«Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io;
e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio.»(Rut 1:16)
Questa accozzaglia di nazioni chiamata Unione Europea non è che una parodia di qualcosa di molto più alto e nobile, che nascerà soltanto dalle macerie putrefatte di questo schifo.
E il tuo pregevole articolo lo spiega alla perfezione!
Vi sarete tutti imbattuti in quei meme in cui una ragazza coi tatuaggi e i capelli colorati si contrappone alla ragazza bionda con la faccia pulita e il vestito romantico.
Oppure quelli in cui dei ragazzi palestrati si contrappongono ad altri o troppo magri o obesi.
Queste rappresentazioni caricaturali comunicano due mondi diversi, che portano avanti visioni opposte della società. Da una parte, i woke paranoici; dall'altra, i tradizionalisti conservatori.
- 21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. 22 Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». 23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli...
Siamo alla fine del girone degli accidiosi e Dante fa un sogno: una femmina "balba (balbuziente)", cieca, storpia a mani e piedi e dal colorito smorto. Ma l'essere umano non la vede nel suo reale aspetto, bensì attraverso il filtro...
1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci, 2 tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, 3 mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie; 4 la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta. 5 Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano. 6 Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la...
Cerco di andare alla messa della Passione ogni anno e, oggi, ciò che mi ha più colpito sono state le ultime parole di Cristo prima di spirare.
Mi è venuta in mente anche la parola sul seme che deve morire per dare frutto.
Il sacrificio è compiuto, tutto è compiuto. Dio è morto. E adesso che è morto, che si è sacrificato, sì e fatto uccidere... Può risorgere, può dar frutto.
Tutti noi siamo chiamati all'estremo sacrificio, a morire a noi stessi per amore, e poi risorgere...
Nessuno si salva da solo, ma la donna deve salvarsi da sola, scalare l'Everest col pupo tra le braccia, mentre è in conference call con l'AD di una multinazionale cinese.
La cosa che più ci rende felici e ci nobilita, l'Amore, non viene contemplato, se non come una forma di sudditanza al proprio compagno, marito, fidanzato. Se ami, sei debole.
Se ti affidi, non dico al principe azzurro, ma a quel povero Cristo che tenta di vivere come può standoti accanto (standoti accanto, e tu non è che...
Erano notti e civette inquiete e barbagianni intenti a scrutare guardinghi, con una maschera di betulla da marionetta di teatro. Erano notti del primo sangue e della luna, volto di mamma, che mi dettava le mie conoscenze di donna. Era un segreto proibito a mio padre, ma lui lo sapeva e non indagava. Io sgusciavo dal mio letto di bimba e mi accucciavo accanto ai vetri della finestra, dove vedevo i miei amici notturni planare in picchiata sui roditori e pensavo a quanto possono essere belli e...
Mio padre aveva preso a cercare mia madre in ogni cosa, perché Dio era in ogni cosa e mia madre doveva essere con Lui. E indicava mia madre anche a me, nel racconto gentile dei suoi segreti. Non lo aveva lasciato per cattiveria o per poco amore, ma per vocazione e mio padre lo aveva compreso, era un uomo buono.
C'era un destino legato a tutti i destini e mia madre vedeva i lacci invisibili di ogni esistenza mortale e la mano di Dio che intrecciava e spostava, lavorava al destino perfetto pur...
Nessun figlio conosce i genitori che erano ragazzi, virgulti scarmigliati e felici, ruggenti leoni della loro estate. Vi è il tempo passato che esiste al pari di un sogno, sfumato e indelebile, ormai isolato in una dimensione che c'è e non c'è più. Comunica con noi attraverso l'idea, ci raggiunge nel racconto, i fili della sua trama sottile e irripetibile si allungano fino a noi e noi ne diamo nome: memoria.
Così c'erano una volta, in un campo dorato di grano maturo, di un oro diffuso fin su...
È una lirica meravigliosa, grazie. Un balsamo queste parole che lenisce tante brutture. Bentornata mina vagante , mancavi, mi è mancata la tua profondità di sentimenti, l’analisi che rende semplice a chi legge argomenti così dimenticati. Scrivi ancora
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