resistenza

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  1. Sulla guerra aveva ragione Marinetti (di Franco Marino)

    Una delle definizioni meno comprese della guerra fu quella che ne diede Marinetti, quando la definì "la sola vera igiene del mondo". Molti videro in queste parole un'esaltazione della guerra, l'imbecillità imbizzarrita di un "cretino fosforescente" come lo definì D'Annunzio o comunque una boutade. In realtà, chiunque conosca gli uomini per come sono fatti, senza indossare le lenti rosa del pacifismo, sa che purtroppo la guerra è iscritta nella storia dell'umanità e con essa finirà, perché...
    Non andrai da nessuna parte perché la " Guerra" con la "G" maiuscola non ci sarà.Queste scaramucce, delle quali l'Africa ne é piena, per esempio, sono sistemiche all'industria bellica e all'indotto sulle quali si basa l'economia USA. Tutti sanno che un evento bellico attuale su vasta scala sarebbe un rischio per chiunque, ovunque abiti nel mondo. E poi....sei un informatico, non mi dire che non pensi che un centinaio di hackers non possa fermare il mondo! Bloccare stazioni ferroviarie, aeroporti, comunicazioni. Mio figlio fisico teorico, qualche anno fa, aveva progettato uno speciale PCB per un'azienda (di cui non posso fare nomi) che controlla i satelliti. Mi disse a suo tempo """ Basterebbe collegare un diodo in polarità inversa e ....addio satellite """ Ma di che parliamo....
     
    Si, hai ragione … ma questa volta per la prima volta ho paura
    Giuro per la prima volta
    Mi sono consultata con qualche amico ambasciatore e vedo tutti seriamente preoccupati
     
    Caro Franco tu scrivi con troppa facilità della ineluttabilita della guerra. Troppa davvero. E ogni volta che leggo i tuoi articoli su questo tema inizio a toccarmi le parti basse.
    La guerra è quanto di peggio vi possa essere nell'esistenza umana, il solo auspicarla mi mette i brividi. Conosciamo la natura umana, certamente, ciò non significa che gli uomini nei loro processi evolutivi debbano escludere da questi la guerra e comportarsi come dei barbari qualsiasi,immutati e immutabili nel tempo. No e poi no. Non accetterò mai il pensiero che la guerra sia un male necessario. Perché in guerra non basta che tu faccia il disertore, in guerra cadono come foglie secche i tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi fratelli e sorelle, i tuoi amici. Tutti. Indiscriminatamente.
    Utilizziamo piuttosto tutto il nostro sapere e le nostre forze per combattere la guerra e non per esaltarla cinicamente.
     
    Non faccio fatica a capire la tua posizione sul tema perché sei italiano e soprattutto non hai mai visto una guerra. In quanto tale, pensi che le guerre scoppino perché chi decide di farle "è brutto e cattivo" e pensi che vivere una guerra sia peggio di perderla. Invece, per quanto strano sia pensarlo in un'epoca come questa, perdere una guerra sarà sempre mille volte peggio di combatterla.
    In questo senso, tu ragioni da italiano. Cioè pensi che quando si perde una guerra, il nemico sarà mite e moderato con te e da quel momento diventerà tuo alleato. Ma tu che sei uomo colto e intelligente, sai benissimo che questa è una circostanza più unica che rara.
    Basta studiare la storia per sapere che quando un nemico ti dichiara guerra, hai un'unica possibilità davanti: vincerla. Se perdi, sai cosa succede? Che il nemico si fotte tutto quello che hai e ti riduce in schiavitù, stuprando tutte le femmine della tua famiglia e rubando tutto ciò che hai.
    Arrivano dunque, caro amico, circostanze nella vita in cui bisogna prendere una posizione perché sono le contingenze a costringerci. E queste circostanze purtroppo stanno arrivando.
    Ci si può toccare le parti intime, si può insultare chi evoca questi spettri, dicendo che "la evoca con troppa facilità". Ma non è che se i belligeranti ti leggono, dicono "Ah Giuseppe Murdocho dice che è brutta la guerra? Ok, non la facciamo". Né, beninteso, la guerra scoppierà perché qualcuno legge i miei insignificanti articoli.
    Non sono così importante.
     
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    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Scrivi di me che sono italiano e che non ho mai visto una guerra. Tu sei forse un iracheno che si è trovato sotto le bombe di Bush? Io rifiuto la guerra come soluzione, sempre. Perché fare la guerra non è mai un confronto tra vinti e vincitori. Ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla.
    Certo se dei luridi infami che stanno ai vertici decidono di farla non saremo né io né te a poterla impedire ma io non accetterò mai la guerra come parte ineludibile della vita. Mai.
     
    Sono italiano e non ho visto neanche io, mai, una guerra. Ma non mi sentirai mai dire banalità che certamente non mi aspetto da una persona intelligente ed istruita come te, come "io rifiuto la guerra come soluzione, sempre", oppure "ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla", che possono essere ammannite soltanto ai bambini delle elementari e nemmanco, perché per fortuna ho avuto alle spalle una famiglia che mi ha insegnato a pensare in maniera laterale e che, frapponendosi tra i conformismi cattocomunisti con cui hanno rincoglionito un popolo intero, mi smontava tutte le cazzate che si dicevano a scuola. Dopodiché però si cresce, si sviluppa uno spirito critico, si studia la storia e ci si rende conto che purtroppo la guerra è una costante della storia dell'umanità e che ci sono circostanze in cui uno, anche a non volerla fare, è costretto a farla perché obbligato, schierandosi o da una parte o dall'altra.
    Se un domani arriva la cartolina dello Stato che dice che devi andare a farti smitragliare il culo per difendere le ragioni di Zelensky altrimenti ti sequestra i beni e ti fa finire in galera, due sono le scelte: o credi che Zelensky abbia ragione e allora vai a farti smitragliare il culo oppure pensi che seguire Zelensky ti farà perdere la vita per una guerra inutile e allora deciderai di darti alla macchia e di entrare a far parte di una resistenza che difenda le tue ragioni. Non ci sono terze vie.
    Io ho scritto chiaramente nel mio articolo ma anche in altre circostanze che se scoppiasse una guerra - circostanza che io vedo probabile - io diserterò. Ma in quel momento, e soprattutto con i mezzi di sorveglianza di oggi, e con la possibilità di disabilitare con un click ogni mio conto corrente, dovrei rassegnarmi a vedere la mia vita letteralmente distrutta. A quel punto, io dovrei lottare con chi lotta contro il regime che mi distrugge la vita, perché l'alternativa sarebbe o morire di fame o morire in Ucraina.
    Tu sei padronissimo di sognare un mondo dove i potenti guardano i tuoi accorati appelli alla pace e dicano "La guerra non è una soluzione, lo dice Giuseppe Murdocho sul blog di Franco Marino. Ipse dixit. Deponiamo le armi, abbiamo scherzato finora".
    Io invece - forse perché abituato a rischiare la vita pur di difendere i miei principi (come quando la camorra mi bruciò due macchine perché non pagai il pizzo e decisi churchillianamente parlando di preferire la guerra al disonore, di non piegarmi e di vivere anni di inferno) - sono calato in una realtà in cui so benissimo che ci sono conflitti inevitabili e che il punto, quando ciò avviene, non è se si debba affrontarli, ma come vincerli.
    E' tipico degli italiani pensare che si possa perdere una guerra e ritrovarsi sconfitti ma più ricchi di prima. Se gli italiani avessero davvero conosciuto l'umiliazione e la sofferenza anche e soprattutto materiale di una guerra perduta, il pacifismo non esisterebbe.
    Questo è.
     
    Franco non commettere l'errore di peccare di superbia.
    Non serve premettere che da una persona colta e intelligente non ti aspetti banalità per, in tal modo, corroborare il tuo punto di vista sulla guerra.
    Diciamo che abbiamo punti di vista differenti sul tema e il rispetto delle sensibilità altrui dovrebbe essere sempre l'humus su cui si fonda ogni civile convivenza.
    Detto ciò io comprendo perfettamente il tuo volere andare dritto al nocciolo della questione ma non è tacciando gli altri di "inutile pacifismo" che dai più forza al tuo legittimo sentire.
    Io sono di Destra e neppure moderata ma affermo il mio diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE !!!
     
    Io non pecco di superbia ma non posso nemmeno fingere di trovare intelligenti quelle argomentazioni che non lo sono per nulla, tipo le tue.
    Che mi rappresenta "Rivendicare il tuo diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE!!!", in maiuscolo e con tre punti esclamativi, come se maiuscolizzare e puntoesclamativizzare le tue opinioni le renda più ascoltate? Nulla. Si tratta di sciocchezze alle quali, se non fossi la persona intelligente e colta che so che tu sei, non varrebbe nemmeno la pena di replicare. Non c'entra essere superbi, c'entra che se ti dà fastidio che uno butti nel personale le discussioni e ti dica che dici delle cavolate, inizia a non dire che "quando leggi i miei post ti gratti le palle" oppure attribuirmi scemenze che non ho scritto ossia che io "ho esaltato la guerra". Perché poi è normale che uno ti mandi a quel paese. E poi scusami, ma esaltare "de che", neh uagliò? Io sono padre e tengo una figlia di quasi nove anni, secondo te io ho voglia di passare il resto dei miei anni nell'ansia e nella paura di morire io o che muoia lei, con la prospettiva di lasciarle il mio paese in macerie? Ma veramente fai? Ma sei serio?
    Si fanno semplicemente considerazioni argomentate: la mia è che la guerra, orribile, brutta, schifosa, vomitevole, ci metto tutti gli aggettivi che vuoi, sia inevitabile.
    Cosa ottieni dicendo "no alla guerra"? Nulla.
    Le guerre non scoppiano per fare dispetto a Franco Marino o Giuseppe Murdocho ma perché ci sono interessi in conflitto insanabile tra loro.
    E in atto c'è un conflitto tra due inconciliabili visioni del mondo, di cui la questione del Donbass è soltanto uno dei tanti bubboni e neanche il più purulento.
    La grande guerra del terzo Millennio, checché se ne dica, non è tra nazioni ma tra correnti antropologiche. Che qualche volta possono anche incarnarsi in alcune nazioni e in alcuni stati. Ma che rappresentano punti di vista del mondo fatti per sopprimersi l'un l'altro.
    La visione globalistica e progressista e quella identitaria e conservatrice e viceversa, non possono esistere senza cercare reciprocamente di distruggersi.
    E' questa la vera guerra che si sta combattendo e su cui noi non è che abbiamo la facoltà, abbiamo IL DOVERE di prendere una posizione. L'Ucraina è solo un pretesto.
    E prima questo lo si capisce, prima si comprenderà la posta in palio.
     
    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Gli italiani l'hanno conosciuta la guerra, la prima guerra mondiale dove si sono rimboccati le maniche ma quella generazione è morta, noi siamo quelli cresciuti dalla finzione americana, è questo il problema.
     
    Permettimi di dire che non so se fosse una generazione migliore ma sicuramente diversa
    Abbiamo vissuto anni in cui ho visto gente molto intelligente smettere di ragionare …questa cosa mi ha molto spaventata perché ho capito di cosa sia capace l’uomo… ho capito che i politica sia capace di tutto
    Andare contro tutti per rispettare il proprio corpo e le proprie idee non è stato facile e non lo è neanche oggi
    Ho visto gente negare la realtà e questo è pericolosissimo
     
  2. Casa di cacca

    Avendo del tempo libero, visto mancanza di lavoro, ho deciso, visto che non avevo voglia di leggere o scrivere, poiché la testa è piena di perplessità, di guardare una serie tv, una di quelle che anni fa era molto seguita e pubblicizzata. LA CASA DI CARTA. Una serie crime, di Netflix. A parte buoni effetti speciali e belle location, ho notato qualcosa di profondamente fastidioso. Ci sono i rapinatori, che vengono disegnati come buoni, ma questo ci sta, visto che tutti i telefilm sono...
  3. Codardia antifascista (di Franco Marino)

    I social sono spazi che possono raccontare molto dell'umanità, a patto di non prenderli sul serio. Ogni giorno, va in onda una pantomima nel corso della quale ognuno mette in vetrina ciò che crede di avere. Poi ci sono alcune persone che sono irritanti e amaramente divertenti al tempo stesso. Chi ha il dispiacere di conoscerle dal vivo le legge e si rende conto della profonda dissonanza tra ciò che dicono di essere e ciò che in realtà sono. Così col tempo uno si sorprende a leggerle e a...
    D'accordo al 100% Franco. Il fascismo è morto quasi 80 anni fa ma si tiene artificiosamente in vita la sua pantomima proprio per giustificare l'esistenza della morente sinistra. Oggi i partiti al governo stanno al fascismo come un gattino sta a un leone affamato...sono felini entrambi ma hanno nulla da spartirsi.Anzi gli attuali governanti non sono neppure un gattino ma semmai delle semplici caccole che si spazzano via con un dito.
     
  4. Onore ai distruttori di autovelox (di Franco Marino)

    Tutte le volte che esulto perché qualcuno commette qualcosa di eversivo, vengo inevitabilmente bollato dai cosiddetti teorici del bon ton democratico come eversore. Si tratta di un leit motiv della mia vita da blogger. Praticamente da sempre, scrivo che non si uscirà con le buone da questa situazione. Prima della pandemia, molti avevano smesso di leggermi per questo motivo, durante la pandemia sono tornati dicendomi "Avevi ragione tu! Scusaci", per poi, a briglie allentate, ricominciare a...
    Sono rivoluzionaria per natura . Prima o poi, spero, si sveglino tutti con sentimenti rivoluzionari
    Non posso condividere su FB perché mi hanno bloccata di nuovo . 😘 condivido col pensiero perché mi trovi sempre d'accordo
     
    Assolutamente vero . Alla base è una questione di consapevolezza . Mi vengono in mente due esempi banali , che non competono ma sono dimostrativi . Che se ci si riflettesse di più su certe cose , tutto sembrerebbe maggiormente possibile . Perché il popolo quando vuole sa scegliere
    Se c’è una legge che ti impone di mettere la cintura di sicurezza alla guida anche in città ma quasi nessuno vi si attiene , giusto o sbagliato è dimostrazione che se nessuno segue sta legge non c’è niente da fare . E vedi che per la cintura chi ti fa la multa , nessuno più . Stesso discorso durante il Covid , per consapevolezza acquisita a mio parere , la gente nonostante la legge ancora persisteva , ha cominciato a non indossare più la mascherina . A un certo punto nessuno ha più avuto paura di infrangere e tantomeno di prendersi le multe . Le mascherine sono state tolte dallo stato quando la gente oramai già da tempo non le utilizzava più
     
    Mah...se rivoluzione significa distruggere qualche autovelox....siamo proprio messi male come rivoluzionari. Tu sei piccolino ma io ricordo che dal 1956 al 1967 in Alto Adige ci furono oltre 340 attentati 19 vittime e almeno una decina di stragi evitate in modo fortuito per avere lo stato di indipendenza o di ritorno all'Austria. Questa dopo un pò se n'e lavata le mani e allora? Tanto chiasso per avere una regione autonoma....
     
  5. Anna dei miracoli

    Mentre le truppe israeliane fanno piazza pulita dei cronisti e dei funzionari ONU e nelle prigioni di Kiev muore in circostanze poco chiare il reporter americano Gonzalo Lira, continuo a sentirmi rivolgere l'invito a leggere Anna Politkovskaja, la giornalista dissidente assassinata nel 2006. È un invito che i presunti campioni della democrazia e della trasparenza ripetono a pappagallo, con l’aria di chi non ti dà un consiglio bensì una scudisciata. Ebbene, l’ho letta e mi sono fatto...
  6. Meglio le uova

    Un tempo, mi ricordo, che alla prima alla scala, fuori si creavano capannelli di operai, lavoratori onesti con ideali comunisti, che tiravano le uova alla gente impellicciata che andava al teatro. Erano respinti dalle forze dell'ordine, e continuavano ad inveire, contro i ricchi e lo sfarzo della serata. A loro andava la mia simpatia, inutile negare che la parte proletaria che è in me gioiva velatamente. Adesso i comunisti col Rolex, e con lavori importanti sono tutti dentro il teatro, i...
  7. Cecchi Paone e la doppia morale che ucciderà i diritti civili (di...

    Stamattina leggo il post di una coppia di amici che non è riuscita ad avere figli in maniera naturale e che, dopo un paio di FIVET andate a male, avevano tentato con l'adozione. Questo post parla della loro vicenda personale solo per una parte, dopodiché scrivono "Siamo nauseati da un progressismo che mentre fa i ponti d'oro alle coppie gay, crea ogni difficoltà alle coppie etero che devono adottare un bambino. Abbiamo creduto in valori sbagliati".
    Sulle prime, sembrerebbe di leggere -...
    Per una coppia etero è sempre stato difficilissimo adottare un bambino… talmente sfiancante e doloroso perché sottoposti a rigidi controlli che molte persone hanno rinunciato
     
    Confermo. Non per esperienza personale ma per esperienze di amici. Fino ad ora, per quel che ho potuto sapere dai media, le coppie omosessuali i figli li hanno adottati fuori Italia, come tante altre coppie etero. Quindi ...difficile stabilire una disparità di trattamento. Sulla difficoltà, creata dalle leggi italiane per le adozioni, io e non solo io, abbiamo il sospetto che le rendano difficili perché gli orfanotrofi, definiti ora in base al "politicamente corretto" - Comunità educative - percepiscono minimo 90 euro fino a 130 euro/giorno per bambino, considerando poi che molte sono private.... Detto ciò, tanto per non uscire dal "seminato" dell'articolo....concordo.
     
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  8. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  9. I misteri dell'11 settembre

    2004: il fallimento dell’indagine di Kean e Hamilton
    Il presidente George W. Bush e il vicepresidente Dick Cheney scelsero attentamente dieci individui, che non facevano neanche più parte del Parlamento, e affidarono loro l’indagine. In seguito, nel dicembre del 2002, Bush nominò l’ex governatore del New Jersey, Thomas Kean, capo della commissione investigativa. Come suo vice fu chiamato Lee Hamilton, che fino al 1999 era stato membro della Camera per lo Stato...
  10. Non è di Hiroshima e Nagasaki che gli americani devono scusarsi (di...

    Le sciocchezze che si leggono e che si scrivono, in particolare quelle moralistiche, dipendono dalla mentalità di chi le produce. Per esempio, il pacifismo, l'idea che basti sventolare bandiere arcobaleno e dire "no alla guerra" affinché si fermi, deriva dalla mentalità di credere che i politici si mettano a giocare a Risiko perché non hanno niente di meglio da fare, dal fatto che si possa perdere una guerra e non pagarne le conseguenze (illusione tipicamente italiana). La sciocchezza...
    D'accordo con te. Quelle bombe non devono pesare sulla coscienza degli americani perché guerra é guerra. Sulla coscienza degli americani deve pesare la quantità di morti causate durante i test. Secondo "Fallout from U.S. atmospheric nuclear tests in New Mexico and Nevada (1945-1962)”, pubblicato da un team di ricercatori statunitensi, la contaminazione radioattiva dal New Mexico raggiunse 46 dei 48 Stati Usa contigui, nonché Canada e Messico. Pare che il numero di morti per contaminazione, negli anni, abbia superato quelli giapponesi. Autodistruggersi per distruggere...beh
    é geniale no?
     
    Giusto quanto scrivi, tanto più che in quella guerra gli americani ci sono stati trascinati proprio dall'aggressione nipponica del 7 dicembre 1941.
     
    Conosco tutte le varie tesi e teorie sul perché e percome gli americani decisero di usare l'atomica (incluso il dare un forte segnale all'Urss che voleva espandersi anche in quell'area) e tuttavia l'uso di un'arma simile contro civili inermi non può non considerarsi un crimine di guerra, alla pari del Bombardamento di Dresda operato dai britannici. Che gli Americani abbiano chiesto scusa poi, per certi versi li rende ancora più odiosi e ipocriti considerando che hanno continuato e continuano a innescare/supportare guerre su guerre (Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, Ucraina) dimostrando di non aver minimamente imparato nessuna lezione dalla Storia
     
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  11. Il polpettone delle stragi

    Sono passate poche ore dal 43esimo anniversario della strage di Bologna.
    Vorrei invitarvi a fare alcune riflessioni. Da troppi anni si accavallano teoremi iperpoliticizzati volti a chiarire l’origine di quel tragico evento, uno dei tanti che funestarono la Prima Repubblica.
    Gli autori furono i Nar o i comunisti palestinesi? Non ve lo so dire; per me il nocciolo della questione è un altro. Scaricare la colpa sulle ideologie rosse e nere (eterna riproposizione del conflitto tra guelfi e...
  12. I progressisti: persone violente da fermare con ogni mezzo (di Franco...

    Chiunque abbia vissuto un rapporto violento - oggi si direbbe tossico - sa benissimo che si inizia con una mancanza di rispetto e la destinazione è la violenza finale. La persona forte del rapporto, quella che ha il potere o di picchiarti a sangue o di ricattarti psicologicamente, se non incontra una solida resistenza, finisce semplicemente per annichilire l'altro. Pensare di poter discutere con gente convinta che certe cose siano normali, è impossibile. Per cui, indignarsi per queste...
    Io questi trans li lascerei gareggiare con le femmine, visti i risultati....mi sa che dopo un pò non gareggeranno né con le femmine né tanto meno con i maschi🤣🤣🤣🤣
     
    Sai... questi trans che gareggiando vincono sulle donne non mi dispiacciono: molte donne sono femministe e forse i trans faranno aprire loro gli occhi.
    Se non li aprono da sole, li apriranno coi musulmani, che forse sono l unica speranza di salvezza (chi l avrebbe mai detto?)
     
  13. La sifilide giudiziaria

    Il mal francese, uno dei flagelli dei tempi andati, una patologia che non lasciava scampo. Contagioso e terribile, induceva alla pazzia e complicava - o interdiva - incredibilmente l'espletamento di certi bisogni biologici fondamentali. La magistratura è la sifilide che affligge le istituzioni italiane, una vera e propria infermità che appesta ciò che tocca. È merito di questa piaga venerea se la nostra società è diventata un purgatorio amministrato da anime perse tremebonde e...
  14. La libertà e la democrazia si ottengono col sangue (di Franco Marino)

    Il fatto che molti si siano ritrovati IT-Alert sul cellulare, ha dato la stura all'ennesimo elenco di lamentazioni dovute alla "gente che non si ribella mai", allo "stato che ci controlla tutti". In realtà, è abbastanza ridicolo scandalizzarsi per una cosa di questo tipo lamentandosene sui social network, dai quali ogni giorno vengono inviate informazioni di ogni tipo su di noi a tutti i poteri di un paese straniero. Come è abbastanza ridicolo stupirsi della deriva politicamente corretta...
  15. Per chi suona la campana

    È decisamente presto per fare analisi della mini-crisi scoppiata la notte scorsa fra Mosca e Rostov sul Don. Intanto perché potrebbe anche non essere finita, e se le truppe della Wagner invertissero la marcia saremmo punto e a capo. E poi, le notizie che arrivano a noi sono decisamente poche, a dispetto del profluvio di analisti da salotto e prostituti da redazione che hanno passato la giornata a ripeterci a pappagallo cose che già sapevamo tutti, o ad ammannirci pastoni futuristici sulla...​
  16. Sull'inutilità della caccia al gatekeeper (di Franco Marino)

    Per molto tempo, tutti i più grandi filosofi si sono occupati della necessità di dimostrare logicamente l'esistenza di Dio. Aristotele disse che se analizziamo le cose del mondo, vedremo una catena di cause ed effetti, risalendo attraverso le quali, considerando che ogni cosa ha una sua causa, si finisce per arrivare ad una causa che niente e nessuno ha causato: quella causa si chiama Dio. Questa si chiama "prova ontologica" - Dio essendo quello che è, non può non esistere - e riuscì a...
    Condivido.
    Accolgo con insofferenza i vari allarmi al gatekeaper, che ormai sono diventati come un "al lupo al lupo".
    Inoltre non mi è mai accaduto di restare delusa più di tanto da un influencer o giornalista, vero o presunto, non avendo mai messo alcuno di loro sul piedistallo.
    Una platea immatura disperde ogni energia o intento, per quanto genuini possano essere.
     
    Toscano è simpatico quando rifa' la rassegna stampa di Emilio Fede (con tanto di sibilo di commiserazione) in chiave sovranista, però proviene da un mondo fatto di massoni calabresi e di movimenti Roosevelt. Giorgio Bianchi mi sembra più affidabile, nonostante le sue frequentazioni.
     
  17. DON VITO ZELENSKY

    Più di trent'anni fa il sottoscritto fu sedotto da una serie di ideologie, uomini e simboli che attualmente vanno molto per la maggiore all'interno della classe politica ucraina. Va da sé che in quanto italiano fui molto affascinato dal ventennio fascista e contestualmente dalla RSI. Quindi ritenevo (probabilmente non a torto!) che i veri invasori dell'Italia non furono i tedeschi ma gli americani. E la cosa che mi faceva ridere e infuriare ad un tempo era leggere sulla Costituzione italiana...
  18. La sostituzione etnica (Franco Marino)

    Quando si combatte una guerra, la cosa peggiore è non conoscere i propri nemici. E infatti una delle ragioni per cui il dissenso rimane residuale e velleitario è che non ha le idee chiare su niente: su chi sia il nemico, per esempio. Alcuni sostengono che il nemico siano gli Stati Uniti, altri che siano le élite, altri che sia la Federazione Russa, altri la Cina, il Vaticano, in un profluvio di ipotesi che uno non ci capisce più niente.
    Poi, non si capisce cosa voglia fare il nostro...
    Che gli USA si impiccino anche troppo degli affari nostri sono d'accordo, sulla sostituzione etnica ....ma cosa poi significa? Abito in Veneto perché mio marito aveva casa lì. Sono più trentina che veneta e vissuta all'estero per un pò, oltre ad aver viaggiato per anni in tanti paesi. Ho sempre detestato il Veneto "saudita" come qualcuno lo ha definito e soffro nel dover frequentare veneti. Preferisco gli "stranieri" gente dell'Est Europa con cui mi trovo meglio e vivono qui, anche con gli Indiani mi trovo meglio. Negri ne conosco due, tecnici presso la base americana, e mi sono più simpatici dei veneti. La storia delle "radici, tradizioni, usi, costumi" mi irrita. Noi non siamo invasi dai negri, siamo invasi da pocodibuono ai quali viene permesso tutto, il colore della pelle non c'entra. Ho lavorato anche in paesi islamici, Iran per esempio, e sai una cosa? Mi sono trovata bene sia come lavoro che come donna, meglio che in Veneto dove ancor oggi senti gente che dice "Le done dovarìa star a casa a cusìnare e a far fiòi ".
     
    Promemoria disincantato. Anche questi pacifisti che raccolgono firme per far cessare la guerra, che tristezza! Non hanno imparato niente dai loro idoli partigiani?
     
    Condivido il tuo articolo al 100%. Non sono mai stato atlantista e gli USA li ho sempre visti come alleati falsi. In realtà sono i nostri padroni e sappiamo tutti che fine fece Craxi per essersi opposto agli USA con il noto episodio di Sigonella.
    Chi non capisce che il vero nemico dell'Italia sono gli USA è come se stesse alla guida di un'auto in piena notte con gli occhi bendati. Bene che va brancola nel buio e comunque prima o poi va a sbattere di brutto
     
  19. La cena per farli conoscere

    Salvini vorrebbe ufficializzare il fidanzamento del figlio Cesiro con Carlotta, figlia del noto principe del giornalismo di sinistra Michele Sega e di Clora Zucchetti. Prima, però, deve conoscere i futuri consuoceri. Quale migliore occasione di una cena?

    SALVINI: Michele, ma tu non dirigevi la rivista satirica Pancreas, il settimanale di resistenza umana?

    SEGA: Si, esatto, però un giorno mi alzai, mi guardai allo specchio e mi dissi: Michele, ma tu chi sei? Dopo di...
  20. Sconfitta o Vittoria mutilata. Quale pericolo corre la Russia?

    Finora, davanti alle ripetute provocazioni, il governo russo ha reagito reiterando blande e scontate rimostranze: l’Alleanza Atlantica porta avanti una guerra civile per procura; la responsabilità di ciò ricade sull'Occidente combinato, iniziatore e prosecutore di questo conflitto. Non so voi, ma qualcuno al Cremlino dovrebbe chiedersi: Quand'è che basta, Gordon? Che è la versione postmoderna e cinefila del Quousque tandem di ciceroniana memoria. Le linee...
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