lutto

My Threads

  1. Cogli la prima mela - Se tu sei il cielo

    Mio padre aveva preso a cercare mia madre in ogni cosa, perché Dio era in ogni cosa e mia madre doveva essere con Lui. E indicava mia madre anche a me, nel racconto gentile dei suoi segreti. Non lo aveva lasciato per cattiveria o per poco amore, ma per vocazione e mio padre lo aveva compreso, era un uomo buono.
    C'era un destino legato a tutti i destini e mia madre vedeva i lacci invisibili di ogni esistenza mortale e la mano di Dio che intrecciava e spostava, lavorava al destino perfetto pur...
  2. Il Ragazzo e l'Airone - E voi come vivrete?

    Tenevo tanto a vedere questo film e non solo perché Miyazaki mi è entrato nel cuore con Il castello errante di Howl.
    Ci sono scelte che non precedono dalla prospettiva di una qualche forma di piacere, ma sono scoccate, come frecce, dall'arco dell'intuizione.
    Non è che volessi semplicemente vedere l'ultimo film di Miyazaki, io dovevo vedere questo film.

    C'è tanto di me in esso, perché Il Ragazzo e l'Airone è una storia che riguarda la vita dell'essere umano e non può non...
  3. Cortocircuiti o demenza?

    Molti li chiamano cortocircuiti mentali, io li chiamo in un modo più scurrile. Vedo persone che si di menano, per far accettare la cultura delle persone che arrivano dal continente africano e dal medioriente, dove le donne non possono fare nulla, lapidano i gay, va bene accetto. Ma sono le stesse che si commuovono quando la cortellesi, spinta dal popolo buonista (senza aiuto non si va da nessuna parte) fa un film dove la donna subisce tutte le angherie da questi uomini italici, le stesse...
  4. Lo Stato sono loro (purtroppo)

    Ero alle prese con un articolo serio (e forse anche serioso) sulla congiuntura internazionale, quando è giunta anche a me la notizia come un fulmine a ciel sereno: Giorgia Meloni, in qualità di Presidente del Consiglio, ha annunciato la fine della propria relazione con Andrea Giambruno. La cosa mi ha lasciato incredulo, e non tanto perché fossi particolarmente certo della qualità del sodalizio, quanto per il fatto che la Meloni avesse fatto un annuncio ufficiale, urbi et orbi, di qualcosa...​
  5. La ballata del vanitoso punito

    Ascesa e caduta di Andrea Scanzati, l’Angelo Nero del giornalismo italiano.


    Dicono di lui:

    The Washington Burp: «Il Tony Manero del XXI secolo»

    Le Meraviglie dell’Uncinetto: «L’Hemingway toscano»

    Addavenì, giornale cattolico: «Una delle personalità più influenti del 2023 d.B [dopo Barabba]»


    Celebrità.

    FAN GRASSOTTELLA: Andrea! Andrea, ti imploro: fammi un autografo.

    SCANZATI: (Sorridendo) Ti prego… dammi del Lei...
  6. La scomparsa della Morte

    Nelle primissime pagine della “Scienza della Logica”, Hegel parla in maniera illuminante dei propri tempi come quelli del “singolare spettacolo di un popolo civile senza metafisica – simile ad un tempio riccamente adornato, ma privo di santuario”.

    Il discorso è molto articolato, né ho qui le risorse intellettuali o lo spazio per produrre uno studio dettagliato, ma posso certo dire di essere rimasto molto colpito da questa descrizione, proprio nel momento in cui, per ragioni personali, mi...​
  7. Dolore e sofferenza: il tempo del lutto

    LA PARABOLA DEL SEME DI SENAPE

    “Una giovane donna di nome Kisagotami perse il suo unico figlio di circa un anno, a causa di una malattia. Disperata girava il villaggio di casa in casa, stringendosi al petto il cadavere del bambino e implorando una medicina che lo facesse tornare in vita. I vicini pensavano che fosse impazzita, ne avevano paura e cercavano di evitarla. Un uomo, invece, cercò di aiutarla indirizzandola al Buddha, dicendole che lui aveva la medicina che cercava...
    "Chi muore giace, chi vive si dà pace" recita il proverbio. Ma la perdita di una persona cara spesso toglie la serenità, avvelena l'esistenza e rende egoisti e spietati.
     
    Sì, è un trauma a tutti gli effetti. Non si può imporre la visione spirituale a tutti, ma certamente si può accogliere e cercare di aiutare chi vive questo dolore. E accettare anche che alcuni non vogliono farsi aiutare, perché lasciar andare la sofferenza è spesso percepito come lasciar andare il defunto, l'attaccamento che si ha per lui.
     
    Ho perso da pochi giorni uno dei tre o quattro veri amici della mia vita. Lascia un vuoto che non sarà colmato. È un trauma doloroso, eppure mi rendo conto che è solo mio e dei suoi familiari più stretti. Paradossalmente, è servito a ricordarlo e a farmelo sentire più vicino che nei lunghi anni in cui non ci siamo visti.
     
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