcuno si ricorderebbe di loro mentre così stanno scivolando nell'oblio. Purtroppo...un oblio facoltoso....mi accontento, mi fa meno bruciore di stomaco sapere che contribuisco a mantenerli che a sentirli starnazzare!
     
  2. Il male incurabile dell'immigrazione (di Franco Marino)

    Affrontare la malattia senza individuarne la causa prima è il primo passo per non guarirla definitivamente. Accade con certi tumori: se si estirpano senza capire come si sono formati (cause ambientali, comportamenti personali sbagliati, geni difettosi) poi ritornano. E ritornano in un corpo già indebolito dalla malattia. Proprio per questo, molti muoiono. Perché il problema non è eliminare il tumore in sé ma impedire che si riformi. Così molti si attaccano disperatamente alla...
    Esatto, bisogna scegliere.
    Questa, allo stato dell'arte, è la cosa più difficile per personaggi (tutti) sensibili solo ai sondaggi che condizionano la loro esistenza e le loro decisioni politiche.
     
  3. Il Führerprinzip, Tucidide e Vannacci


    Nel 1921, ossia quando il partito NSDAP era un gruppuscolo su cui nessuno avrebbe puntato e Hitler un illustre sconosciuto, nella storia del movimento nazionalsocialista si affermò un principio che ne sarebbe stato il caposaldo sino alla fine, e che nessuno avrebbe messo in discussione neppure nel bunker della Cancelleria di Berlino circondata dall'Armata Rossa: quello che veniva deciso dal leader avrebbe avuto forza di legge, ma una legge più assoluta, e più valida, di...​
    Il fatto sai qual è? Che ormai molti sono scottati per colpa dei grullini e della Melonsky.
     
    Io non confido più nei salvatori della Patria, ma credo solo nell'ineluttabilità degli eventi. Quando saremo cotti, non ci terrà a galla più nessuno. L'unica cosa che mi rattrista è che molti di quei topi che sono ingrassati macellando e saccheggiando le risorse nazionali faranno in tempo a fuggire all'estero, quelli che non hanno già portato liquidità fuori, ovviamente.
     
  4. La sostituzione etnica non esiste (e comunque è una gran bella figata)

    Sono bastate poche parole del ministro Lollobrigida per scatenare l'esercito di indignati che campano di severi moniti e allarmi-fascismo, e stavolta con strilli di un tono sopra la media (già alta) che gli è usuale. Tutta la compagnia circense del progressismo in carriera ha affilato le lingue e ripreso a vedere squadristi sotto al letto, e le immancabili vestali della Memoria, gente che nella vita fa il sopravvissuto all'Olocausto, si è svegliata dal letargo in cui giace passata la...​
  5. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  6. Gli euroinomani

    Stavo scrivendo un pezzo sulla cosiddetta efficienza del capitalismo finanziario, ma mi hanno fermato la mano prima l'influenza e poi questa occasione, che è decisamente troppo ghiotta per lasciarla correre.

    Sì, perché quello che appena una settimana fa definivo Eurociarlamento si è fatto rovesciare addosso non una secchiata, ma un intero container di sterco che sarà un'impresa occultare persino per i presstituti di regime, da mammana RAI a SkyBalle, pure così professionali nel...​
  7. Autocannibalismi, ovvero si va verso la guerra civile?

    Mi spiegava un dietologo mio lettore che, quando una dieta è sbagliata, l'organismo inizia una sorta di guerra civile al proprio interno, tra quali parti del corpo debbano essere sacrificate per prima. E fin quando si tratta di grasso corporeo, in fondo si dimagrisce per toglierlo. Ma se la dieta è sbagliata, si perde massa muscolare - compresi quei muscoli volontari fondamentali per la sopravvivenza, come quelli respiratori - e non di rado subentrano depressioni o tumori, che derivano...
    Tutto condivisibile tranne il punto sul reddito di cittadinanza che non è solo gestito male ma è errato come concezione in un Paese che dovrebbe fare funzionare gli ammortizzatori sociali,ampliando semmai quelli esistenti senza crearne di nuovi ad uso e consumo dei furbi. Perché l'italiano medio questo è. E non si può non tenerne conto.
    Un ultimo appunto poi al tuo generale concetto sulla Destra: "la colpa è dei poveri".
    No,non è vero.
    Disconosci la Destra sociale evidentemente.
    Io provengo da quella area e la Destra sociale è sempre stata vicina ai più deboli,ai più poveri. Noi eravamo la loro ultima speranza dopo il cambio di rotta dei comunisti e la loro conversione al servizio dei poteri extra nazionali
     
    Non la disconosco ma l'ho sempre chiamata per come andrebbe chiamata: sinistra.
    Una signora sinistra, ragionevole, efficace, ma sinistra.
    Per me questo paese dovrebbe essere divisa secondo questo schema bipartitico: da una parte il liberalismo, dall'altro una sinistra che si basa sulle principali battaglie e conquiste del fascismo.
    Se ti definisci di destra sociale, in realtà non sei di destra, sei di sinistra. Per inciso, una buona sinistra.
     
    Da che ricordo sono sempre stata in guerra. Da quando, iscritta al FUAN, rischiavo le botte fine anni 60, a quando mi davano della crumira anni 70 e rischiavo ancora le botte. Non parliamo degli attentati terroristici con bombe messe qua e là. Scioperi violenti sempre fatti dai sinistri anni 80, 90, 2000. Alla fine sono stati la mia fortuna perché avevo cominciato la mia libera professione e come consulente e ho spostato decine di produzioni manufatturiere in Cina, Bangladesh, Est Europa. Adesso é robetta. Un pò di minacce di morte via social. Una volta ammazzavano sul serio con la P38 ora abbiamo le Sardine e i diversamente bianchi con le bandiere rosse di Stalin. Folklore
     
    No @Franco Marino non sono d'accordo, l'unico vero aiuto per i più deboli è venuto dal Fascismo, la scuola per tutti è venuta dal Fascismo, nessuna sinistra.
     
  8. MISOSOFIA

    Lasciate il dizionario, non la troverete lì. È un neologismo che ho creato per l'occasione. Non ho intenzione di inviarlo all'Accademia della Crusca, anche se è meno balordo del già approvato “petaloso”, ma ha il suo perché, non trovando di meglio per esprimere, in una parola, l'odio viscerale che quest'epoca sembra aver sviluppato verso la saggezza e l'arte di ricercarla, ossia la filosofia.

    L'antefatto forse è ignoto ai più, anche se, a suo tempo, lasciò esterrefatto il sottoscritto...​
    L'idea che per essere filosofi come sei tu, si debba essere laureati in Filosofia, è l'equivoco che ha portato a Fusaro, Cacciari, e tanti storici della filosofia travestiti da filosofi.
     
    A 19 anni, dopo aver letto le tre critiche kantiane e una mezza dozzina di altri autori, mi credevo un esperto in filosofia. Oggi, ventisei anni dopo, con una biblioteca di 160 titoli una buona metà dei quali già letti, mi rendo conto di quanto poco sappia e di quanto poco possa aspirare ad essere chiamato "filosofo". Socrate ammetteva con enorme umiltà di non sapere niente, qui si dà un premio a chi pretende di aver capito tutto.
     
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