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My Threads

  1. Società pornografica

    Nell'ultimo periodo, stanno facendo furore le notizie sul fenomeno Onlyfans. È tutto un pullulare di giovani donne (e recentemente anche un ragazzo) che raccontano, entusiaste, di aver lasciato dei lavori più o meno redditizi per dedicarsi, a tempo pieno, alla prostituzione online.
    Qualcuna obietterà che si limita a caricare foto di specifiche parti del corpo, come i piedi; altre in cui non è totalmente nuda, ma sta di fatto che pone sul mercato tutto o parte del suo corpo e ricava un...
    Ho una certa età, anzi faccio prima a dire ho 74 anni. Ho sempre detestato la frase "Ai miei tempi" - "Una volta"....perché ogni generazione si comporta in funzione dei suoi tempi non dei miei. La pornografia c'è sempre stata, prima le riviste, poi le videocassette, poi i cd. Quello che, secondo me é cambiato, non é solo lo strumento ma il concetto di libertà. Non sono una bacchettona. Ho trascorso i miei 19 anni da una comune hippy all'altra, ho avuto fidanzati e mariti. Mi trovo a dire che eravamo, noi femmine, molto più libere delle ragazze di adesso. Libere di essere alte, basse, cicciottine, magre, con seni prosperosi o piatte come maschi. Libere di vestirci scosciate o coperte, libere di scegliere i nostri partners, etero od omosessuali, senza tanto clamore. Mi sembra che ora questi giovani si sentano obbligati a comportamenti dettati dalle mode. Ecco gli "outing" le dichiarazioni iper-femministe e, di conseguenza l'esibizionismo a tutto campo.
     
  2. L'ego, un bambino da abbracciare

    Nella cultura orientale, si fa spesso riferimento alla "morte dell'ego" in ambito spirituale. Quando il risvegliato realizza sé stesso, l'ego muore, si dissolve.
    Questo potrebbe fare pensare a un'azione violenta contro l'ego, soprattutto perché è l'ego stesso a ribellarsi man mano che ci addentriamo in noi stessi.
    Ma è veramente così?

    Voglio raccontarvi un pezzo della mia infanzia: sono la maggiore di due figli, la responsabile per antonomasia. Giacché i miei non hanno mai navigato...
  3. Tempo di Avvento, tempo di attesa

    Siamo in tempo di Avvento, momento di preparazione al Natale.
    Dopo un lungo Novembre di silenzio e ritiro in religiosa introspezione, ci si predispone ad accogliere la luce che squarcia le tenebre, luce incarnata in Gesù bambino.
    La notte è ancora lunga, il buio ricopre la terra e il freddo è ormai di casa.
    Si sta bene in casa, si sta bene raccolti in sé stessi. Questo periodo, se ben trascorso, è stato fecondo per aprirsi alla nascita.
    Non è un caso se, proprio a Dicembre, si celebrano due...
  4. La Compassione è il dono del Maestro

    C'è una famosa storia sul post-mortem di Buddha. Si dice che Buddha, in procinto di ascendere al Nirvana, vi abbia rinunciato, dando questa motivazione: "Finché non si sarà risvegliato anche l'ultimo filo d'erba, io non entrerò nel Nirvana".

    Questa scelta è significativa, oltre che molto nobile. Buddha, infatti, tramite questa intuizione, ha insegnato la Compassione.
    La compassione buddhista, questa attenzione all'altro, ricorre in molte altre immagini della cultura buddhista.
    Prendiamo ad...
  5. A quale cuore vi affidate?

    Tante volte si sente l'espressione "segui il tuo cuore", specialmente in riferimento a scelte d'impulso, irrazionali, dettate dai pruriti del momento.
    Ma cosa è il cuore? Dove si trova il cuore dell'essere umano? E quale differenza v'è tra il cuore e la mente?

    Cresciuti a pane e individualismo, nella nostra mente scorrono le immagini delle commedie romantiche, in cui la scena tipica è: lui sta con lei, poi incontra un'altra donna e butta all'aria la relazione precedente per stare con "la...
  6. La canzone del mare: quando il mito narra la nostra storia

    I sogni notturni mi hanno portato, attraverso una catena di ricerche, a imbattermi in un meraviglioso film d'animazione di cui non avevo mai sentito parlare: 'La canzone del mare'.
    Il film è retto sul mito nordico, nello specifico irlandese, della selkie. La selkie è una donna-foca, ossia una donna la cui natura fondamentale è animale e, per questo, non deve mai perdere il suo manto da foca, che le consente di abbandonare la pelle umana per tornare alle origini acquatiche. Se il manto le...
  7. Com'è fresca!

    I miei occhi chiusi hanno osservato l'immenso spazio che mi abita e vi hanno trovato acqua che scorre.

    In quell'acqua c'era mio padre, c'era mia madre, c'erano mio fratello e la sua fidanzata, il mio compagno, i miei nonni, i miei parenti, i miei amici, i miei maestri, il mio sangha, il mio cammino, il mio corpo, i miei stessi occhi chiusi, il mio respiro, la mia vita, la mia morte, c'erano gli anni passati, il momento presente, il mio avvenire e la sua inconsistenza, le mie gioie, i miei...
  8. Il viaggio nei tempi ultimi

    Non ho potuto fare a meno di notare la ripresa del tema del viaggio in ambito artistico, con la figura di Odisseo che è riemersa dal passato mitico e sembra essere l'archetipo dell'uomo degli ultimi tempi.
    Ricordo che Recalcati, prima di divenire uno psico-showman della Rai, diede un'acuta definizione dell'attuale generazione: la generazione Telemaco. Telemaco cresce senza un padre, quindi senza colui che può farsi incarnazione della Legge. In assenza di Odisseo, la sua casa viene infatti...
  9. Questo social è davvero una bomba!
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  10. Selfie col morto

    Per i romani, oggi era l'ultimo giorno del Mundus Patet, il varco che rendeva accessibile il mondo dei vivi a quello dei morti. In questi giorni, i romani sospendevano tutte le attività che non erano necessarie, nel timore che gli spiriti dei morti potessero giocare loro brutti scherzi.
    Oggi rifuggiamo il rapporto con la morte e i nostri morti e a Novembre, mese dei morti per eccellenza, si guarda cinicamente già al Natale, coi supermercati e i discount che si riempiono di decorazioni e...
    Ecco un altro degli aspetti che testificano la degenerazione spirituale della nostra società. Dalla morte di Dio siamo passati persino alla morte della Morte, e sì, hai perfettamente ragione a parlare di "scollamento": ma esso ormai investe davvero ogni aspetto più importante dell'essere. Da quello fra anima e reale a quello fra mente e cuore, ormai tutto in noi, dal raziocinio al sentimento, è la parodia di sé stesso. Così abbiamo folle che si sentono razionaliste perché vanno dietro a sedicenti medici che parlano di finti vaccini come farebbero dei cavernicoli col loro stregone, sino al pubblico che segue su di un reality o un social vicende cosiddette amorose che di Amore non hanno nulla e sono solo recite a beneficio di un pubblico beota. La tecnologia ha aumentato enormemente le potenzialità dell'idiozia, molto più che quelle di facoltà positive.
     
  11. Roberto Pecchioli ci spiega perché abbiamo bisogno di uomini buoni

    Intervista a Roberto Pecchioli: Chesterton e la necessità di uomini buoni

    Prendetevi un'oretta, cliccate sul link qua sopra e ascoltate questa straordinaria intervista a Roberto Pecchioli a opera del canale youtube Lo Specchio Vuoto, erede del Decimo Toro e continuatore della sua opera di divulgazione.

    Troverete interessanti citazioni di Chesterton, Fromm e Steven Hawking, inserite in un'analisi lucida e puntuale della società e del tempo che ci troviamo a vivere, società e tempo...
    Hai ragione da vendere. Ogni giorno quando mi accordo di aver sprecato il tempo che avrei potuto dedicare alla lettura è già ora di spegnere la luce.
     
    Puoi fare un esercizio di attenzione o consapevolezza attiva: appena ti accorgi che stai scorrendo troppo sui social, smetti e apri un libro che hai in sospeso o avresti voluto leggere. Se lo fai diverse volte, ti scoprirai a passare, man mano, meno tempo a fare ciò che non serve alla tua anima.
    Poi ci sta che ogni tanto si allenti la presa e si guardino o leggano cose più leggere, ma la qualità di ciò che assumiamo migliora.
     
  12. Attorno al fuoco

    Si sale e ci si inoltra, quando dal confine ci si sposta nell'entroterra, in cui il freddo è secco e arriva prima, il profumo è quello autentico dell'autunno e si passano le giornate a mangiare castagne, a sonnecchiare e a ammorbidirsi intorno al fuoco, sempre acceso, scoppiettante e alto o in agguato, in apparenza sopito, nelle braci intermittenti. Il ceppo si fa testimone di un sacrificio di legna, per attizzarlo; lui si consuma piano, piano, nonno del camino.
    Ci si dimentica del tempo...
  13. Il Girifalco

    La bruma m'impasta le ciglia
    Nel sentiero verso la vigna
    Su me il cappello d'infanzia
    Calca la fronte cupa e china
    Prostrata alla terra umida
    Di pioggia dei morti

    È notte e mattino insieme
    Quando andavamo insieme alla vigna
    Ed era ancora primavera
    E tu mi indicavi gli ulivi, i meli, i peri
    Promesse di melagrane e fichi ancora obliati

    È notte e mattino insieme
    Nel sogno della memoria
    Il messo celeste arriva e ha forma
    Di girifalco
    Di bianco chiazzato di nero
    E occhi commossi di bimbo...
  14. Bruma di Novembre, tempo di raccoglimento

    A Novembre il corpo riposa, s'accompagna ai morti e al loro silenzio, ma stando in attesa. Novembre è la nebbia fosca e fluttuante, l'odore di pioggia imminente, il sonno che coglie, alle cinque, le palpebre pronte al ristoro. È caldo del ventre materno, di casa d'infanzia, è giaciglio di infinite morbidezze.
    Novembre è intimità con se stessi, è il mese che riporta alla meditazione, all'interiorità, al contatto con la parte più profonda di sé.
    C'è bellezza nel silenzio che si incontra al...
    Splendido post ma io non ce la faccio. Novembre per me è un mese cupissimo.
     
    L'oscurità non è sempre negativa, dipende da come ci approcciamo a essa. Forse potresti chiederti cosa ti incupiscse tanto e provare a entrarci in contatto.
    Mio nonno è morto a Gennaio e a Novembre avrebbe compiuto 79 anni... Potrebbe rattristarmi, ma credo che la morte non sia la fine di tutto. So che mio nonno non è con me fisicamente, ma c'è.
     
    Si apre il periodo dell'anno che preferisco (insieme a giugno-luglio). Amo le sere anticipate, al caldo della casa, tra affetti e letture col Natale che si avvicina. Tutto si fa più ovattato, silenzioso, intimo.
     
  15. Halloween, la mia festa preferita!

    La notte cala in fretta, l'aria è più fredda (sì, anche a dispetto delle temperature di quest'anno!), per strada si vedono bambini mascherati, lo sguardo spigoloso delle zucche occhieggia dalle vetrine e nero e arancione sono i colori dominanti: è la notte di Halloween.
    Mentre io passeggio per strada come una bimba a Natale, intaglio la zucca e mi concedo un dolce a tema, il dibattito sul web si accende della solita polemica annuale: Halloween sì o Halloween no? Sullo sfondo, gli augusti...
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