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    Reactions: Lorena Dell'Antone, Hellrider, Baldassarre Marolda and 23 others
  1. Italia e gas. Vi ricorda qualcosa?

    Fernando Pouget era ritenuto un ex ufficiale del servizio segreto militare durante il fascismo. Egli faceva parte dell’Oas, acronimo di Organisation de l’armée secrète, un’organizzazione paramilitare clandestina di estrema destra, francese ma operante anche in Italia, creata il 20 gennaio 1961. Il 15 luglio 1961, Pouget scrisse a Umberto di Savoia, re d’Italia.
    Egli prospettava al sovrano in esilio un progetto «portato a compimento» da «elementi fedeli alla causa...
  2. Il più efficiente dei mondi possibili

    Una volta fui coinvolto in una polemica con un soggetto caricaturale, che si presentava come il gestore di un fondo sovrano di una monarchia del Golfo Persico, e che scriveva le sue sparate su di una rubrica di un giornale nazionale. Costui, pieno di nozioni storiche ridicole che applicava a piacere là dove aveva bisogno di far impressione sui lettori adoranti (pochi, a giudicare dai commenti ai suoi articoli), ad un certo punto mi rispose trionfante che il feudalesimo era caduto a favore...​
  3. 1992-1993. Cronistoria di un biennio terribile

    1992

    7 febbraio
    Viene firmato il Trattato di Maastricht

    17 febbraio
    Con l’arresto di Mario Chiesa inizia ufficialmente l’operazione giudiziaria meglio nota col nome di Mani Pulite.

    18 febbraio Il Tribunale di Palermo emana un ordine di cattura contro il «riciclatore» Giancarlo Formichi Moglia, anello di congiunzione tra Cosa nostra, la Svizzera, le famiglie mafiose di New York e i cartelli colombiani della droga. La richiesta di estradizione viene respinta perché...
    Io l'ho vissuta tutta per intero, ero già adulto. E l'ho vissuta con la stessa consapevolezza che ha animato l'epopea Covid, e cioè che "una falsa rivoluzione" fosse in atto. Parole di Craxi profetiche, col senno di poi. Ma anche col senno di prima. Per chi voleva capire, ovviamente.
     
  4. Ricordando Enrico Mattei

    Sessant'anni fa veniva ammazzato Enrico Mattei, presidente dell'Eni. Oggi, questo gigante italiano viene ipocritamente celebrato da una manica di nani deformi nel corpo e nello spirito, desiderosi di assecondare le brame guerrafondaie d’oltreoceano. Ho letto le parole del capo dello Stato, un cascame della peggiore Dc: un fuoco di fila di banalità oltraggiose. E ho letto pure lo scontato salamelecco di Giorgia Meloni, una poveretta “inebriata d’aria” (per citare Emily Dickinson)...
    Io, essendo piuttosto anziano, del caso Mattei ricordo la vergognosa guerra mediatica fatta da quel cialtrone di Montanelli. Mi sono sempre stupito che un grandissimo intellettuale come Franco Marino (lui rifiuta tale definizione, ma per me che lo leggo da vent'anni tale è) lo abbia sempre visto come un punto di riferimento.
     
    A quella campagna Montanelli partecipò da semplice - e forse svogliato - ufficiale. La guerra all'ENI la dichiararono alti papaveri, italiani e non. Di Mattei mi lascia perplesso l'eccessiva fiducia riposta nell'autonomia economica, quando è risaputo che senza indipendenza politica e militare l'autonomia economica dura lo spazio di un mattino.
     
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