LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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    Non fidatevi mai dei rossi, specie delle frange più chiassose, scalmanate e fanatiche che se la tirano da nazionalisti. MAI. Anche se, putacaso, dovessero presentarsi alla porta travestiti da...
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    Il sovranisti sono un’erba infestante, l’ho detto e lo ripeto senza alcuna rettifica eufemistica. E non vi è timore da benpensante atterrito dal cambiamento nelle mie parole. Perché il...
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    Mentre divampano le polemiche per Albatross, l’innocua biografia del giornalista missino Almerigo Grilz diretta da Giulio Base, colgo l'occasione per fornire qualche suggerimento al “cinema di...
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    A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez. SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo...
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  • Un film già visto
    Quello dei finanziamenti pubblici facili e dell'assistenzialismo delle arti è un fenomeno annoso, un film già visto troppe volte, senza che nessuno riesca a cambiare canale. Già qualche tempo fa...
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Illusioni ottiche

Quando il Segretario Generale della NATO dice che "L'Europa non e` in grado di difendersi da sola senza gli USA" non dice tutta la verita`.

Innanzitutto quale Europa?
Quella che tanto piace agli anglosassoni che esclude a priori il Paese piu` vasto e popoloso (la Russia), o l'Europa vera?

Perche` l'Europa vera (dal Portogallo agli Urali) e` in grado benissimo di difendersi e dagli USA, e dalla Cina e da qualsiasi altro "malintenzionato".
E questo non solo militarmente, ma anche economicamente e politicamente.

Dividi et impera, ingannare per poter piu` facilmente dominare.

L'ignoranza e l'inconsapevolezza (che generano ingenuita`) sono armi nelle mano del nemico.
 
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Democrazia, Autocrazia, Totalitarismo

Spesso nelle Universita` (ce ne sono di vario tipo e di varia "tendenza", specie quelle "libere" gestite dalle Organizzazioni Non Governative di "sorosiana" memoria) si insegna che esistono tre tipi di ordinamento: la democrazia, l'autocrazia e il totalitarismo: la prima e` cosa buona, la seconda non e` buona, la terza e` molto cattiva, sottintendendo ovviamente che solo in "Occidente" regna la democrazia, altrove si sa...

Il discente "ingenuo", o gia` "plasmato" sceglie con molta facilita` (visti i presupposti con cui la cosa viene presentata) "l'Occidente democratico", specie se questo discente/studente vive nei Paesi definiti "autocratici" o "totalitari".
Non a caso molte delle "rivoluzioni colorate" che infestano il Mondo hanno in quegli studenti universitari i principali promotori/agitatori.

Ma la questione, quella vera, e` che esistono si` le "autocrazie" e i "totalitarismi", ma quelle che vengono definite/vendute come "le democrazie", sono in realta' "oligarchie", realta` questa diventata evidente in modo quasi sfacciato negli ultimi anni.

Oligarchie (spesso transnazionali) che decidono (piu` o meno alla luce del sole) con la potenza del loro denaro chi e come deve governare/comandare indipendentemente dalla volonta` popolare che, sempre piu` spesso, si esprime come maggioranza relativa dei votanti di una quota sempre piu` ridotta degli aventi diritto al voto; condizioni queste che non fanno altro che agevolare e facilitare l'azione degli oligarchi.

Stante cosi` le cose c'e` da essere orgogliosi di essere una "autocrazia". specie se questo termine lo si intende come storicamente e` stato inteso, in particolar modo nell'Impero Bizantino (l'Impero Romano d'Oriente, che diede i natali alla cristianizzazione della antica Rus', trasmettendo successivamente dopo la sua caduta, la sua tradizione e cultura imperiale agli Zar dell'Impero Russo dal XV secolo fino alla Rivoluzione del 1917).

Autocrazia in russo si dice "Samoderzhavja" ("samo" da se`/auto e "derzhava" potenza/potere che, sottinteso, deve prendersi cura dei propri cittadini) e caratterizza proprio specificatamente la forma imperiale russa (Rossijskaja Derzhava).
Un ideale, chiaramente, ma che proprio perche` tale definisce a priori senza equivoci cosa si intenda per buon e cattivo governante, per chi ha fatto grande il proprio Paese e chi invece lo ha svenduto.

E` evidente, almeno per un russo, che alla oligarchia che domina l'Occidente propagandata come "Democrazia" e` mille volte preferibile l'autocrazia (che e` per definizione "sovrana" e "suprema"), anche in considerazione del fatto che una democrazia vera, sostanziale (quindi non semplicemente formale, cioe` "vuota") e` un sistema che ha dimostrato nei secoli di essere, al pari di altre forme di governo, pura utopia.

Ora, la "Democrazia Sostanziale" e`, e deve essere. un obiettivo, un ideale, che richiede pero` un Popolo formato, istruito, sensibilizzato, informato, "non analfabeta funzionale", che si interessi attivamente della "Res Publica" e sia politicamente attivo.
E l'obiettivo vero che necessariamente deve essere proiettato su piu` generazioni, e` formare un Popolo con queste caratteristiche.
Poi si potra` parlare di "Democrazia".
 
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Utopie,,,

Da tempo, rendendomi conto del totale stravolgimento e fraintendimento (spesso strumentale) dato al significato dei termini: sinistra, destra, centro, (per non parlare di comunismo, socialismo, fascismo, democrazia, liberismo...) ho smesso di usarli per evitare equivoci e fraintendimenti.

Preferisco non fidarmi delle etichette e degli involucri accattivanti ed aprire "le confezioni" per vedere cosa veramente c'e` dentro.

Penso, e non credo di essere il solo, che fra carita`, generosita` e equita` ci sia una certa differenza.

- La carita`, troppo spesso, e` un atto che serve piu` ad acquietare la propria coscienza che a far veramente del bene. Ma in certe societa` puo` alleviare la sofferenza di qualcuno.

- La generosita`, che non e` un obbligo, ma una scelta e` in genere qualita` di un animo nobile, denota empatia e altruismo. Allevia le sofferenze e, spesso solleva dal bisogno, chi entra in contatto con queste persone "speciali".

- L'equita` caratterizza la giustizia e la giustezza di chi (persona o societa`) si prende cura delle necessita` e dei bisogni delle persone senza doverle far sentire in debito, o umiliandole, ma elevando l'equita` (la giustezza) ad un valore condiviso e rispettato da tutti.

Non ho una grande stima per le societa` (i sistemi sociali) che "fanno la carita`".

Ma pur non disprezzando una societa` che sa essere anche "generosa", senza necessariamente dovendolo essere, preferisco una societa` "equa", dove accanto al sacrosanto riconoscimento dei meriti sussiste la doverosa attenzione ai bisogni delle persone, anche di quelle che, per le piu` svariate ragioni, non sono state in grado "di cogliere le opportunita`", di farsi valere per quanto realmente valevano, e anche di chi nella societa` non ha saputo/voluto (ma Schopenauer ci insegna "che non si puo` volere che cio` che si vuole") inserirsi, adattarsi.

Una mezza utopia, un possibile importante componente di una ideologia, in ogni caso "una bussola" che dovrebbe aiutare ad orientarsi nei momenti bui.

Il livello di equita` in una societa` e` per me cio` che me la fa preferire e per la quale sarei disposto a combattere.
 
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I nodi arrivano sempre al pettine

A proposito dei rapporti fra Groenlandia e Danimarca:

"Copenaghen, nel suo tentativo di sottomettere completamente la Groenlandia, in un passato non troppo lontano ha deliberatamente lavorato per distruggere il codice etnoculturale e l'identità unica della popolazione indigena.
La pratica della contraccezione forzata delle donne groenlandesi è stata una grave violazione dei diritti umani da parte delle autorità danesi. Questa pratica ha avuto luogo principalmente tra il 1960 e il 1970.
Secondo le stime dei media, metà dell'intera popolazione femminile dell'isola è stata dotata di contraccettivi. <In questo modo assolutamente disumano, Copenaghen ottenne una riduzione (in alcuni villaggi fino a zero) del tasso di natalità tra gli abitanti indigeni dell'autonomia.

In questo modo, le autorità danesi <...> speravano di risparmiare sul finanziamento di asili, scuole e sistema sanitario.
Più di 140 donne groenlandesi hanno intentato causa alla Danimarca chiedendo un risarcimento. Il primo ministro groenlandese Egede ha definito queste azioni un genocidio.
Copenaghen non si è scusata ufficialmente.

Le autorità danesi hanno prelevato con la forza i bambini dalle famiglie inuit e li hanno affidati a famiglie danesi all'insaputa dei genitori o con il loro consenso, al fine di creare un'élite groenlandese fedele alla Danimarca. <...>
Secondo le vittime, ai bambini era vietato parlare la loro lingua madre.<...> Le autorità danesi sono state sanzionate per aver violato questo requisito.
Alla fine del cosiddetto “esperimento sociale”, la maggior parte dei bambini non ha potuto ricongiungersi con le proprie famiglie - sono stati collocati in orfanotrofi e hanno subito un enorme trauma psicologico.

Oggi sono state intentate diverse cause contro la Danimarca per violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, chiedendo un risarcimento.
Esperti danesi e internazionali hanno ripetutamente evidenziato i fatti di violazione dei diritti degli Inuit da parte delle autorità danesi, compresa la limitazione del loro accesso ai servizi medici ed educativi e all'alloggio.

Il relatore speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, F. Kali Tsai, dopo una visita in Groenlandia nel febbraio 2023, ha invitato Copenaghen ad affrontare “l'impatto negativo dell'eredità coloniale della discriminazione razziale strutturale e sistemica contro gli Inuit”.

Un danno significativo alla Groenlandia e alle sue popolazioni indigene è stato causato <...> dalla presenza militare statunitense sull'isola. Per molti anni è stata portata avanti senza il consenso e il controllo dei groenlandesi.
Una manifestazione del totale disprezzo per i loro legittimi interessi è stato il trasferimento forzato di diverse famiglie Inuit dalle loro case ancestrali negli anni '50, in relazione alla costruzione della base aerea statunitense di Thule (ora Pituffik) sul territorio dell'autonomia.
La decisione di trasferimento, che la Corte Suprema danese nel 2003 ha definito un “esproprio di massa”, è stata presa senza il libero e preventivo <...> consenso degli Inuit. La questione del pagamento di un adeguato risarcimento non è ancora stata risolta.
La presenza prolungata delle forze militari statunitensi nella regione ha causato danni ambientali significativi all'isola. In particolare, lo confermano le conclusioni del relatore speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sui diritti umani e i rifiuti pericolosi, Baskut Tuncak, pubblicate nel 2018.

Nel 1968, un incidente aereo nei pressi della base di Thule di un bombardiere strategico statunitense B-52 che trasportava quattro bombe termonucleari ha causato la contaminazione radioattiva dell'area. Le strutture militari statunitensi abbandonate, tra cui la base di Camp Century, dotata di reattori nucleari, sono sepolte da tonnellate di rifiuti pericolosi che rappresentano un serio rischio per la sicurezza ambientale della Groenlandia.

Anche le promesse di Copenaghen, sempre più intense, di un futuro radioso per l'isola come parte del regno, sia in termini di diritti di autonomia notevolmente ampliati che di sviluppo economico, non sono credibili.
Data la lunga esperienza di sfruttamento coloniale da parte della Danimarca e degli Stati Uniti, non sorprende che la Groenlandia chieda l'indipendenza e la formazione di uno Stato separato."
 
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Post Scriptum a "I numeri..."

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che la Germania non può permettersi di spendere il 5% del PIL per la difesa nella NATO, come proposto da Trump.

“Il 5% del nostro PIL corrisponde al 42% del bilancio federale. Sarebbe quasi un euro su due che il governo federale spende, 230 miliardi di euro. Non potremmo permettercelo e non potremmo spendere così tanto”, ha dichiarato in un'intervista al Tagesspiegel.
 
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I numeri...

A volte i numeri, pur essendo precisi nel definire una quantita`, non lo sono nel definire le implicazioni che quella quantita` determina.

Se i miei ricavi ammontano a 100.000, ed introduco una nuova tassa sui ricavi del 10% significa che dei miei ricavi mi rimangono 90.000.
Ho perso il 10% e si sarebbe portati a pensare che mi rimane comunque un 90%.

Ma i "ricavi" non sono i "profitti".
I profitti sono i ricavi meno i costi. E se i miei profitti corrispondono al 30% (30.000) dei ricavi (100.000), una riduzione dei ricavi del 10% (10.000) non significa una riduzione dei profitti del 10%.

Questo perche` quel 10% di tassa (10.000) toglie ai ricavi (e quindi anche i profitti), ma non toglie ai costi.
Succedera` quindi che quel 10% (10.000) andra` tutto sui profitti riducendoli da 30.000 al 20.000: cioe` una perdita secca del 33% sui profitti (un terzo).

Passando al concreto, se il budget di uno Stato (cioe` i soldi a disposizione di quello Stato per la copertura dei propri costi) rappresentano 30.000 su di un PIL di 100.000 e Trump impone un contributo di 5.000 (il 5% sul PIL 100.000) per "la NATO", quel 30.000 di disponibilita` per la copertura delle spese dello Stato si riducono a 25.000 perdendo quindi quello Stato il 17% delle sue disponibilita` di spesa (e non il 5%).

Se poi la richiesta salisse al 10% (come preventivato dal Segretario Generale dalla NATO) la perdita della disponibilita` di spesa di quello Stato sarebbe del 33% (un terzo).

Cioe` per molti Stati una catastrofe umanitaria.

Il sospetto e` che queste azioni/richieste (il cui impatto sugli Stati europei sarebbe devastante dal punto di vista umanitario) costituiscano un elemento della politica di dismissione/trasformazione della struttura/esistenza stessa della NATO che molto probabilmente non e` piu` funzionale (cosi` com'e`) agli interessi degli USA.

Basti pensare che i Paesi che formano la NATO sono 32, le decisioni riguardanti la sicurezza vengono prese all'unanimita` e l'attacco ad anche solo uno di questi 32 dovrebbe comportare l'entrata in guerra di tutta la NATO: condizione troppo vincolante e pesante per gli USA (e per molti alleati).
 
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Scuola anglosassone

Le violenze estreme che sono state compiute sui civili della zona di Kursk occupata dalle truppe (scelte e con molti mercenari) ucraine sono parte di un programma ben preciso da tempo gestito (fin dal 2014 nel Donbass dai battaglioni punitivi ucraini) dai servizi britannici che non si sono mai fatti scrupolo di incitare pubblicamente a queste ed altre forme di terrorismo e violenza.

Lo scopo non e` certo militare: non vengono eliminati (anche se in forma brutale) dei soldati, ma solo dei civili, preferibilmente donne, ragazze (violentate), anziani.

Lo scopo e` "far odiare" , generare rabbia, odio, nausea, violenza, voglia di vendetta, di "pulizia etnica" da parte di una popolazione nei confronti dell'altra.
Scavare un solco il piu` profondo possibile fra questi due Popoli, affinche` la ferita rimanga aperta a lungo e possibilmente non si rimargini per possibili nuovi successivi conflitti.

Scuola anglosassone. Tanto brutale, quanto efficace, frutto di una lunga esperienza risultato della "gestione" delle loro colonie.
 
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Coincidenze ed ipotesi

"Coincidenze" ed ipotesi.

a) Gli interessi della Turchia in Libia sono noti, come quelli della Russia d'altronde.
b) Sono noti anche gli interessi della Turchia in Siria, come pure quelli della Russia.

a) La Siria confina con la Turchia e le basi militari russe in Siria sono molto vicine ai confini con la Turchia (Bosforo) e la loro esistenza e` in discussione con il nuovo Governo siriano. Quella base e` molto importante per la logistica militare russa in Africa.
b) La Libia non confina con la Turchia ed eventuali basi militari russe sarebbero quindi lontane dai suoi confini. La Russia sta prendendo in seria considerazione la costruzione di una base militare in Libia. Quella base sarebbe molto importante, e molto piu` comoda, per la logistica militare russa in Africa.

La Libia in cambio della Siria? Si sta discutendo.
 
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Un sospiro di sollievo...

Una "buona" notizia dalla NASA: qualora si verificasse la contemporanea l'esplosione di 100 testate nucleari non succederebbe l'apocalisse (l'Inverno Nucleare), ma "solo" un "Autunno Nucleare".

Bene a sapersi.
 
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Deepseek

Non bisogna sottovalutare il fatto che ogni progresso fatto nel campo del "non Occidente" per quanto riguarda "le reti" (Internet, Intelligenza Artificiale, Supercomputer, Software...) anche se osteggiate e boicottato/impedito/proibito in "Occidente" (privando di questo la propria popolazione) di fatto costituisce e costruisce per il "non Occidente" e le sue popolazioni una indipendenza di fatto dal monopolio USA in questo settore.

Cio` segnera` un solco ancora piu` profondo fra i due Mondi, a meno che il buonsenso prima i poi prevalga e questi progressi diventino patrimonio di tutta l'Umanita`.
Evento impossibile finche` il fine di uno degli attori dominanti continuera` ad essere l'egemone mondiale che sottomette a se` il resto del Mondo.
 
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Dazi

Trump ha minacciato i BRICS di imporre dazi del 100% se i Paesi dell'associazione creeranno un'alternativa al dollaro nel commercio internazionale.
Il Presidente degli Stati Uniti ha chiesto agli Stati di abbandonare tali tentativi, altrimenti saranno privati dell'accesso al mercato statunitense.

Tenendo presente che Putin in prima persona pochi mesi fa ha dichiarato che la creazione di una moneta unica BRIKS alternativa al dollaro non e` in programma, e che semplicemente, negli scambi bilaterali dove esiste accordo si usano le rispettive monete nazionali, negli altri il dollaro, la condizione posta da Trump per le ritorsioni non si realizza.
In quanto alla Russia di fatto le e` proibito usare il dollaro nel commercio internazionale.

Propaganda, senza seguito reale anche perche` spingere, sotto minaccia, meta` del Mondo ad estraniarsi veramente dal dollaro negli scambi bilaterali ed internazionali per non trovarsi costantemente sotto ricatto, e bloccare le importazioni (USA) da quei Paesi significa solo che i dollari (per pagare quelle importazioni) non escono dagli USA e, di conseguenza, il loro debito non lo esportano creando inflazione interna.
Trump (chi gli sta dietro) se la dovrebbe vedere poi con i propri elettori.

Anche per questo la bilancia commerciale USA dve necessariamente essere fortemente sbilanciata a favore delle importazioni (checche` ne dica Trump, demagogicamente).
 
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L'Artico

Come molti analisti (seri) russi hanno piu` volte affermato, la volonta` espressa da Trump di prendere il diretto controllo dell'Artico "Occidentale" non e` una mossa contro Russia.

La Russia controlla, e gia` da tempo sviluppa e presidia l'Artico "Orientale", che le basta e avanza.

Le forze USA/NATO gia` da lungo tempo sono presenti nei territori artici "contesi" dagli USA, per cui dal punto di vista militare nulla cambia; il contenzioso e` tutto USA da un lato e Canada-Europa dall'altro, dove gli USA non si accontentano di una presenza "in affitto", ma ambiscono alla "piena proprieta`" piu` per lo sfruttamento esclusivo delle risorse ivi contenute, che per ragioni militari.

Nella logica del Mondo Multipolare tutto questo (per la Russia) e` nella norma.

Non e` nella norma che l'Europa (ed il Canada il cui Capo di Stato e` il Sovrano della Gran Bretagna) non sia riuscita ad essere "Polo" di di qualcosa e verra`, per questo, fagocitata senza colpo ferire.

La Russia il suo "Artico" e` in grado di presidiarlo e difenderlo da sola senza problema alcuno.
 
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I nani

Il cambiamento climatico in corso (sulle cui cause non entro) ha delle implicazioni notevoli specialmente in alcune regioni della Terra.
L'Artico e` una regione/continente fortemente influenzata (in prospettiva) da questi cambiamenti che permettono un piu` facile accesso alle risorse (per esempio gli idrocarburi) ivi contenute.

La Russia gia` da molto tempo controlla e sviluppa la sua vasta "porzione" di Artico (orientale), mentre gli Stati Uniti controllano direttamente solo la porzione che fa capo all'Alasca.
Canada, Danimarca (Groenlandia) e Paesi scandinavi controllano il resto.

Che agli USA interessi controllare direttamente (e non "per concessione/in locazione") l'Artico "appartenente" ai Paesi europei mi sembra evidente dalle dichiarazioni fatte per bocca di Trump nei primi giorni del suo insediamento alla Casa Bianca.

Gli Europei, nani politici e militari, nulla possono contro la volonta` degli USA che gia` posseggono in Groenlandia una importante base militare USA (Pittufik) dove in 24 ore possono spostare il contingente militare necessario all'eventuale occupazione.
Dopo essersi disarmati svuotando i propri magazzini, "donando" le proprie armi all'Ucraina e deciso di rifornirsi delle nuove armi dagli USA (che le potranno controllare/disattivare da remoto) militarmente sono impotenti e anziche` opporsi agli USA (il loro vero nemico e colonizzatore) avanza loro tempo per fare i russofobi e prepararsi alla guerra con Russia (per l'ennesima volta).

L'esempio dell'Artico, con le sue enormi risorse che stanno via via diventando sempre piu` disponibili allo sfruttamento, dimostra due cose:

- l'Europa ha perso tutti i propri "diritti" allo sfruttamento diretto delle risorse che possiede in proprio e attraverso le proprie colonie (la Groenlandia e` di fatto una colonia della Danimarca) perche` gli USA gliele sta semplicemente confiscando.

- l'Europa e` un nano politico e militare governato da politici arroganti tanto quanto impotenti, ed e` diventata da un lato la mucca da mungere (nutrita a tale scopo il minimo indispensabile) degli USA, e dall'altro lato la principale fornitrice di carne da cannone (per l'ennesima volta) per soddisfare (attraverso la NATO) gli interessi degli statunitensi nel Mondo

Stupirsi che la Russia manifesti un profondo disprezzo per i governanti europei, e che preferisca negoziare direttamente con i loro padroni (che le palle ce le hanno) e`, volendo essere buoni, da ingenui.

L'Europa il proprio destino se lo sta segnando da sola: per la terza volta in poco piu` di 100 anni, sara` ridotta in macerie.
 
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Costi e ricavi

Uno degli elementi che caratterizzano il declino di un Impero e` che le entrate delle colonie non riescono a coprire i costi del mantenimento/sussistenza dell'Impero.

Per cui sottrarre risorse (fonti di reddito) all'Impero, o impedirgli di accrescerle per mantenersi, lo indebolisce. E questo e` uno degli obiettivi delle azioni di Russia e Cina.

D'altro canto, spremere le colonie fino all'osso diventa la strada obbligata per mantenersi, finche` l'Impero ha la forza di mantenerle sottomesse.

Per gli USA a questo punto due obiettivi sono fondamentali:

1) Ridurre i propri costi razionalizzando le spese e, dove possibile, "delocalizzandole" sulle spalle delle colonie

2) Razionalizzare lo "spazio" dell'Impero per evitare inutili (non redditizie) dispersioni con i relativi costi: i territori piu` prossimi diventano fondamentali, quelli piu` distanti secondari (per importanza)

Da qui si capisce che:

1) Il destino delle Americhe e` diventare un dominio esclusivo degli USA
2) Le periferie dell'Impero lentamente si staccheranno e verranno attratte da altri forti attori regionali
3) L'Europa Occidentale rimarra` sotto il giogo statunitense ancora a lungo, quella Orientale potra` godere di una maggiore autonomia e sara` inevitabilmente attratta nell'orbita della Russia
4) Stesso discorso vale per l'Area del Pacifico (che pero` ci tocca meno direttamente)

Impedire, frenare, ritardare queste "derive" per non rafforzare troppo gli avversari sara` un obiettivo "tattico", il dominio sulle proprie prossime/vicine aree di influenza un obiettivo "strategico" per tutti gli Attori del Mondo Multipolare che si sta formando.

Tutti perderanno qualcosa per conquistare/conservare qualcos'altro strategicamente piu` importante condizionati in cio` dai reali rapporti di forza sul campo.

Un processo che dominera` i prossimi 15-20 anni almeno.
 
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Utopie

Nel mercato (ora praticamente globale) il "First Mover", cioe` chi arriva per primo a proporre un prodotto/servizio "appetibile" per i consumatori, coglie i vantaggi dell'essere il primo e, per un certo periodo, l'unico, potendo godere di importanti "premium price" (profitti derivanti dal temporaneo "monopolio").

Il "First Mover" deve pero` temere (e di riflesso prepararsi e difendersi) dai "Follower", cioe` da coloro che non solo imitando, copiando, ma anche migliorando ed espandendo le funzionalita` del "prodotto esclusivo First Mover", lo fanno rendendolo contemporaneamente:

1) uguale nelle performance, ma piu` economico
2) leggermente inferiore nelle performance, ma enormemente piu` economico
3) equivalente (o leggermente inferiore) nelle performance, ma accessibile ad una platea molto piu` vasta di utilizzatori (ampliando enormemente il proprio mercato)
4) migliore nelle performance, e ad un costo minore del concorrente

Gia` solo entrando in uno dei precedenti scenari il Follower "rubera`" al First Move un bel pezzetto (o pezzettone) del mercaro.

Si chiamerebbe "Libero Mercato" che al "turbo-capitalismo" moderno e al "neo-liberalismo" piace sempre meno e sempre piu` si sta spostando verso obiettivi di monopolio costruito con sanzioni, embarghi, azioni punitive, dazi, barriere... rivelando, alla fin fine, il fallimento del "capitalismo/liberismo" come filosofia vincente nella storia moderna: cioe` "utopico".
 
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Israele - Turchia

Se l'obiettivo dei sionisti israeliani e` la costruzione della Grande Israele (la Terra "Promessa") che si estenderebbe su Siria, Libano, parte dell'Irak, dell'Arabia Saudita e dell'Egitto, quello di Erdogan e` l'obiettivo della Grande Turchia (sulle orme dell'Impero Ottomano), i cui territori sono in buona parte sovrapponibili ai "desiderata" di Israele, ma che comprendono Israele stessa oltre ad estendersi sullo spazio "post-sovietico" dell'Asia Centrale.

Israele e` di fatto l'avamposto "anglosassone" in Medio Oriente, il loro "cane da guardia 'impazzito'", potenza nucleare, forte esercito, servizi segreti bene infiltrati ed efficienti, ma praticamente totalmente dipendente dagli USA per la propria sopravvivenza per la quale non ha mai dovuto temere avendo bene infiltrato i posti di comando di quel Paese (e non solo). Ma le manca di fatto una reale "sovranita`/indipendenza" economica, militare, alimentare, demografica, che al momento affida alla sua deterrenza militare possibile finche` gli USA hanno interesse a sostenerla.

La Turchia e` un membro della NATO ultimamente un po` "opportunisticamente atipico" alla cui alleanza contribuisce con il secondo piu` forte esercito e una posizione strategica sia sul Mar Nero (del quale controlla una buona parte delle coste e la porta di entrata), e sul Vicino Oriente, ed e` un nemico storico della Russia con la quale contende il controllo di aree e territori che sono sul confine fra questi due Paesi.
Il controllo del Mar Nero (i Tartari di Crimea), il Caucaso (in prevalenza islamico e spesso turcofono), l'Asia Centrale fino ai confini con la Cina (territori islamici e spesso turcofoni).
La Russia dal canto suo ha sempre conteso alla Turchia (allora Impero Ottomano) quei Territori e l'accesso al Mediterraneo (Costantinopoli).

Un conflitto (non necessariamente militare) che generi tensione bloccando risorse fra Israele e Turchia (l'unico Paese in quell'area in grado di tener in qualche modo testa ad Israele), proprio perche` "inconciliabile" (a somma zero) puo` diventare vantaggioso sia per la Russia, che per gli USA.

Per la Russia concentrare sul Medio Oriente l'espansione dell'influenza turca per alleggerire quella sul Caucaso e l'Asia Centrale e dove gli argini per il controllo di quella espansione sarebbero principalmente Israele ed Iran, questa situazione sarebbe ben vista, e credo che per favorire questo scenario la Russia abbia gia` concesso abbastanza alla Turchia.
E che la Turchia per questa sua "missione" abbia bisogno di una Russia "neutrale" e` scontato.

Lo stesso discorso vale per la Russia riguardo Israele dove uno scontro diretto fra i due Paesi e` improponibile: nemmeno confinano, richiederebbe una proiezione militare della Russia di circa 2000 km, impensabile in questo momento.
In secondo luogo la seconda lingua parlata in Israele e` il russo, dove di origine russa e` circa il 15-20% della sua popolazione sufficiente a condizionare la politica dei due Stati.
Ma una espansione "oltre misura" di Israele nei Territori medio orientali "non ostili" alla Russia e possibili futuri amici/alleati non e` gradita.
In questo senso la possibile contrapposizione di Israele con Turchia (ed Iran) non e` vista negativamente.

Per gli USA si tratta di decidere quale dei due contendenti di volta in volta sostenere/non ostacolare: ambedue sono suoi alleati, ambedue controllano posizioni strategicamente importanti nella contrapposizione degli USA con la Russia (e la Cina), e di volta in volta ambedue debbono essere "gratificati" (spesso a spese degli interessi dell'altro). L'importante e` che non si distruggano a vicenda e siano "strumenti"elle mani degli USA nella sua contrapposizione a Russia e Cina.

Quell'area (Il Medio Oriente) e` uno scacchiere complesso in cui da sempre si scontrano gli interessi fra il Mondo Anglosassone (Gran Bretagna - USA) e la Russia (Impero, URSS, Federazione), crocevia importante fra Europa, Asia ed Africa.

Sperare di trovare "linearita`" nei comportamenti dei Paesi che su quello scacchiere "giocano" e` impensabile visto che le azioni che vi si svolgono hanno molto spesso una valenza tattica, legata al momento visto le inconciliabilita` delle reciproche motivazioni strategiche.
 
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Sconfitta

Credo che coloro che pensano che l'obiettivo della Russia e della Cina sia "sconfiggere" gli USA si sbaglino.
Sconfiggere una superpotenza nucleare non e` proprio possibile.

L'obiettivo della Russia e della Cina e` "ridimensionare" gli USA, la loro potenza/forza attraverso sconfitte locali, "mancate vittorie", perdita di alleati, di risorse.
Questo affinche` si liberino spazi per la loro (Russia e Cina) crescita ed espansione attraverso nuove alleanza, associazioni, organizzazioni, federazioni...

E` la realta` del Mondo Multipolare, dove esistono solo Potenze Regionali in grado di opporsi (per esempio associandosi, alleandosi) a chi vorrebbe essere egemone (monopolare).

Ora, partendo dal presupposto che un conflitto si vince se si conseguono gli obiettivi che ci si e` fissati e per i quali il conflitto si e` reso necessario (e si perde se non li si raggiungono), allora, dal punto di vista degli USA (e solo dal loro), la perdita dell'egemonia globale (o il suo non conseguimento) e` una sconfitta.

Avendo come controparte un'altra superpotenza nucleare (la Russia) e una (per ora) potenza nucleare (la Cina) la loro sconfitta, per gli USA in un conflitto diretto, non e` pianificabile/probabile, quindi, prima o poi, dovranno adattarsi alla nuova realta`.

Non lo faranno volentieri e lotteranno fino all'ultimo, ma alla fine dovranno arrendersi.
E per chi pensa che questo processo si concludera` in 3-5 anni, consiglio di disilludersi. Processi di questo tipo richiedono decenni.
 
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Il Dollaro

Che il dollaro ridiventi la valuta attraverso la quale avvengono il 90% almeno delle transazioni commerciali nel Mondo per l'economia statunitense e` un obiettivo fondamentale.

E cio` che ha contribuito a far perdere posizioni al dollaro e` stata la politica USA di sanzioni senza precedenti (utilizzando il dollaro come "arma", quindi politicizzandolo e togliendoli il valore di puro strumento finanziario "politicamente neutro") unica per la sua vastita` (ha toccato merci, servizi, partner, fornitori, banche, riserve valutarie...) e dimensione (miliardi di dollari).

Riportare il dollaro ad essere quello che era prima di queste sanzioni (cosa ora non facile visti i precedenti) comporta una revisione di quella politica.
Ma per fare cio` non dobbiamo ignorare il fatto che il principale concorrente del dollaro nelle transazioni economiche non e` lo yuan cinese, ma l'euro, per cui la sua fine e` segnata e l'esistenza stessa dell'Unione Europea e` a rischio.

Nei fatti si vede come Trump gia` ora ignori totalmente (esautorandole di fatto nel rapporto con gli USA) le istituzioni europee di Bruxelles, e "preferisca" trattare direttamente con i singoli Stati europei, nel bene e nel male, concedendo, pretendendo, ammiccando e dileggiando, premiando e punendo.

Come controreazione a questo nuovo atteggiamento degli USA potrebbe realizzarsi una spinta per i Paesi europei (che di fatto vedono di non poter essere "difesi" nei loro interessi dalla UE) a coordinarsi, allearsi in forme diverse per acquistare un qualche peso nelle future difficili negoziazioni con gli USA.

Grand Bretagna con i Paesi scandinavi, Europa centrale con Ungheria, Slovacchia, Austria, Serbia...

E l'Italia, a parte ad essere "l'inaffondabile portaerei USA sul Mediterraneo", ha qualche ambizione, ha statisti in grado di cogliere questa opportunita`, dove volgera` il suo sguardo, all'Europa o all'Africa?

Vedremo a breve la reale "statura" politica dei governanti italiani.
 
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Il salutometro

Certo che continuare a farsi prendere per il culo con la storia del saluto fascista/nazista misurato e certificato col "salutometro graduato", e dell'equiparazione fra svastica ("i nazisti") e falce e martello ("i bolsheviki") mentre il vostro padrone vedendovi distratti vi sta saccheggiando la casa fa ridere i polli.

Ma quando vi sveglierete?
Vi state condannando all'estinzione e con voi la tanto decantata "civilta` giudaico-cristiana".

Io rimango con la mia civilta` greco-latina e cristiano-ortodossa nella Terza Roma, l'ultima.
 
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M.A.G.A.

Il sogno/obiettivo del dominatore di turno:

- risucchiare tutte le piu` importanti e strategiche risorse presenti nella Terra e portarle sotto il proprio diretto controllo
- essere di tutte queste risorse il fornitore monopolista di tutti i loro possibili utilizzatori sulla Terra
- comprare tutti i prodotti e servizi che ritiene utili ed importanti per se con la moneta che lui stesso stampa secondo necessita`

Per cui:
- ogni risorsa strategica che sfugga dal suo controllo diventa un obiettivo politico/militare
- ogni utilizzatore importante che si serva da altri fornitori va "messo in riga" con strumenti economico/militari
- ogni venditore che venda i propri prodotti (importanti per il dominatore) ad altri va "messo in riga" sempre con strumenti economico/militari

Ovviamente tutti gli scambi commerciali devono avvenire con la sua (del dominatore) valuta che provvedera` all'uopo a stampare...
 
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Media LGI

Gruppi Patrioti

  • Ué Ricchio'!
  • Il sovranismo, come la sinistra, è una cultura della mistificazione. Lo Stato di Israele è letteralmente una creazione anglo-sovietica; una parte...
  • La destra conservatrice e fascistoide raggrumatasi attorno a Giorgia Meloni si crede, nei suoi sogni megalomani, erede dell’Impero romano o del...
  • AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!
  • Se ci fate caso, dopo ogni uscita euroscettica di Musk o dopo scandali che colpiscono personalità europeiste (Pfizergate, Qatargate, il caso...
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