presidente della repubblica

My Threads

  1. Finte beghe

    Ci sono degli equilibri da mantenere, aiutandosi con piccoli screzi, allora capita di vedere il presidente della repubblica, richiamare all'ordine quello del consiglio. Sono finte scaramucce viste e riviste negli anni, come nei film dove c'è il poliziotto buono e quello cattivo, ma è solo una recita per far cascare il malvivente. Ora non è un film, non siamo malviventi, ma usano lo stesso metodo perché pensano di noi che siamo un gruppo di coglioni (forse è così visto che li votiamo). Il...
  2. Senza parole

    La notizia è dello scorso luglio, ma apprendo solo ora che alcuni Paesi nord-europei in cui si parla più diffusamente inglese stanno cercando di limitarne l'uso. Olanda, Finlandia, Danimarca e Norvegia, in cui sino ad oggi è stato possibile seguire interi corsi di studi universitari interamente in inglese, hanno in diversa maniera avanzato proposte per limitare questa possibilità e affiancarla all'uso delle rispettive lingue nazionali.

    Il tema è di quelli che mi hanno sempre...​
    MODI: Sono troppo vecchio per queste stronzate. (cit.)
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  3. La solita noiosa polemica sull'evasione fiscale (di Franco Marino)

    Esistono alcuni concetti come morale, bontà, onestà, Stato, che hanno un'importanza fondamentale per chiunque voglia vivere in una società dove non si corra il rischio di uscire di casa ed essere uccisi da qualcuno solo perché fisicamente più forte di noi. E poi ci sono gli "ismi", che trasformano qualsiasi concetto in qualcosa di insopportabile, di intollerabile.
    Non si può vivere senza morale, ma il moralismo è insopportabile. La bontà d'animo è fondamentale ma il buonismo è...
    Fiera di mantenere il 47% degli italiani. Non voglio monumenti, mi basta sapere che mi posso permettere di criticare governi e politici e relative gestioni, cosa che chi evade dovrebbe quantomeno stare zitto. É il piacere di dire "Con te non discuto" a chi evade
     
  4. Premierato forte: opportunità e criticità (di Franco Marino)

    L'italiano ha un'idea abbastanza infantile del concetto di istituzioni: pensa che il potere derivi dal comando, dalla possibilità di premere dei bottoni e non dalle circostanze che possono rendere potentissimo anche chi, ufficialmente, non lo è. Se - dopo che nella Seconda Repubblica si sono alternati governi di destra e di sinistra - la convinzione di tutti è di essere tiranneggiati dalla sinistra, è perché il comando è cosa ben diversa dall'avere il potere. Anche per questo, si può...
    Credo che il consenso nei confronti della Meloni sia molto alto soprattutto per demerito dell’opposizione e sinceramente sapevo che per i paletti imposti da Draghi ha poca libertà per i prossimi anni
    Non mi aspettavo niente di stupefacente
     
    Importante é che si cominci a parlare di premierato. Importante é che qualcuno prenda l'iniziativa. Non sarà la più perfetta delle soluzioni ma potrebbe almeno toglierci dalle balle gente come la Bindi che credo abbia avuto il ciclo quando era in parlamento ed é andata in menopausa che era in parlamento. Ci toglierebbe l'orrore del "Gruppo misto" che Craxi definì "la puttana del parlamento pronta a spostarsi a dx e sx in cambio di favori"
     
    Gentile sig. Marino,
    a me pare che la questione sia mal posta. Lei pare muoversi nel classico schema destra-sinistra, dimenticandosi che questi due schieramenti sono da tempo identici nella sostanza e appaiono differenti solo su questioni inessenziali o folcloristiche. Le decisioni che contano in Italia non vengono assunte dal governo o dal parlamento, ma da poteri stranieri, spesso sovranazionali e/o occulti. Se il PDR rifiuta la nomina di un ministro, non lo fa perché sgradito alla sua parte politica, ma perché così hanno ordinato tali poteri. Pertanto, se questo potere passasse formalmente al PDC, la nomina di quella persona a ministro sarebbe parimenti tabù, a prescindere dalle sciocchezze che possono essere state dette in campagna elettorale e a cui oramai credono solo i gonzi e gli ingenui.
     
  5. Lisistrata a Reykjavik

    Il 411 a.C. Non era un anno florido per la democrazia ateniese: la guerra del Peloponneso era nel suo ventesimo anno, aveva appena perso un importante esercito, coi suoi migliori uomini, in Sicilia, nel catastrofico assedio di Siracusa, e la sconfitta di fronte a Sparta pareva all'orizzonte. Fu allora che il suo famoso teatro vide presentare una commedia del celebre Aristofane che, per le sue caratteristiche, è famosa e rappresentata ancor oggi (io stesso la vidi due volte in pochi anni)...​
  6. CHI SI VERGOGNERA' DI ME...

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    Chi scrive lavora nel settore funebre. Non starò qui a raccontare i particolari della mia professione però, in quanto cattolico, ho sempre avuto l'abitudine di recitare una breve preghiera in presenza di una salma.


    Una volta mi capitò di entrare nell'abitazione di una persona deceduta la cui famiglia era formata da Testimoni di Geova. Il titolare dell'agenzia funebre pregò me e i miei colleghi di non ostentare alcun segno o gesto che potesse rimandare alla religione cristiana...
  7. Napolitano, l’amerikano rosso

    Con Giorgio Napolitano se ne va l’ultimo piciista storico, l’unico dirigente comunista a cui fu accordato il privilegio di tenere un ciclo di conferenze (lectures) presso prestigiosi atenei nordamericani. Faceva parte della fronda anglofila, devotissima alla massoneria. Leggenda vuole che sia stato iniziato, in tempi lontani, direttamente alla loggia “Freedom” di New York, che ha sede al Rockfeller Center e annovera molti italiani. Scrive Ferruccio Pinotti, riportando le...
  8. Come risolvere il problema dei processi politici (di Franco Marino)

    Da tanti anni sento parlare di riforma della giustizia, da tanti anni si ricavano solo riforme che, o come nel caso di quelle proposte da Berlusconi, sono mirate unicamente ad affrontare le contingenze personali di chi le propone, o sono dettate dal clamore del momento, come per esempio l'introduzione della responsabilità civile del giudice. Nel primo caso, la riforma della giustizia viene vista inevitabilmente come una legge ad personam, nel secondo caso non si considera che tutti i...
  9. Postille a Berlusconi

    Ora che le sue ceneri riposano e che il chiacchiericcio si placa rapidamente (o almeno si spera), mentre il diluvio di storie e resoconti si esaurisce per passare ad altro, si può tentare di fare il punto su quegli aspetti che, sommersi dalla necessità di esprimere qualcosa, qualsiasi cosa, nell'urgenza del momento, sono stati ignorati o trattati con meno attenzione di quella che meritavano.

    La figura di Berlusconi è ormai entrata nella Storia d'Italia, il suo posto è assicurato accanto...​
  10. L’Intelligenza Artificiale

    Il miliardario Bill Waits ha deciso di sostituire il Presidente della Repubblica italiana in carne e ossa con un robot umanoide fornito di AI. Così, per valutare le capacità di Sergio Mattarella, istituisce una commissione composta da due prof., uno della Bocconi e uno della Luiss. Riuscirà il nostro eroe a conservare il posto?

    PROF. BOCCONI: La ragione per cui l'abbiamo convocata è che lei, Mattarella Sergio, è una persona mediocre. Ma che dico mediocre: lei è la quintessenza...
  11. Nonno Sergio, raccontaci una storia!

    La famigghia Mattarella, per gli amici The Mattarellas, ha un grosso problema con l’Entità che un tempo, a sentire ministri con l’accento palermitano e clericoni vari, neanche esisteva e non si poteva nominare, e che oggi è diventata il punching ball del regime italiota ottosettembrino. Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il sostegno non manca, attorniato com’è da una minoranza animosa e casinara: hipster dalla barba lunga e dal giudizio corto ci tengono a far sapere di...
    Oh io non ti piacerò più ma con te perdo la mia burberità, burberaggine, burbità, insomma qualunque cosa io perda, mi sono schiantato dalle risate dalla prima all'ultima lettera. E nce posso fa gnente se scrivi roba che vorrei scrivere io.
     
    Fra il serio e il faceto, ecco cose che chiunque abbia un cervello pensa e nessuno dice apertamente per non finire sotto processo causa lesa maestà (le leggi della Repubblica più bella del mondo prevedono questo). Mio padre, che se ne frega, dice che il PierSanto è morto solo perchè parte della cosca perdente.
     
  12. Un Sanremo di destra sarebbe un flop (di Franco Marino)

    Una cosa che non ho mai capito - oltre a non aver mai capito proprio loro sul piano ideologico - è perché i vegani sentano l'esigenza di etichettare alcuni cibi con i nomi di alcuni alimenti di derivazione animale. Sentiremo quindi parlare di "latte di soia" e di "cotoletta vegana", in un delirio per il quale ad un certo momento non si capisce cosa è carne e cosa non. Chi non vuole mangiare la carne non si capisce perché poi vada a cercare hamburger di ceci. Non fa prima ad ordinare...
  13. Il festival della propaganda (di Franco Marino)

    Forse per la prima volta nella storia, non ho seguito per niente Sanremo. Io che di questa rassegna non ne perdevo una, che so a memoria non solo chi ha vinto Sanremo e in che anno, ma anche le posizioni di alcuni cantanti in alcune determinate edizioni, ebbene quest'anno non ho ascoltato una canzone che fosse una. Le ragioni sono molteplici, principalmente legate al clima di insopportabile propaganda che lo contraddistingue e che vede sfilare, benedetto dal Presidente della Repubblica...
  14. Lo Stato-Mafia

    Quello del titolo non è un derby, anzi. Né un riferimento all'abusata trattativa, quella che tanto ha fatto arrabbiare il cosiddetto presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È proprio un'entità unica, il cui trattino è più un trait d'union, alla francese, che un elemento divisorio. Anche perché, ormai, gli stessi vertici delle due organizzazioni farebbero molta fatica a individuare dove finisce l'uno e inizia l'altra.

    Non ho intenzione di tornare sul merito del cosiddetto...​
  15. Statalismo senza Stato

    Il noto laboratorio italico ha scoperto un nuovo paradigma politico: lo statalismo senza Stato. E per Stato intendo sovranità, contatti solidi con il mondo reale, contezza di sé. Lo Stato è ridotto marxianamente ad insieme di apparati coercitivi, privo di spirito e di obiettivi, non più comunità di destino ma puro hardware; un coacervo di poteri fuori controllo che menano fendenti all'impazzata, cellule cancerogeno che distruggono l'organismo. Una statolatria sui generis, profondamente...
  16. LA BANALITA' DEL MALE

    La fisiognomica è una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre la psicologia, le pulsioni e il carattere degli uomini osservandone i tratti somatici.


    Uno dei più entusiasti propugnatori della fisiognomica fu, a cavallo dei due secoli passati, il noto medico, antropologo e criminologo veronese Cesare Lombroso. Quest'ultimo infatti riteneva di poter riscontrare le inclinazioni malvagie e criminali delle persone studiandone le caratteristiche antropologiche.


    All'inizio le teorie...
  17. 1992-1993. Cronistoria di un biennio terribile

    1992

    7 febbraio
    Viene firmato il Trattato di Maastricht

    17 febbraio
    Con l’arresto di Mario Chiesa inizia ufficialmente l’operazione giudiziaria meglio nota col nome di Mani Pulite.

    18 febbraio Il Tribunale di Palermo emana un ordine di cattura contro il «riciclatore» Giancarlo Formichi Moglia, anello di congiunzione tra Cosa nostra, la Svizzera, le famiglie mafiose di New York e i cartelli colombiani della droga. La richiesta di estradizione viene respinta perché...
    Io l'ho vissuta tutta per intero, ero già adulto. E l'ho vissuta con la stessa consapevolezza che ha animato l'epopea Covid, e cioè che "una falsa rivoluzione" fosse in atto. Parole di Craxi profetiche, col senno di poi. Ma anche col senno di prima. Per chi voleva capire, ovviamente.
     
  18. Fini e l'eterno equivoco sulla destra italiana

    Ognuno ha i suoi modi di passare il tempo libero. C'è chi lo impiega coltivando l'orto, chi si dedica al gioco a carte, con amici oppure al computer, chi purtroppo a tirare sassi dal cavalcavia. Il mio è quello di andare a rivedere video e audio del passato, all'insegna del "come eravamo", oppure rileggere i post che scrivevo all'inizio della mia attività come blogger, ma senza intenti nostalgici. Semplicemente capita di avere la spinta a riannodare i fili col passato che fu. E non...
    Mi piace il paragone con l'Iran dove ho lavorato e soggiornato, dove ho lavorato bene e altrettanto bene ho soggiornato. Come in Russia, come in Cina, come in Libia paesi definiti "totalitari" vero ma dove le regole sono ben chiare, precise per cui sai cosa fare e cosa non fare. Dove persino le bustarelle sono regolamentate, non come in Italia che non sai mai quanto spendi e a chi darle perché come hai ben scritto c'é un'ambigua connivenza tra finti partiti. Come la finta libertà delle ragazze di girare col culo fuori, ciò che in Iran é proibito, e la libertà di essere violentate, ciò che in Iran prevede la pena di morte. La Giorgia é unə politicə (😆😆😆) tra lə più navigatə (😆😆). Probabile che ce la faccia a mettere un pò di ordine e disciplina. In quanto a Fini....é stato tirato fuori dal cappello dai sinistri ma ne é uscito un ratto non un coniglio.
     
    La multiforme destra italiana è affetta da un lancinante complesso di inferiorità. Civettare con la sinistra sembra essere il destino - più o meno manifesto - di molti destrorsi. Argomento da approfondire.
     
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