LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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    Il sovranisti sono un’erba infestante, l’ho detto e lo ripeto senza alcuna rettifica eufemistica. E non vi è timore da benpensante atterrito dal cambiamento nelle mie parole. Perché il...
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    Mentre divampano le polemiche per Albatross, l’innocua biografia del giornalista missino Almerigo Grilz diretta da Giulio Base, colgo l'occasione per fornire qualche suggerimento al “cinema di...
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    A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez. SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo...
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    Quello dei finanziamenti pubblici facili e dell'assistenzialismo delle arti è un fenomeno annoso, un film già visto troppe volte, senza che nessuno riesca a cambiare canale. Già qualche tempo fa...
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Deep...

Ogni Stato ha fra i propri obiettivi primari la conservazione di se` stesso, la sua propria difesa sia dai nemici esterni, che da quelli interni.
Lo Stato ambisce (dovrebbe se non e` vassallo) ad essere "Sovrano", cioe` indipendente dai condizionamenti di altri Stati, e "Supremo" in quanto ha (ed e`) l'autorita` esclusiva nel/del suo Territorio/Popolo.

La conquista dello Stato e` fondamentale per quelle oligarchie egemoni nel campo economico: grazie a quella "conquista" oltre al potere economico, acquisiscono quello giudiziario, militare, legislativo ed esecutivo. Per non parlare del totale controllo dei servizi di intelligence e dell'informazione.

Essendo questa "condizione" in antitesi al concetto di democrazia (perche` in questo caso il Popolo non controlla proprio nulla), dove la democrazia e` venduta come valore e caratteristica peculiare di quel "Sistema/Stato/Regime" la contraddizione viene risolta col sistema del "doppio Stato", o dello "Stato parallelo", cioe` quello che negli USA viene definito il "Deep State/Stato Profondo".

Come lo "Stato Palese" si avvale di uomini per funzionare, i quali vanno ad occupare i posti chiave delle proprie istituzioni (il Presidente, il Comandante Militare, il Giudice Supremo, il Legislatore...), con posizioni, ruoli, mansioni ben definite, con strutture ed organigrammi che permettono il loro funzionamento in "funzione" della propria esistenza come Stato e della sua azione all'interno e all'esterno del Paese secondo determinati obiettivi, lo Stato profondo agisce infiltrandosi e contaminando con propri uomini (solo a lui fedeli per scelta o necessita`) quelle istituzioni e quei posti chiave, combattendo, eliminando qualsiasi figura che possa opporsi a questa "infiltrazione/contaminazione".

Pensare che il gruppo oligarchico sia compatto, senza conflitti di interessi al suo interno, senza diverse/divergenti opinioni sulle priorita`, sulle modalita` e` pura ingenuita`. Su di una cosa loro sono d'accordo: lo Stato va occupato, perche l'alternativa e` che lo Stato governi e comandi su quelle "oligarchie".

Quando Trump afferma che vuole distruggere il "Deep State" per "liberare il Popolo americano" dice una sciocchezza, perche` o e` ingenuo, e finira` ammazzato (fisicamente o politicamente), o semplicemente sta agendo supportato da una parte di quel "Deep State" che dice di voler distruggere, contro quella parte che ad oggi risulta (o deve risultare) perdente nei propri obiettivi/priorita`.

Ma il fatto che quel "Deep State" debbe occupare lo Stato degli USA non e` proprio in discussione e Trump e` un loro uomo.
 
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Priorita`

Se, come ci insegna la Storia, per tre volte la Russia fu attaccata attraversando il territorio dell'odierna Ucraina cosa c'e` di piu` importante per la Russia del non "concedere" l'Ucraina alla NATO? La Siria o qualche altra Regione "strategica"?

Se dalle possibilita` si passa, come e` giusto che sia, a definire le probabilita`, all'ultimo posto delle analisi vengono le priorita`.
Prima fra tutte le priorita` la sicurezza delle frontiere della Russia, calcolando che non certo l'Ucraina in se` puo` essere una minaccia, come pure la Polonia o i "Baltici",, ma gli USA con l'intera NATO si`.

D'altronde proprio la Storia ci insegna che non fu` la Germania (da sola) ad attaccare l'Unione Sovietica, ma la Germania con tutta l'Europa dietro.

Tempo al tempo, dal crollo dell'URSS sono passati poco piu` di 30 anni, e solo 25 dalla gestione di Putin: una generazione, cioe` per la Storia poco piu` di niente.
 
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Lo show deve continuare...

Per comprendere l'atteggiamento/comportamento stile "show permanente" di Trump si devono tener presente un paio di cose:

- Chi lo ha fatto eleggere sborsando cospicue somme di denaro per poter entrare nella sala di comando della Casa Bianca, non lo ha fatto per restare li` solo 4 anni. Tempo troppo breve per realizzare i propri programmi strategici

- Chi decidera` se dopo Trump verra` eletto il suo Vice Presidente (come e` quasi sempre successo) sara` l'elettorato statunitense, non altri. Se cio` si realizzasse quel gruppo di potere avrebbe a disposizione potenzialmente 12 anni per portare a termine i propri programmi

Per cui la principale priorita` "tattica" (per permettere lo sviluppo successivo dei piani strategici) e` mantenere ed accrescere l'appoggio dell'elettorato statunitense a cui andranno "venduti" una serie di risultati sul piano internazionale, e dimostrati una serie di risultati successi sul piano interno che risultino tangibili per l'elettorato (buona parte risultato della "mungitura" imposta ai propri "alleati").

Quindi l'interlocutore principale delle sceneggiate di Trump e` l'elettorato interno; a lui sono diretti i suoi proclami, le sue dichiarazioni altisonanti, le sue danze di guerra, le sue sceneggiate.

Nei rapporti con Cina e Russia le discussioni, come ha gia` dichiarato Rublio, non saranno pubbliche e gli accordi/compromessi che ne scaturiranno (che non necessariamente saranno tutti pubblici, come e` gia` successo) saranno il risultato dei reali rapporti di forza.
 
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Cabaret

Qualsiasi persona di buon senso che abbia nella sua vita discusso, negoziato, contrattato qualcosa sa che queste faccende si trattano con "serieta`", perche` solo di una persona seria ci si puo` fidare (per il futuro) del rispetto di in un accordo.

Gli ultimatum, i "prendere o lasciare", gli "sdegnosi rifiuti", la cafoneria ed il machismo servono solo per "impressionare" qualcuno che non e` sicuramente la tua controparte "alla tua altezza".

Se invece usi questo armamentario contro chi, in quanto a forza, e` un bambino significa solo che ti piace vincere facile, e che probabilmente con un adulto della tua stazza avresti qualche difficolta`.

Lasciamo il vanesio Trump alle sue performace da cabaret (un cabarettista anche lui lo fu) e aspettiamo i discorsi seri.
 
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Inizia il "dopo"

Come di consuetudine, dopo la festa, i fuochi di artificio per una "promozione", inizia il lavoro vero, con un primo contatto con la realta`.

Nell'assumere una nuova posizione (il vertice), un nuovo ruolo (il comandante), nuove mansioni (risolvere problemi) il "neo promosso" si incontra con chi (spesso a prescindere da chi sale al potere) ha il contatto continuativo e diretto (in genere i servizi di intelligence [17 negli USA]) con le situazioni reali, con i problemi reali, con le reali difficolta`, con le reali risorse.
Informazioni "riservate" se non proprio top secret.

E da quell'incontro il "neo promosso" comincia a conciliare cio` "che vorrebbe fare" (e spesso ha promesso per essere eletto) con cio' "che e` nella possibilita` (o gli e` concesso) di fare", cioe` i limiti oggettivi alle sue promesse, ai suoi piani.

L'accesso a tutte queste informazioni e` in genere progressivo (cioe` parte dal momento dell'effettiva elezione) man mano che si avvicina la data dell'insediamento, e nell'ordine dalle meno segrete e critiche fino ai "top secret" e alle reali criticita`.

Il nuovo Segretario di Stato (Ministro degli Estri USA) Rublio a proposito dell'Ucraina ci informa che:

- "L'unico modo per risolvere questi problemi è tornare al pragmatismo, ma è anche importante tornare alla serietà, e ciò richiede un duro lavoro diplomatico..."
[conferma quindi l'assenza di pragamatismo e di serieta` del precedente approccio]

- "... vogliamo che la guerra in Ucraina finisca. Ovviamente, ciò richiederà una diplomazia complessa e intensa. Tutte le parti dovranno fare delle concessioni, perché né la Russia né l'Ucraina possono massimizzare gli obiettivi che si sono prefissati in questo conflitto.
[conferma che in 24 nulla si puo` risolvere, che niente sara` semplice, che si dovranno fare concessioni perche` le "posizioni di forza" non sono cosi` forti come si vorrebbe]

- "Ma non sarà deciso in conferenze stampa o in interviste, dovrà essere discusso nel modo in cui si discutono tali accordi: in un ambiente in cui usiamo la nostra influenza, il nostro potere e le nostre risorse nazionali per ottenere non solo la fine del conflitto, ma anche la stabilità a lungo termine in Europa e oltre. Non credo che nessuno voglia vedere la fine di un conflitto che in due o tre anni porterà alla sua ripresa.
[ci dice che i negoziati non saranno pubblici, che avranno un costo anche per gli USA, che l'obiettivo non puo` essere un "cessate il fuoco" ma la soluzione dei problemi che hanno dato origine al conflitto e che vanno oltre l'Ucraina]

Cioe` un ritorno alla realta` (e si spera alla realpolitik).

Negli USA il Segretario di Stato non e` colui che decide la politica estera, ma colui a cui e` stato dato il compito di metter in pratica, portare a termine, eseguire le decisioni in quell'ambito del Presidente.
Se non ci riesce salta e viene sostituito. Da qui la sua prudenza, i suoi tenere i piedi per terra, il suo non creare aspettative che potrebbero poi rivelarsi irrealizzabili e costargli il posto.

E tutto cio` andra` discusso da uomini "prestati allo Stato" (Trump e Rublio) con due "uomini di Stato" (da 25 anni al timone del proprio Paese) Putin e Lavrov, con alle loro spalle Xi Jinping.
Non gli sara` facile.
 
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Obiettivi

L'obiettivo strategico degli USA e` separare la Russia dalla Cina, ed evitare alleanze, associazioni, aggregazioni di altri Paesi a questo nucleo.
Quale tattica usera` Trump per dare inizio a questo processo (non di breve durata) lo vedremo a breve.

Mentre le periferie di questo nucleo (Russia-Cina) sono e saranno l'obiettivo dell'offensiva destabilizzatrice degli USA, il rafforzamento del nucleo stesso (anche a scapito della perdita di qualche "periferia") diventera` l'obiettivo strategico di Russia e Cina.

La scomparsa di questo "nucleo', il suo indebolimento, o peggio ancora, dissoluzione sarebbe una vittoria schiacciante per gli USA.
Per questo e` una priorita` assoluta difenderlo e rafforzarlo.

Perche` per opporsi all'egemone bisogna essere forti sia sul piano economico/finanziario, che su quello tecnologico-scientifico, che su quello militare-strategico e nessuno dei due (Russia e Cina) e `in grado da solo di adempiere a questi compiti.
Uniti sono in grado di "integrarsi" a vicenda.

  • Putin ha 72 anni e davanti a se` altri 5 anni nella carica di Presidente. Avra` allora 77 anni.
  • Xi Jinping ha 71 anni. Fra 5 anni ne avra` 76.
  • Trump ha 78 anni, e fra 4 anni, al termine del suo ultimo mandato (salvo riforme costituzionali) ne avra` 82.

La prima finestra utile e` quindi di 4-5 anni.

Alla Russia in tutti i modi costituire/consolidare un anello costituito da Paesi "non nemici", meglio se amici/alleati, attorno alle sue frontiere.

Alla Cina il presidio della quella parte dell'Oceano Pacifico prospiciente alle e sue coste indispensabile per difendere le sue rotte commerciali marittime.
 
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Talassocrazie e Tellurocrazie

La dissoluzione della Russia (cioe` la sua divisione in tanti piccoli staterelli) non e` di per se` un recente programma "dell'Occidente" dopo che "qualcosa e` successo".
Il fatto e` che, per la sua sopravvivenza ed il successo dei propri piani, "l'Occidente" non ha alternative alla dissoluzione della Russia.

E finche` la Russia esiste (e puo` esistere solo nella sua forma di "Impero Tellurocratico" [terrestre]) essa sara` sempre inevitabilmente di ostacolo agli "Imperi Talassocratici" (marittimi) quali furono la Gran Bretagna ed ora gli Stati Uniti d'America.

E piu` questo "Impero Tellurocratico" riuscira` ad attrarre attorno a se` amici ed alleati, piu` il suo potere si estendera` a gran parte (se non tutto) il continente Eurasia, lasciando sempre meno spazio vitale agli Stati Uniti (per loro natura colonizzatori).

Anche perche` la Cina (viste le sue lunghe coste e la moltitudine di isole sull'Oceano Pacifico e la sua potenza econimica fondata sul commercio) ha deciso di essere esse stessa una "Potenza Talassocratica" in concorrenza con gli USA.

Non a caso la possibile unione, collaborazione, associazione, organizzazione anche solo commerciale fra Russia e Germania (altra "potenza tellurocratica") e` stata sempre vista come "fumo negli occhi" dagli USA (e dalla Gran Bretagna prima, che ha anche per questo organizzato/sponsorizzato ben 2 Guerre Mondiali).

E hanno ragione gli analisti USA a dire che l'alleanza fra la Russia e la Cina potrebbe essere mortale per gli Stati Uniti, a cui resterebbe solo il controllo del "Mondo Anglosassone" e (finche` dura e decidera` di continuare ad essere suo vassallo) dell'Europa Occidentale.

Agli USA tocchera` combattere su due fronti contemporaneamente, e se per necessita` dovra` farlo "alternaivamente", concedera` al fronte "libero" di rafforzarsi mentre quello "occupato" li impegna.

Come ora (e Trump lo ha ben capito) che mentre gli USA impegnano ingenti risorse a contenere la Russia in Ucraina, la Cina si rafforza e costruisce portaerei in serie.

Sara` un caso che il primo Capo di Stato con cui Trump e` entrato in contatto diretto (telefonico) prima del suo insediamento e` stato proprio il cinese Xi Jinping?
 
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La riscossa...

A soli 4 giorni dall'insediamento di Trump nella Casa Bianca, data piu` simbolica che foriera di grossi cambiamenti immediati, una riflessione "complessiva" e` d'obbligo.

E` dal 2008 che gli Stati Uniti hanno compreso e constatato che il loro programma di totale egemonia mondiale era minacciato.
Due fatti:
1) Il discorso di Putin a Monaco del 2008
2) L'intervento militare russo in Georgia nello stesso anno


Ed in reazione a questa mutata situazione (al tempo piu` potenziale che reale) hanno aumentato progressivamente (giustificandolo agli occhi degli alleati e del Mondo approfittando delle reazioni indotte dalle loro provocazioni) il livello di "contenimento" della Russia:

1) contenimento del suo sviluppo economico con sanzioni ed embarghi progressivamente sempre piu` aggressivi, totali, coinvolgendo ( = costringendo) in queste azioni tutti i Paesi in qualche modo legati, dipendenti, sottomessi a loro, comprando le loro élite, conducendo "rivoluzioni primaverili, colorate", mobilitando le centinaia di "Organizzazioni Non Governative" da loro finanziate per creare il necessario clima russofobico che giustificasse agli occhi dell'opinione pubblica i disagi conseguenti alle sanzioni (vedi interruzione delle forniture energetiche a basso costo) imposte per "un bene superiore": la democrazia, la liberta`, la difesa dal russo aggressore

2) contenimento "informativo-cognitivo" applicando in tutti i Paesi in qualche modo controllati da loro una serrata censura sui mezzi di informazione russi, ma non solo: estendendo questo boicottamento usando veri e propri programmi di "cancel culture", la negazione della stessa lingua e cultura russa (letteratura, teatro, musica) non escludendo da cio` neanche lo sport, creando ostilita` anche verso i comuni cittadini "colpevoli" di essere russi e di parlare russo.

3) contenimento a livello politico cercando di isolare politicamente e diplomaticamente la Russia sostenendo e instaurando attorno ai suoi confini Governi "ostili", antirussi, russofobi, nazionalisti che, anche contro gli interessi dei propri cittadini, applicassero misure quanto piu` possibili ostili (dalla chiusura dei propri spazi aerei, alla limitazione del numero dei valichi di frontiera, all'inasprimento delle procedure per il trasporto di merci ed il passaggio di persone).

4) contenimento a livello militare spingendo la Russia ad intensificare in modo significativo le proprie spese militari, la dislocazione delle proprie truppe (uomini e mezzi) sulle proprie frontiere diventate a rischio, ad intervenire militarmente in modo diretto in aree per lei critiche (Georgia, Siria, Ucraina) agendo (gli USA) sui governi dei Paesi limitrofi spingendoli ad assumere posizioni ostili verso la Russia (Ucraina, Polonia, Finlandia, Svezia, Moldavia, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Azerbaijan...) creando i presupposti per presenti e futuri possibili conflitti militari divenuti inevitabili (continuando questa situazione) nell'ottica del mantenimento e consolidamento delle aree di influenza russa (Russia che non e`, al pari degli USA e della Cina, un "piccolo Paese" marginale nell'arena mondiale)

Nonostante questo massiccio dispiegamento di mezzi la Russia (in collaborazione sempre piu` stretta con la Cina) e` riuscita a contenere ed ad opporsi a questa pressione modificando se` stessa (culturalmente, socialmente, economicamente, politicamente e militarmente) per meglio adattarsi al clima ostile che la circonda, utilizzando e spendendo per questo enormi risorse economiche e mettendo a serio rischio la solidita` di se` stessa come Stato e la fiducia della propria popolazione nella propria guida politica e militare.

E` riuscita a creare ed allargare (sempre in collaborazione con la Cina) una serie di associazioni, organizzazioni, alleanze politico-economiche che vanno dalla Organizzazione di Shangai ai BRICS che le hanno consentito di opporsi all'isolamento politico ed economico a cui gli USA volevano relegarla e, nel contempo, a creare e proporre una realta` che fosse "alternativa" al modello di collaborazione proposto/imposto dagli USA ai suoi "associati".

Ora il Mondo si e` sostanzialmente diviso in due aree: "l'Occidente Complessivo" a guida USA, ed "il Resto del Mondo" che ha nella Russia e nella Cina i suoi piu` importanti leader e/o punti di riferimento ed a livello piu` locale altri leader emergenti (India, Iran, Brasile...)che, se vorranno rimanere fuori dal dominio USA, dovranno decidersi ad in integrarsi, intensificare la loro collaborazione sia economicamente, che (in modi differenti dalla Alleanza NATO dominata da un unico Capo: gli USA) militare.

Quindi la nuova Amministrazione USA guidata da Trump deve confrontarsi con questa realta`, che non e` proprio quella che la precedente Amministrazione sperava di ottenere, dove la potenza militare della Russia non e` piu cosi` marginale come quella ereditata dalla dissoluzione dell'URSS, e la potenza economica della Cina non e` piu` quella del mero Paese "manifatturiero" al servizio del capitale Occidentale.

Quindi a rischio per gli USA (che continuano ad essere una superpotenza) sono sia l'egemonia militare, che quella economica.

Il programma "MAGA" enunciato da Tump (Make America Great Again) vorrebbe tentare di creare le condizioni per un rilancio della propria egemonia contrastando due avversari, per necessita` "solidali": Russia e Cina.

Rompere questo asse (Russia-Cina) per poter affrontare separatamente queste due Potenze, dovendo decidere quale sia la migliore strategia per gli USA, quella che le potrebbe dare i maggiori vantaggi, ma che non comportasse pericoli vitali per la propria sopravvivenza.

Vedremo quali acrobazie Trump ha escogitato per cercare di avviare gli USA verso una riscossa diventata irrinunciabile, pena il declassamento e, nella migliore delle ipotesi, il diventare il piu` forte "Attore Regionale" fra gli altri Attori (piu` o meno forti, piu` o meno alleati) del Mondo futuro. In attesa di una nuova occasione, se le verra` concessa.

Questo riguardera` i prossimi 15-20 anni.
 
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Time to time...

Secondo me non bisogna sottovalutare il fatto che Trump e` stato eletto:

1) con una risicata maggioranza in termini di voti popolari assoluti;
Trump 50% e 75 milioni e 500 mila voti
Harris 48.8% e 74 milioni di voti

2) i Democratici, con dietro di loro il complesso militare industriale USA e gran parte del sistema mediatico (Holliwood compreso) hanno un enorme potere ancora nelle loro mani

Non a caso il russo Naryshkin (direttore del servizio di intelligence internazionale) avverte che particolare attenzione va posta sulla sicurezza personale di Trump: troppi nemici in Patria

E finche` i programmi di Trump non si discostano molto da quelli delle forze che lo sostengono e lo hanno fatto eleggere va tutto bene.
Se dovessero discostarsi troppo non gli verrebbe lasciato alcun spazio di manovra (se lo lasciano vivo).

Sono i programmi di queste forze quelli che e` fondamentale conoscere per sbilanciarsi sul futuro, non tanto le dichiarazioni di Trump in se`.

Grosse novita` concrete non me le aspetto nei primi mesi, e forse per tutto il 2025.
Poi si vedra`.

D'altronde ne` la Russia (che ha i suoi di programmi), ne` la Cina (con i propri) hanno fretta.
Il tempo non gioca a favore degli USA.
 
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MEGA contro MESA

Mark Rutte (nuovo Segretario Generale della NATO) ha dichiarato:

“In generale, l'economia russa non è più grande delle economie dei Paesi Bassi e del Belgio messe insieme. Voi due, messi insieme, siete l'economia russa. Ma producono in tre mesi quello che l'intera NATO produce in un anno <...>".

Dichiarazione che gia` di per se` dimostra un uso quanto meno arbitrario (se non proprio manipolatorio) dell'uso dei numeri e dei concetti di economia.

E prosegue (ecco l'obiettivo): "...non hanno i nostri alti salari, non hanno la nostra burocrazia, possono muoversi a una velocità superiore e hanno essenzialmente creato un'economia di guerra.”

E continua dicendo che i Paesi dell'UE dovrebbero spendere fino al 10% del PIL per le forze armate, invece dell'attuale 2%, se volessero costruire un sistema di difesa al di fuori della NATO:
“Sarebbe fantastico avere qualcosa come una NATO europea, ma allora dimenticate il 2% del PIL. Allora si dovrebbe aumentare la spesa [per la difesa] all'8-10%”.
Altrimenti, ha detto il Segretario generale, gli europei dovrebbero “imparare il russo” o fuggire in Nuova Zelanda.

Tenete presente che almeno il 50% degli europei da` credito a queste dichiarazioni, e che i governanti europei (accuratamente selezionati e formati dalle succursali [ONG ed istituzioni universitarie e para-universitarie varie)] della CIA in Europa in lunghi anni) supporta questa tesi.

Per inciso la Russia "che ha l'economia dei Paesi Bassi e del Belgio mesi assieme" in guerra attiva da tre anni contro la NATO in Ucraina spende meno dell'8% del PIL.

Dove credete che andra`/andrebbe (dipende dagli europei) quel 10%, che su di un PIL della UE di circa 17.000 miliardi di euro (la Russia ha un PIL di circa 2.000 miliardi) sarebbe di 1.700 miliardi di euro (stratosferico)?

Al MAGA (Make America Great Aganin) a spese del MESA (Make Europa Small Again).
 
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Sciiti...

L'Iran e` un Paese "sciita" e anche l'Irak e` un Paese a maggioranza "sciita".

E se "l'abbandono" di Hezbollah, di Assad in Siria, fosse parte di un accordo (tacito, segreto?) per il quale ad Israele si "concede" di consolidarsi mettendo in sicurezza i propri confini (sua area di influenza) e all'Iran si "concede" di mantenere il suo progetto nucleare e di attestarsi in Irak (sua area di influenza)?

Nell'ottica di un "aggiornamento" degli equilibri mondiali (per la regione del Medio Oriente) secondo i nuovi rapporti di forza ci starebbe.

Per sferrare un colpo mortale all'Iran "incolpando" Biden (per il quale colpo da un punto di vista militare la coppia Israele-USA e` gia` pronta da tempo) prima dell'insediamento di Trump e` rimasta una settimana.

Tutto puo` succedere anche dopo, ma a brevissimo si firma a Mosca un trattata di partenariato strategico fra Russia ed Iran in sostituzione di quello del 2001 (altri tempi) che comprende anche l'area militare...

E di Iran-Israele si parla sempre meno nei media-megafono occidentali.


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Sguardi sul futuro prossimo possibilie

Se, come si aspetta la Russia, ma anche conviene agli USA, i futuri negoziati verteranno non tanto sul destino dell'Ucraina, quanto su di un generale riassetto degli equilibri mondiali alla luce dei nuovi rapporti di forza, dovremo aspettarci una serie di significative novita`, di radicali cambiamenti.

Per quanto e` dato da sapere, questi negoziati coinvolgeranno esclusivamente le due "superpotenze": USA e Russia.
Europa, Cina (e ovviamente Ucraina) non vi prenderanno parte.

Venuti meno (de facto) i vincoli del "Diritto Internazionale" (a cui nessuno piu` presta ne` attenzione , ne` rispetto), si ragionera` in termini di interessi sulla base dei rispettivi rapporti di forza.

Ad esempio, se Trump (in realta` le forze che lui rappresenta) realmente "cooptera`" (la forma e` relativa) Canada e Groenlandia, di fatto questo cambiera` veramente poco sul piano militare per la Russia: quelle regioni sono gia` presidiate da forze NATO/USA.
Interessera` a Trump che la Russia "non si immischi" in cambio di... (negoziato).
Se Trump vorra` "carta bianca" in Centro America ed in America Latina, su questo dovra` negoziare, dando in cambio cosa?... (negoziato)

Due esempi di due argomenti strategicamente importanti per Trump (USA) (i suoi "vantaggi") sui (e per i) quali si potra` negoziare molto freddamente, molto cinicamente.

Dove "carta bianca" non significa semplicemente "te lo concedo", ma "non mi intrometto".

Le Americhe con meta` Artico possono valere una Eurasia con l'altra meta` d'Artico per territorio, demografia, risorse energetiche, minerarie, alimentari...

Se gli analisti vicini a Trump (in realta` le forze che lui rappresenta) concludono che il progetto globalista, per come stanno le cose, non ha futuro, si negozia per portare a casa il piu` possibile di quello che resta sul tavolo sulla base dei reali rapporti di forza.

Quattro anni di mandato Presidenziale di Trump (e cinque anni quelli che restano a Putin) sono il tempo necessario per far partire questo treno.

Mi aspetto da ambo le parti, comportamenti (anche sul piano strettamente miliare) "poco ortodossi" nella consapevolezza che non ci saranno "Articoli 5" ad ostacolare questi processi.
 
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Eurasia

Ovviamente al programma chiamato "Cancel Culture", che per gli amanti dell'inglese maccheronico non significa "il cancello delle culture" ;-) ma una cultura (persona, gruppo, Paese...) che viene ostracizzata, boicottata, evitata, licenziata o aggredita, spesso con l'aiuto dei social media, preferisco il concetto di "Permeabilita` Culturale" dove fra culture diverse e` possibile uno scambio "osmotico" che ha come obiettivo non l'annullamento, la dissoluzione delle diversita` culturali, ma il loro possibile reciproco arricchimento.

Niente di nuovo sotto il sole.
Lo sa bene chi vive in Alto Adige/Sud Tirolo, o in Valle d'Aosta, o ai confini con la Slovenia. Lo sanno bene gli abitanti della Sicilia che tanto hanno dato e ricevuto dai confinanti d'oltre mare.
Quindi contributi dalla cultura francese, tedesca, "slava", "araba", albanese...

Con i suoi 20.250 chilometri di confine terrestre con 14 diversi Paesi confinanti la Russia gode/subisce una "permeabilita`" pronunciata e originale.

Anche solo limitandosi alle grandi famiglie culturali: l'Europa ad Ovest, il Medio Oriente e l'Asia Centrale a sud e la Cina a sud est. Cristianesimo, islamismo, buddismo, confucianesimo.

L'enorme dimensione del suo territorio, ha permesso a etnie, anche profondamente diverse fra loro, di poter vivere in un "proprio territorio", impedendo il "melting pot" all'americana e favorendo la gradualita` dei confini culturali caratterizzando l'essenza/ricchezza del Continente Euroasiatico dove un Popolo a lui estraneo (gli statunitensi) si sono sforzati da sempre di combattere ed impedire a tutti i costi il suo sviluppo, la sua integrazione, trovando nelle arroganti élite europee la necessaria spalla per i propri obiettivi colonizzatori.

All'Europa il Sovrano statunitense impone di isolarsi ermeticamente da questa possibile unione/integrazione creando barriere fisiche, commerciali, culturali artificiose escludendola da vie di comunicazione terrestri sicure, non soggette alla pirateria anglosassone, economiche, dirette "da Lisbona a Shangai, da Helsinki a Nuova Delhi".

Quando avremo Politici ( -> l'interesse della Polis) che si occuperanno veramente e finalmente dei legittimi interessi del proprio Paese, il naturale processo di integrazione/comunicazione dei Paesi che fanno parte di questo enorme continente riprendera` con forza perche` e` nell'interesse di ognuno che questo sia.

Nell'altro enorme continente (le Americhe), dove le sue etnie originarie sono state sterminate e sostituite con etnie di provenienza europea, dove il colonialismo, la pirateria, la schiavitu` lo ha governato per secoli, quei Paesi dovranno decidere se essere "il giardino di casa" degli USA o un territorio dove culture diverse, storie diverse possano convivere, collaborare nel reciproco interesse.
Ma cio` riguardera` loro, non l'Eurasia.
 
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Ridefinizioni...

Due argomenti discussi domenica sulla principale rete televisiva russa dove niente e` casuale, niente e` improvvisato.
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E` arrivato il tempo in cui possiamo dire che:

- l'individuo in se` non e` "un/il valore". L'individuo in se` non esiste, esiste solo in relazione con altri individui: famiglia, scuola, lavoro, societa`, Paese. Si deve porre fine all'individualismo come valore e obiettivo di vita.

- finiamola di dire che un Paese, una Nazione puo` vivere senza una "ideologia". Gli animali possono vivere senza una ideologia.
L'Uomo senza ideologia, e` un Uomo senza obiettivi per il futuro, senza l'immagine di come vorrebbe costruire la societa` in cui vive, il proprio futuro.
Un "cittadino" senza ideologia (di fatto "un consumatore") puo` essere cittadino di qualsiasi Paese al mondo che, proprio perche` senza una propria ideologia "nazionale", non ha identita`, Cioe` l'obiettivo dei globalisti.
 
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Disarmati

Provate ad immaginarvi la situazione in cui l'Europa ha dato tutti i suoi armamenti (svuotando i magazzini) all'Ucraina per la guerra con la Russia, ed ora per riarmarsi e` costretta ad acquistare nuove armi dagli USA, armi che gli USA controllano (attivandole/disattivandole) in remoto.

Cioe` gli USA sono riusciti, tramite lo spauracchio dell'aggressione della Russia, a disarmare completamente l'Europa e in caso di un conflitto con gli USA l'Europa sarebbe perdente fin dai primi giorni (chiedete alla Danimarca...)

Altro che Hitler che con la "guerra lampo" per sconfiggere la Polonia impiego` due settimane, e la Francia un mese e mezzo.

Con l'Unione Sovietica le cose andarono diversamente.
Ma ancora una volta il nemico e` la Russia ;-)

La salvezza dell'Europa sta ad Est, non ad Ovest. In tutti i sensi (e prima che sia troppo tardi).
 
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Un nuovo vento soffia...

Il livello di demagogia usata da troppi politici emergenti in questa fase storica e` pari alla loro ignoranza della Storia e della Politica ( -> al servizio della Polis).

E se ignoranti non sono, il fatto stesso di usare la Storia in modo cosi` ipocrita, superficiale e strumentale per conseguire i propri personali interessi (che nulla hanno a che vedere col benessere del Popolo che vorrebbero rappresentare) indica la loro inadeguatezza e irricevibilita` come statisti, Politici ( -> al servizio della Polis).

Dal definire nazista qualsiasi nazionalista/patriota perche` "nazista" era l'appartenente al partito "nazional" socialista, partito "nazionalista" tedesco, al definire Hitler un "comunista/socialista" perche` fondatore del partito nazional-"socialista" sono due esempi di questa miseria culturale e politica.

L'incapacita` di inquadrare fenomeni di portata storica nel giusto contesto, di comprenderne il vero significato riuscendolo a cogliere dall'insieme complessivo delle sue componenti, la tendenza a soffermarsi (strumentalmente) sui dettagli (il "dito") non "vedendo" la sostanza (la "luna") fanno di questi "politici" delle caricature dei ben piu` degni professionisti delle televendite.

E tutto questo funziona (nel senso che agisce efficacemente in funzioni di...) perche` il terreno su cui agisce e` caratterizzato da ignoranza, egocentrismo, infantilismo, alienazione, irresponsabilita`, confusione, sbandamento dove anche il "vento" che scaturisce dalle loro scoreggie ha l'effetto su menti del loro pubblico di uno tsunami invece di allontanarlo (il pubblico) da chi quel vento nauseabondo produce.
 
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Nord Stream

Il destino di Nord Stream (non il Nord Stream 2) sarà deciso entro questo gennaio da un tribunale svizzero.

Se non verranno prese decisioni diverse, il Nord Stream verrà messo all'asta.
Il costo del progetto supera i 10 miliardi di dollari.
I costi di riattivazione non superano i 700 milioni di dollari.

Il favorito per l'acquisto del gasdotto è l'investitore statunitense Stephen Lynch, autorizzato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti a negoziare anche con le società colpite da sanzioni.

Si sostiene che Trump sia interessato a che gli americani acquistino il Nord Stream e ne riavviino il funzionamento: in questo modo, gli Stati Uniti non dovranno nemmeno produrre gas, ma si limiteranno a vendere il gas russo all'Europa con il proprio margine.

Gli "alleati" ;-)

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Torneranno gli Imperi?

Il "Mondo Anglosassone" comprende, oltre agli Stati Uniti, la Gran Bretagna il cui Capo di Stato (al momento Re Calo III) e` anche Capo di Stato del Canada e dell'Australia.

Che le azioni di Trump (coadiuvato da Musk) stiano andando nella direzione di un forte (e sostanzioso) indebolimento politico ed economico della Gran Bretagna e del suo Commonwealth (a tutto vantaggio degli USA) e` evidente.
Per quanto riguarda l'aspetto militare la loro totale dipendenza dagli USA e` nota.

Con la totale sottomissione di queste componenti di quel Mondo (anglosassone) il "fronte artico" passa sotto il diretto controllo degli USA (l'Australia serve per il Pacifico).
Il suo controllo piu` che a finalita` militari (di fatto quell'area e` area NATO) ha finalita` economiche.

Il controllo delle immense ricchezze di quei territori avrebbe un benefico impatto sull'enorme massa di dollari circolanti nel Mondo (e corrispettivo deficit USA) che troverebbero in quelle risorse un "corrispettivo reale/materiale" e non solo "di carta".

Per i Paesi del sud dell'Europa (in particolare l'Italia, ma anche la Spagna) si aprirebbe una futura funzione (sempre da vassalli) di influenza sull'Africa (almeno quella settentrionale).

Tirar fuori gli USA dal rischio di un tracollo finanziario (con enormi ripercussioni sul piano interno ed internazionale) richiede che ai dollari "di carta" corrispondano "dollari veri".
Da cui il controllo delle risorse (energetiche, alimentari, territoriali, demografiche, tecnologiche, militari...) e di un Territorio in cui il dollaro sia "dominante" nell'economia e nel commercio per esportare l'inflazione USA e riequilibrare (quel tanto che basta) la bilancia dei pagamenti.

Secondo la "loro" logica (che ha fondamento) solo dopo questo risanamento gli USA saranno pronti ad un confronto diretto e vincente (sul piano economico e/o militare) con la "controparte".
I tempi di questo percorso di risanamento si misurano in almeno 15-30 anni.

Un'altra componente del "Deep State" USA ritiene invece che bisogna fin d'ora combattere e "vincere" gli avversari prima che sia troppo tardi (i "Democratici").
Sembra che al momento questa seconda componente sia perdente.

Le implicazioni di questa "nuova politica" vanno nella direzione di una evoluzione del processo detto "multipolare" (che non significa "pace", ma semplicemente esclude il progetto globalista) dove le varie "Potenze Regionali" estenderebbero le loro aree di influenza (con possibili conseguenti conflitti regionali) rimanendo comunque all'interno di una realta` caratterizzata dall'interdipendenza reciproca e dai reciprochi rapporti di forza.

Ritornera` l'epoca degli "Imperi" stile prima della Prima Guerra Mondiale di soli 110 anni fa? I posteri vedranno.
 
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Il "Presidente"

Se prendete un attore da cabaret (Zelenskij per esempio) e lo mettete a comandare una portaerei, non vi potete aspettare che svolga il proprio compito con competenza.

Le sue competenze sono altre: recitare, fingere, interpretare, drammatizzare, far ridere, tenere alta l'attenzione, identificarsi, adattarsi, assumere altrui personalita`...
Guidare una nazione, comandare l'esercito, gestire le relazioni internazionali, interpretare processi storici, sociali, amministrare..., tutto cio` non rientra nelle sue competenze.
Ma puo` operare egregiamente come "prestanome", come marionetta manovrata da altri ben sopra le sue reali potenzialita` e competenze di governo.

Ed il rischio per quell'attore (Zelenskij per esempio) di "andar fuori di matto" per le enormi responsabilita` che pesano sulle spalle di un Capo di Stato e` dietro l'angolo.

E se le decisioni strategicamente importanti non le prende sicuramente lui, quelle piu` terra terra, tattiche, di breve respiro si`.
E i risultati si vedono, quando per poter apparire in qualche modo vincente davanti al suo pubblico e mentore (e` un attore) decide di sacrificare decine di migliaia di soldati (propri concittadini) a Kursk, Kurakhovo, Bachmut... invece di ritirarli e posizionarli su linee difensive piu` sicure.

E il suo entourage, come si conviene a quello di un attore alla fine della sua carriera, sa che contraddirlo, irritarlo, provoca reazioni emotive isteriche e violente degne di una soubrette in declino, che preferisce notizie false, ma gratificanti, alla triste, desolante verita`.

Ecco, questo e` il Presidente di un Paese che aveva 50 milioni di abitanti, aveva grosse potenzialita` di sviluppo ed un futuro "normale" se solo avesse saputo salvaguardare la propria indipendenza e sovranita` mantenendosi neutrale e "ponte" fra Est ed Ovest, e non finire fra incudine e martello.
 
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