civili

My Threads

  1. Liberisti senza lesina

    di Nicholas Wapshott

    Lyndon Johnson, ringalluzzito dal boom economico e dall’aumento delle entrate, si diede da fare per costruire una sua eredità. Nel maggio 1964 dichiarò alla University of Michigan di Ann Arbor: “Abbiamo l’opportunità di progredire non soltanto verso una società ricca e potente, ma verso la Great Society, la grande società”. Giurò di sconfiggere la povertà e le disuguaglianze razziali, di proteggere le campagne, di garantire un’istruzione a tutti i bambini e...
  2. DOVE VAI SE IL PIANO B NON CE L'HAI?

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    Penso che tutti conoscano lo sport del pugilato, noto anche come boxe o noble art. Tale sport si pratica all'interno del cosiddetto ring che, a dispetto del nome che in inglese vuol dire "anello", in realtà è un quadrato delimitato da delle corde. I pugilatori si affrontano all'interno di questo perimetro dandosele di santa ragione e vince chi riesce a colpire di più l'avversario o a mandarlo, come si suol dire, "al tappeto" o KO.


    Durante il combattimento capita quasi...
  3. Parafrasando Lineker: «Il bipolarismo italiano è un gioco semplice: centinaia di parlamentari si accapigliano per mesi, e alla fine la Sinistra vince».
    "Oggi Gian Marco Centinaio (Lega Nord) mi ha detto che non farebbe più le barricate contro le unioni civili come sette anni fa perché la società è cambiata." Così Ivan Scalfarotto, deputato di Italia Viva
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  4. Il femminismo come strumento di divisione (di Franco Marino)

    L'errore principale che si commette, parlando di femminismo - come di qualsiasi altra battaglia civile - è di concentrarsi sul tema, ignorando lo sfondo. Così ad ogni otto marzo, tutti quanti inzozzano la socialsfera con commenti contro e pro sul femminismo, sul valore dell'8 Marzo, ignorando lo sfondo che non solo ha generato i problemi contro cui il femminismo lotta ma soprattutto come l'obiettivo di chi genera il dibattito su questi temi non sia affatto di risolverlo ma di...
    Un COSTRUTTORE è una persona che non si ferma davanti ad un problema, un Costruttore è una persona che davanti ad un problema cerca subito le possibili soluzioni.
    Nella mia vita ho conosciuto pochissimi Costruttori e, ai pochi che ho conosciuto, gli davano dei visionari, degli idealisti.
    Il mantra "Eh, vabbé, ma come fai, è impossibile, siamo troppo piccoli, è tutto inutile" si è incuneato violentemente nella testa delle persone.
    Chi ha perso la capacità di immaginare è un morto che cammina.
    I morti che camminano contribuiscono alle stragi dei popoli.

    Caro Marino, che ti posso dire, a me danno del pazzo visionario fin da quando ero ragazzo, eppure, nel mio piccolo, ho costruito...
    Mi auguro di cuore che questo tuo progetto La Grande Italia veda la luce e si faccia largo con determinazione in questa immensa palude che è diventata la nostra meravigliosa Italia.
     
  5. (Neo)Colonialismi

    Non la faccio troppo lunga: sappiamo un po' tutti in cosa consisteva il colonialismo ottocentesco. Il “fardello dell'Uomo Bianco”, la conquista diretta da parte delle principali potenze europee, seguite poi da Stati Uniti e Giappone, di vasti imperi coloniali in Africa, Asia e Oceania. Territori già abitati da popolazioni sottoposte al dominio di funzionari scelti tutti oltremare, e nel diretto interesse di nazioni straniere. Le quali, però, se sfruttavano le risorse naturali e la forza...
  6. Migranti: l'unica vera soluzione è il colonialismo (di Franco Marino)

    Ho già scritto altre volte che questa è - e sarà - la legislatura del sovranismo cosmetico, del parmigiano che deve chiamarsi parmigiano e non parmesan, perché non è possibile alcun altro sovranismo. Il problema è che ormai la cosmesi pervade ogni lembo di quel dibattito pubblico che, nelle democrazie, non dovrebbe subirla ma darla la linea, e invece ne appare perfettamente organico.
    Così, in merito alle cosiddette "tragedie del mare", siamo di fronte all'ennesimo tentativo di...
    Esisterebbero altre strade se gli umani fossero davvero umani e coltivassero davvero dentro di loro il vero significato della parola umanità che non può coincidere con depredazione o sopraffazione. Premesso che in Italia solo una parte arriva via mare sui barconi ( approdando praticamente quasi tutti in Sicilia e Calabria, con sparute minoranze in Puglia e Sardegna) mentre la stragrande maggioranza si introduce nell'Europa occidentale da terra seguendo la c.d. via dei Balcani ( altro che solo i siriani,qui arrivano caterve di pakistani,bengalesi,afgani etc.),
    mi chiedo a che servano organizzazioni come la FAO se poi a sfamare una parte di questa gente deve pensarci la UE sul proprio territorio e con tutti i problemi presenti e futuri legati ad un numero sempre crescente di culture e religioni che nulla hanno a che vedere con le popolazioni autoctone....non si farà altro che portare alla rovina anche l'Europa mentre questa continua a depredare pro-quota i Paesi Africani e non solo...a me sembra che non vi sia alcuna volontà di risolvere il problema e il problema si risolve non con il colonialismo ma con il contenimento delle nascite in tutto il Pianeta,specie nei paesi super-popolosi e dove la stragrande maggioranza degli abitanti sta con le pezze al culo.
    Il nostro non è un Pianeta dalle risorse infinite,finiremo con l'ammazzarci tutti,altro che 10 miliardi nel 2050. Se qui non si torna a 4 miliardi massimo, prima o poi finirà male e non ci sarà bisogno di alcuna bomba atomica perché l'inferno si mostri in tutto il suo spaventoso orrore sul pianeta Terra
     
    Può darsi che L'Occidente imploderà, smettendo di sfruttare l'Africa, con la complicità dei capi di Stato corrotti, e le molte tribù potranno vivere e progredire senza alcuna interferenza statalista.
    Anche perché se non gli rubassimo le loro risorse, non sarebbero così poveri.
    Se non dovessero preoccuparsi di mettere insieme il pranzo con la cena (o forse solo il pranzo) potrebbero senz'altro evolversi e non necessariamente seguendo il nostro modello, che fra l'altro si sta rivelando alquanto fallimentare.
     
  7. Risarcimento schiavi

    È attualmente in corso il cosiddetto “Black history month”, ossia il Mese della Storia Nera, iniziativa grottesca che solo in una società cerebralmente fusa e che va avanti a massicce dosi di sensi di colpa e autoflagellazioni trova posto. Basti pensare a che effetto farebbe un “Mese della Storia Asiatica”, anche in società in cui l'immigrazione da quel continente sia stata significativa: che senso avrebbe mettere in uno stesso calderone siriani, indiani, cinesi e filippini? Già si...
  8. La tavola rotonda

    Partecipano: Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sostenibili; Lanfranco Carpediem, avvocato, esoterista e massone; Aleardo Checca Licaone, divulgatore e massone. (s)Modera: Lola Decerebral, giornalista e scrittrice.

    DECEREBRAL: Voglio esordire dichiarando la mia jihad personale al maschio tossico occidentale.

    SALVINI: Ciumbia!

    DECEREBRAL: Ma tu sei queer o gender fluid?

    SALVINI: Io propendo più per il marshmallow, grazie.

    CARPEDIEM: A nome di chi...
  9. E' giusto da occidentali criticare l'Occidente? (di Franco Marino)

    Chiunque critichi l'ambiente dove è nato e cresciuto, quand'anche avesse validissime ragioni per farlo, viene visto come uno che sputa nel piatto dove mangia. Come osi criticare la tua famiglia? La tua casa? Il tuo lavoro?
    Infatti l'espressione "sputare nel piatto dove si è mangiato" indica spregiativamente proprio tutti coloro che criticano aspramente il sistema di cui si nutrono. Questa critica parte da un presupposto che è molto semplice: il sistema in cui ci si trova è quello che è...
    Non sono pienamente d'accordo. L'Occidente non ha un diabete mal curato ma è un malato terminale; ciò che aggrava il suo già precario stato di salute è la presunzione, la spocchia, l'annullamento della spiritualità in nome di un materialismo esasperato, la totale visione di futuro poiché ciò che conta (in occidente) è il "qui e ora".
    E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
     
    Occidente sempre più tardosovietico: disastri ecologici (Ohio); leadership improbabili (Biden è un Cernenko ridanciano); pauperizzazione inarrestabile; crescente insofferenza nei confronti della Nato (versione glamour del patto di Varsavia); sostanziale isolamento internazionale (l'euramerica è diventata sinonimo di perniciosa balordaggine veterocoloniale, un dinosauro in abiti casual); oligarchie che sanno solo creare emergenze per vendere soluzioni farlocche (robe da imbonitori del far west); vertici capaci di qualsiasi nefandezza (e qui mi sa che hanno superato gli omologhi d'oltrecortina).
     
  10. Berlusconi:
    «Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore. Per arrivare alla pace penserei che il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e...
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  11. Come fanno la guerra le potenze marittime

    L’eterna contrapposizione tra “tellurocrazia” (potenza terrestre) e “talassocrazia” (potenza marittima) rappresenta forse una chiave di lettura epica tesa a trasfigurare il conflitto tra gruppi Dominanti. Di certo, però, le talassocrazie anglosassoni che hanno ideato il concetto di “crimine contro l’umanità” sono le stesse che hanno annullato la distinzione tra nemico militare e nemico civile, sdoganando di fatto i crimini contro l’umanità su vasta scala. Dalla pace...
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