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My Threads

  1. L’influenza spagnola

    di Laura Spinney
    L’influenza spagnola fu in tutto e per tutto la prima pandemia influenzale postpasteuriana, dal momento che era stato solo durante la precedente pandemia – l’influenza russa degli anni novanta dell’Ottocento – che Richard Pfeiffer aveva annunciato di avere identificato la causa della malattia in un microbo. Nel 1918 il suo modello era ancora prevalente, anche se errato.
    Senza test diagnostici a disposizione, e in disaccordo su quale fosse l’agente del contagio – e, in...
  2. La meglio gioventù. Un film tossico?

    ATTENZIONE: SPOILER!

    La storia inizia nei favolosi anni sessanta. È la storia di due fratelli, Nicola e Matteo Carati, studenti di medicina, figli di una maestra milanese e di un ingegnoso commerciante romano. Roma e Milano, la capitale culturale e amministrativa e quella produttiva e morale. Le esperienze dei due sintetizzano programmaticamente quelle di milioni di sessantottini, “la generazione che ha sognato di cambiare il mondo”, come recita il trailer del film. Salta...
  3. CI LASCIA L'ETERNA "FIDANZATA" DI TOTÒ: ISA BARZIZZA

    Con la morte di ISA BARZIZZA sparisce definitivamente la grande stagione del cinema comico e leggero italiano del Dopoguerra, che seppe regalare sorrisi e speranze ad un Paese devastato e sottomesso dalla follia della Seconda Guerra Mondiale.
    L'ennesima luce/ricordo di bellezza e talento che si spegne, proprio quando ci ritroviamo infilati in un nuovo tunnel di mediocrità e brutture, senza possibilità di individuare una via d'uscita.
  4. 10 anni di bellezza..

    Dieci anni fa, il film di Paolo Sorrentino, La Grande Bellezza, si aggiudico' l'oscar, come miglior film in lingua straniera. La cosa, come è ovvio che sia, portò molte persone, a guardarlo spinti dalla curiosità, in seguito al clamore, del premio ricevuto. Adesso io, apprezzo più Sorrentino, come scrittore, che dietro la macchina da presa, ma è solo un giudizio personale, che non ha alcun valore. Mi voglio invece, soffermare, sugli spettatori, in mezzo ai quali, trovi il 97% che dice che è...
  5. CHE TEMPI...

    Riflettevo - a proposito di una foto/servizio a dir poco avvilente sulle attuali "eroine teenager" della Marvel - su come l'industria dell'Intrattenimento americana punti sempre più alla mortificazione dei canoni di bellezza femminile tradizionali, in funzione della ormai consolidata e subdola visione "inclusiva" per la quale pure Mariangela Fantozzi o la segretaria del PD diventano icone di fascino e glamour.

    Ho provato a ricordare invece quali fossero all'epoca mia - per modo di dire - le...
  6. IL DELIRIO DEI SERVI SCIOCCHI DEL MAINSTREAM

    Sostengo non da oggi che, senza una serie di "supporter/followers" ossessionati dalla Social Justice War, certe derive cognitive come quelle ormai proposte con metodo dalle Sirenette Disney e dalle Cleopatre Netflix, non avrebbero mai potuto prendere completamente piede.
    Mi ritrovo a leggere il delirio di un tizio a proposito di Cleopatra che prima si ammanta di pseudo-autorevolezza citando (a modo suo) un paio di fonti storiche sull'incertezza dell'etnia del personaggio poi conclude con una...
  7. Le vere origini della denatalità (di Franco Marino)

    Credo di aver già fatto questa specie di "parabola": se un cuore non funziona bene, dà origine ad una lunga serie di disfunzioni a carico di altri organi, col risultato che alla fine non si muore manco più di cuore ma di altro. Questo principio spiega il mio disagio nel trattare argomenti singoli senza curarmi dello sfondo generale: del resto La Grande Italia nasce proprio per coordinare le letture di tutti i fenomeni in un unico grande filo logico. Così, mentre Elon Musk, scoprendo...
  8. Nonno Sergio, raccontaci una storia!

    La famigghia Mattarella, per gli amici The Mattarellas, ha un grosso problema con l’Entità che un tempo, a sentire ministri con l’accento palermitano e clericoni vari, neanche esisteva e non si poteva nominare, e che oggi è diventata il punching ball del regime italiota ottosettembrino. Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il sostegno non manca, attorniato com’è da una minoranza animosa e casinara: hipster dalla barba lunga e dal giudizio corto ci tengono a far sapere di...
    Oh io non ti piacerò più ma con te perdo la mia burberità, burberaggine, burbità, insomma qualunque cosa io perda, mi sono schiantato dalle risate dalla prima all'ultima lettera. E nce posso fa gnente se scrivi roba che vorrei scrivere io.
     
    Fra il serio e il faceto, ecco cose che chiunque abbia un cervello pensa e nessuno dice apertamente per non finire sotto processo causa lesa maestà (le leggi della Repubblica più bella del mondo prevedono questo). Mio padre, che se ne frega, dice che il PierSanto è morto solo perchè parte della cosca perdente.
     
  9. IL RITORNO DI GRANDI CLASSICI IN SALA

    Warner Bros, al di là dei disastri che sta combinando con la DC Comics, dimostra però di amare il cinema e di provare a coltivare la memoria dei propri classici presso le nuove generazioni.
    Questi i titoli che torneranno nelle sale per celebrare il suo Centenario:

    IL MAGO DI OZ – Dal 3 aprile al 5 aprile

    SUPERMAN (1978) – Dal 24 aprile al 26 aprile 2023

    LE ALI DELLA LIBERTÀ – Dal 8 maggio al 10 maggio 2023

    CASABLANCA – Dal 26 giugno al 28 giugno 2023

    INTERSTELLAR – Dal 31 luglio al 2...
  10. Tra le riflessioni emerse ieri durante l'incontro con Franco Bartolomei Mario Michele Pascale e Ferdinando Pastore sul loro libro "Il socialismo e la battaglia contro la Seconda Repubblica", abbiamo vagheggiato un confronto tra il percorso italiano e quello jugoslavo nel Dopoguerra, interrotto drammaticamente dalla guerra civile e dall'intervento della NATO.

    Il nodo che abbiamo sviluppato, prendendo per buoni alcuni spunti di partenza, riguardano il...
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  11. Marzo, Anno Domini 2023, Roma.
    Il clima dell'informazione ci racconta già qualcosa.
    A un certo punto, la nostra società ha smesso di essere una società fordista, pensata per produrre in serie, ed è diventata una società post-fordista. Questa nuova idea si è fatta carico di un messaggio emancipatorio (lavorare meno, lavorare da casa, lavori più qualificati, creativi): preferisco fare il pubblicitario in telelavoro che il metalmeccanico in una fabbrica di veleno.
    La narrativa ufficiale ci...
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  12. I MISTERI DI DISNEY+

    Ovviamente ci saranno mille ragioni valide per cui film horror alquanto 'tosti' come "Barbarian" siano resi disponibili su Disney+, ma non l'ultima riedizione di Cenerentola in 4K o la serie classica di Zorro che ha rasserenato/divertito intere generazioni di ragazzi nel mondo.

    Ma, personalmente, non riesco a trovarne nemmeno una.
  13. IL TRAMONTO DEL WESTERN

    Credo che il primo passo verso il disastro culturale attuale, gli USA - ed Hollywood - lo abbiano fatto rinunciando a produrre film Western in favore di altri generi più "remunerativi".

    Per quanto idealizzati o "manipolati" quei titoli rappresentavano le radici e il passato mitico di un intero Paese (l'Odissea dei Pionieri, l'Ignoto ed il Pericolo in agguato rappresentato dai Nativi Americani, la Legge imposta con le armi, la Ferrovia e la Nuova Frontiera), e qualsiasi popolo va incontro al...
    Oltretutto hanno annientato la genialità degli ingegneri degli "effetti speciali " creando virtualui supereroi tutti uguali che fanno tutti le stesse cose..virtualmente
     
    Non so se conosci due bizzarri "western" italiani ambientati durante il periodo pre unitario: "La strada dei giganti" di Guido Malatesta e "Duello nella Sila" di Umberto Lenzi. Il primo tratta l'arrivo della ferrovia nel ducato di Parma e Piacenza e l'amore di un ingegnere americano per una spia austriaca. Assolutamente folle.
     
    Credo..credo di aver visto "La strada dei giganti" ma é un film molto vecchio! Io sono innamorata folle dei Western. Sarà perché da piccoli andavamo al cinema parrocchiale alle 4 del pomeriggio e poi, una volta fuori, facevamo a botte tra chi sosteneva gli indiani e chi i cow boy!
     
    I miei western americani preferiti sono "L'uomo che uccise Liberty Valance", "Il mucchio selvaggio" e "Gli spietati". Quelli sui nativi, compresi i film filoindiani, non mi hanno mai veramente appassionato.
     
    Io credo anzi sono sicuramente molto più vecchia di te quindi i miei preferiti erano gli "spaghetti western" "Per un pugno di dollari " (innamorata di Clint) ma prima ancora "Mezzogiorno di fuoco" (innamorata di Gary Cooper) " I magnifici sette" (visto decine di volte), Django (innamorata di Franco Nero) e Django unchainrd perché adoro la violenza di Tarantino quando fa un mucchio di morti! Mi fermo va....
     
    Giuse S ma io ho specificato "i miei western americani preferiti." Quelli italiani sono un caso a parte e li adoro quasi tutti; li ho pure celebrati in un articolo. Però credo che il nostro cinema debba occuparsi anche della storia italiana.
     
  14. UN FLASH SUI PREMI OSCAR

    Breve commento sugli Oscar di stanotte: sono contento pure io per Brendan Fraser, perchè ho sempre provato una certa simpatia per lui fin dai tempi del primo film de "La Mummia", e sono anche lieto per la buca di "Wakanda Forever", film pompato in modo surreale da Kevin Feige e soci dei MarDisney Studios.

    Il film vincitore mi aveva incuriosito ma non l'ho ancora recuperato. Rimedierò. Sono inoltre un estimatore di Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis da tempi immemori. Anche in questo caso...
  15. REMAKE, SEQUEL & REBOOT IMBARAZZANTI...

    10 REGISTI - ANCHE ALCUNI CHE APPREZZO "ALTROVE" - CHE MERITEREBBERO IL LICENZIAMENTO A VITA PER COME HANNO TRATTATO TITOLI E MEDIA FRANCHISE "STORICI":

    1- Rian Johnson e GLI ULTIMI JEDI (mancava solo che Luke Skywalker scoreggiasse)
    2- J.J.Abrams e gli altri due film della terza trilogia di STAR WARS (Girl DePower, sic!)
    3- Roland Emmerich e la sua versione del (finto) GODZILLA
    4- Samuel Bayer e il davvero superfluo remake di NIGHTMARE
    5- Marcus Nispel ed il suo impresentabile CONAN IL...
  16. A proposito di BATMAN...

    Ed oggi su Clubhouse (Canale Cultissimo Cinema di Giovanni Costantino) nuovo appuntamento alle 18.30 con la mia rubrica "Fort Apache" e prima parte di un focus su BATMAN tra Fumetto, Cinema e Serie Tv, a partire dall'ultimo film diretto nel 2022 da Matt Reeves. Special guest: Pier Luigi Manieri
  17. Elogio ragionato del cinema popolare

    Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche...
  18. 10 FILM "POLITICAMENTE SCORRETTI"

    In un vecchio articolo online del 2017, uno "sveglio" ante-litteram indicava questi 10 film come politicamente scorretti e pieni di stereotipi pericolosi:

    - Dumbo (1941)
    - I Racconti dello Zio Tom (1946)
    - Colazione da Tiffany (1961)
    - Hollywood Party (1968)
    - Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco (1974)
    - I film di 007 con Sean Connery
    - La donna esplosiva (1985)
    - Soul Man (1986)
    - Star Wars Episodio 1 (1999)
    - Transformers La Vendetta del Caduto (2009)

    In alcuni titoli la ragione è chiara (non...
  19. In morte di Maurizio Costanzo

    È scomparso all'invidiabile età di ottantaquattro anni il campione di un giornalismo animato da un gusto spiccato per lo spettacolazzo cinico foderato di perbenismo civico e ambizioni “alte”. Maurizio Costanzo è stato il fondatore e l’impresario di quel Barnum di ciarle che porta il suo nome, lo show che ha lanciato personaggi talvolta discutibili e ridotto l’artista geniale e maledetto a fenomeno da baraccone, comprato a quartini di vino e messo lì sul proscenio a sproloquiare a mo’ di...
  20. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
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