LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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    Mentre divampano le polemiche per Albatross, l’innocua biografia del giornalista missino Almerigo Grilz diretta da Giulio Base, colgo l'occasione per fornire qualche suggerimento al “cinema di...
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    A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez. SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo...
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    Quello dei finanziamenti pubblici facili e dell'assistenzialismo delle arti è un fenomeno annoso, un film già visto troppe volte, senza che nessuno riesca a cambiare canale. Già qualche tempo fa...
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Prudenza

Al di sopra di tutte le ipotesi e tentativi di prevedere gli eventi futuri sulla base delle dichiarazioni attuali non bisogna sottovalutare il fatto che gli attori in scena:

- mentono
- ingannano
- provocano
- tendono trabocchetti
- disinformano
- occultano
- mascherano...

cioe` usano tutti gli strumenti possibili per fare in modo che l'avversario cada in errore.

In guerra questa e` prassi. E noi siamo in guerra.

Non sempre cio` che un attore dichiara e` poi in grado di attuarlo, e spesso cio` di cui non fa menzione lo sta gia` pianificando ed attuando.

Chi apertamente dichiara (quindi comunica) il dettaglio delle proprie strategie, dei propri piani non lo fa per informare il nemico, ma per disinformarlo.

Spesso chi dimostra prudenza e debolezza non lo fa perche` ha paura, ma perche` non vuole manifestare la sua determinazione e la sua forza.

Quando si fanno ipotesi spesso proiettiamo su quelle i nostri desideri, le nostre aspettative.
Essere obiettivi non possedendo tutte le informazioni necessarie, e quelle che si hanno non sono nemmeno di prima mano, ci avvicina piu` alla figura dell'astrologo, che a quella dell'analista.

La prudenza in questi casi non e` mai troppa.
 
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Ipotesi

Dovendo ragionare per ipotesi (un esercizio mentale che non ha costi), in attesa di vedere i primi fatti della nuova amministrazione USA, le ultime dichiarazioni di Trump mi suggeriscono un progetto di sostanzioso rafforzamento degli USA sotto il profilo:
- territoriale con il controllo/assimilazione di Canada, Messico, Groenlandia, Panama costituendo di fatto il piu` grande Paese sulla Terra.
Non escludendo che tale approccio si estenderebbe poi al Sud America (con rivoluzioni colorate, golpe, interventi militari diretti) riunendo i due continenti sotto un unico egemone.
- demografico
- economico, con un PIL difficilmente eguagliabile, indipendenza energetica, alimentare, tecnologica...
- militare con un forte controllo sull'Artico, sul Pacifico, sull'Atlantico e sul canale che collega i due oceani

Come se, prendendo atto dell'impossibilita` di essere l'unico egemone del Globo, l'obiettivo si fosse spostato sull'essere il piu` forte fra gli "egemoni regionali".

Ipotesi che, se fosse confermata dai fatti, darebbe via libera ad altri Paesi, localizzati su altri continenti, di adottare lo stesso approccio con i vicini "strategicamente importanti/critici" (ma decisamente piu` deboli) per la loro sicurezza (militare ed economica).

Una cosa e` assai poco probabile: che gli USA rinuncino alla propria testa di ponte europea sul continente euroasiatico.
Ma potrebbero accettare il compromesso di un allargamento della zona di influenza russa verso l'Europa Orientale.

Non e` detto che sia cosi`, ma avrebbe una sua logica, senza sottovalutare il fatto che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
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Aree gravitazionali

"L'assist" che Trump sta dando all'Italia, e che Meloni sembra gradire (ma potrebbe altrimenti?), assieme a quello dato ad Orban in Ungheria, sembra indicare che, nelle previsioni (o nella volonta`) della nuova amministrazione statunitense, l'Unione Europea (com'e` ora) e` destinata a vivere ancora per poco.

Inizierà il rapporto "uno a uno" degli USA con i Paesi europei dove, vista la sproporzione dei mezzi, gli USA saranno sempre vincenti.

Nel contempo, visto le "la massa" genera sempre "forze gravitazionali", si creeranno in Europa le condizioni per la creazione di aree piu` o meno omogenee, composte da Paesi legati da interessi comuni.

Gia` ora Ungheria, Slovacchia, Austria, Serbia sono un primo esempio.

Chi sara` in grado di aggregare attorno a se' l'Italia: qui vedremo lo spessore di "statista" dei nostri presenti e futuri governanti.
 
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Finestre temporali

Dichiarazioni ufficiali fatte ad un certo livello e in determinati momenti assolvono a due funzioni:
1) Provocare reazioni per "saggiare" le posizioni degli amici, dei nemici e dei neutrali
2) Creare e pilotare aspettative.

Pesando le reazioni degli amici si definiscono delle risorse (gli "alleati"), le reazioni dei nemici aiutano a definire i vincoli (gli "avversari"), gli ostacoli, le reazioni dei "neutrali" definiscono i "cooptabili" (i potenziali alleati e avversari del futuro).

Per gli Stati Uniti poi queste reazioni sono da suddividere in due campi: reazioni interne, reazioni internazionali.

Creando aspettative si sposta l'attenzione del "pubblico" su determinati temi (e non su altri), si sensibilizza su determinati problemi (e non su altri) e si promuovono soluzioni che possano essere, in una proporzione significativa (quindi non necessariamente tutte), realizzabili.

Il presupposto necessaio per generare soddisfazione nel proprio pubblico, e` soddisfare necessita`, bisogni, aspettative che l'interlocutore ha, crede di avere, puo` essere persuaso ad avere.

Le forze che Trump sta rappresentando (e che lo sostengono) hanno una finestra temporale di soli 4 anni per agire.

Vista la brevita` di questo periodo devono creare i presupposti (visto che Trump non puo` essere rieletto) per ottenere quanto meno un altro mandato di 4 anni, estendibile di altri 4 (quindi in totale potenzialmente 4+8 = 12 anni di tempo).

Il Presidente USA viene eletto, appunto, negli USA e non "dal resto del Mondo" (pur sul Mondo esercitando il suo potere), ed e` quindi prioritario assicurarsi l'appoggio della propria popolazione (quella che conta) assicurandole vantaggi e benefici "morali" (immagine, autostima, orgoglio, identita`...) e "materiali" (livello di vita, sicurezza...).
Poco importa se ottenuti col proprio lavoro o (tradizione anglosassone) attraverso la pirateria.

Vale quindi (per la "pirateria") il concetto:
- Deve essere vantaggioso (e sicuramente lo puo` essere)
- Deve essere sicuro (e qui` si giochera` la partita fondamentale con gli avversari del resto del Mondo).
 
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URSS - Federazione Russa

Mi capita spesso di leggere commenti dove si reclama l'intervento della Russia in aiuto di Paesi fratelli, amici.

Bisogna essere onesti: la Federazione Russa non e` l'Unione Sovietica e non e` in grado (ancora) di agire come agi` a suo tempo l'URSS con i Paesi dell'Europa Orientale, e i Paesi in via di sviluppo e appena usciti dal giogo coloniale.

Non ha la dimensione di quell'esercito, della marina, dell'aviazione. Non ha una economia di Stato che le consentirebbe di indirizzare dove servirebbe le enormi risorse economiche necessarie (anche a scapito della propria popolazione) per sostenere anche economicamente quei Paesi praticamente "a gratis".

La Russia e` un Paese capitalista, dove vige la proprieta` privata (e non la proprieta` collettiva dei mezzi di produzione). Ha solo (intelligentemente) sotto il controllo dello Stato le strutture economiche strategiche con i profitti delle quali (tolti gli investimenti) finanzia il suo budget annuale.

Va anche detto che, nella guerra moderna si e` visto come la struttura e le impostazioni delle forze armate sia della NATO, sia dell'URSS (se esistesse ora) si sono/sarebbero dimostrate non all'altezza della situazione.
E sotto questa ottica la posizione della Russia ora e` sicuramente piu` efficace ed efficiente di quella che sarebbe stata per l'Unione Sovietica.

Un altro elemento di disequilibrio (URSS - Federazione Russa) e` la massa demografica: URSS 291 milioni <-> Federazione Russa 150 milioni con un tasso di natalita` notevolmente inferiore.

Il PIL nominale e per parita` di potere di acquisto era il secondo al Mondo per l'URSS.
Non altrettanto per la Federazione Russa (PIL undicesimo posto, PIL per potere di acquisto al sesto posto).

Mentre gli USA lottano per guadagnare e mantenere la propria egemonia sul Mondo, la Russia lotta per la sua sopravvivenza e non si puo` permettere passi falsi perche` non perderebbe una provincia da cui succhiare risorse, ma perderebbe se` stessa.

Una breve cronistoria per capire in quanti conflitti la Federazione Russa e` stata coinvolta dalla sua nascita (dicembre 1992 - dicembre 2024 = 32 anni):
- 25 dicembre 1991 nasce la Federazione Russa
Passano due anni e:
- 11 dicembre 1994 prima guerra cecena
Passano 5 anni e:
- 7 agosto 1999 seconda guerra Cecena
Passano 9 anni e:
- 8 agosto 2008 guerra in Georgia
Passano 6 anni e:
- 20 febbraio 2014 Maidan, occupazione della Crimea, conflitto nel Donbass
Passa un anno e:
- 30 settembre 2015 intervento militare in Siria
Passano 7 anni e:
- 20 febbraio 2022 inizio operazione militare speciale in Ucraina

La pressione militare (da aggiungere a quella economica che ha superato quella che l'URSS ha subito durante la Guerra Fredda) e` enorme e rivela l'intenzione da parte degli USA di mettere fine (sconfitta strategica) alla Federazione Russa; pressione che arrivera` fino ad un passo dallo scambio nucleare reciproco e definitivo (per l'Umanita`).

Personalmente concordo con l'affermazione di Putin: un Mondo senza la Russia non ha ragione di esistere per i russi, per cui si va fino in fondo.
 
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Pochi punti fermi

Pochi punti fermi se vogliamo veramente comprendere per poi agire con qualche probabilita` di successo:

1) L'Europa tutta (quindi anche Francia e Gran Bretagna) esce sconfitta dalla Seconda Guerra Mondiale subendone le inevitabili conseguenze. Chi come Paese occupato e sottomesso dai vincitori, chi perdendo i privilegi (per esempio le colonie) che possedeva prima di quel conflitto.

2) L'idea che l'Europa sia stata non sconfitta, ma "liberata" dal nazismo e dal fascismo e` nella sostanza una falsita`. La stragrande maggioranza della popolazione europea ha sostenuto, o quanto meno non si e` mai seriamente opposta, ai regimi che la governavano.
Regimi coerenti con lo spirito e le ideologie dominanti in quell'epoca. Regimi che allora erano non "reazionari", ma "rivoluzionari".

3) Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale i Paesi dell'Europa hanno vissuto in una condizione di servitu` (com si conviene agli sconfitti) piu` o meno edulcorata, condizionata nella forma dai rapporti di forza internazionali (USA-URSS) e dal loro modificarsi, ma "suddita" nella sostanza.

4) Ma un conto e` essere "servo", accettarne la condizione in attesa di una eventuale "emancipazione", altro conto e` essere "alleati del Padrone" che si e` vestito, per l'occasione, da "liberatore" tanto quanto ci si veste da Babbo Natale in occasione delle Feste.

5) Il "Padrone" dell'Europa e` un soggetto che si ritiene:
a) Indispensabile, senza di lui non e` possibile esistere)
b) Superiore, piu` in alto di tutti
c) Lungimirante, perche` piu` in alto di tutti vede piu` in la` di tutti e sa, quindi, cosa sia giusto o meno per i propri sudditi
Con un Padrone come questo discutere, portare il proprio punto di vista, cercare accordi, o anche solo compromessi, che comprendano soluzioni vantaggiose per se` diverse (o in contrasto) con i suoi di interessi e` semplicemente impensabile.

6) Le classi dominanti dei "Paesi servi" (i vassalli con i propri valvassori e valvassini) non hanno interesse a modificare la situazione di servitu`, perche e` dal perpetuarsi di questa condizione che dipendono i loro personali privilegi e benefici.

Il primo passo per iniziare seriamente un processo di cambiamento, piu` o meno violento, piu` o meno elitario, e` essere consapevoli del proprio stato, della propria oggettiva condizione, essere realisti, con i piedi per terra (-> umili).
 
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Modifiche della Costituzione Ucraina

Un altro elemento, non secondario, che allunga i tempi di una regolamentazione del conflitto in Ucraina e` il fatto che una trattato di pace che deve riconoscere, da parte dell'Ucraina, la perdita dei territori entrati a far parte della Federazione Russa richiede una modifica della Costituzione dell'Ucraina (dove sono elencati i territori che la compongono).

Senza questo riconoscimento e senza la modifica della Costituzione tutto sarebbe "Provvisorio" in attesa della prossima occasione per reiniziare il conflitto (piu` la legittimita` degli eventuali atti terroristici ivi portati a termine).

Questa modifica deve essere votata (secondo le procedure delle modifiche costituzionali) da un Parlamento legittimo, con un Presidente legittimo.
Quindi nuove elezioni presidenziali e del Parlamento, insediamento, votazioni, Corte Costituzionale.

Tutto questo richiede non poco tempo ed estrema chiarezza sugli articoli da modificare/modificati, ma senza tutto questo nessun trattato di pace verra` sottoscritto dalla Russia e le ostilita` non si fermeranno.

Le promesse richiedono l'esistenza di una fiducia e di una affidabilita` che "l'Occidente" ha perso da tempo.

Chiaramente una volta regolamentata la faccenda dello status dell'Ucraina, tutte le sanzioni emesse da USA/NATO e Unione Europea contro la Russia dovrebbero essere annullate.
E anche questo richiedera` tempo e trattative.

L'alternativa e` o una sconfitta militare della Russia in Ucraina, o una resa senza condizioni dell'Ucraina stessa.

Sono forti le componenti USA che non hanno alcun interesse nella conclusione di questo conflitto.
Vedremo nel 2025 quanto potere sul Presidente USA queste componenti hanno.
 
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Risorse

Molte volte abbiamo letto/ascoltato, specie da politici statunitensi, delle risorse (minerarie, energetiche, alimentari) che si trovano nell'80% dell'Ucraina non controllata dalla Russia.

Mentre il business della guerra, vantaggioso per i complessi industriali militari occidentali (in primis USA, ma anche francesi, tedeschi ed italiani), in caso di fine del conflitto si ridurra`, USA, Gran Bretagna, Francia, Polonia, si stanno preparando per il successivo business: la ricostruzione dell'Ucraina.

Un nuovo "Piano Marshall", dove scorreranno centinaia di miliardi di dollari, per la gestione del quale ci si sta accordando spartendosi la torta.
Non avvenendo nulla gratis in questo Mondo, il controllo delle risorse ucraine di cui prima parlavo sono uno dei principali "tornaconti" di questa operazione.

I "volontari" operanti in Ucraina (migliaia di polacchi e, subito dopo per quantita`, di francesi) che "volontari" non sono, sono gia` li` per essere pronti a presidiare militarmente i bacini di queste risorse, visto che il Governo ucraino in quella situazione non sara` in grado di gestire la realta` di centinaia di migliaia di soldati (armati) che rientreranno a casa incazzati, feriti, mutilati, disoccupati.
In ogni caso i suoi funzionari riceveranno, come abitudine ormai consolidata da quelle parti, lauti compensi per chiudere gli occhi ed "agevolare".

Delle Regioni rimaste in mano del Governo di Kiev quella di Dnepropetrovsk (Dnepr in ucraino) e` la piu` ricca e i combattimenti ora sono a pochi chilometri dal confine di quella Regione.
Le altre Regioni "piu` ricche" sono gia` parte della Federazione Russa.

Non prevedo negoziati seri prima dell'autunno del 2025.
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La Destra

Il trend in Europa gia` da qualche anno, ma che sara` in crescendo nel prossimo futuro, vede affermarsi in sempre piu` Paesi "forze di destra", intese come forze politiche concentrate nella difesa (per quanto piu` possibile) degli interessi nazionali (economia, politica, cultura), dei valori "tradizionali".

Questo trend ha ovviamente una azione "disgregante" nei confronti della Unione Europea, anche perche` Paesi "nazionalisti" non sono i piu` adatti a mantenere, coltivare, promuovere rapporti collaborativi con altri Paesi (altrettanto "nazionalisti") con i quali sono in competizione politica, economica, culturale.

Guardando le cose da questa prospettiva, e guardando indietro nella Storia, alcuni analisti russi specializzati in politica internazionale, vedono nella religione il possibile collante dell'Europa del futuro.

In questo senso, dicono, sara` interessante vedere quale sara` il successore dell'odierno Papa (orma ottantottenne, cinque anni piu` di Biden).

Parliamo ovviamente di fra 10, 15 anni.
 
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Ricambio

Sara` interessante un altro cambio ai vertici la cui data non siamo in grado di prevedere,
Sara` il "nuovo Papa", visto che il presente ha gia` 88 anni e non sta proprio bene di salute.

Il "fattore religione" non e` assolutamente da sottovalutare in Occidente per il prossimo futuro in questo deserto di valori, morale, etica in cui viviamo.

La Chiesa (come istituzione anche politica) ha sempre avuto grande capacita` di precorrere i tempi per "rimanere a galla" e, se possibile, esserne alla guida.
 
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Il Presidente della Pace...

Nel frattempo attorno alla Russia:

In Romania le elezioni Presidenziali sono state rinviate "sine die" dalla Corte Costituzionale per "l'influenza russa sui media".

In Moldavia la Presidente neoeletta Sandu non riconosce il Capo della Unita` Territoriale Autonoma della Gagauzia, il Capo della Gagauzia non riconosce il Presidente moldavo a causa "dei brogli" nelle elezioni.

In Georgia il Presidente uscente non se ne vuol andare e minaccia di indire nuove elezioni (non riconoscendo valide le precedenti), ed il nuovo Presidente eletto dovra` insediarsi il 29 dicembre di quest'anno.

In Bielorussia il 28 gennaio 2025 si terranno nuove elezioni presidenziali e "l'opposizione" gia` si prepara per le manifestazioni di protesta.

In Armenia si svolgeranno esercitazioni militari miste fra esercito armeno e esercito USA, mentre l'Azerbaijan chiede all'Armenia che 300.000 azeri (equivalenti al 10% della popolazione armena) "rientrino" in quel Paese.

Come vedete la pressione attorno alla Russia (rendendo instabili quelle regioni) continua, approfittando anche di questo "interregno" negli USA dove Biden Presidente uscente si occupa quasi esclusivamente di graziare parenti e amici e le decisioni politiche vengono prese dallo staff democratico che lo ha "sorretto" in tutto questo tempo.

In attesa che Trump (che non si capisce ancora bene se sia vittima o complice di queste azioni) si insedi il 20 gennaio 2025 alla Casa Bianca.
 
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Oligarchia

Parlare (e sparlare) degli "oligarchi" russi che agiscono ed influenzano le decisioni di Putin e non vedere che gli USA sono nella sostanza, e da lungo tempo, ormai una Oligarchia equivale alla pagliuzza nell'occhio di uno contro la trave dell'altro.

Che poi in "Occidente" gli oligarchi vengano chiamati "imprenditori di successo" non cambia di una virgola il discorso.
 
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Borderline

Una persona che vive "sui bordi" (borderline) e` una persona che sta ad un passo dal compiere atti inconsulti.

Avverranno quando si realizzeranno specifiche condizioni, una coincidenza di fatti, un livello di sovreccitazione tale da scatenarlo.

E la direzione delle sue azioni sara` determinata da cio` che fino a quel momento lo ha formato, condizionato, "costruito".

Per i "servizi" questi individui sono speciali ed indispensabili, e presso di loro lavorano dei veri specialisti nell'arte del "condizionamento programmato" che sanno come "caricare" questa "munizione umana" per poterla poi scatenare al momento, luogo, obiettivo opportuno.

Poi i mass media indagheranno sul passato di questa "munizione umana", scopriranno le sue molteplici contraddizioni, il suo passato piu` o meno avventuroso, si chiederanno il perche` e troveranno molte possibili ragioni, ma non il "fucile" che quel proiettile umano ha sparato.
 
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Mantide Religiosa

Un Vassallo che tifa per un "Sovrano" (Presidente USA) che vuole "l'America nuovamente Grande" sta vivendo probabilmente un momento di smarrimento.

Da quando un Sovrano sogna la ricostruzione della grandezza del proprio Regno "a proprie spese"?

Per quello ci sono le colonie, i feudi, i vassalli, valvassini e valvassori.

Cioe`, quel vassallo sta tifando per chi lo spremera` fino all'osso sperando che abbia un occhio di riguardo per lui.

Non a caso esiste lo slogan "USA e getta", e Kissinger lo ha detto piu` volte: "Essere amici degli USA puo` essere fatale" tanto quanto per il maschio della Mantide Religiosa.
 
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NATO - Ucraina

Discutere se l'Ucraina debba o meno far parte della NATO e` fuorviante perche` nella sostanza (ma non ancora nella forma), l'Ucraina e` presidiata (leggi: occupata) dalla NATO che le fornisce:

- istruttori
- mezzi pesanti e leggeri
- aerei ed elicotteri
- munizioni
- missili
- intelligence
- obiettivi, coordinate (rete satellitare)
- comunicazioni (Starlink + sistema NATO)
- missili di precisione a medio raggio gestiti da personale NATO
- soldati sotto forma di "volontari"
- soldi per pagare le proprie forze armate (e non solo)

Le altisonanti dichiarazioni sulla "non ammissibilita`" dell'Ucraina alla NATO hanno fini ipocritamente propagandistici perche` ammettere che un Paese "protetto" dalla NATO non riesce ad opporsi al suo "aggressore" suonerebbe decisamente male.
 
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Assuefazione

Qualsiasi massacro, crimine di guerra, eccidio sistematico e ripetuto, quando trova nei mass media giornalisti, opinionisti, commentatori, blogger disposti al "si, ma..." cioe` a trovare sempre una qualche giustificazione (giustificare = rendere giusto) che fanno da contraltare a coloro che invece decisamente, risolutamente condannano senza se ne` ma, di fatto genera due fenomeni:

- sdoganatura (e` brutto, ma in certe situazioni "puo` essere comprensibile che succeda (se non proprio giusto)" (-> finestra di Overton).
- assuefazione, insensibilita`, seguito da disinteresse, impotenza, rassegnazione.

Se a questo aggiungiamo un lungo processo di criminalizzazione non tanto di individui ben determinati che hanno compiuto precisi reati, quanto di intere categorie, etnie, gruppi religiosi, politici "a prescindere", significa che "ci stanno" incamminando nell'identico processo di disumanizzazione che permise (e per molti giustifico`) cio` che successe a ebrei, comunisti, omosessuali, zingari, slavi (la lista non e` breve} durante la Seconda Guerra Mondiale dove in troppi si sono girati dall'altra pare, hanno chiuso gli occhi, hanno tollerato, sopportato, giustificato.

Ridurre progressivamente la capacita` di condannare, indignarsi, ribellarsi contro i crimini compiuti troppo spesso proprio dagli Stati equivale a concedere loro "carta bianca".

Ci sara` magari una nuova Norimberga, ma dopo...
 
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Garanzie

Quando sento parlare di "garanzie per la sicurezza dell'Ucraina" in caso di conclusione del conflitto, mi viene in mente un precedente storico.

Quando nel 1945 si concluse la Seconda Guerra Mondiale, Germania, Italia e Giappone ottennero quelle garanzie: "il presidio militare" (tutt'ora in atto a 80 anni di distanza) dei loro Paesi da parte dei vincitori, unito alla perdita della loro sovranita` (-> sovranita` limitata).

Queste sono le garanzie concesse per chi ha rifiutato tutte le proposte atte a prevenire il conflitto fatte fino al 2013 e le proposte di pace fatte nel 2022 rifiutate preferendo una "vittoria certa" sul campo grazie all'aiuto "decisivo" da parte della NATO.
Per cui: o ti riesce di vincere sul campo, o ti arrendi senza condizioni (-> Germania, Italia, Giappone).

Capisco che per gli USA una conclusione del conflitto senza l'entrata dell'Ucraina nella NATO equivale ad una sconfitta, anche perche` l'obiettivo originario per cui avevano iniziato fin dal 1993 ad investirvi miliardi ed energie era l'Ucraina si`, ma soprattutto la Crimea (-> Mar Nero).
Ma cosi` succede a chi preferisce la guerra (col rischio di perderla) alla diplomazia (quella vera).

Poi la Russia se si andra` veramente a trattativa, trovera` il modo di salvare la faccia a Trump, perche` nei rapporti internazionali o sei in grado (eufemisticamente) di cancellare dalla carta geografica il tuo avversario, o sai che ci dovrai in ogni caso convivere in futuro.

L'umiliazione non ha mai garantito nulla alla pace vera.
Chiedete alla Cina (-> secolo dell'umiliazione), o alla Germania (-> Trattato di Versailles).

In alternativa a tutto cio` c'e` sempre un conflitto diretto USA/NATO - Russia, dove si decidera` il vincitore o la distruzione del Pianeta.
 
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Conferenza stampa

Putin nella sua conferenza stampa fra le altre cose ha elencato tre elementi fondamentali per poter condurre un negoziato con l'Ucraina:

- Base pre-accordo di Istanbul
Cioe` i pre-accordi sottoscritti da Russia ed Ucraina ad Istanbul subito dopo l'inizio delle ostilita` (2022) possono essere consideratati come base per iniziare la discussione.
Cioe` tutto cio` che era stato negoziato fino a quel punto non dovra` essere ri-negoziato.

- Potere legittimo in Ucraina
Al momento non esiste (dal punto di vista della Costituzione Ucraina e quindi non una decisione russa) un "potere legittimo", e tutte le investiture/nomine che il Presidente illegittimo ha messo in atto dalla fine della sua legittimita` in poi, sono automaticamente illegittime.
Decidano gli ucraini come, ma una negoziazione legalmente vincolante e` possibile solo con un potere riconosciuto legittimo dalla Costituzione ucraina con sentenza della Corte Costituzionale Ucraina (pieni poteri per la firma).

- Realtà sul terreno
Piu` il tempo passa, piu` possono essere le Regioni dell'Ucraina che, dopo un legittimo referendum popolare possono decidere di entrar a far parte della Federazione Russa.
E quando quelle Regioni entrano nel novero dei territori che la Costituzione Russa dichiara come parte della Federazione, diventano non negoziabili.

Credo sia evidente che la Russia non ha alcuna fretta di iniziare negoziati, ed il fatto che anche l'Ucraina li rifiuti a priori non e` un ostacolo, anzi.

Costituire un "potere legittimo" in Ucraina richiedera` tempo, candidati, elezioni, e tutto cio` risultera` "demotivante" per le truppe al fronte: perche` combattere e rischiare la vita quando fra poco tutto finira`?
A quel punto il fronte risultera` fortemente indebolito.

Alla luce di tutto cio` il progresso sul campo delle truppe russe non potra` che velocizzarsi, anche perche` l'avverarsi delle tre condizioni non significa un cessate il fuoco, ma solo il possibile inizio di negoziati.
Non so come Trump potra` risolvere la questione "in 24 ore". Ma neanche in 24 giorni.

L'obiettivo della Russia (ancora una volta espressamente dichiarato da Putin nella conferenza stampa) non e` un cessate il fuoco, ma una pace stabile e duratura.
E in quel contesto si aggiungeranno al destino dell'Ucraina le richieste di garanzie di sicurezza piu` volte richieste dalla Russia (vero motivo del conflitto) che non possono essere il risultato di una semplice carta scritta (che sara` prima o poi strappata come tutte le altre sottoscritte dall'Occidente) ma azioni reali sul terreno.

Se un conflitto "caldo" della NATO con la Russia e` il vero obiettivo dell'establishment statunitense non vedremo alcun serio negoziato di pace, ma un allargamento del conflitto.

E` a questo allargamento del conflitto (considerato altamente probabile) la Russia si sta seriamente preparando.
 
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Complessi Industriali

Come esiste un "Complesso Industriale Militare" esiste anche un "Complesso Industriale Sanitario".

E come la pace e la stabilita` e` in contraddizione con gli interessi del Complesso Militare, salute e benessere sono in contraddizione con gli interessi del Complesso sanitario.

Per cui provocare tensioni, conflitti, instillare la paura di aggressioni, creare instabilita` e nemici genera bisogni che il Complesso Militare "si propone" di soddisfare con armi sempre piu` sofisticate, moderne, "invincibili" che per funzionare veramente (viste le continue sempre nuove minacce) devono essere costantemente aggiornate, rinnovate, sostituite -> acquistate.

E, ovviamente, provocare epidemia, pandemie piu` o meno reali, instillare la paura di contagi, creare insicurezza, genera bisogni che il Complesso Sanitario "si propone" di soddisfare con vaccini e medicinali sempre piu` sofisticati, all'avanguardia, moderni, "sicuri", efficaci che per funzionare veramente (viste le continue sempre nuove minacce per la salute) devono sempre essere costantemente aggiornati, rinnovati, sostituiti -> acquistati

Il soddisfacimento dei bisogni "indotti" artificialmente e` il volano che consente ai vari "Complessi Industriali", e multinazionali profitti infiniti.
I bisogni indotti artificialmente come reazione a paure create ad arte consentono la vendita di soluzioni inutili a problemi inesistenti.

Certo, serve un pubblico che di fatto smetta di essere composto da "cittadini" per diventare composto da "consumatori paganti", ed inoltre analfabeta funzionale, reattivo/controreattivo e sicuramente sprovvisto di pensiero critico costruttivo autonomo.

Pensiero unico, "cancel culture", realta` virtuali, lotta alle identita`, frullati culturali, cancellazione e modificazione della memoria storica sono alcuni degli strumenti utilizzati.

Tra l'altro il mancato soddisfacimento dei bisogni primari (sopravvivenza e sicurezza in primis) con la contemporanea artificiale attivazione dei bisogni secondari (appartenenza, stima e autostima, realizzazione в autorealizzazione) di fatto a quel punto innaturali (perche` privi delle fondamenta che solo il soddisfacimento reale dei bisogni primari possono dare) genera "eterni bambini" destinati all'eterna immaturita`.

Sociologi e psicologhi tutto questo lo sanno, saggi, studi, esperimenti, ricerche su tutto questo esistono (spesso, non a caso, finanziati e commissionati dagli stessi Complessi Industriali), ma vanno cercati, studiati, e richiedono lettori non anafabeti funzionali, perche` richiedono la comprensione di frasi con piu` di una subordinata che agli analfabeti funzionali abituati agli smile, abbreviature e slang, micromessaggi "soggetto, verbo, complemento" tutto abbreviato e possibilmente in immagini, e che da una vita non leggono un libro serio (troppo difficile e noioso!) quei saggi, quelle ricerche risultano "troppo difficili e complessi" per essere anche solo approcciati.

Un ottimo lavoro.
 
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Negoziazione

Quando si parla di negoziati leggo molte inesattezze dovute, molto probabilmente, ad una mancanza di esperienza in questo campo.

Professionalmente io vengo dalla vendita diretta, e per la precisione, dal "porta a porta" quando molti anni fa` questo ancora si poteva fare liberamente.

Qualsiasi vendita e` in sostanza una negoziazione, tanto piu` nel "porta a porta" dove il potenziale cliente si trova nella posizione pregiudiziale che non vorrebbe nemmeno farti entrare in case sua.

Questa (pregiudiziale) e` la posizione che da` inizio alla negoziazione: l'obiettivo diventa poter iniziare a parlare (magari in casa seduti attorno ad un tavolo), colloquiare, pur sapendo che le posizioni del venditore e del potenziale cliente sono agli estremi, inconciliabili sulla carta.

Quando Putin dice di essere disposto senza pregiudiziali al negoziato con la controparte ucraina, dice esattamente questo: so, che siamo su posizioni opposte (che ognuno cerchera` di difendere), ma sono disposto ad iniziare a discuterne senza pregiudiziali.

Tornando all'esempio del venditore "porta a porta", il riuscire a sedersi attorno ad un tavolo col potenziale cliente significa poter iniziare un dialogo il cui obiettivo e` (attraverso il proprio comportamento, la scelta degli argomenti e delle parole piu` "opportune", l'ascolto attivo...) creare un clima di fiducia (cliente: mi sembra una persona a modo con cui si puo` discutere) e se possibile di simpatia (parlare con lui e piacevole).

Non a caso le prime fasi di una negoziazione "difficile" possono durare a lungo: il tempo necessario per creare un minimo rapporto di fiducia reciproca.

Solo dopo aver instaurato questo rapporto inizia il vero ascolto. E dove c'e` ascolto (cioe` attenzione da parte dell'interlocutore) gli argomenti (se non sono "stupidi") iniziano ad arrivare e la negoziazione prende corpo.

Il passo successivo e` capire cosa puo` suscitare interesse (cioe` essere visto come utilita`, tornaconto) nella controparte di cio` che ho intenzione di proporre.
Posso usare argomenti come vantaggi (spesso solo generici), benefici (solitamente ben mirati), posso sensibilizzare/problematizzare per acuire bisogni, evidenziare (e rendere attuali) possibili conseguenze, implicazioni anche "non piacevoli se...", ma sempre con molto tatto.

Non ci puo` essere spazio per imposizioni del proprio punto di vista, delle proprie argomentazioni, ma solo l'essere d'accordo su determinati punti che riguardano appunto il suo tornaconto.

Il processo della negoziazione e` un vero e proprio lavoro che ha le proprie regole, i propri tempi, ritmi, fasi che piano piano portano ad un risultato che puo` essere un accordo (in cui ambedue siamo soddisfatti), un compromesso (in cui siamo in parte soddisfatti e in parte no, ma i rapporti si mantengono per successivi possibili sviluppi), o nella peggiore delle ipotesi, una rottura.

Quando leggo di soluzione di problemi complessi (e spesso incancreniti) in "24 ore", mi vien da sorridere.
Quando leggo di condizioni pregiudiziali per il solo iniziare a discutere (di fatto la richiesta di una resa senza condizioni "a priori") pure.
 
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