evola

My Threads

  1. Vite a perdere

    Il ritrovamento del cadavere della povera Giulia Cecchettin non mi ha lasciato sorpreso. Le modalità della sparizione erano troppo sospette per poter fantasticare di fuga a due (come se fossimo in un romanzo Harmony) o di rapimento (come in un film americano). Avrei scommesso proprio in una tragedia di questo tipo, e restava solo da vedere se il suo ex sarebbe stato ritrovato vivo o morto.

    La cosa che emerge, una volta di più, e che è degna di essere ricordata, però, non è la solita...​
    L'immagine si adatta perfettamente al pezzo: il malato d'amore di Grosz, circondato da simboli di morte (la lisca, l'avventore-scheletro, il cane addormentato o forse morto), ebbro di fantasticherie frivole e con quell'ancora profeticamente tatuata sulla tempia.
     
  2. Venditori di fumo

    Alcuni mi dicono, che stanno perdendo una possibilità, una volta che sono al governo, a non mantenere certi atteggiamenti o certe promesse. Io rispondo che è proprio perché non avrebbero mantenuto tutto quello in cui "alcuni" credevano, sono al governo. Guardate che al governo non c'è il msi, c'è una forza Italia con qualche nostalgico infiltrato, il 90% di quel gruppo non conosce manco Gentile, Romualdi, Evola etc. nemmeno sanno cosa avvenne il 28 ottobre, o di aprile. Sono solo una dc più...
  3. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  4. Cosa significa rimanere in piedi in un mondo di rovine

    La celebre frase di Julius Evola viene oggi sventolata come simbolo di un'idea ben precisa e di aderenza a certi valori.
    In questi giorni, ho avuto modo di rendermi conto dello sfacelo che ci circonda.
    Apprendo, tramite la conoscenza di una mia lettrice, che ci sono donne che vorrebbero delegare la maternità a un'incubatrice artificiale per non dover affrontare i dolori del parto.
    Il matrimonio viene trattato come un reperto obsoleto e abnorme da una Natalia Aspesi che gioisce della...
    Amo molto la profondità di queste riflessioni, che scoprono la tragicità di fondo del vivere. Ma ho scoperto da tempo che la vita o è tragica, o è insulsa. Ho apprezzato i riferimenti, non casuali, a Evola e Guénon. E ancor più sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovare che l'autore di queste righe è una donna. Pochi sono gli uomini ancora capaci di tanto spessore, comunque.
    Se avesse citato anche Spengler mi ci sarei rispecchiato interamente. Ma attendo con alte aspettative le prossime riflessioni.
     
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