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My Threads

  1. Tra le riflessioni emerse ieri durante l'incontro con Franco Bartolomei Mario Michele Pascale e Ferdinando Pastore sul loro libro "Il socialismo e la battaglia contro la Seconda Repubblica", abbiamo vagheggiato un confronto tra il percorso italiano e quello jugoslavo nel Dopoguerra, interrotto drammaticamente dalla guerra civile e dall'intervento della NATO.

    Il nodo che abbiamo sviluppato, prendendo per buoni alcuni spunti di partenza, riguardano il...
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  2. Ça ira?

    Si farà? La rivoluzione, intendo. E chi lo sa! Se devo essere sincero, quanto sta succedendo in Francia puzza tremendamente e non promette nulla di buono. Insomma, all’orizzonte non scorgo alcuna primavera dei popoli.
    Si, d’accordo, ben venga tutto ciò che può indebolire Eliogabalo Macròn, i disordini vanno sostenuti e incoraggiati.
    Ma è veramente così? Le proteste violente, le automobili ribaltate e le vetrine infrante indeboliscono o rafforzano i governi? L’incendio appiccato...
  3. In questo episodio, faremo con Raffaele Rinaldi (studioso di archeologia) un discorso di ampio respiro sulla fitta rete di scambi che riguardò il Mar Rosso, il Corno d'Africa, la Penisola Arabica e l'India a partire dall'antichità; con particolare attenzione alla meravigliosa Isola di Socotra (sotto lo Yemen) e alle fonti antiche.

    Buon ascolto!

    Bibliografia;

    1) The Periplus of the Erythraean Sea, by an unknown author, G.W.B. Huntingford, Hakluyt Society.

    2) Teofilo Indiano, di G...
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  4. La Russia dietro Wagner: anche fosse, embè? (di Franco Marino)

    In questi giorni si fa un gran parlare del fatto che, secondo alcuni, dietro il caos dell'immigrazione clandestina ci sia la Russia, il che costituirebbe una prova che Putin non sia quell'angelo vendicatore dell'Occidente che molti sostengono.
    Personalmente, ogni notizia che riguardi eventuali nefandezze di Putin la accolgo con la laicità mentale di chi non l'ha mai né demonizzato né esaltato. L'ho sempre stimato ma non come liberatore bensì come grande boss di quella grande Gomorra che è...
    Il gruppo Wagner ha un suo canale Telegram e un suo giornalino. Ho seguito la nascita dell'Organizzazione da parte di Prigoshin fin dagli albori, e non solo lui, ogni oligarca in Russia aveva e, plausibilmente ha ancora, il proprio esercito privato. Gazprom, per esempio, ne ha uno potentissimo che gli serviva (e gli serve) per tutelare le proprie ricerche in zone difficili. Prigoshin ha contratti (vado a memoria) con Libia, Marocco, Algeria, Mali, Nigeria, Ciad e altri in zona per arginare il terrorismo. Prende dai 10 ai 50 milioni di dollari a seconda della quantità di militari che manda. In Centroafrica é presente nelle 2 repubbliche del del Sudan, Zaire e Angola. Sicuramente é in Madagascar e Sudafrica. In certe zone viene pagato dalla Russia per proteggere le miniere di metalli preziosi. Mostrano giornalmente foto di addestramento di milizie che fanno in loco su richiesta dei vari governi. Quindi, da qualche parte combattono il terrorismo da altre aiutano il dittatorello di turno. Ogni tanto sbagliano e fanno stragi nei villaggi checl dovevano proteggere. Alcuni stati africani spendono l'iradiddio per questo esercito che sicuramente non porta pace (fa soldi con la guerra no?) e tolgono risorse al territorio impoverendolo. Detto ciò, non é che i francesi abbiano aiutato, in Burkina Faso li hanno cacciati di brutto inneggiando alla Russia e così in Sudan. Quindi, hai ragione, tutti hanno depauperato l'Africa la Russia e la Cina pare (ho ancora un vecchio amico ingegnere che lavora in Ruanda) che siano le uniche nazioni che, pur facendo i propri interessi, sviluppano le economie locali.
     
  5. Elogio ragionato del cinema popolare

    Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche...
  6. Per curare l'intossicazione da primarie del PD: un po' di storia.

    Momento poco approfondito nello studio della storia è la Guerra Civile del Congo dal 1665 al 1709.
    Il conflitto è ignorato nei programmi, ma al suo interno si riscontrano una serie di tematiche che furono poi tipiche della storia mondiale (centro periferia, soluzioni adottate altrove e fenomeni politico-religiosi in Africa centrale comuni ancora oggi).

    Nella metà del '500, il Regno del Congo aveva avviato rapporti con gli...
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  7. A chi giova?

    Ho sentito, domandare a chi giova, creare aria di terrore? Credo che le ipotesi non siano molte. O si tratta dei soliti cortocircuiti mentali, di alcuni mentecatti, che come negli anni di “Rose Rosse Per Te”, predicavano “fate l’amore ,non fate la guerra” e poi erano gli stessi, che massacravano, a colpi di Hazel 36, chi aveva un opinione diversa. Oppure, ci sono sempre individui, caricati a puntino, da chi ha perso le elezioni, o da chi non vuole il nuovo governo. Poi potrebbero essere...
  8. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
  9. Non è un paese per anarchici.

    Il 22 aprile 1897, l'anarchico Pietro Acciarito provò ad attentare alla vita dell'allora Re d'Italia Umberto I Savoia.
    Nei giorni successivi in tutto il paese si innescò una caccia al sovversivo: anarchici, repubblicani e socialisti.
    Il 27 aprile veniva arrestato Romeo Frezzi (indicato come anarchico, ma in realtà socialista) che non sarebbe più tornato a casa, perché ucciso dalla (in)giustizia di un paese liberale.
    Frezzi era stato arrestato perché aveva una...
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  10. Ho appena visionato un video dei Maneskin risalente al 2017, quando si esibivano in strada a Roma.
    Mi è quasi salita una lacrima... Quando il Mondo non era ancora del tutto impazzito e ogni cosa era ESATTAMENTE come doveva essere.
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  11. Eccolo il nuovo arrivato! Un nuovo libro delle edizioni Kulturjam! 🍾

    CARTOLINE DA SALO', di Alexandro Sabetti, diario di bordo di un viaggio nell'Italia degli ultimi anni che ha appuntate in rosso, continuamente, le parole guerra e pandemia. E agli occhi degli sviluppi bellici recenti, tutto questo pregresso assume una dimensione di continuità interpretativa. In questo rapporto con la storia, la pandemia, la guerra e noi stessi, c'è il rapporto corpo-potere e con esso il...
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  12. La lingua di Dio: il simbolo come via di saggezza

    Guénon ha affermato che il disordine apparente concorre a un ordine maggiore.

    Leggo spesso delle belle analisi politiche, più o meno azzeccate, che scendono nei particolari di situazioni che, personalmente, farei fatica ad analizzare nelle loro mille sfaccettature. A parte alcuni contatti coi quali condivido la visione d'insieme, noto che proprio questa manca in molti dei post letti finora.
    Ciò che è assente è l'analisi metafisica di ciò che stiamo attraversando.
    I più scettici, gli atei o...
  13. Si è liberato un posto come bidella a New York, però ho deciso di fare la pendolare New York- Roma tutti i giorni perché gli affitti della grande mela sono esorbitanti...sull'aereo ho anche il pasto e con il fuso orario dovrei farcela...
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  14. Una parola cretina: femminicidio

    A Roma un ingegnere di origini etiopi, Costantino Bonaiuti 61 anni ha ammazzato la ex-compagna, Martina Scialdone, un'avvocatessa di 35. In un paese normale, con un diritto funzionante, con un giornalismo serio, parleremmo di "omicidio". Ed essendo questo avvenuto non perché la compagna abbia cercato a sua volta di ucciderlo, parleremmo di omicidio volontario e questo chiuderebbe la questione, esponendo l’assassino alla riprovazione della gente e alle conseguenze preposte dalla legge...
    Il termine di per sé non é cretino, é stato usato in passato non mi ricordo se da un scrittrice o giornalista UK o USA, in quanto esiste parricidio, matricidio, fratricidio. Cretina é l'accusa specifica in quanto non comporta nessun aggravante rispetto all'omicidio. Serve solo statisticamente alle boldriniane per strillare come quaglie che gli uomini sono mostruosamente mostri.
     
    Sono d'accordo.
    Lo stesso errore viene commesso quando la vittima di un reato è omosessuale.
    Io penso che sia insensato valutare la gravità di un reato in base al sesso o in base alle preferenze sessuali di una persona.
    Le nostre Leggi sono già studiate per punire chi insulta e offende e chi fa violenze fisiche e/o psicologiche.
    Il resto è superfluo, anzi, col parlare di "femminicidio" e non di omicidio si rischia di giustificare il carnefice con strampalate teorie su educazione, cultura ecc.
     
  15. ADDIO LOLLO !!!

    "Non avevo la passione per il cinema. L'ho fatto per aiutare la mia famiglia. Eravamo sfollati a Roma e bisognava mangiare. Erano gli anni in cui si prendevano gli attori dalla strada. Delle persone mi hanno fermata all'uscita dalla scuola chiedendomi se volevo fare del cinema e io ho risposto di no, che non mi interessava. Poi mi hanno offerto mille lire al giorno e quello mi ha convinto a fare l'attrice."

    Sex Symbol con una vena Intellettuale, Gina Lollobrigida, è stata una delle...
  16. Dio salvi il Re

    "Politicamente sono un anarchico (inteso filosoficamente, non nel senso di uomini con la barba che tirano le bombe) ma se dovessi scegliere una forma di governo, allora opterei per la monarchia".
    Questo scriveva il professor Tolkien in una lettera e, francamente, condivido in toto la posizione politica. Sono un anarchico che prima del 2020 aveva ben poca fiducia nella politica e nelle istituzioni. Ora nessuna. Attenzione, non solo quella italiana o occidentale: non ritengo umanamente un...
  17. Perché non sopporto certa destra italiana (terza e ultima parte)

    Non vi illudete, la cultura del piagnisteo attecchisce anche nelle vostre anime nere. Per diverso tempo avete fatto le vittime e vi siete scagliati contro l'egemonia culturale della sinistra, scoperchiando un ingiustificato complesso di inferiorità. Orbene, costruire un’egemonia culturale costa tempo e denari (dollari o rubli è indifferente) e richiede talento; chi lo considera un mero trappolone cabalistico da mangiabambini sbaglia di grosso. I socialcomunisti saranno pure...
  18. Il problema non sono gli insetti a tavola ma cosa è diventato l'Occidente

    Di fronte al mio articolo sugli insetti a tavola - che non è volutamente sceso nel dettaglio non per niente - la risposta meno in tema è quella di farne una dissertazione sulla loro bontà e sulla sicurezza dell'organismo, che non è mai stato il punto della situazione. D'altra parte, è sufficiente farsi un giro presso alcune culture per scoprire che ciò che riteniamo aberrante mangiare, per altri non soltanto è la norma, ma spesso al contrario per loro è aberrante ciò che mangiamo noi...
    per me la libertà e la democrazia sono una vera utopia in occidente come iin ogni parte del mondo. Io non mangerò mai insetti fa parte della mia cultura potrei risparmiare in altre cose ma gli insetti mai
     
    Libertà e democrazia é roba da film patriottici, tuttavia, avendo lavorato in 3/4 del mondo in circa 36 anni, posso affermare che lo stato più libero é proprio il nostro dove, fatta la legge, si trova subito l'inganno. Dove ognuno fa i c..i propri, dove si escogitano incredibili scappatoie per evitare di rispettare le leggi, dove con 4 soldi risolvi i problemi perché la corruzione é diffusissima, dove il 40% delle persone non paga le tasse e non viene perseguita, dove più di 3 milioni di persone lavorano in nero. Lo svantaggio é che se i ladri ti devastano la casa la polizia non fa nulla, in compenso se giri senza casco in moto (in certe regioni) la polizia non fa nulla lo stesso.
     
    "Non ha senso spacciarsi per diversi da modelli autoritari". È la loro ultima spiaggia. Se gli togli la boiata benaltrista del "c'è chi sta peggio di noi" rimangono in mutande, dialetticamente parlando. Così non si può andare avanti. Reggerà in eterno il fondale del democratismo? Ci è arrivato pure Tommaso Cerno (sembra il Pier Piero di Antonio Albanese, ma a volte dice cose di buonsenso), uno dei pochi piddini pensanti.
     
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  19. Putin (non) è Napoleone

    "Fino alla caduta di Putin". Questo il mantra. Zelensky ha detto chiaramente che la guerra finirà "con la morte di Putin".
    Il duello tra Nato e Putin è qualcosa di poco novecentesco. Nel XX secolo il mondo anglosassone si scontrò contro ideologie più che contro uomini: certo Hitler ma dietro c'era il nazismo, certo Stalin ma il nemico era il comunismo. Era più che altro la lotta contro l'ideologia.
    Qui abbiamo qualcosa che invece non vediamo da due secoli: la lotta tra una nazione e un uomo...
    Il fatto è che in Francia vi erano forti tendenze restauratrici della vecchia nobiltà, mentre in Russia i partiti dell'opposizione sono ancora più intransigenti nell'opposizione all'Occidente, in una guerra che vedono esiziale per l'esistenza della nazione. Peraltro se gli USA mandano avanti gli ucraini, la Cina, i BRICS, ecc mandano avanti la Russia. Questo al di là delle analisi sulle reali possibilità di vincere da parte dell'Ucraina, che renderebbe il mio commento ancora più un OT.
     
    Se casca Putin casca tutto. Putin si circonda di mediocri ma le opposizioni a Putin sono addirittura buffonesche. Il Partito Comunista è una buffonata retta da una cariatide come Zyuganov, i Liberaldemocratici hanno perso Zhirinovsky che, pur "folkloristico", aveva un carisma. Senza Putin la Russia è nulla
     
    Inoltre (e questo l'ho visto) i russi dai 35 in giù sono sempre più occidentalizzati. L'ho visto anche in casa: mia moglie è oramai una mezza americana da ultraortodossa qual era ed è un caso comune
     
    Sì ma la Russia è seicento anni che fa questo. Passa da momenti di grande spolvero ad altri di crisi.
    La caduta di Putin non farà finire la Russia, la farà semplicemente piombare nell'ennesimo periodo di crisi a cui poi si reagirà con un altro Putin, magari nascosto da qualche parte.
     
  20. Vialli e la fine del nostro mondo

    La morte di Gianluca Vialli dà un senso di "fine di un mondo" come non me lo hanno comunicato decessi più autorevoli: non la morte di Maradona né quella di Pelé, perché questi due campioni sono talmente grandi da travalicare le loro epoche (e, parlando a titolo personale, se l'epoca di Maradona l'ho vissuta quella di Pelé per me era già un "storia"). Certo, c'è la scomparsa di papa Benedetto XVI. Ma la dipartita di Ratzinger ha ovviamente un sapore differente, molto più grande e...
    Più che essersi chiusa un'epoca, è semplicemente il frutto di un Occidente che, crollato il Muro di Berlino, è scivolato nella sudditanza dello Zio Sam.
     
    La (geo)politica c'entra ben poco. È la tecnologia e quella è uguale ovunque. In pochi anni ho visto un mutamento incredibile in Russia. Sono più schiavi dei social di noi. Non sono sudditi americani e anzi il mutamento è avvenuto proprio quando Putin ha cacciato l'America dalla Russia. Lo vedo in famiglia, nettamente. Sono processi che prescindono dalla politica
     
    Quoto tutto dalla prima all'ultima lettera! Con grande tristezza.
    Io il magico mondo degli anni Ottanta non l'ho vissuto. Ma mi basta vedere la differenza tra mio fratello, di venti anni più grande di me, e me. Lui era molto più equilibrato e pieno di vita di me che vivo questi anni.
     
    Non dimenticherò mai la sconfitta al San Paolo per 1-4 con la Samp, doppietta di Mancini e di Vialli.
    E' vero, il mio Napoli perse, ma fu una partita memorabile, tra due squadre fantastiche, altro che il Real e il Barca di oggi.
     
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