Da molti anni si sussurra di Stati Uniti d'Europa e alle prossime elezioni europee ci sarà la lista omonima promossa da Renzi e dalla Bonino, che conterrà tanto per intenderci tutta una serie di microscopiche liste, a partire da Italia Viva fino ad arrivare al Partito Socialista (Bettino, perdona loro perché non sanno quel che fanno) +Europa (il partito di oggi di Emma Bonino) e ai soliti radicali (il partito di ieri di Emma Bonino).
Questa lista non poteva che nascere in Italia per la semplicissima ragione che solamente qui da noi siamo convinti che l'Unione Europea sia nata per unire i paesi europei e che essa sia l'embrione di una nuova confederazione simile agli Stati Uniti. Mentre chi la storia la conosce, sa bene che l'UE non è altro che l'evoluzione della CECA poi divenuta CEE, con in più gli stati del disciolto COMECON che era l'equivalente orientale della CECA esattamente come il Patto di Varsavia era l'equivalente orientale della NATO.
E sa bene anche che una roba di questo tipo, se davvero fosse genuina, avrebbe come primi nemici proprio gli americani, che naturalmente non tollererebbero niente che possa, potenzialmente, ritorcersi contro di loro, facendo protezionismo, essendo economicamente, politicamente e militarmente indipendenti, e così via.
Del resto, che l'UE nasca con l'idea di essere una grande federazione cliente degli Stati Uniti d'America si vede già dal lapsus freudiano di voler chiamarla Stati Uniti d'Europa? E perché non allora Federazione Europea? O Europa e basta?

Ora, di per sé, la questione non è se un eventuale progetto di questo tipo possa essere positivo o negativo, perché se veramente ci facesse stare meglio, nessuno direbbe no.
Il punto è che questo ventennio europeo è stato tutto fuorché qualcosa che ha dato benessere ai popoli europei. Si è visto un antipasto con la Grecia, il primo piatto siamo destinati ad essere noi italiani, e il secondo piatto sarà la Germania. Si è visto dal fatto che i partiti sovranisti sono cresciuti enormemente e sono stati limitati soltanto da conventio ad excludendum più o meno ufficiali.
Ma soprattutto, questo ragionamento fallace che ispira l'europeismo parte dal presupposto che gli USA siano un modello vincente quando sappiamo bene che quel paese, oltre ad essere gravato da un pesantissimo debito pubblico associato alla perdita della loro forza penetrativa - il che spiega l'isteria degli americani in Ucraina (perché sanno benissimo che se perdono, la NATO finisce e finiscono loro) - è anche minacciato da spinte secessionistiche che ad oggi sono fuocherellini ma, un domani che la situazione dovesse peggiorare, si trasformerebbero in incendi. In che modo, sia da imitare il modello americano è un mistero che nessuno sa spiegarci in maniera convincente.

In generale ogni progetto di questo tipo nasce col presupposto, sbagliato perché antistorico, che tutto ciò che è grosso sia anche infallibile che ispirava per esempio la convinzione che le grandi banche non sarebbero mai crollate - convinzione rivelatasi fallace e che ha mandato sul lastrico milioni di risparmiatori, all'anema 'e chitemmuorto - oppure che legarsi ad una moneta più forte, come hanno fatto (e stanno per rifare) gli argentini con gli USA, preservi dal fallimento.
In realtà, per fare una nazione, non occorre essere alti due metri e cinquanta per trecento chili di soli muscoli e correre i cento metri in due secondi facendo così cadere in depressione Usain Bolt e Ivan Drago.
E' sufficiente essere alti 1,60, snelli ma forti, campare sulle proprie gambe e con i propri mezzi, avere qualche dan di cintura nera di Judo, una buona mitraglietta alla bisogna e, in generale, sviluppare la cultura per la quale farsi i fatti propri senza rompere i coglioni al mondo. Se ci è riuscita la Svizzera, non si vede perché non ci possa riuscire l'Italia, per esempio, che ha ben altra bellezza, cultura e tradizione.
L'idea stessa che poi un'Europa militarmente forte sia necessaria per proteggerci da Putin è ridicola. Stiamo parlando di una Federazione Russa che fatica a venire a capo della questione ucraina, figuriamoci se voglia avere problemi con gli altri paesi europei.

L'Unione Europea non diventerà mai Stati Uniti d'Europa se non col ricatto e la violenza degli Stati Uniti d'America. Perché non è un'unione di anime basata sull'amore ma un matrimonio basato sull'ingiustificato terrore - diffuso da una stampa di servi, codardi e collaborazionisti - che un eventuale divorzio si trasformi per il transfuga in un'alleanza contro di esso. Quando basterebbe lasciare liberi i paesi europei di costruire il proprio destino e ci si renderebbe conto che una razionale alleanza europea nascerebbe spontanea senza bisogno di minacciare l'Apocalisse per chiunque rifiuti costruzioni artificiali come l'Euro.
Perché che l'Europa debba in qualche modo condividere un percorso militare, economico e politico, questo non lo mette in discussione nemmeno un nazionalista scatenato e scalmanato come chi scrive. Sarebbe perfetta una NATO europea imperniata su una grande alleanza commerciale, con gli Stati Uniti - e in generale qualsiasi paese esterno - fuori dalle palle.
Ma che l'europeismo attuale sia destinato a distruggere l'Europa, mi pare un fatto incontestabile e innegabile.


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Questa accozzaglia di nazioni chiamata Unione Europea non è che una parodia di qualcosa di molto più alto e nobile, che nascerà soltanto dalle macerie putrefatte di questo schifo.
E il tuo pregevole articolo lo spiega alla perfezione!
 
Sto per scrivere una cosa politicamente molto scorretta.
Negli anni '80 le BR individuarono nelle istituzioni (politici, magistrati, dirigenti di aziende statali etc...) il nemico cui dare forti segnali.
Oggi abbiamo tutti (o perlomeno quelli con due, dicasi due, neuroni funzionanti) la consapevolezza che la quasi totalità dei giornalai da quattro soldi delle tv e dei giornali mainstream abbiano venduto l'anima al diavolo (la questione Covid ci ha tolto definitivamente i minimi dubbi che potevamo avere).
Perché non assistiamo a nessun forte segnale nei loro confronti?
Può bastare il fatto che oggi tra telecamere poste ovunque e celle telefoniche che fungono da spie si abbia la quasi certezza di non passarla franca a differenza degli anni '80?
Possibile che non ci sia neppure un Robin Hood, uno eh, che dia un segnale di esistenza in vita?
Si sono imborghesiti tutti perdendo qualsiasi ideale?
Sono domande che mi faccio da tempo senza riuscire a darmi una risposta convincente
 
Il tuo discorso in teoria sarebbe anche condivisibile ma, a mio modesto avviso, parte da un baco di fondo: la convinzione che il Robin Hood abbia bisogno che non ci siano le celle telefoniche e le telecamere, per farsi strada.
Un mio amico, purtroppo prematuramente scomparso per un tumore anni fa, era una spia dei servizi russi e mi diceva che il modo migliore per nascondersi è farlo alla luce del sole, in mezzo alla folla. Il problema è che gran parte del popolo non vuole risvegliarsi. Mentre Robin Hood si faceva forza di un popolo in miseria, il nostro è un popolo che ha ancora cose da perdere.
Se si accumulassero 100.000 e 200.000 arrabbiati, non ci sarebbe telecamera o cella telefonica che possa fermarli. Una volta che hai fotografato e intercettato qualche centinaio di migliaia di incazzati e questi vengono ad aprirti il culo a casa, le foto e le cimici te le fai fritte in padella.
E' proprio il popolo che deve accendersi, prima ancora di spegnere le telecamere.
 
Giustissimo Franco, il popolo è in catalessi. Quoto al 1000%.
Ma non pensi che ci voglia qualcuno che accenda la miccia per far sì che la catalessi termini e si passi in 1000,10000,100000 a fare le cose che hai descritto?
Perché non c'è più un'anima viva disposta ad accendere la miccia?
 
Qualche rivolta in Francia e in Spagna l’ho vista
Noi purtroppo non siamo capaci… non so il perché
Troppe persone ancora incapaci di vedere la realtà
 
Ormai è risaputo, Spinelli uno dei padri fondatori dell'unione europea andava a battere cassa dagli antesignani della cia. Inoltre scriveva che l'unione europea per nascere aveva bisogno di una forte tensione e di una guerra da farsi contro l'unione sovietica, da farsi al momento opportuno.
 
Finché ho lavorato, a me l'UE e l'Euro sono andati benissimo. Prima, col cambio lira, escudi, peseta, dracme, franchi francesi, franchi belgi, fiorini, scellini, marchi finlandesi, marchi tedeschi, corone perdevo mediamente da 600.000/a piu di 1 milione di lire/anno nei cambi (dato che ogni settimana ero in giro) non parliamo dei costi doganali e le burocratiche pratiche doganali ed il vantaggio successivo vendere e acquistare senza vincoli. Ma...l'itala gente furbacchiona immediatamente ne approfittò. Al bar dove andavo il caffè che prima costava 1000 lire subito costò 1 euro (1926 lire) il panino da 2000 lire costò 2 euro (3872 lire) e così tutto aumentò: dalla risma di carta per stampare alla tintura per pareti, al parrucchiere, alle viti e bulloni (ho tenuto vari scontrini) creando una devastante spirale inflazionistica da cui non ne usciremo mai. In pratica ci siamo autoimpoveriti. Gli altri stati "furbacchiarono"
ma molto meno per varie ragioni. Detto ciò,
già il fatto che UK, Svezia, Danimarca, prime ad aggregarsi avessero rifiutato l'Euro e successivamente Romania, Bulgaria, Ungheria Cekia e Polonia stiano ancora tentennando é la palese dimostrazione che questa associazione non funziona. Ma....
no n ci potremo staccare, non facilmente, non senza collassi economici devastanti perché la trappola è proprio l'Euro che é usato negli scambi commerciali per miliardi di transazioni ed é la 2a valuta al mondo per importanza. Aspettiamo il crollo dell'economia USA e vediamo cosa succede. Non ne siamo lontani.
 

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Franco Marino
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