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My Threads

  1. Chi sono io? Dalla ricerca di sé alla ricerca dell'illusione

    Un'esortazione troneggiava nel tempio di Delfi: Conosci te stesso.
    Questo invito è una via indicata per chi si pone la domanda fondamentale di ogni essere umano: chi sono io?
    Poiché ogni maschera ci viene offerta nel rapido susseguirsi di situazioni del nostro quotidiano, quando stiamo con noi ci troviamo di fronte allo specchio di noi stessi, ma è opaco, sporco, la nostra immagine riflessa non ci è chiara e non riusciamo a vedere, inizialmente, nient'altro che ciò che siamo agli occhi...
  2. Cronache dei tempi ultimi: la profanazione della letteratura

    La mente è insidiosa. Non è un caso se Buddha e, con lui, tutto il buddhismo fino allo zen, abbiano messo in guardia dall'illusione creata dalla mente.
    In Occidente, la mente è stata assurta, da un certo momento in poi, come unico metro di valutazione della realtà. Un metro che si è esteso capillarmente su vaste aree dello scibile umano, fino ad approdare al linguaggio.

    Sulla scia dell'ideologia woke, la mente di chi vi ha acriticamente aderito ha preso a dare un valore univoco alle parole...
    Hai sentito parlare della "Canzone di Achille" di una certa Miller? Narra degli amori gay fra Patroclo e Achille, benché da nessuna parte, nei poemi omerici, si dica che i due andassero a letto insieme. Dopo l'Achille negro l'Achille invertito. Siamo ben oltre Dahl, siamo alla perversione e alla deformazione di tutto il passato perché combaci col letto di Procuste del Moderno.
     
  3. L'era della paralisi artistica e culturale (di Franco Marino)

    Non so se perché la mia infanzia e adolescenza non siano state particolarmente serene – e dunque il ricordo dei tempi passati non evoca la mitologica spensieratezza che molti vorrebbero tributargli – o per aver scoperto come quel tempo scavasse la fossa dove saremmo caduti e dunque dove siamo oggi, ma non sono un nostalgico. Alla domanda “Preferiresti tornare al passato?” la mia risposta sarebbe un sonoro “NO!”. E dire che di cose ne potrei rimpiangere molte. Le tante persone care che...
    "" l'energia di quella gioventù che a quarant'anni ormai suonati non c'è più."""Questo é il vostro problema che tu hai dichiarato nell'articolo, già a 20 o 30 anni si sentono vecchi, quindi creatività prossima allo 0. Credo sia dovuto al fatto che noi, prodotti postbellici siamo stati obbligati ad andare più lentamente. Bisognava avere 21 anni per andare a votare e non vedevi l'ora di immergerti nella politica. Andare a ballare era una negoziazione esasperante con i genitori. Il sesso...qualcosa di proibito e per questo eccitante e pauroso. La musica una novità continua ti faceva accaponare la pelle. Tu dici che il benessere spegne la creatività??? Ti sei chiesto perché?? EMOZIONI mancano i desideri che quando vengono soddisfatti, anche solo in parte, creano emozioni.
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    Per quando mi riguarda invece la nostalgia è un pungolo positivo per affrontare l'incerto futuro che ci attende. A livello personale tanti di noi possono avere buone ragioni per non rimpiangere il passato, ma sul versante collettivo non vi è alcun dubbio che l'Umanità era decisamente migliore appena mezzo secolo fa. C'erano sogni ed obbiettivi (la pace ed il dialogo fra le nazioni, la colonizzazione della Luna e la Conquista dello Spazio) e c'era persino ancora spazio per la Fede in Dio. Poi all'improvviso "qualcuno" ha spento la luce ed ha deciso che si vivesse tutti all'insegna della più totale incertezza e indeterminazione. Dall'11 Settembre 2001 in poi "qualcuno" ha deciso di farci precipitare tutti in un abisso di paura e sospetto, e che dovessimo distogliere il nostro sguardo dal Cielo. Perché?
     
  4. Cara Chiara, ti capisco, ma la colpa non è della società

    Non sto guardando Sanremo, quindi non ho aggiornamenti precisi sui monologhi, la propaganda mainstream e tutto il carrozzone annuale. Non è un ignorare per protesta, è che io non l'ho proprio mai guardato perché ho una resistenza innata verso le mode e le tendenze del momento.
    Tuttavia è impossibile non sapere qualcosa sul vestito della Ferragni, i calci alle rose di Blanco e lo stato semi-confusionario di Grignani, quando segui pagine di meme sui social. Per questo ho saputo del monologo di...
  5. La Croce di Cristo e il mito della performance

    Viviamo in una società che ci vuole sempre e costantemente performanti, ebbra del mito dell'uomo che si è fatto da solo, schifa il limite e vive il fallimento come una condanna a morte.
    Questo ha creato parecchie ferite nella nostra interiorità, ma anche nella nostra umanità, nel nostro essere mediani tra Dio e la bestia.

    La mediocritas, un tempo, era una virtù. Era la caratteristica dell'uomo virtuoso, stoico, capace di equilibrio interiore, di senso della misura. Ora il significato è...
    I buoni maestri seminano poi, dipende da dove cade il seme se questo possa germogliare. La Fede è un dono che abbisogna di terreno fertile, un dono che deve essere accolto con animo umile e puro e libero. Grazie
     
  6. La lingua di Dio: il simbolo come via di saggezza

    Guénon ha affermato che il disordine apparente concorre a un ordine maggiore.

    Leggo spesso delle belle analisi politiche, più o meno azzeccate, che scendono nei particolari di situazioni che, personalmente, farei fatica ad analizzare nelle loro mille sfaccettature. A parte alcuni contatti coi quali condivido la visione d'insieme, noto che proprio questa manca in molti dei post letti finora.
    Ciò che è assente è l'analisi metafisica di ciò che stiamo attraversando.
    I più scettici, gli atei o...
  7. L'ultimo samurai e la bellezza della Tradizione

    Vi sono luoghi e tempi in cui è raro incontrare la bellezza, ma, quando questo avviene, è doloroso poi privarsene. Noi italiani siamo fortunati, abbiamo un immenso patrimonio culturale che ci pone in contatto col Bello, per cui possiamo incontrarlo più spesso di altri popoli. In molti avranno provato la meraviglia di fronte a una cattedrale, a un dipinto, una scultura e, una volta rientrati nella dimensione del quotidiano, la sensazione di mescolarsi nuovamente al banale, al prosaico, se non...
  8. Galadriel e Arwen, luci di speranza per tempi diversi

    Chiunque abbia letto il Signore degli Anelli si è imbattuto nella complessità dei personaggi, ma anche nel loro valore simbolico all'interno dell'opera.
    Il simbolo "si fa carne", potremmo dire, nei protagonisti del mondo tolkieniano e ognuno ci indica in che direzione procedere.
    All'interno della storia, le donne non sono tantissime e possiamo individuarne facilmente tre: Galadriel, Arwen e Eowyn. Ognuna di queste donne ha un ruolo nella storia, ognuna sa comunicarci qualcosa su noi, a...
  9. Nel solco di Tolkien: una grande letteratura per una grande missione

    Tutta la grande letteratura lascia un'impronta dentro di noi, una traccia che guida i nostri passi in questa immensa esperienza che è la vita. Ci si rende conto della potenza di una narrazione nel momento in cui questa si schiude all'interno di noi stessi e si imprime tenacemente, facendoci immergere in una fitta trama di mondo che è Altro ed è noi allo stesso tempo.

    È per me emozionante parlare di un capolavoro che ha accompagnato il mio ultimo Natale, scandendo e suscitando delle realtà...
    Io ho letto "Il signore degli Anelli" esattamente due anni fa, tra il Natale e l'Epifania, quindici giorni di estasi in cui mi sono preso una vacanza (quanto sospirata!) dalla vita e mi sono assentato per trasferirmi a tempo pieno nella Terra di Mezzo. Il libro ce l'avevo a casa da vent'anni, e questo caso mi ha dimostrato una volta di più che i libri hanno il loro tempo, che aspettano pazientemente, e non si fanno leggere né prima né dopo. La mia esperienza è stata in tutto analoga alla tua, estatica, profonda, di vero rapimento, colma di significati spirituali, come un poema epico o un testo religioso possono solo dare, e non mi dilungo perché, come tu stessa dici, servirebbero ben altro spazio e forze intellettuali. Sono rimasto pieno di gratitudine a Tolkien per quel dono, tanto che ho ripreso a leggere fantasy e fantascienza, eppure quel che ho vissuto in quei quindici giorni è rimasto un unicum, qualcosa di irripetibile. Se fosse stato scritto in un altro secolo, avrebbe potuto fare da fondamento per una nuova religione...
     
  10. Damiano dei Maneskin e quell'incredibile somiglianza con la...

    Il fenomeno dei Maneskin ha rilanciato l'immagine della musica italiana nel mondo, che si è scoperta poco italiana e molto vintage. Chi infatti è avvezzo all'ascolto di musica rock non trova, nei Maneskin, alcun elemento di novità rispetto agli esempi illustri delle ultime decadi del Novecento.
    Possono scandalizzare, come è stato dimostrato, solo il pubblico sanremese, composto perlopiù da nostalgici ex sessantottini e una piccola percentuale di nuove generazioni che non ha mai sentito...
  11. La morte di Benedetto non è stata vana

    La morte di Benedetto XVI ha fatto emergere due fazioni contrapposte: da una parte, chi lo considerava un freno importante, un katéchon, alle derive moderniste; dall'altra, chi non gli perdona certi atti che hanno ulteriormente indebolito l'autorità della Chiesa.

    Vorrei discostarmi da questi giudizi di parte per guardare a ciò che ha rappresentato Benedetto XVI e a ciò che rappresenta la sua morte. Vorrei ricordare due avvenimenti in particolare, che un tempo sarebbero stati interpretati da...
    La sua rinuncia è stata qualcosa che avremmo in tanti preferito non vedere. Ma io non sono nessuno per giudicare, e anche questo ha avuto il suo ruolo nello sviluppo degli eventi che diviene ciò che deve essere. Non ero a conoscenza del segno fausto alla sua elezione, anche perché stavo all'estero e non seguivo nulla di ciò che avveniva in Italia in quei giorni. Devo dire però che il significato è stato chiaramente confermato dai fatti. Oggi la Chiesa si trova in una posizione forse fra le peggiori della sua lunga Storia. E Benedetto XVI, pur con certe ambiguità dovute all'aver fatto parte di quella gerarchia venuta dopo il Concilio Vaticano, era l'ultimo argine all'assedio dei suoi nemici. Quelli che ora hanno, come unico ostacolo, i pochi che ancora rifiutano di seguire la corrente putrida dell'omologazione.
     
  12. Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai...

    Prima di leggere questo post, vi invito a leggere quello di Marcello Veneziani, disponibile a questo link: Dio è semplice perché è l'Origine


    Generalmente non commento le parole di qualche giornalista o scrittore di grido, perché tendenzialmente affermano tutti i dogmi del mainstream, per cui non vale la pena accodarsi allo stuolo di indignati che lanciano strali contro le derive di questi ultimi tempi.
    Vorrei però fare una riflessione sulle parole della Murgia, che afferma...
    Dopo aver letto il primo, non ho potuto fare a meno di leggerne almeno altri cinque, tutti centrati sul Natale. Veneziani è uno dei miei intellettuali di rifermento da molti anni, trovo irresistibile il suo humour dai calembour surreali ma quando rimane serio è pieno di spiritualità profonda. Il suo libro su Plotino, "Vita natural durante", mi ha riportato alla filosofia con passione e un pizzico di misticismo. L'Uno è forse il più bel concetto che il Neoplatonismo ha donato all'uomo, e, insieme al Logos (il Verbo), la fonte di infinite meraviglie scaturite dal successivo pensiero cristiano da questi fecondato. La Murgia, come dice bene Franco Marino, è fonte solo di tempo perso a leggerla. Non so dove abbia studiato teologia, ma ogni volta che apre bocca sembra che gli studi li abbia fatti al corso serale di Livore Femminista. Non ne ho mai percepito alcuna profondità. E certo in filosofia, dall'Illuminismo ad oggi, il rifiuto della metafisica ha impoverito enormemente il pensiero occidentale forzandolo in uno sterile accademicismo. Non so se hai mai sfiorato gli analitici, fra l'altro tipici dell'ambito anglosassone, ma è un concentrato di cervellotici giochi di parole e batti e ribatti logici privi di qualsiasi cosa rilevante per le nostre vite. Il contrario di ciò che è stata per millenni la filosofia sin dalla sua nascita. C'è verità nel semplice così come nel complesso, ma probabilmente, parafrasando Hegel, il totalmente semplice è uguale al totalmente complesso.
     
  13. RAI

    In italia, abbiamo per fortuna, molti scrittori, e tanti di essi si cimentano, con il giallo, e poliziesco. Ora mi sfugge come mai, la RAI, sceglie sempre nella stessa cerchia, gli scritti, da cui estrapolare delle fiction. Ad esempio “I bastardi di Pizzofalcone”, “Il commissario Ricciardi” e “Mina Settembre” sono tratti, tutti da libri di un unico scrittore, Maurizio De Giovanni, che stranamente, era stato pure scelto a far parte del Comitato Costituente del Pd (gli 87 chiamati a stilare un...
    Come mai non mi meraviglio per niente? Ah, aggiungo che ho avuto una brevissima esperienza personale di chi sia questo scrittore. Mi è bastato per decidere che MAI in vita mia avrei preso un suo scritto in mano.
     
  14. Arrivederci a quando non avremo più niente da perdere!

    La sensazione che ho verso questo governo è che la Meloni sia una sorta di Draghi in gonnella, il cui aspetto e la provenienza politica non siano che accessori cosmetici per far sperare (chi ancora ci crede) in un coup de théatre, in un coniglio sovranista ancora ben celato nel cilindro di Lady Aspen.

    Da quando la Giorgia nazionale ha annunciato l'abolizione del reddito di cittadinanza, i giornalisti non fanno che proporre la stessa contrapposizione tra disoccupati che testimoniano la reale...
  15. Almeno a Natale, mollateci!

    A Graffignano è stata scelta una bimba, la piccola Linda, per interpretare il Gesù bambino. Il motivo è ben lontano dalle speranze di tante che sognano un avvenire femminista, perché la piccola non è stata scelta come elemento di rottura da un "presepe machista" (parole testuali di Annarita Briganti, megafono del neofemminismo misandrico), ma semplicemente i genitori dei bimbi maschi non hanno dato la disponibilità.
    Il bimbo più piccolo ha un mese e mezzo e i genitori non se la sono sentita...
  16. Una luce in meno sull'albero, una stella in più nel Cielo

    Il Natale è più semplice da piccoli. A casa ci sono tutti e gli adulti che ci gravitano attorno sono preoccupati di farci vivere nella magia di questo periodo, col sogno di Gesù Bambino, Santa Lucia e Babbo Natale che giungono fino a noi per portarci dei doni, quasi incarnassimo quel primo bimbo a cui i Magi resero omaggio.
    Tutto è scaldato dalle luci, tutto è ornato di decorazioni luccicanti e vivide, nelle case più fortunate scoppietta il fuoco di un sole che sorgerà ancora. Se l'infanzia...
  17. Il desiderio dell'eremo: una tentazione spirituale

    La grande mistica e dottore della Chiesa, santa Teresa d'Avila, metteva in guardia le sue consorelle-allieve dalle voci che sembravano angeliche. Raccomandava loro di non farsene distrarre: se si fosse trattato, in realtà, di voci maligne, il non ascoltarle le avrebbe protette dal peccato; se, diversamente, fosse stato un richiamo divino, avrebbero goduto comunque dei benefici connessi ad esse.

    Nelle fasi più avanzate di un percorso spirituale, l'ego comincia a farsi più furbo e a...
    Tante volte ho desiderato vivere separato dal mondo, e credo che anche desideri più mondani come quello di vivere di rendita senza più dover lavorare o andare in posti lontanissimi e deserti avessero la stessa radice: fuggire me stesso e il mio passato. La spinta al monachesimo e alla clausura sono spinte a fuggire il mondo, non necessariamente d'origine mistica. Per questo serve anche l'aspirazione a raggiungere qualcosa di alto e purissimo al di fuori del mondo, e questo è l'essenziale per una vita attorno ad un nocciolo spirituale. Certo questo nocciolo può difficilmente venire alla luce nel trambusto infinito e assordante della futilità del quotidiano. Bisogna avere una scintilla di follia per esserne insoddisfatti. Io ti ringrazio per queste righe che mi portano a ri-scoprire, e riattizzare, quel nocciolo senza il quale resterebbe solo un guscio vuoto. E quanti gusci vuoti ci risuonano attorno...
     
  18. Phausania Film, un cinema libero per un'arte dall'ampio respiro

    È con grande piacere che condivido un progetto della neo-nata Phausania film, casa di produzione indipendente nata proprio quest'anno dalla passione di Massimo Selis e sua moglie, Belinda Bruni Selis.
    Phausania film non nasce a caso, perché non è il caso a guidare iniziative di questo tipo, ma una forma pura di ispirazione. Massimo e Belinda si sono trovati di fronte a quello che è il cinema ora: privo di immaginazione, finanziato perlopiù da istituzioni pubbliche e che ha perduto la...
  19. Ragazze, guardate in faccia la realtà!

    Da qualche giorno, due notizie tengono banco nelle trasmissioni di informazione e intrattenimento: la morte di Alice Neri e la palpatina di terga ai danni di un giornalista, inviato in Qatar per i mondiali di calcio.

    A una prima occhiata, le due notizie pare non c'entrino l'una con l'altra, soprattutto per le reazioni diverse che generano in chi le legge.
    Infatti non voglio muovermi nella dimensione emotiva, ma in quella del ragionamento.
    Alice Neri era una moglie, madre e lavoratrice che è...
  20. Umile e alta più che creatura

    Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
    umile e alta più che creatura,
    termine fisso d'etterno consiglio,

    tu se' colei che l'umana natura
    nobilitasti sì, che 'l suo fattore
    non disdegnò di farsi sua fattura.

    Nel ventre tuo si raccese l'amore,
    per lo cui caldo ne l'etterna pace
    così è germinato questo fiore.



    Così Dante omaggia Maria nel trentatreesimo canto del Paradiso e già solo queste brevi e dense terzine potrebbero bastare a fare comprendere l'importanza di questa creatura che...
    Raramente ho avuto modo di leggere un articolo di tale profondità teologica se non su siti religiosi. E non è il primo di Mina Vagante. Dimostra grande sensibilità interiore ma anche il coraggio di manifestarlo, non è così scontato. Commento di rado, quasi mai, approfitto per complimentarmi qui con i vari articolisti : von Tannenberg, Barbera, Germani, Marino, Rovere ecc..,di questa pagina che offre pluralità di pensiero, una pagina libera che seguo con interesse..
     
    Grazie mille ❤️
    Vorrei aggiungere che non ho avuto la fortuna di avere una cultura teologica, che apprezzo, ma non ritengo sufficiente per approdare a certe profondità. Ho certamente beneficiato di una grandiosa formazione spirituale del mio amato maestro, che ora non c'è più. Scrivere su questi argomenti è anche un modo per onorarlo e ricordarlo.
    Se vuole leggere le parole di un grande mistico della Chiesa, le consiglio i "Trattati e prediche" di Meister Eckart, da cui ho attinto numerosi spunti.
     
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