progresso

  1. Il progressismo come malattia psichiatrica (di Franco Marino)

    Sin da ragazzino, mi ha sempre contraddistinto una dualità un po' particolare: da una parte, sono capace di coltivare legami intensissimi con singole persone che sfociano in amicizie nelle quali io do tutto me stesso, e dall'altra sono del tutto incapace di far parte di branchi e di comitive. La cosa che più mi stupisce è come una persona cambi da una prospettiva duale ad una plurale. Persone gradevolissime e graziosissime possono, una volta inserite in un branco, trasformarsi in...
    Franco, permettimi di dire una cosa… il malato mentale qualche segnale te lo dimostra
    Mi fanno ridere alcune interviste ai vicini di casa… qualche stranezza nel tempo la noti
    Così lo stesso discorso vale per il periodo che stiamo vivendo… non ci siamo arrivati in un giorno a certe imposizioni , è avvenuto per gradi ma molto più velocemente del previsto
    Ma i segnali c’erano e ogni giorno di più… è difficilissimo combattere questo clima e ti dirò di più… vedo sempre meno persone in grado di ragionare con il proprio cervello e questo mi spaventa moltissimo
     
    Quando sento parlare di progressismo mi sento come se mi volessero rubare qualcosa. Sarò prevenuto ma ad istinto più che un bene mi pare soltanto una sottrazione di valori di tradizioni di storia e tutto .
    Non ci si può certo non adeguare ai tempi in qualche modo , ma questo lo puoi fare senza far morire ciò in cui credi ; la forza che cambia i tempi non la fermi però il progressismo di questa sinistra qua’ vuol cancellare e pretendere di riscrivere correggendo con le loro scemenze che per come la vedo io , in maniera parecchio pessimistica per la verità , mi sembra tutta una corsa verso l’ inebetimento . Poi fanno gli antifascisti, ma a questa sinistra ( cioè questa che si fa chiamare sinistra ) se gli dai potere ha una condotta tutta fascista
     
    Franco, ho sbagliato termine… stranezza non è così corretto ma il malato di mente i segnali li manifesta poi tutto può proseguire con una vita normale o con un raptus di follia
    Il paragone che hai fatto è giusto, avremmo dovuto capire certe cose molto tempo fa e impedire che certe persone avessero oggi un pubblico incredibile e lobotomizzato
    La Cortellesi ha detto delle cose gravissime e ancora una volta dovete essere voi genitori a dare la giusta traiettoria
    Quello che mi dispiace è che il vostro compito sia ogni giorno più difficile
     
    In base alla "teoria dei corsi e ricorsi storici" di G.Vico, per curiosità ho cercato quando é nato il termine "progressismo ". Secondo Wikipedia, nella storia politica, il termine appare con la rivoluzione francese del 1789, portavoce delle politiche illuministe della borghesia francese. Le sue principali conseguenze furono: l'abolizione della monarchia assoluta e la proclamazione della repubblica con l'eliminazione delle basi economiche e sociali dell'Ancien Régime. E...dopo aver ghigliottinato circa 20.000 persone la Francia passò dalla Monarchia all'Impero. Quindi, dopo un "progressismo illuminato" noi avremo un "totalitarismo illuminista"😃😝🤪
     
    Mi resta difficile capire come tanti non riescano ad esercitare un’analisi dei fatti e trarne una sintesi corretta. Forse è più comodo e semplice farsi trascinare nella” moda” del momento. Le rivisitazioni disneyane della Cortellesi fanno parte di questa moda . Sono parte dell’imbarbarimento mentale generale. Se riesci a restarne fuori, sarà la follia più sana che si possa immaginare
     
  2. La passività del popolo dei marmocchi

    La guatemalizzazione dell’Europa prevista con largo anticipo da John Kleeves è in scena, ma alla platea non interessa granché. Rincari, aziende in liquidazione, disastri naturali dovuti all'incuria malamente spacciati per conseguenze del cambiamento climatico. Un profluvio di sciagure che suscita disinteresse in larga parte dell’opinione pubblica convertita alla nuova religione civile della resilienza. Resilienza fa rima con impotenza, indolenza, indifferenza. Sarà per questo che il...
  3. QUOUSQUE TANDEM

    Non parlerò del libro del generale Vannacci, che non ho letto, come la totalità dei suoi accusatori, i quali vorrebbero persino punirlo nel totale silenzio dei media per evitare che venga conosciuto dal pubblico (parole di un noto esponente PD). Parlerò invece, eccome, della persona, delle affermazioni che ne hanno portato alla pubblica crocifissione, e di ciò che questo significa per la società in cui viviamo.

    Il generale Roberto Vannacci, spezzino, 55 anni, attualmente generale di...​
  4. L'inutilità del libro di Vannacci (di Franco Marino)

    Mi sono svegliato ieri mattina scoprendo che ci sono stati due terremoti. Il primo a Napoli, epicentro Campi Flegrei che mi ha fatto ritrovare una ventina di messaggi su Whatsapp dove mi chiedevano se tutto fosse a posto, confermandomi che non sento i terremoti manco se fossero del settimo grado della scala Richter. Non oso pensare a cosa accadrebbe se un giorno arrivasse un terremoto di quelli seri come quello del 1980. Probabilmente crollerebbe tutto e mi ritroverebbero imperterrito a...
    Non sono d'accordo. Il Gen. Vannacci non é un dissenziente qualunque nascosto tra i blog "carbonari" in internet che devi cercare o caderci per caso. Ha scritto il suo pensiero nero su bianco su 375 pagine e la gente paga € 19,76 per leggerle e, pubblicato il 10 agosto, dopo 9 giorni é primo in classifica nelle vendite Amazon. Le valutazioni sono " quasi" 5 🌟 piene. "Quasi" perché su 38 recensioni a 5 🌟
    solo 5 sono contrarie, e...ogni recensione a sua volta ha mimo 240 approvazioni fino ad un massimo di 647. Il Gen.Vannacci ci ha messo faccia, carriera, reputazione rischiando il moderno sistema autodafé. É un inizio
    di rivolta. """Contro la decadenza dell' dell'Occidente, un grido eroico di battaglia. Grazie Generale! """"(copiato da recensione )
     
    Franco, però, ammetti che finché le scrivete te, Borgonovo, Boni Castellane e Marcello Veneziani, in maniera stilisticamente migliore e meno alla "boomer" queste cose, che poi sono le cose che la brava De Mari chiama "brigata dell'ovvio" l'eco del messaggio rimane, seppur più qualitativo, anche più marginalizzato, rispetto ad un generale della Folgore, che è ben di più della femminaturista Schirillo.
    È vero che non propone niente, ma lascia intendere, come te, che il cancro è talmente espanso che non si lotta più con le elezioni, che è scemo chiedere risposte politico/partitiche e Crosetto gli ha fornito un assist a porta vuota.
    Ennesima pappalardata peggio dei forconi? Forse.
     
    Stavolta secondo me sbagli. Non conosco Vannacci, ma dal curriculum si capisce che non è un pirla qualunque. E colpendo lui, stavolta hanno colpito l'Esercito. Ossia quelli che hanno le armi. E dalle cui armi dipende la tenuta interna contro eventuali disordini. Non so se sia l'inizio della fine, di sicuro è un momento il cui significato è importante. Indipendentemente da ciò che farà Vannacci (che sino ad ora sta dimostrando di avere la schiena dritta, e a cui va, almeno finché non ritratti, l'onore delle armi)
     
    Ma io non mi sono permesso di discutere che sia una persona importante, in primis perché ho premesso di non conoscerlo - e quindi non potevo nemmeno sapere che fosse una persona importante come mi stai dicendo tu - e poi perché il vero punto è che io non sto dicendo che lui dica cose sbagliate, ma soltanto che sono inutili.
    Certo, stavolta se la sono presa con "uno che ha le armi". Ma le aveva anche la Schilirò. Si è saputo nulla dei suoi intenti rivoluzionari?
    Inoltre, io ho sempre una forte diffidenza per il dissidente che, in questa fase, si espone. Una volta che io e te abbiamo concordato che questi non se ne vanno con le buone, che senso ha esporsi e farsi conoscere a tutti? Se questo Vannacci ha un piano, che si dia da fare seriamente, senza fare baccano sui social e su Amazon.
    Ciò che ha scritto - e che mi è stato gentilmente reperito da un contatto - non è niente di diverso che tu possa sentire gratis da un Franco Marino qualsiasi sui social.
     
    Il punto non è la sua importanza personale, quanto il simbolo che si va a toccare. La Schilirò? Non rappresentava certo le forze armate. Vannacci sì. E, a meno che non si sia deciso di fargli pagare l'uscita a gamba tesa sull'uranio impoverito, toccare lui non è come prendersela con un questore o vicequestore, ma proprio con l'EI.
    Non sono d'accordo poi con la tua alternativa secca: o si espone e si brucia, o fa partire in silenzio un colpo di Stato. Potrebbe benissimo essere anche in altro modo, ad esempio il libro esce come provocazione, la classe politica reagisce come anche un bambino avrebbe previsto, e parte una reazione (e non posso essere io a sapere quale sia stata programmata). Oppure è l'ennesima resa dei conti interna con metodi mafiosi.
     
    Anch'io spero nell'intervento dei "colonnelli". Poi però rifletto e penso che l'esercito italiano e' una dépendance dell'Alleanza Atlantica, ossia dell'US Army, la quale riesce ancora oggi a soggiogare o ricattare paesi ben piu' forti del nostro come Turchia, Francia e Germania. Il libro del generale si inscrive nel filone che denomino la "via culturale al sovranismo", che nell'esaminare i problemi dell'Italia si concentra sugli effetti senza sfiorare le cause. Più fatti, meno parole.
     

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    Lewis Mumford
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    Ps. Avete mai visto uno statalismo senza patriottismo? Io no. Avete mai visto uno statalismo che si mortifica, che celebra la propria debolezza, che schiaccia la propria identità in nome dell'Europa o dell'Occidente?
     
  19. Diciamoci la verità: la medicina è inutile (di Franco Marino)

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    Penso la stessa cosa pure io. Nonostante mio fratello laureato in medicina non ho permesso che nostro padre, tumore ai polmoni, potesse subire accanimento terapeutico. Anche mio padre la pensava come me. Niente chemioterapia, niente sofferenze, solo la terapia del dolore. È morto serenamente a casa sua.
     
  20. “Fozza” Cina!

    Pur riconoscendo gli indubbi meriti della modernizzazione intrapresa da Deng Xiaoping, confesso che non mi piace il modello cinese e mi guardo bene dall'additarlo come esempio. Detto ciò, non mi garba neanche l’ordine unipolare a guida statunitense che qualcuno confonde erroneamente con la civiltà occidentale tout court: il Giappone è Occidente? Chiedo per un amico. Ricordiamoci che l’unipolarismo, sfido chiunque a provare il contrario, coincide con il travolgente declino dell’Italia, con...
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