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  1. Carlotta Rossignoli e il famigerato merito

    Tutte le volte che si vuole riformare la scuola, si commette lo stesso errore di quanto si combatte il cancro: non agire sulle vere cause della malattia. Di per sé guarire dal cancro non è difficile, la vera difficoltà è impedire la recidiva spesso fatale, ragione per la quale di solito all'utente viene asportato l'organo da cui ha avuto inizio la malattia, perché probabilmente è programmato geneticamente per produrre cellule cancerogene. Non potendo asportare la scuola (anche perché...
    Non so come sia la scuola oggigiorno, ho figli vecchi e non ho nipoti. So com'era ai miei tempi: i poveri non arrivavano alle medie e frequentavano le elementari fino alla 6a o 7a, sottoprodotti delle medie. Qualcuno frequentava "la scuola di avviamento". I licei erano 2 con programmi fissi, il "classico" permetteva l'ingresso a tutte le facoltà universitarie lo "scientifico" no ma non ricordo quali fossero escluse. Chiaro che molti si buttavano sulle scuole professionali per avere un lavoro dignitoso. I laureati non avevano problemi. I soldi facevano la differenza.
     
  2. Complessità

    Quando diciamo che il mondo è un posto complesso vorrà pur dire qualcosa, se diciamo che è complesso e dopo parliamo per assiomi, qualcosa non sta funzionando.

    La vicenda arabo-iraniana appartiene ai cicli storico-demografici dell'area.
    Medio Oriente (M.O.) corrisponde all'Impero di Alessandro Magno + la Penisola arabica, quindi, alla culla dei tre monoteismi.
    Il M.O. provò a costituirsi come polo politico-economico in Eurasia.
    Un primo polo fu quello estremo orientale...
  3. Iran e Arabia Saudita c'eravamo tanto amati...

    Doccia fredda sull'avvicinamento Arabia Saudita-Cina (vendita petrolio in yuan e strappo OPEC-USA): il Wall Street Journal scrive: "L'Iran prepara un attacco all'Arabia Saudita (..) pronto anche attacco all'Iraq".
    I media italiani, noti per serietà, commentano: "Iran pronto a far scoppiare III Guerra Mondiale".

    Ma l'Iran ne ha bisogno?
    Le proteste stanno scemando e l'attenzione internazionale è calata.
    La rivalità Iran-Arabia S. precede di molto l'oggi (non a caso lo sciismo si...
    Io ho vissuto in Arabia Saudita dove mi occupavo cose relative al petrolio. Che ad un certo momento vi fossero delle convergenze, sono d'accordo. Che addirittura si amassero un po' meno. In realtà questi due paesi differiscono molto di più di quanto si somiglino. Nel bene come nel male.
    Comunque, ottimo articolo.
     
  4. Cose che se fossimo in Russia..

    Da anni il filorusso deve sorbirsi l'accusa di essere fiancheggiatore del nuovo Hitler. Se poi non è filorusso ma proprio russo, scopre di appartenere ad un paese alieno al resto dell'umanità. Eppure in questi giorni dilaga sui social media l'indignazione per aver soppresso l'obbligo vaccinale ai sanitari.
    Uno dice a se stesso "E' finita l'emergenza e dunque non ci sarà più bisogno del vaccino". E invece gli arieti della dittatura sanitaria ritornano all'assalto.
    Sostanzialmente l'accusa...
    Sono perfettamente d'accordo, ci hanno impedito di lavorare, di mandare i figli a scuola e di avere una vita sociale, poi pontificano sulle scelte dei paesi non allineati dandogli dei fascisti, consiglierei a questi "fulminati " di tagliarsi una ciocca di capelli per protestare contro il reintegro dei lavoratori sanitari 😂😂😂😡😡😡
     
  5. Nuovi attori: Indonesia

    Sin dal Medio Evo, gli europei hanno avuto un'ossessione: scovare da dove provenissero le spezie. Oggi sappiamo che grossomodo arrivavano dall'area dell'odierna Indonesia.

    Paese con 277 milioni di abitanti (quarto posto), ottava potenza mondiale per PIL (sopra UK, Francia e Italia), età media 31 anni e quindicesimo stato per estensione territoriale.
    Il boom economico non è ascrivibile alla sola demografia, poiché il Pil pro capite è passato dal 12,7% di quello USA nel 2000, al 20,2%...
  6. Elon Musk non conosce né Twitter né gli Stati Uniti

    Molti anni fa, in un periodo di buona liquidità, stavo per acquistare una grossa comunità di videogamers. Raggiunto l'accordo attorno ai 40.000 euro, ad un certo punto fui avvolto da quell’istintaccio che nella maggior parte dei casi mi salva dalle fregature e che mi fece tirare indietro. La prima: un venditore assillante e troppo desideroso di vendere. Come mai? Dopo alcune indagini, scoprii che l’amministratore della comunità stava organizzandosi per ricostruirne una praticamente...
    La tua analisi è buona, anzi ottima come al solito a meno che, come dici tu, lui non sappia cose che noi comuni mortali non conosciamo, non abbia già poteri sotterranei a noi ignoti.
     
    "...ma se Twitter è un’azienda privata?"
    L'errore in cui incappano i liberisti e i keynesiani: dare troppa importanza alla forma giuridica della proprietà e soprattutto alla razionalità strumentale, che si basa sul presupposto di conseguire il massimo risultato con il minimo sforzo (minimax). In realtà, a certi livelli il potere - politico o economico - adotta la razionalità strategica, la quale mira a raggiungere determinati risultati strategici (indebolire o cancellare un pericoloso concorrente) nel medio-lungo periodo, costi quel che costi. Chi adotta la razionalità strategica non ragiona come un normale bottegaio, e se ne frega altamente di raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.
     
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    Sto seguendo con interesse la vicenda. Devo dire che la tua impostazione è piuttosto acuta. Il paragone con Trump è proprio ciò che Musk deve aver avuto presente per non buttarsi in qualche mossa dissennata. Ma mi ha colpito di più la tua disamina sulla meccanica perversa che governa i social più diffusi, quelli di supporto al Regime: proprio io, da febbraio, sono stato bannato a raffica per aver pubblicato controinformazione sulla guerra in Ucraina e sono passato per qualcosa come sette profili. Oggi mi hanno bannato per un commento a caso, che solo un malato di mente o qualcuno in malafede avrebbe potuto considerare sospetto. FB è il primo a violare i propri ridicoli e a volte misteriosi standard, e per quello ho sempre rifiutato di dargli accesso ai miei dati personali. I like come droga sono proprio ciò che accade: se hai letto "Mind change" di Susan Greenfield avrai trovato che essi liberano dopamina, ed è proprio il meccanismo patologico su cui si regge il gioco. Gioco di cui mi sto davvero stufando.
     

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  7. Estote parati.

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