Per curare l'intossicazione da primarie del PD: un po' di storia.
Momento poco approfondito nello studio della storia è la Guerra Civile del Congo dal 1665 al 1709.
Il conflitto è ignorato nei programmi, ma al suo interno si riscontrano una serie di tematiche che furono poi tipiche della storia mondiale (centro periferia, soluzioni adottate altrove e fenomeni politico-religiosi in Africa centrale comuni ancora oggi).
Nella metà del '500, il Regno del Congo aveva avviato rapporti con gli europei (portoghesi che ponevano le basi per la colonia Angola).
Il Congo adottò una politica di europeizzazione, battendo ante litteram la via seguita dal Giappone Meiji. Ai tempi il continente africano non era un satellite europeo. I viaggiatori portoghesi descrissero grandi città ben organizzate. Il paese mandò legati a Roma per il riconoscimento papale, mutò il nome della capitale in Sao Salvador e la struttura amministrativa fu organizzata con titoli nobiliari europei (conti, duchi, ecc.).
L'ingresso dei portoghesi ingrandì il fenomeno schiavistico. L'eradicazione di uomini portava allo svuotamento demografico e avveniva in cambio di armi; queste erano date a società segrete che si recavano nei villaggi, da cui trascinavano via in catene tutti (causando l'abbandono delle campagne, con danno alla produzione agricola).
Il paese africano decise di appoggiarsi agli olandesi (che nel '600 tentavano di scalzare il Portogallo nel Sud Atlantico, abbiamo parlato pochi giorni fa del Brasile olandese).
I segni del declino: l'ingresso europeo aveva implementato lo schiavismo, minato credenze tradizionali (diffusione del cristianesimo), reso il Congo dipendente dal mercato europeo (l'alleanza con i Paesi Bassi fu pagata in oro, argento e avorio).
Il paese iniziò a frammentarsi attorno ad alcune famiglie: Kinlaza, da Silva e Kimpanzu.
La famiglia Kinlaza (vicina agli olandesi) ottenne il trono per linea matrilineare, in rivalità con i Kimpanzu (alleati dei portoghesi) che lo rivendicavano in linea patrilineare. I da Silva gestivano la potente contea di Soyo.
Nel 1661, Garcia II (Kinlaza) lasciò il trono a Antonio I (Kinlaza), che per una piccola contesa attaccò i portoghesi in Angola. Nel 1665, il monarca fu ucciso in battaglia, causando una nuova crisi dinastica.
La famiglia da Silva aveva reso il proprio feudo indipendente e dato ospitalità ai Kimpanzu. Si susseguono sul trono fino al 1870, monarchi Kinlaza e Kimpanzu, marionette dei da Silva (che tentarono di affermare una tutoraggio sulla monarchia, ancora come in Giappone con lo shogunato Tokugawa).
Nel 1666, da Silva aiutò i Kinlaza a sostituire un proprio sovrano con un altro (Alvaro VII - Alvaro VIII).
Nel 1670, Re Raffaele I (di nuovo Kinlaza, dopo un monarca Kimpanzu) spinse i portoghesi ad attaccare i da Silva (che tramite gli alleati Ngoyo supportavano gli olandesi).
I da Silva ottennero a Kitombo una vittoria nel 1670, bloccando per i portoghesi verso il fiume Congo (poi colonia belga).
I da Silva cercarono riconoscimento papale nonostante l'alleanza con i protestanti olandesi.
Intanto, la rivalità Kinlaza-Kimpanzu persistette, la capitale Sao Salvador fu distrutta in uno scontro nel 1678, dividendo de facto il paese in due stati dinastici separati.
Sul finire del '600, sorse una setta religiosa ispirata da una medium locale (Kimpa Vita in congolese, Donna Beatriz per gli europei) che disse di parlare per conto di Cristo e di voler unificare il Congo (l'intervento del soprannaturale nella politica centro-africana è fenomeno attuale, basti pensare al LRA, gruppo guerriero animistico-cristiano in Uganda negli anni 80/90). Kimpa Vita disse che i personaggi biblici erano neri, che bisognava riconoscere il Papa, ma cacciare gli europei dall'Africa (quanta modernità!).
Lo scontro tra le due dinastie permise l'affermazione degli Água Rosada, famiglia nata da un matrimonio tra Kinlaza e Kimpanzu. Pietro IV (Água Rosada) riunificò il paese nel 1709 con un compromesso che prevedeva alternanza Kinlaza-Kimpanzu sul trono, titolo di Principe e autonomia agli Água Rosada, sedazione degli antoniani, sconfitta dei da Silva.
... Peccato non farla studiare sui banchi di scuola.
Momento poco approfondito nello studio della storia è la Guerra Civile del Congo dal 1665 al 1709.
Il conflitto è ignorato nei programmi, ma al suo interno si riscontrano una serie di tematiche che furono poi tipiche della storia mondiale (centro periferia, soluzioni adottate altrove e fenomeni politico-religiosi in Africa centrale comuni ancora oggi).
Nella metà del '500, il Regno del Congo aveva avviato rapporti con gli europei (portoghesi che ponevano le basi per la colonia Angola).
Il Congo adottò una politica di europeizzazione, battendo ante litteram la via seguita dal Giappone Meiji. Ai tempi il continente africano non era un satellite europeo. I viaggiatori portoghesi descrissero grandi città ben organizzate. Il paese mandò legati a Roma per il riconoscimento papale, mutò il nome della capitale in Sao Salvador e la struttura amministrativa fu organizzata con titoli nobiliari europei (conti, duchi, ecc.).
L'ingresso dei portoghesi ingrandì il fenomeno schiavistico. L'eradicazione di uomini portava allo svuotamento demografico e avveniva in cambio di armi; queste erano date a società segrete che si recavano nei villaggi, da cui trascinavano via in catene tutti (causando l'abbandono delle campagne, con danno alla produzione agricola).
Il paese africano decise di appoggiarsi agli olandesi (che nel '600 tentavano di scalzare il Portogallo nel Sud Atlantico, abbiamo parlato pochi giorni fa del Brasile olandese).
I segni del declino: l'ingresso europeo aveva implementato lo schiavismo, minato credenze tradizionali (diffusione del cristianesimo), reso il Congo dipendente dal mercato europeo (l'alleanza con i Paesi Bassi fu pagata in oro, argento e avorio).
Il paese iniziò a frammentarsi attorno ad alcune famiglie: Kinlaza, da Silva e Kimpanzu.
La famiglia Kinlaza (vicina agli olandesi) ottenne il trono per linea matrilineare, in rivalità con i Kimpanzu (alleati dei portoghesi) che lo rivendicavano in linea patrilineare. I da Silva gestivano la potente contea di Soyo.
Nel 1661, Garcia II (Kinlaza) lasciò il trono a Antonio I (Kinlaza), che per una piccola contesa attaccò i portoghesi in Angola. Nel 1665, il monarca fu ucciso in battaglia, causando una nuova crisi dinastica.
La famiglia da Silva aveva reso il proprio feudo indipendente e dato ospitalità ai Kimpanzu. Si susseguono sul trono fino al 1870, monarchi Kinlaza e Kimpanzu, marionette dei da Silva (che tentarono di affermare una tutoraggio sulla monarchia, ancora come in Giappone con lo shogunato Tokugawa).
Nel 1666, da Silva aiutò i Kinlaza a sostituire un proprio sovrano con un altro (Alvaro VII - Alvaro VIII).
Nel 1670, Re Raffaele I (di nuovo Kinlaza, dopo un monarca Kimpanzu) spinse i portoghesi ad attaccare i da Silva (che tramite gli alleati Ngoyo supportavano gli olandesi).
I da Silva ottennero a Kitombo una vittoria nel 1670, bloccando per i portoghesi verso il fiume Congo (poi colonia belga).
I da Silva cercarono riconoscimento papale nonostante l'alleanza con i protestanti olandesi.
Intanto, la rivalità Kinlaza-Kimpanzu persistette, la capitale Sao Salvador fu distrutta in uno scontro nel 1678, dividendo de facto il paese in due stati dinastici separati.
Sul finire del '600, sorse una setta religiosa ispirata da una medium locale (Kimpa Vita in congolese, Donna Beatriz per gli europei) che disse di parlare per conto di Cristo e di voler unificare il Congo (l'intervento del soprannaturale nella politica centro-africana è fenomeno attuale, basti pensare al LRA, gruppo guerriero animistico-cristiano in Uganda negli anni 80/90). Kimpa Vita disse che i personaggi biblici erano neri, che bisognava riconoscere il Papa, ma cacciare gli europei dall'Africa (quanta modernità!).
Lo scontro tra le due dinastie permise l'affermazione degli Água Rosada, famiglia nata da un matrimonio tra Kinlaza e Kimpanzu. Pietro IV (Água Rosada) riunificò il paese nel 1709 con un compromesso che prevedeva alternanza Kinlaza-Kimpanzu sul trono, titolo di Principe e autonomia agli Água Rosada, sedazione degli antoniani, sconfitta dei da Silva.
... Peccato non farla studiare sui banchi di scuola.
