LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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Ruoli diversi

Secondo me non corrisponde a verita` il fatto che l'Europa non abbia, o non debba avere, un ruolo nel processo di risoluzione del conflitto fra Russia e Ucraina.
Solo che non si tratta il suo di un "ruolo decisionale": questo spetta a Stati Uniti e Russia.
Si tratta invece di un "ruolo operativo".

- Il "Ruolo Decisionale" si occupa della pianificazione, della strategia e della presa di decisioni importanti che orientano l'attività in questione.
- il "Ruolo Operativo" riguarda l'esecuzione pratica delle attività necessarie per raggiungere gli obiettivi definiti dal "Ruolo Decisionale".

L'uno e` il decisore, l'altro l'esecutore; questo in totale aderenza con il "Ruolo di Vassallo" che i dirigenti europei hanno scelto (per personale convenienza e tornaconto) accettato (per vigliaccheria e debolezza) per i Paesi che rappresentano.

Ambire ad avere un ruolo diverso (quello che spetta al "Sovrano") richiede "sovranita`", possibile solo con l'indipendenza (cioe` libera ed indipendente presa decisione sul "da chi" sia piu` conveniente dipendere in funzione dei propri interessi nazionali dove l'autosufficienza non sia possibile) economica/monetaria, alimentare, energetica, politica e militare.

Il "ruolo operativo" presuporra` l'esecuzione, alle condizioni poste dal decisiore, di quanto deciso, dove le condizioni poste definiranno:
- i costi che l'Europa dovra` assumersi
- la quota di benefici di cui le sara` concesso godere
- lo spazio di discrezionalita` concesso per le decisioni prettamente tattico/operative
- la gerarchia "sostanziale" prestabilita dal decisore all'interno del gruppo dei Paesi europei (indipendentemente dalla gerarchia formale della UE)
- la quota prestabilita dal "Sovrano" del contributo militare che i suoi "Vassalli" dovranno dare alle sue prossime guerre.
 
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Scenario allargato

Un altro elemento che secondo me non va sottovalutato ai fini della comprensione delle azioni (quelle reali che verranno, non le semplici dichiarazioni/telefonate da showman) di Trump, e` che a lui (dopo la fallimentare politica di contrapposizione frontale con la Russia), tocca confrontarsi non con un solo avversario, ma con due: la Russia e la Cina.

E cosa ancor piu` importante, una Russia ed una Cina che agiscono in tandem, coordinandosi sia sul piano politico che militare per contrastare un nemico comune: la politica aggressiva ed espansionistica degli USA.

Allentare questo sodalizio sarebbe per gli USA una mezza vittoria.

Molte delle azioni di Trump andranno in questa direzione e troveranno in questo obiettivo la loro ragion d'essere.

Chiudere e focalizzare la Russia su di un negoziato che riguardi esclusivamente l'Ucraina e l'Europa sara` la scelta piu` ovvia e conveniente per Trump.
Spostare la trattativa su di un piano piu` ampio che riguardi la sicurezza dell'intero Continente Eurasiatico sara` invece la scelta piu` conveniente per il duo Cina-Russia.

Piu` la Russia, anche con l'aiuto sia economico che militare della Cina (la Corea del Nord e` un ottimo intermediario per le eventuali triangolazioni: confina sia con la Cina che con la Russia), riuscira` a tener testa alla NATO in Ucraina gestendo le provocazioni che verranno messe in atto verso Kaliningrad, nel Mar Baltico (Golfo di Finlandia) e nello spazio post-sovietico del Caucaso, meno saranno le possibilita` di successo per gli USA in questa manovra (dividere il sodalizio Cina - Russia).

Sara` una guerra politica, economica, mediatica e militare molto dura.
 
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U Kraja (У Края)

Per chi sta seguendo gli eventi in Ucraina fin dal 1991 e conosce quindi la genesi dell'odierno conflitto con la Russia non puo` che osservare con compassione e un certo disgusto le reazioni angosciate e incredule dei filo ucraini "per finta" occidentali, che nella loro piu` completa malafede manifestano il loro "disappunto" per l'approssimarsi di una possibile fine del conflitto che "riconsegnerebbe" il destino dell'Ucraina nelle mani della Russia evitando una guerra che dovrebbe durare "fino all'ultimo ucraino" dopo il quale ci si chiederebbe di quale Ucraina si stia parlando..

Eppure basterebbe riferirsi a due designazioni storiche che ben definiscono, sia sotto il profilo politico che quello religioso, l'unione dei Popoli slavi che costituiranno poi l'Impero Russo: "Zar di Tutte le Russie", e "Patriarca di Tutte le Russie", dove le tre componenti principali di questi Popoli erano appunto:

- la Grande Russia (Velikaja Rus' con le aree di Mosca, Vladimir, Suzdal', Jaroslavl' e altre città del bacino superiore del fiume Volga)

- La Russia Bianca (Belaja Rus' con le aree di Minsk, Vitebsk, Grodno, Polotsk, Mogliev del bacino settentrionale ed occidentale del fiume Dnjepr)

- La Piccola Russia (Malaja Rus' con le aree di Kiev, Kharkov, Poltava, Cernigov, Zaporizhja e le steppe meridionali comprendenti Odessa, Nikolajev e Mariupol chiamata poi "Novorossija")

Cinquecento anni di Storia comune che gli "Imperi" antagonisti (Regno Polacco-Lituano, Impero Austro Ungarico, Impero Tedesco prima e Germania poi, Impero Britannico e Statunitense) hanno sempre cercato, in tutti i modi possibili di rompere, spezzettare, dividere per poter finalmnete dominare e depredare (Ucraina odierna docet).

L'ignoranza dei processi storici. che per alcuni grandi Paesi si protraggono nei secoli, lascia lo spazio solo alle tifoserie che nulla hanno a che vedere con la Storia vera dei Popoli.
 
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Proposte "indecenti"

Per Trump (e chi lui rappresenta) "concedere/cedere" il controllo sull'Ucraina alla Russia, (fatto inevitabile con l'unica variante del tempo), e` la pedina di scambio per il mantenimento dei confini NATO in Europa (dalla Svezia alla Romania con relative basi) allo stato attuale.

Di fatto agli USA non costa nulla, i costi li hanno gia` ampiamente riassorbiti schiavizzando ancor piu` l'Europa, e salvaguardano cosi` la loro testa di ponte nel lato ovest del continente euroasiatico.

Concedere qualcosa che si considera gia` perso, per non cedere nulla di quello che gia` si possiede e` una manovra intelligente e furba.

La Russia puo` tatticamente accettare se questo le permettera` di consolidare (anche militarmente) altri confini deboli (Caucaso).

Se invece ritiene che sia il momento buono per definire il quadro totale della sua sicurezza globale gia` ora, lo "scambio" non verra` accettato.

Solo Putin e altri pochi sanno quale sia la reale forza (militare ed economica) della Russia in questo momento, ed a che punto sia il processo di integrazione delle forze armate russe con quelle cinesi e nord coreane tale da consentire un favorevole rapporto di forze per il controllo del grosso dell'Eurasia.

Noi mortali queste informazioni non le abbiamo.
 
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Si apre una finestra

L'ordine stabilito/imposto dai Democratici statunitensi negli ultimi 8 anni (iniziato pero` gia` all'epoca di Obama) ha dato origine ad una schiera di "burocrati europei" (della UE) formati e pilotati dagli USA si`, ma da quella parte degli USA appunto rappresentata dai Democratici, che ha perso il proprio rappresentante alla Casa Bianca e che sta remando contro Trump e il suo entourage trasformando questi "burocrati UE" (loro pedine) in nemici del nuovo corso impersonato da Trump.

Quindi di fatto questa "Europa Burocratica", che ha guidato/vessato i Paesi europei fino ad oggi, si ritrova ad aver perso il proprio referente negli USA acquistando nel contempo un acerrimo nemico.

Si apre, oggettivamente, per molti partiti, che definisco genericamente di "destra sovranista" non di facciata, cioe` "opportunisticamente sovranisti", ma di sostanza, una finestra temporale di breve durata (forse un paio d'anni) per occupare un oggettivo vuoto di potere.

Anche perche` ignorando volutamente i rappresentanti ufficiali della Unione Europea, Trump (che di certo non ha alcuna intenzione di "mollare" la presa sull'Europa), parlera` direttamente con ogni singolo Stato, e preferira` farlo con chi non si e` compromesso stando servo supino dei Democratici statunitensi.
E spendera` risorse (economiche e mediatiche) affinche` nei Paesi europei queste forze crescano e si impongano.

Non so fino a che punto queste "nuove" forze "autenticamente sovraniste" (ma di fatto per quel che serve/interessa a Trump, contro l'odierna élite dell'Unione Europea) ottengano davvero una maggiore sovranita` per i propri Paesi.

Di certo potranno agire in modo piu` "anticonformista", ricavandosi spazi di autonomia in particolar modo per quanto riguarda l'economia, l'accesso ad alternative (agli USA) fonti energetiche, al transito (da e per) di merci, consentendo a Trump (e alle nuove autorita` ufficiali europee) di mantenere una politica ufficiale delle sanzioni, alleggerita pero` nei fatti da Paesi che permetteranno con le loro politiche le triangolazioni "da e per".

E questi spazi si aprono anche per la Russia che dovra` attivare i propri canali piu` o meno ufficiali, per agevolare questi cambiamenti cercando di trarne dei vantaggi economici e geopolitici che ben si inquadrerebbero nei negoziati generali per una nuova organizzazione del Mondo basata sulla sicurezza reciproca (in specie USA-Russia) e gestita da potenze regionali.
 
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Televendite

Ero e rimango dell'idea che Trump e` un buon venditore (e uomo di spettacolo) che sa interpretare con maestria le indicazioni di quella parte del Deep State che lo sostiene.

E, come ogni buon venditore sa (e lo sa pure un compratore "sgamato"), che la fase iniziale di qualsiasi trattativa non tratta il nocciolo della questione.
Perche` vale la regola che:
- se siamo gia` d'accordo non c'e` nulla su cui dover negoziare; ci si conferma
- se non siamo d'accordo il processo di negoziazione ha le sue "fasi" obbligate, e la prima fase si chiama "contatto"

E quello che Trump sta cercando ora di costruire e` creare un "un buon contatto" con Putin, sperando di risultargli quanto meno "non antipatico" e, soprattutto, degno di fiducia, credibile. Visti i precedenti (che lo riguardano pure personalmente), compito assai arduo.

Lo "scambio di prigionieri" reciproco appena avvvenuto vuole indicare la disponibilita` al dialogo.
Le rassicurazioni, la comprensione ed il dichiarato rispetto delle aspettative e dello stato d'animo dell'altro sono tappe obbligate di qualsiasi "contatto" (ben evidenziate nei "manuali di vendita").

Trump, non a caso, ha liquidato (e sta liquidando) una buona fetta dei diplomatici statunitensi, affidando prevalentemente a uomini d'affari di sua fiducia (o con interessi convergenti) quelli che dovrebbero essere i contatti diplomatici. Uomini, quindi, in sintonia con i suoi metodi.

La sua controparte (la Russia) si presenta invece con diplomatici "di rango", con una lunghissima esperienza, e con una scuola alle spalle di tutto rispetto.

Ero, e rimango, dell'idea che il processo negoziale sara` lungo e difficile, e che cio` che a Trump riuscira` sicuramente e` scaricare sulle spalle degli europei i costi e le implicazioni della politica statunitense delle precedenti amministrazioni.

E il costo potrebbe non essere solo economico, visto che non ha alcuna convenienza a fare concessioni alla Russia senza una equivalente (dal punto di vista USA) contropartita, che non e` detto la Russia sia disposta a concedere.
 
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Ideologie

Se il "sistema capitalistico" (che e` una ideologia) per raggiungere l'obiettivo (che per lui e` invece un problema) di assicurare ai pensionati dopo una vita di lavoro un reddito decoroso ci propone:

- abbassare (nei modo piu` disparati) le aspettative di vita dei pensionati
- far lavorare le persone piu` a lungo per ridurre il tempo a loro disposizione per "godersi" la pensione
- l'autoriduzione della propria retribuzione netta per "risparmiare per la vecchiaia" (cioe` "fai da te") vivendo precariamente oggi per poter vivere precariamente anche domani
- importare "schiavi" per ridurre il costo del lavoro (li paga meno) senza intaccare i profitti, magari aumentandoli pure, e con cio` che avanza far sopravvivere i pensionati
Se queste sono le soluzioni, non e` una ideologia "efficiente" ai fini del benessere della popolazione che in quella ideologia dovrebbe credere e per quella ideologia combattere.

Questo perche` specialmente oggi nei fatti (e non nella sua forma "ideale") non assicura il benessere dell'Uomo (una vita decorosa), ma solo quella di alcuni (una vita stra-ricca) i cui meriti non sono sempre (se non quasi mai) eticamente accettabili.

Che i beneficiari di questa ideologia la vogliano imporre al Mondo (aumentando la "base imponibile" aumentano i profitti) e` comprensibile (e per loro logico e conveniente).
Che una buona parte del Mondo intenda seguire, credere, lottare per altre ideologie pure.

Al di la` del fatto che una aggravante non lieve risiede nella condizione di vassallaggio in cui molti Paesi (fra cui l'Italia) si trova, dove la priorita` non e il benessere del proprio Popolo, ma la "tassa" che va pagata al "Sovrano" per assicurare il suo di benessere (che non e` detto sara` poi il benessere di suo Popolo).

Se poi con cio` che resta il 20% degli italiani si accaparra il 65% della ricchezza nazionale e` chiaro che col restante 35% da dividersi fra l'80% della popolazione rimasta "trippa per gatti" ne resta poca.

E per funzionare, secondo me, l'ideologia di un Paese deve adattarsi piu` che ad un "ideale" teorico/astratto valido per tutti, alla realta` specifica di quel Paese.
Una realta` che e` il risultato della storia, delle tradizioni, della cultura, dei valori specifici di quel Popolo, che per essere tale, pero`, dovrebbe quanto meno avere a cuore la propria indipendenza e sovranita` grazie alla propria forza, alle proprie energie, alle giuste e convenienti per lui alleanze.
 
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Prospettive...

Entro 25 anni il numero di pensionati ogni 100 lavoratori praticamente sara` raddoppiato.
In Italia per ogni 100 lavoratori ci saranno 74,4 pensionati.

L'1% della popolazione piu` ricca si accaparra il 38% di tutte le risorse.
Il 10% della popolazione mondiale possiede il 76% di tutte le risorse e non e` mai sazia.

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Ideologie

Le ideologie sono sistemi di pensiero, credenze e valori che influenzano il modo in cui un individuo o un gruppo interpreta il Mondo e agisce all'interno di esso.
In sostanza, un'ideologia fornisce una visione strutturata della realtà sociale, economica, politica e talvolta anche culturale, guidando le scelte e le azioni delle persone.

Pensare o credere che uno Stato, un Paese, una Nazione possa esistere senza una propria ideologia che li caratterizzi, che li renda "individuabili" perche` si pensa che "l'ideologia e` male", significa semplicemente augurarsi ed agire per la dissoluzione dello Stato, del Paese, della Nazione perche` privati del "collante" che li teneva insieme.

L'ideologia fornisce al proprio Popolo:
- un sistema di valori e principi (cosa è considerato giusto o sbagliato, buono o cattivo).
- una interpretazione del Mondo (una spiegazione del funzionamento della società, dell'economia, della politica e delle relazioni umane)
- una guida all'azione (come il Mondo dovrebbe essere cambiato o migliorato attraverso azioni specifiche)
- una legittimazione (determinati sistemi di potere o strutture sociali esistenti, oppure per critica e trasformazione di tali sistemi)

L'ideologia e` una "idea/ideale" che diventa "logos" (ideo-logia), cioe` che viene "razionalizzata" per poter essere "praticata/applicata" e non rimanere puramente un "ideale" (cioe` un "obiettivo" che nel suo essere "perfetto" e` per definizione "non completamente realizzabile").

In conclusione, la tendenza (specialmente dal dopoguerra in poi) a voler criminalizzare le "ideologie" tout curt, manifesta la volonta` di voler annichilire e "dissolvere" le identita` di Stati, Paesi e Nazioni (e quindi Popoli) a beneficio di una nuova "ideologia" totalitaria e totalizzante al servizio "dell'Impero del Male e della Menzogna".
 
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Lo sapevano

A volte mi capita di ascoltare analisti militari "occidentali" (in genere dei militari) che, con competenza e dovizia di particolari spiegano come sia possibile che l'Ucraina stia perdendo la guerra con la Russia, nonostante i cospicui aiuti militari ed economici che le sono stati elargiti dalla NATO.

E le analisi sono (nella sostanza) corrette: per esemplio non si da avvio ad una importante controffensiva su di un ampio fronte (primavera-estate 2023) senza copertura aerea, contro un nemico che non solo ha la superiorita` aerea per il numeri, ma anche per la qualita` di quei mezzi.

Non parliamo poi di quando l'analisi affronta il tema dei potenziali industriali, che in pratica significa riuscire a produrre non solo la quantita` di mezzi necessaria per rimpiazzare quelli distrutti, ma in un numero tale da incrementarne la quantita` fino a raggiungere la superiorita`.

Non da ultimo: un Paese con 40 milioni di abitanti (nel 2022) contro un altro con 145 milioni di abitanti.

Tutto giusto.

Al che mi sorge una domanda.
Mentre posso capire che i politici europei (ed ucraini) per le loro decisioni si siano affidati alle informazioni (filtrate, manipolate, falsate ?!) fornite loro dai servizi segreti militari statunitensi, e che nel farlo (i servizi) abbiano eseguito gli ordini del potere politico che comandava in quel momento.
Ma non posso credere che quel potere politico (statunitense) non avesse invece ricevuto le informazioni giuste e complete necessarie per prevedere come realmente sarebbero andate le cose.

E infatti, secondo me, quelle informazioni le aveva ricevute e le sue conseguenti azioni denotano che i loro obiettivi reali non erano quelli dichiarati/venduti ai politici europei ed alla pubblica opinione mondiale.

Mentre il colpo di stato del 2014 a Kiev aveva un senso, perche` se i tempi di reazione russi fossero stati diversi la Crimea sarebbe diventata una base NATO sul Mar Nero, l'aver provocato il successivo conflitto con la Russia nel 2022 dimostra che quegli obiettivi erano cambiati.

La distruzione (minimo economica, massimo fisica) dell'Ucraina era un obiettivo delle potenze europee gia` dal 1991:
a) il piu` vasto (dopo la Russia) Paese europeo
b) 52 milioni di abitanti, con un esercito di quasi 2 milioni di soldati
c) una imponente industria pesante specie aeronautica e missilistica
d) un grosso produttore agricolo
e) mano d'opera a basso costo
Troppo per lasciarla vivere

Che l'Ucraina fosse "incedibile" per la Russia era noto, e se nel periodo 1991 - 2010 la Russia era militarmente debole, dal 2010 in poi non era piu` cosi` (e i fatti lo dimostrano)

Quindi "la inevitabile cessione/scomparsa" dell'Ucraina doveva avvenire con un costo il piu` alto possibile per la Russia, e contemporaneamente servire da alibi per "asservire" in modo ancor piu` pesante l'intera Europa in previsione dei cambiamenti (facilmente pronosticabili per gli analisti piu` seri) degli equilibri mondiali a causa del binomio Russia-Cina.

Rubio (Segretario di Stato USA) ora afferma candidamente che l'obiettivo del Mondo Unipolare era irrealistico (un errore) perche` il Mondo "giusto" e` Multipolare.

Pensate che non lo sapessero (mi riferisco non ai Presidenti "prestanome", ma a quello che amiamo definire "Deep State")?

Lo sapevano.
 
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Quattro anni di fuoco

Piu` si parla di "sconfitta" per l'Ucraina e di necessita` di iniziare "negoziati" per la pace, piu` la motivazione a combattere dei cittadini ucraini rimasti in Patria cala.

Tralasciando le persone dai 25 anni in su che si nascondono e cercano di sfuggire ai "reclutatori", la tendenza a disertare (per quelli che non sono riusciti a sfuggire) e` in aumento.

Le fonti ucraine dichiarano (sottostimando):
- 141.277 disertori dall'inizio del conflitto
- Ottobre 2024: 9.417 disertori
- Novembre 2024: 9.984 disertori
- Dicembre 2024: 17.593 Disertori

Con questo tendenziale qualora il conflitto continuasse per tutto il 2025 ci sarebbero almeno altri 200.000 disertori.

Gia` ora le nuove reclute "forzate" non riescono a colmare le perdite (fra morti e feriti circa 30.000 al mese) e, quindi, non non ci sono sufficienti risorse per formare nuove riserve.

E anche il fatto di dover abbassare l'eta` del reclutamento a 18 anni, dato che la "piramide demografica" e` stretta per quelle fasce di eta` (mentre era larga per gli ultra quarantenni) qualora fosse possibile "beccarne" almeno la meta` (mamme ucraine permettendo) questo non modifichera` la situazione.

Piu` il conflitto dura, piu` si avvicina la capitolazione, anche per questo, il desiderio degli USA di anticipare i tempi del negoziato per portare a casa "qualcosa".

La capitolazione e` una resa senza condizioni, per cui:
1) o si mandano truppe di un qualche Paese NATO (truppe ufficialmente non NATO) a rimpinzare il fronte (ma si parlerebbe di almeno 100 - 150.000 uomini con relativi mezzi)
2) o si prepara "l'invasione" a fini "umanitari" (forze di "pace") per occupare le regioni occidentali dell'Ucraina prima dell'arrivo dei russi (una nuova Normandia ;-) ).

Nel secondo caso la Bielorussia ha gia` dichiarato di "non essere d'accordo" e che andra` "in aiuto" degli ucraini (aprendo un nuovo fronte proprio su quelle regioni).

Servira` del tempo per ufficializzarlo, ma la partita Ucraina e` persa.

E conviene ora che sia persa, per mantenere lo "status quo" in Europa (NATO e suoi confini) e non dover negoziare nulla con la Russia.

Dal canto suo la Russia ha priorita` diverse rispetto alla "sicurezza in Europa", priorita` che si trovano nel Caucaso dove la Turchia impazza.

Ripeto, saranno 4 anni di fuoco.
 
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Servitu`

Esistono differenti tipi di "servitu`", e servitu` non e` sinonimo di schiavitu`.

Il "servo" svolge un lavoro di "servizio", cioe` "serve" per poter fare, ottenere qualcosa "servendosi" delle proprie qualita`, competenze, a favore del proprio "padrone/mandante".

1) Se il lavoro da fare e` importante, delicato, difficoltoso, critico, un compito di questo tipo piu` si adatta ad un "servo" intelligente, competente, meglio se anche saggio perche` per operare avra` bisogno di un certo grado di discrezionalita` ed autonomia.

2) Se il lavoro da fare e` "di routine", non critico e dove c'e` poco da dover decidere e molto da eseguire, va bene un "servo" qualunque. Se poi non e` molto intelligente ancora meglio: fara` meno domande.

Il primo "servo" sa cogliere, comprendere, interpretare il volere del proprio "padrone", e, molto presumibilmente, sa far propri i suoi obiettivi e, grazie a cio`, se questi obiettivi cambiano non ha difficolta` ad adattarsi perche` riesce a comprendere con facilita` le ragioni e i fini di quel cambiamento e vi si adatta subitamente.

Il secondo "servo" sa che deve obbedire ed eseguire pedissequamente cio` che il "padrone" gli ordina di fare, senza porsi domande che esulino dal come farlo al meglio; non e` necessario che conosca gli obiettivi e le ragioni che muovono le decisioni del proprio "padrone", perche` (munito di paraocchi) deve vedere esclusivamente la strada sulla quale gli e` stato ordinato di trasportare il carico.
Con questi limiti ha difficolta` ad adattarsi a repentini cambi di direzione imposti dal proprio "padrone", non avendo mai goduto di autonomia o di potere discrezionale, abituato ad obbedire, di fronte a cambiamenti troppo repentini entra in "dissonanza cognitiva", cade nel panico, diventa insicuro, ha bisogno di tempo per "riorientarsi".

Il "Sovrano" (padrone/mandante) si tiene ben stretti i "servi" del primo tipo, e "usa e getta" i "servi" del secondo tipo.

Per capirci: i governanti dei Paesi europei vassalli sono quasi tutti "servi" del secondo tipo, che stanno disperatamente cercando di "riorientarsi" di fronte al repentino cambio di ordini (e di "padrone") per poter dimostrare di essere ancora utili, affidabili, "servizievoli", in grado di poter "servire" ancora a lungo il proprio "padrone" e non rischiare di essere gettati dopo essere stati usati/spremuti.
 
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Canale di Panama

Il controllo del Canale di Panama ha l'evidente obiettivo di creare difficolta` alla Cina (che intende proiettarsi principalmente come potenza marittima) nel passaggio piu` breve fra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Atlantico per raggiungere i Paesi dell'America Centrale e Meridionale amici (per esempio: Nicaragua, Brasile, Venezuela) che gli USA vorrebbero invece riportare sotto il loro controllo.

Mentre i Paesi nell'Oceano Pacifico sono facilmente raggiungibili e l'apertura del "passaggio artico" offre una alternativa al controllo marittimo esercitato dagli USA per raggiungere l'Europa, raggiungere i Paesi dell'America Centrale e Meridionale richiede un lungo viaggio attraverso l'Oceano Indiano e Atlantico.

Per quanto riguarda l'Europa la "cortina di ferro" che gli USA si sono sforzati di creare partendo dal Baltico fino al Mar Nero vorrebbe bloccare il passaggio via terra attraverso la Russia, rimane il Canale di Suez che, da un punto di vista strategico (contenimento della Cina) in qualche modo dovrebbe finire sotto il controllo "anglosassone".

I giochi sono ancora aperti, anche perche` diventa attuale la possibilita` di una crisi della UE e della stessa NATO che aprirebbe una porta per l'Europa attraverso l'Ucraina "normalizzata" e i Paesi dell'Europa Centrale.

Saranno 4 anni di fuoco.

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Programmi per il prossimo futuro

Le azioni obbligate degli USA (Trump o chiunque altro sia) sono/saranno:

- costringere quanti piu` Paesi possibile all'uso del dollaro sia come moneta per gli scambi commerciali, sia come riserva valutarie: volenti o nolenti

- diventare fornitore monopolista per i Paesi vassalli di quanto gli USA possono esportare (dall'energia alle armi passando per le tecnologie) potendo esigere pagamenti in dollari e legandoli a dipendenze decennali per l'assistenza e gli aggiornamenti saturandoli da possibili forniture da parte di Cina e Russia

- diventare clienti esclusivi di quei Paesi vassalli dei beni/servizi (e capitali) potendoli cosi` inondare di dollari "freschi di stampa" esportando la propria inflazione

- appropriarsi quanto piu` possibile (comprando, costringendo, rubando) di quelle risorse il cui deficit puo` generare dipendenza (e quindi esposizione al rischio di contro sanzioni) dalla Cina e dalla Russia, o da Paesi non ancora sottomessi

- togliere clienti e fornitori attuali e potenziali a Cina e Russia convincendoli/costringendoli (nel caso corrompendo i loro governi) a rifornirsi o a fornire gli USA, o Paesi vassalli (come premio fedelta`) limitando quindi la crescita ed espansione di Cina e Russia

- mantenere alta la pressione militare (come conflitti in atto, o conflitti minacciati) per dirottare verso la difesa una quota quanto piu` alta possibile dei budget di Cina e Russia

- usare il terrorismo/terrore "controllato" in quei Paesi i cui Governi si oppongono all'influenza USA in combinazione con un mix di "guerra dell'informazione (controllo mediatico) e delle coscienze (egemonia culturale)" (detto anche soft power)

Chi si oppone, se non ha le spalle ben coperte, verra` annientato e sottomesso, chi si sottomette "volotariamente" ricevere` dei bonus (non il Popolo, ma i suoi docili governanti)

Non c'e`, e non ci sara`, alcuno spazio per buonismi, concessioni (se non in cambio di...), debolezze.

Russia e Cina lo sanno, l'Europa si sta agitando, il resto del Mondo osserva, si organizza se puo`, si schiera.
 
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Negoziati

Onestamente parlando l'aspettativa di molti (anche analisti russi) che Trump avrebbe ridotto, se non proprio sospeso, l'appoggio militare USA a Zelenskij mi sembra fuori luogo.

Non si iniziano negoziati, dove addirittura si vorrebbe condurli da posizioni di forza, alleggerendo la pressione e facendo concessioni.
Anzi, per logica la pressione si dovrebbe intensificare.

Una cosa sono i contatti (sempre esistiti anche nei momenti di maggior tensione) fra i servizi USA e russi, perche` questi servono a ridurre il rischio di fraintendimenti, di escalation non controllate, di incidenti che imporrebbero poi reazioni non preventivate; altra cosa sono negoziati che, visti i contraenti (USA e Russia) sono ad ampio spettro: Ucraina, Europa, Artico, Cosmo.

Credo che qualcosa di simile ad un allentamento della tensione lo si vedra` non prima della fine del 2025.

Nel frattempo si intensifica la campagna denigratoria del team Trump nei confronti di Zelenskij: l'opinione pubblica occidentale va preparata al cambio della narrativa.
E a questa campagna non sfuggono nemmeno i politici europei (nazionali o della UE) piu` esposti e piu` legati alla precedente amministrazione statunitense.
 
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Palestina

La tragedia del Popolo palestinese e` dovuto piu` al disinteresse, se non proprio il tradimento (e perche` no, l'incompetenza), dei Paesi arabi loro vicini che lungi dall'essere "culturalmente sovrani" hanno sempre avuto la necessita` di avere "un protettore" (l'Impero Ottomano, l'URSS, gi USA) per avere una parvenza di Stato.

Verrebbe da dire "geneticamente mercantili", abili nel vendere (e vendersi), ma totalmente inadatti/impossibilitati a coalizzarsi e costruire un "polo arabo" coeso e determinato nella difesa dei propri interessi "sovrani".
Piu` un agglomerato di tribu` desideroso e bisognoso di tiranni alla loro guida, che uno Stato sovrano multietnico.

Confini disegnati dagli ex colonizzatori, volutamente e provocatoriamente ignorando i reali "confini etnici", nella logica coloniale anglosassone del "dividi et impera" e del "dopo di me il caos".

Uscita la Russia dalla Siria (piu o meno completamente, piu`` o meno negoziata), data via libera alla Turchia (e anche all'Iran) e data "carta bianca" ad Israele affinche` consolidi i propri confini (quali essa intenda che siano), ora inizieranno le contrattazioni.

L'obiettivo e` quello di sempre: il controllo delle risorse e delle rotte commerciali verso i mercati potenziali ed attuali, dove quelle risorse dovranno viaggiare e rendere.

Il Popolo palestinese (non diverso per cultura di governo dai suoi vicini) e` finito fra incudine e martello e verra` disperso.

Se i suoi discendenti coltiveranno la memoria, manterranno intatta una loro identita` (e verra` fatto di tutto perche` questo non avvenga) acquisiranno cultura di governo e saranno capaci di diventare catalizzatori di una possibile futura rivincita/rinascita qualche prospettiva per il futuro ci potra` essere, altrimenti si "diluiranno" nelle popolazioni che li accoglieranno.
 
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Presidente

Spesso si associa al termine "Presidente" un significato univoco e identico per tutti perche` questo stesso termine e` in uso in molti contesti e, nello specifico, nel ruolo di "Capo di Stato".
Ma nella sostanza la posizione, il ruolo, le mansioni che caratterizzano il Presidente in Italia, il Presidente negli USA, il Presidente in Russia sono tutt'altro che identici.

E anche solo limitandosi al reale potere del Presidente in Russia e del Presidente negli USA ci dovremmo accorgere che sono ruoli solo in parte sovrapponibili.

Detto cio`, da cui si evince che Trump (che ha gia` sperimentato sul suo orecchio destro cosa puo` significare disubbidire) la nuova politica USA sembra aver riconosciuto che la realta` del Mondo odierno non e` la stessa di quella del 1990 con la dissoluzione dell'URSS e la fine (vittoriosa per gli USA) della Guerra Fredda.

Lo si nota dalla attenzione e determinazione messa fin da subito nel consolidamento, nel controllo, nel "mettere ordine" nelle proprie dirette zone di influenza e di interesse.
E` la logica e la sostanza del Mondo Multipolare.

Per una Potenza Talassocratica come nella sostanza sono gli USA, "l'Isola" (cioe` le Americhe) e le coste altrui sono considerate strategicamente importanti.
L'alternativa per un'isola (per quanto grande sia) e` finire "isolata".
Non dobbiamo quindi stupirci delle loro azioni.

Per Potenze Telluriche, come ad esempio la Russia, un Mondo Multipolare riconosciuto tale anche dal principale avversario che ambiva all'egemonia, offre ampi spazi di negoziato, accordo, compromesso.

Per tutti si dovra` rinunciare a qualcosa per guadagnare in stabilita` e sicurezza: la propria.
Ma la negoziazione sara` lunga e laboriosa.
 
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Il tempo e` galantuomo

Le prime due settimane della presidenza Trump mi suggeriscono (per quanto riguarda il suo ambíto ruolo di statista) che uomo di spettacolo era, e uomo di spettacolo rimane.

Anche gli uomini di spettacolo (Grillo, Zelenskij, ma Trump non e` da meno) hanno dei programmi, degli obiettivi, ma cio` che li caratterizza e` la spettacolarizzazione, la teatralita` delle proprie dichiarazioni: dalla comicita` alla tragedia, dalla commedia al dramma.

Niente e` mai troppo serio, nel senso di "adulto", e tutto e` sempre ben interpretato, ma inevitabilmente recitato, falso nella sostanza (come lo e` una rappresentazione teatrale).

Nella societa` dello spettacolo, dei consumi, dell'inutile come mito, dei valori "volatili", credo che nessuno piu` di un teatrante possa interpretarla con successo (di pubblico).
Ma il copione che recitano, interpretano, sul quale spesso improvvisano, non l'hanno scritto loro, ed il loro lavoro e` assicurato finche` il botteghino incassa.

Per inciso penso che Trump non sia (per la sua controparte) un contraente affidabile, cioe` un contraente della cui firma su di un contratto mi potrei fidare.

Posso sbagliarmi, o forse no. Il tempo e` galantuomo.
 
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USAID

La chiusura dell'USAID (Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale) che pur facendo anche del bene era prevalentemente un efficacissimo strumento del "soft power" statunitense responsabile di molte rivoluzioni colorate e golpe, non significa la rinuncia degli USA all'esercizio di questo "potere".
Mica sono cosi` ingenui.

Significa eliminare le migliaia di collaboratori fedeli alla "cultura" sponsorizzata dai Democratici americani, e fondare poi una nuova struttura (coerente con la "nuova cultura" emergente) adattata alla odierna realta`, e possibilmente ancora piu` efficace/efficiente della precedente.
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Traduzioni

Una cosa che mi intriga e affascina e` trovare il significato etimologico di termini in lingue che hanno una diversa origine.

Per esempio il termine "Educare/Educazione".

In italiano appunto "educare" dal latino ex-ducere, condurre fuori (per esempio "il potenziale"), guidare (per esempio "verso la conoscenza")

In russo "vospitanije" (воспитание), dove "vos" idica la direzione "verso su (vverkh)" e "pitanije" e` il cibo. Quindi: nutrire per far crescere, prendersi cura per far crescere.

Sfumature che pero` aiutano spesso a comprendere diversi atteggiamenti verso concetti che erroneamente consideriamo identici nelle varie lingue, ma che in realta` sono solo simili.
 
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  • Il sovranismo, come la sinistra, è una cultura della mistificazione. Lo Stato di Israele è letteralmente una creazione anglo-sovietica; una parte...
  • La destra conservatrice e fascistoide raggrumatasi attorno a Giorgia Meloni si crede, nei suoi sogni megalomani, erede dell’Impero romano o del...
  • AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!
  • Se ci fate caso, dopo ogni uscita euroscettica di Musk o dopo scandali che colpiscono personalità europeiste (Pfizergate, Qatargate, il caso...
  • Ma chi se ne frega di chi oliava Giuliano Ferrara. Ma vaffanculo tu, Ferrara e gli oliatori.
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