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"Tempo di Mezzo"

Questo periodo "di mezzo" e` molto comodo per chi vuol provocare farlo "de-responsabilizzato".

- Zelenskij di fatto un Presidete "scaduto", illegittimo, senza futuro politico (restasse vivo e dovessero tenersi elezioni libere perderebbe) prende decisioni ed agisce lasciando la gestione delle conseguenze a chi verra` dopo di lui.
"Sparisce" lui, chi verra` dopo potra` addebitargli la responsabilita` di qualsiasi decisione nefasta presa, prendendosi il merito "della svolta".

- Biden presidente a termine (ancora un paio di mesi), senza futuro politico (anche solo per lo stato di salute), prende decisioni ed agisce lasciando al suo successore la gestione delle conseguenze di quelle decisioni.
Uscito di scena lui, chi lo sostituira (Trump) potra` addebitargli la responsabilita` di qualsiasi decisione nefasta presa, prendendosi il merito "della svolta".

Si gioca sulla "forma" per presentare come "pulito" chi prosegue il confronto, ma tutti sappiamo quale sia la sostanza di questo confronto che dura ormai da troppo tempo: il dominio esclusivo ed assoluto sulle risorse del Mondo.

Ma sempre piu` Paesi di questo Mondo non sono d'accordo e sempre di piu` si rendono conto che solo unendosi si posono salvare da questo destino.

Non si puo` rimanere "neutrali" in questa lotta.
 
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Testo in italiano della dichiarazione di Putin

Vorrei informare il personale delle Forze Armate della Federazione Russa, i cittadini del nostro Paese, i nostri amici in tutto il mondo, nonché coloro che continuano a nutrire illusioni sulla possibilità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, sugli eventi che si stanno verificando oggi nelle operazioni della zona militare speciale, in particolare dopo l'uso di armi a lungo raggio di fabbricazione occidentale sul nostro territorio.

Proseguendo l’escalation del conflitto provocato dall’Occidente in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO avevano precedentemente annunciato che avrebbero concesso il permesso di utilizzare i loro sistemi d’arma di precisione a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa. Gli esperti sanno bene, e la parte russa lo ha più volte sottolineato, che è impossibile utilizzare tali armi senza la partecipazione diretta di specialisti militari dei paesi che le producono.
Il 19 novembre, sei missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione statunitense e il 21 novembre, durante un attacco missilistico combinato dei sistemi Storm Shadow di fabbricazione britannica e HIMARS di fabbricazione statunitense, hanno colpito obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa - nel Regioni di Bryansk e Kursk. Da quel momento in poi, come abbiamo più volte sottolineato in precedenza, il conflitto regionale in Ucraina provocato dall’Occidente ha acquisito elementi di carattere globale. I nostri sistemi di difesa aerea hanno respinto questi attacchi. Di conseguenza, gli obiettivi ovviamente fissati dal nemico non furono raggiunti.

È stato spento l'incendio causato dalla caduta di frammenti di missili ATACMS in un deposito di munizioni nella regione di Bryansk; non si sono registrate vittime né danni gravi; Nella regione di Kursk è stato effettuato un attacco a uno dei posti di comando del nostro gruppo Sever. A seguito dell'attacco e della battaglia antiaerea, purtroppo, si sono verificate vittime, morti e feriti tra il personale delle unità di sicurezza esterne della struttura e il personale di servizio. Il personale di comando e operativo del centro di controllo non è rimasto ferito e normalmente guida le azioni delle nostre truppe per distruggere ed espellere le unità nemiche dalla regione di Kursk.

Ancora una volta, voglio sottolineare in particolare che l'uso di tali armi da parte del nemico non è in grado di influenzare il corso delle ostilità nella zona di un'operazione militare speciale. Le nostre truppe stanno avanzando con successo lungo l'intera linea di contatto di combattimento. Tutti i compiti che ci siamo prefissati saranno risolti.

In risposta all'uso di armi a lungo raggio americane e britanniche, il 21 novembre di quest'anno, le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato contro uno degli oggetti del complesso militare-industriale dell'Ucraina. Uno dei più recenti sistemi missilistici russi a medio raggio è stato testato in condizioni di combattimento, in questo caso con un missile balistico dotato di equipaggiamento ipersonico non nucleare. I nostri scienziati missilistici lo hanno chiamato “Oreshnik”. I test hanno avuto successo, l'obiettivo del lancio è stato raggiunto. Sul territorio dell'Ucraina, nella città di Dnepropetrovsk, è stato colpito uno dei più grandi complessi industriali conosciuti fin dai tempi dell'Unione Sovietica, che ancora oggi produce tecnologia missilistica e altre armi.

Stiamo sviluppando missili a medio e corto raggio come risposta ai piani statunitensi di produrre e schierare missili a medio e corto raggio in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Riteniamo che gli Stati Uniti abbiano commesso un errore distruggendo unilateralmente il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio nel 2019 con un pretesto inverosimile. Oggi gli Stati Uniti non solo producono tali equipaggiamenti, ma, come vediamo, durante l’addestramento delle proprie truppe, hanno risolto il problema del trasferimento dei loro promettenti sistemi missilistici in diverse regioni del mondo, compresa l’Europa. Inoltre, durante gli esercizi conducono corsi di formazione sul loro utilizzo.

Permettetemi di ricordarvi che la Russia si è volontariamente e unilateralmente assunta l’obbligo di non schierare missili a medio e corto raggio finché armi americane di questo tipo non appariranno in qualsiasi regione del mondo.
Ripeto: stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi NATO nei confronti della Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti. Determineremo gli obiettivi da distruggere durante ulteriori test dei nostri nuovi sistemi missilistici sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Riteniamo di avere il diritto di usare le nostre armi contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l'uso delle loro armi contro i nostri obiettivi e, in caso di escalation di azioni aggressive, risponderemo con la stessa decisione e allo stesso modo . Raccomando che le élite al potere di quei paesi che stanno escogitando piani per usare i loro contingenti militari contro la Russia ci pensino seriamente.

Naturalmente, quando si sceglieranno, se necessario, e come misura di risposta, obiettivi da distruggere con sistemi come Oreshnik sul territorio dell'Ucraina, offriremo in modo proattivo ai civili e chiederemo anche ai cittadini degli stati amici che si trovano lì di lasciare le zone pericolose. Lo faremo per ragioni umanitarie - apertamente, pubblicamente, senza timore di opposizione da parte del nemico, che riceve anche queste informazioni.

Perché senza paura? Perché attualmente non esistono mezzi per contrastare tali armi. I missili attaccano obiettivi a una velocità di Mach 10, ovvero 2,5-3 chilometri al secondo. I moderni sistemi di difesa aerea disponibili nel mondo e i sistemi di difesa missilistica creati dagli americani in Europa non intercettano tali missili;

Vorrei sottolineare ancora una volta che non è la Russia, ma gli Stati Uniti che hanno distrutto il sistema di sicurezza internazionale e, continuando a combattere e aggrappandosi alla propria egemonia, stanno spingendo il mondo intero verso un conflitto globale. Abbiamo sempre preferito e ora siamo pronti a risolvere tutte le questioni controverse con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi.

Se qualcuno ne dubita ancora, allora è vano: la risposta sarà sempre lì.
 
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La provocazione e` passata ad un livello piu` alto.

Quindi, nei fatti, il passo e` stato fatto: sono stati usati missili USA, Gran Bretagna e Francia (il 19 ed il 21 Novembre) contro il Territorio della Federazione russa nelle Regioni di Kursk e di Brjansk.

Il Presidente Putin ha fatto una dichiarazione pubblica ufficiale alla televisione riguardo questo fatto informando sulla prima risposta dimostrativa della Russia a questi lanci che sono stati considerati come un coinvolgimento degli USA e dei suoi satelliti (cosi` li ha definiti) nel conflitto contro la Russia.

La risposta russa e` nella logica della "escalation misurata" perche` piu` tardi si arriva al conflitto nucleare con armi strategiche piu` possibilita` ci sono di arrivare ad un qualche compromesso.

Dimostrativamente sono stati usati su Dnepropetrovsk (distruggendo un importante complesso militare) i nuovi missili "Orjeshnik" ipersonici (10 mach) per i quali al momento nessun sistema antimissile e` in grado di intercettare e neutralizzare, che possono portare sia testate convenzionali che nucleari.

Ha anticipato che se le provocazioni continueranno verranno usati ancora su citta` ucraine, avvisando prima la popolazione dei quelle citta` di mettersi in salvo.

Obiettivi sui Paesi NATO sono ora considerati obiettivi legittimi dalla Russia.

Difficile pensare che Trump non fosse informato su queste decisioni "ufficialmente" di Biden.
 
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Provocazioni

1) Ammettiamo (per ipotesi) che la Russia sia intenzionata a verificare le reali intenzioni di Trump che si sveleranno (per una serie di ovvie ragioni) solo dopo il 20 Gennaio 2015.
2) Ammettiamo (sempre per ipotesi) che queste intenzioni siano valutate dalla Russia come molto probabilmente propedeutiche all'inizio di un reale negoziato.

Spegatemi: quale idiota Capo di Stato russo per dimostrare i suoi muscoli aggancia le provocazioni degli avversari di Trump, che con questo intendono sabotare quei negoziati?

La Russia ha sopportato ben altri tragici eventi non mollando di un centimetro le proprie posizioni, ma stavolta si sbragherebbe lanciando chissa` quali e quanti missili (nucleari?) sull'Europa per dimostrare cosa?

Fantascienza, fantapolitica.

Chi ha esperienza di rapporti interstatali fra grandi potenze sa che anche nelle peggiori situazioni, nei peggiori momenti rimangono aperti canali di comunicazione: quelli dei servizi segreti dei due Paesi.

Una cosa e` certa: la suspence, la drammatizzazione, il catastrofismo, il possibile (che non e` il probabile) venduto come certo, le fonti "anonime, ma qualificate", le soffiate... servono a mantenere alta la tensione e alto l'audience di quei media.

Le provocazioni falliscono quando non riescono a "provocare".
 
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Parallelismi

Se sono soddisfatto, orgoglioso di quel che sono, di quel che faccio, delle mie capacita` e potenzialita` non significa che considero "a priori" gli altri come "esseri inferiori".
Questo perche` non ne sento la necessita`, il bisogno perche` il mio valore non dipende dal disvalore degli altri, ma da quel che sono.

E proprio perche` godo di autostima (che non significa arroganza, superbia, spacconeria) trovo piacevole confrontarmi con gli altri perche` se sono in quel momento, in quel contesto piu` svantaggiati di me posso essere loro utile, se sono migliori di me in quel momento, in quel contesto, posso da loro apprendere e quindi crescere.

Nel tempo si sono formate e consolidate in me le cose in cui credo, i miei "valori", i principi che mi guidano nelle scelte, la cultura che mi fa crescere, che mi "coltiva", e che fara` crescere la mia progenie.

E come per me questo e` stato un processo personale, che si e` sviluppato nel tempo, posso concepire che per altre persone il processo sia stato altrettanto "personale", che esistano differenze, differenti sensibilita`, differenti scale di valori perche` ognuno e` nato e cresciuto in momenti ed in contesti differenti.

E non temo di confrontarmi con loro perche` sono forte nelle mie convinzioni, aperto all'ascolto e alla possibilita` di crescere, permeabile nell'accogliere perche` capace di "filtrare" cio' che e' vantaggioso, piu` giusto, effettivo, efficace per me e cio` che invece non lo e`.

Se tutto cio` vale per un individuo, e lo rende "di valore", vale anche per una Nazione.

E come puo` succedere che un Paese sia l'espressione di quella Nazione, puo` succedere anche che la Nazione sia piu` vasta di quel Paese o, viceversa, che in quel Paese convivano diverse Nazioni.

E l'orgoglio Nazionale (come quello dell'individuo) quando e` sano non teme confronti da un lato, e non si fonda sulla considerazione che "gli altri" siano inferiori, siano feccia, siano sub-umani.

E se la Nazione con la quale ci si identifica e si sente di appartenere e` piu` vasta del Paese in cui si vive, questa Nazione cerchera` (per il bene dei suoi figli sparsi) di creare le condizioni affinche` tutti possano sentirsi a proprio agio in queli Paesi.
E se sara` necessario combattera` per questo.

E se invece in quel Paese convivono diverse Nazioni, al Nazionalismo che potenzialmente potrebbe dividere andra` accompagnato il Patriottismo che unisce e rende i vari Popoli solidali nella difesa del Territorio comune, dei comuni interessi, della comune sopravvivenza contro chi quel Paese minaccia per dividere, indebolire, sottomettere.

Questi sono i fondamenti del Multipolarismo.
 
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La Rus' di Kiev

Il fatto storico che la prima "Rus'" fu la "Rus' di Kiev" (seguita poi dalle altre: Novgorod, Mosca...) invece di far comprendere che Kiev e` "Rus'" cioe` Russia, spinge "eminenti" storici da scrivania ucraini (e non) a dire che "Kiev = Ucraina", e che quindi la Russia e` nata dall'Ucraina.

Quando poi qualcuno (nello specifico un ucraino vero patriota, colto, appassionato di storia, ricercatore) cerca di spiegare che non ci puo` essere Ucraina (cioe` "u = presso, kraj = bordo -> u + kraj = ukrajna) senza un Paese di cui appunto sia "il bordo" (cioe` "le Russie") cosa fanno questi?
Gli sparano e l'ammazzano, seguendo il principio 'Нет человека, нет проблем' -> elimini l'uomo, elimini il problema.

Tipico lavoro anglosassone.
Ci vorranno un paio di generazioni per rimediare al disastro.
 
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Reagan e Gorbačjov

19111985.PNG

13 novembre 1985 primo incontro a Ginevra fra Gorbachjov e Reagan.

Ricorda Reagan: "Quando sono andato all'incontro con il Segretario Generale Sovietico mi aspettavo di vederlo vestito con un "palto` bolscevico" e berretto, ma mi presentarono un signore vestito con un completo alla moda francese e con un orologio "Radio Manhattam".
Guardandolo ho pensato: 'Si, questo ci vendera` tutto'"
E cosi` fu.

Lezione: Ogni qualvolta la Russia ha cercato di compiacere "l'Occidente" copiandolo o scimiottandolo dimenticando la sua vera natura, la Russia ha perso.

Lo stesso e` successo all'Europa, perche` Europa e` (era) un Continente a se` con una sua propria millenaria cultura, l'America e` cio` che sta al suo "occidente", dalla quale e` stata culturalmente (oltre che economicamente e militarmente) conquistata, da cui il termine "Occidente collettivo" che in Russia si usa per denominare questo "agglomerato".
 
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Immigrazione in Russia

Dopo l'attentato al Centro Commerciale di Mosca compiuto materialmente da cittadini dei Paesi ex-sovietici l'atteggiamento della maggioranza dei russi (ed ora anche delle autorita`) verso i migranti sta cambiando velocemente e radicalmente.

Un esempio di questo umore diffuso:

"La Duma ha adottato un appello al Governo russo affinché attui misure relative all'immigrazione clandestina.
Ci sono molte questioni urgenti che devono essere discusse e, soprattutto, le misure devono essere prese rapidamente.

Perché i figli degli immigrati che non conoscono una parola di russo studiano nelle scuole comunali? Perché i nostri figli sono costretti ad adattarsi agli interessi di coloro che vivono in Russia con diritti pro tempore? Non parlo del fatto che in alcune classi i piccoli migranti sono già la maggioranza assoluta.

Perché attiriamo maestre d'asilo, medici e insegnanti dall'estero? Cosa ci insegnano le persone cresciute in un ambiente culturale straniero? Nella maggior parte dei Policlinici di Mosca, il numero di medici che parlano a malapena il russo supera già quello dei russofoni. Qualcuno ha controllato i loro diplomi? Dove guarda il Ministero del Lavoro? E non sarebbe meglio investire nei propri insegnanti e nei propri medici?

Non capisco perché alcuni funzionari e deputati abbiano ancora dubbi sulla raccolta di materiale genetico dagli “insostituibili specialisti” che sono venuti da noi. Sono al cento per cento rispettosi della legge?

È giunto il momento di mettere ordine. Spero che il Governo ascolti le nostre argomentazioni. E alcuni ministeri, invece di contemplare passivamente, assumeranno una posizione attiva, basata sulla preoccupazione per i cittadini della Russia. Che alla felicità dei cittadini di altri Paesi pensino i governanti di quei Paesi."
 
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Musi Gialli

La notizia:

"La Svezia sta indagando sul possibile coinvolgimento della nave cinese Yi Peng 3 nel danneggiamento di due cavi sottomarini nel Mar Baltico.
L'imbarcazione si trova in acque danesi sotto la protezione di una nave pattuglia danese e anche una nave della Marina norvegese è stata inviata presso l'imbarcazione, ha riferito Helsingin Sanomat."

Trump ha dichiarato che la nuova priorita` per "l'Occidente" sara` "contenere" la Cina, e gia` i vassalli ed i "servizi di intelligence" si stanno muovendo.

In altri tempi (poco fa) indagata sarebbe stata la Russia (che nel Baltico ha una delle sue flotte), ma ora conviene di piu` una nave cinese...

Provocazioni, disinformazione, allarmismo, allerte.
A quando la sdoganatura del "fermiamo i musi gialli"?

Realta Virtuali.
 
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Budget 2025 in Ucraina

La Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) ha adottato in seconda lettura il progetto di bilancio per il 2025, che prevede una spesa record di 95,5 miliardi di dollari.

La spesa per la difesa è prevista a 53,8 miliardi di dollari.
Allo stesso tempo, le entrate del bilancio ucraino ammonteranno a soli 55,8 miliardi di dollari.

E fortuna che in Ucraina sono rimasti poco piu` di 20 milioni di cittadini dei 43 milioni dell'inizio del conflitto (nel 1993 erano 52 milioni).

Mancano all'appello circa 40 miliardi di dollari di soldi "vivi" (pensioni, stipendi, sanita`, scuola, burocrazia, welfare...) che sono esattamente quelli che gli USA hanno ordinato all'Unione Europea di "donare" all'Ucraina sottraendoli al welfare dei propri cittadini.

E` evidente che se qualcosa non cambia le prossime elezioni europee vedranno ancora una volta crescere i partiti "contro".

La Russia guarda con molto interesse a questi eventi.
 
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Partenariato Strategico

Un aspetto sicuramente notato dal Governo USA, ma sottovalutato da molti commentatori e` che nella nuova dottrina militare russa riguardo le armi nucleari sono stati inseriti, nel concetto di "Territori Minacciati", la Bielorussia e "gli alleati".

Cioe` "l'ombrello nucleare protettivo" viene esteso.
Un alleato col quale esiste un "partenariato strategico" anche sul piano miitare e` la Corea del Nord, ed un altro in cui questo "partenariato strategico" allargato e` in discussione e` l'Iran.

Il "non-Occidente" si sta organizzando non solo sul piano economico e politico.
 
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Provocazioni

Le provocazioni servono a "provocare qualcosa" (cioe` una reazione) che il provocatore ritiene possa andare a suo vantaggio.
Per esempio accelerare processi, ostacolarli, generarli, "emotivizzare" le reazioni dell'avversario, e cosi` via.

Il "provocato" decide se "agganciare" la provocazione o se comportarsi diversamente:
- nessuna accelerazione, rallentamento, ostacolo nei suoi piani
- risposta asimmetrica
- risposta diretta alla provocazione perche` in questo vede dei vantaggi, o si ritiene in grado di girare a suo vantaggio gli eventi successivi
- risposta ritardata nei tempi e nei modi a lui piu` convenienti

Rispondere alle provocazioni "d'istinto", sull'onda delle emozioni, su pressioni "dal basso" e` fare il gioco del provocatore.
Subire passivamente le provocazioni significa altresi` dare via libera all'escalation perche` il provocatore si sente impunito.

La cosa piu` intelligente da fare, secondo me, e` da un lato punire pesantemente il "bullo" che agisce per conto terzi, ma non discostarsi, non modificare i propri piani che sono stati da tempo studiati nei tempi, nei modi, nelle risorse, tenendo conto dei vincoli e che hanno come obiettivo la neutralizzazione dei mandanti, cioe` del vero nemico.

Una cosa e` certa: coloro che conoscono quei piani si contano sulle dita di una mano, e provocare e` anche un modo per provare a saperne di piu`.
Un analista, un esperto, un giornalista, una "generale da divano" puo` solo azzardare ipotesi.
Per questo un "Comandante in Capo" che gode della fiducia della stragrande maggioranza dei suoi concittadini puo` permettersi di non discostarsi da quei piani a costo di "sembrare in errore", e la missione dei suoi nemici e` minare quanto piu` possibile questa fiducia, questo appoggio dal basso per costringerlo a modificare quei piani.

Il periodo fino al 20 gennaio 2025 sara` pieno di provocazioni.
 
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NATO Art. 5 e Nuova Dottrina Militare russa

Molti ritengono (a torto) che in caso di attacco ad un Paese NATO sulla base dell'Articolo 5 del Trattato la NATO rispondera` militarmente attaccando "l'aggressore".

Ma le cose non stanno cosi`.
La possibilita` esiste, ma non l'automatismo.

Cosa dice l'Articlo 5:

"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".

Dunque, il ricorso alla forza, a ben vedere, non è né automatico né previsto come unica misura.
Al contrario, esso è solo eventuale, ricompreso nell'alveo di altre azioni.

Ma su questo "Articolo" si e` costruito un mito trasformando la "possibilita`" in "automatismo" per evidenti ragioni propagandistiche.

Lo stesso dicasi per la aggiornata Dottrina Militare russa riguardo l'uso dell'arma nucleare.

Secondo la nuova versione (firmata oggi dal Presidete Putin) le armi nucleari potranno essere utilizzate anche in reazione a un attacco alla Russia con armi convenzionali da parte di uno stato sostenuto da una potenza nucleare.

Vale a dire: se l’Ucraina, supportata dalla NATO e in primis dagli USA, insieme con Francia e Gran Bretagna dotati di armi atomiche, attaccasse la Russia minacciandone la sovranità, il Cremlino potrebbe rispondere con l’uso di armi nucleari, sia contro Kiev che i suoi alleati.

Potrebbe.

Perche` nessun Paese "serio" si legherebbe le mani (privandosi di margini di manovra) istituendo automatismi che lo obblighi ad azioni che in quel contesto vorrebbe gestire diversamente.
Lo steso dicasi per le fantomatiche "linee rosse".

Ancora una volta: il "Can Can" in corso attorno alle presunte decisioni di Washington sono parte di una "Guerra Mediatica" che deve preparare il terreno all'insediamento di Trump alla Casa Bianca (se non lo fanno fuori prima).
 
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Realta` Virtuali

Il silenzio di Washington sull'autorizzazione data all'Ucraina riguardo i missili, unita alla loquacita` di Macron, a Le Monde che pubblica e poi cancella la notizia, a vari esponenti "Occidentali" che commentano dando come scontata la "decisione di Washington" in risposta (qui c'e` da ridere) all'intervento dell truppe nord coreane a Kursk, ai giornali che preannunciano catastrofiche conseguenze per quella decisione (non confermata) e tutta una serie di altri fatti e comportamenti confermano (secondo me) che si tratta di Guerra dell'Informazione.

Forse poi arrivera` l'Angelo Biondo Salvatore del Mondo Trump a riportare la Pace?
Un nuovo J.F.Kennedy?
O il desiderio di vendere un pseudo successo costruito sul nulla in mancanza di un successo vero nelle ipotetiche trattative con la Russia?

Tutto e` possibile in un Mondo che si regge su realta` virtuali.
 
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Guerra Mediatica

La "Guerra Mediatica" (o delle informazioni) e` in pieno svolgimento ed il mondo dell'informazione e` in fibrillazione.
Ipotesi, controipotesi, informazioni "riservate", fonti anonime "bene informate", gli specialisti della disinformazione invadono i social con indiscrezioni, "analisi"...

Sta operando con successo.
Accanto a questo livello della Guerra (cioe` il livello "mediatico"), si sta muovendo quello "Cognitivo", delle menti.
Drammatizzare, impaurire, estremizzare le posizioni, creare aspettative irrealizzabili, o su aspettative mai enunciate provocare delusioni, mortificazioni, risentimenti.
Cioe` minare la fiducia delle popolazioni nei confronti dei propri governanti, generare malcontento, e, se ci si riesce, manifestazioni, rivolte.

Cosi` e` sempre stato e questo scenario si ripetera` all'infinito.

In realta`, al momento (ore 20.00 di Mosca del 18 Novembre 2024) nessuna fonte ufficiale (Presidente USA, Francia e Primo Ministro Britannico) ha confermato le "anticipazioni" della stampa riguardo l'autorizzazione all'uso dei missili di precisione a lunga distanza sul territorio russo "storico" da parte dell'Uctaina.

Teniamo presente tra l'altro che sul Donbass e in Novorossija quei missili (USA) sono gia` utilizzati da tempo.
Come pure l'uso di altri missili e di droni all'interno del Territorio russo.
L'ultimo massiccio attacco e` avvenuto a Mosca un paio di giorni fa, a cui e` seguito il piu` massiccio bombardamento delle infrastrutture energetiche ucraina dall'inizio del conflitto.

I commentatori russi piu` seri, pur avvusando sui rischi di una decisione di quel tipo, invitano a guardare i fatti: nulla e` stato autorizzato all'Ucraina ufficialmente.

In secondo luogo invitano a misurare questi fatti: quanti missili verranno consegnati 10, 100, 1000?

In terzo luogo, verranno veramente lanciati su obiettivi sensibili russi?

In quarto luogo i sistemi antimissile russi sono in grado (e lo hanno dimostrato) di abbattere senza problemi piu` del 90% di quei missili.

In quinto luogo, ha senso rivolgersi a Biden per "chiarire" la situazione, sapendo che fra due mesi non conta piu` nulla, o e` meglio attendere (per un confronto) l'insediamento di Trump, visto che con lui si potra` discutere per i prossimi 4 anni (se non lo fanno fuori prima)

Riguardo alle "linee rosse" da non superare.
Qui dobbiamo distinguere le "linee rosse" dichiarate ufficialmente da Putin e le "linee rosse" che i vari commentatori (russi e non) amano disegnare sul terreno a piacimento per poter poi dire che sono state superate "indenni" dimostrando che la Russia "ha paura".

Io da Putin (le cui dichiarazioni seguo costantemente) ho sentito parlare solo di 3 (tre) "linee rosse":
1) nel dicembre del 2021 quando ha offerto un piano per la regolamentazione delle forze in Europa dichiarando che se fosse stato rifiutato si sarebbero prese tutte le misure necessarie, comprese quelle militari.
E nel febbraio 2022 e` iniziata l'operazione militare come promesso.

2) nel febbraio del 2022 quando ha dichiarato che se le truppe NATO (o di qualsiasi altro Paese) fossero intervenute direttament in Ucraina avrebbero ricevuto una risposta "devastante".
E di truppe NATO (consistenti) in Ucraina (o francesi, polacche) si parla molto spesso, ma al di la` di mercenari, volontari ed istruttori, non se ne vede traccia.

3) nell'ottobre 2024 quando ha affermato che l'uso da parte della NATO (l'esercito ucraino non e` in grado di farlo) di missili a lunga gittate e di precisione sul territorio internazionalmente riconosciuto della Russia sarebbe stato considerato come un intervento diretto della NATO nel conflitto con tutte le conseguenze del caso.
Di questo si parla ora, ma fatti ancora non se ne vedono.

In quanto a come Putin (in realta` il suo staff politico e lo Stato Maggiore) di volta in volta risponde alle provocazioni occidentali (non "linee rosse") ed alla lenta ma progressiva escalation imposta si deve tener presente che piu` che "mostrare i muscoli" gli obiettivi della Russia sono:

- rispondere all'escalation con una escalation misurata di risposta, aumentando di volta in volta la distruttivita` delle armi utilizzate (per sempio bombe termobariche, o FAB da 500, 1500, 3000 chili sulle difese ucraine)

- disarticolare Unione Europea e NATO crearndo, stimolando, fratture, distinguo che rompano l'unita` di quelle associazioni, Un esempio sono le posizioni (varie ed articolate, ma critiche) di Ungheria, Slovacchia, Austria e Serbia (se si osservano questi Paesi su di una cartina geografica del Centro Europa se ne coglie l'importanza

- agendo e mantenendo una posizione di leadership nelle associazioni "non-Occidentali" (BRISC+, Shangai, Mercato euroasiatico, SHG...) dimostrando di avere il controllo della situazione, di non agire in modo emotivo, di essere sempre disponibile ad un negoziato e cosi` via, ottenendo cosi` l'appoggio di quei Paesi (la maggioranza del Mondo), la loro solidarieta` e fiducia.

- mantenendo una consistente riserva di uomini e mezzi (quindi contenendo il piu` possiblie le perdite) in attesa del conflitto diretto con la NATO che viene considerato inevitabile.

La Storia ci dira` (come fu per Stalin e l'URSS) se tutto cio` sara` stato efficace.
 
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Autorizzazione all'uso dei missili USA

L'autorizzazione di USA, Francia e Gran Bretagna all'utilizo dei loro missili di precisione all'interno del territorio russo "storico" (cioe` non solo nei territori non riconosciuti internazionalmnete) se vera, obbliga ad alcune riflessioni.

1) Autorizzare l'uso di quei missili senza fornire il personale specializzato (statunitense, francese, britannico) in grado di individuare, programmare, far partire e far arrivare precisi al bersaglio quei missili equivale a non aver autorizzato niente. L'Ucraina non e` in grado di fare tutto cio` autonomamente.
Si tratterebbe quindi di una mossa piu` propagandistica che effettiva.

2) Se all'autorizzazione si accompagna il supporto/assistenza di quei Paesi (tutti NATO) e quei missili partono realmente verso i bersagli all'interno del territorio russo, allora si realizza lo scenario pronosticato da Putin in una dichiarazione/intervista di non molto tempo fa: la partecipazione diretta della NATO al conflitto in Ucraina.

3) Le potenzialita` di quei missili sono tali (se muniti delle opportune testate) da perforare i silos/bunker dove sono custoditi le armi nucleari, i missili antimissile della difesa strategica agli attacchi nucleari, i centri di comando e le centrali nucleari e russe.
Oltre a cio` possono essere caricati con testate nucleari, e gli F16 (forniti all'Ucraina) sono vettori capaci di trasportare e lanciare sul bersaglio quei missili.
Sapere in anticipo cosa quei missili stanno trasportando non e' possibile (e se anche fosse dichiarato prima, la credibilita` di quei Paesi se ne e` andata da tempo)

4) Se questa decisione e` stata veramente presa da un Presidente USA (seguito poi nell'esempio dai suoi vassalli) a due mesi dalla scadenza del suo mandato viene da chiedersi:
a) indipendentemente e contro gli obiettivi dichiarati di Trump di regolare via negoziati quel conflitto per sabotarlo?
b) in accordo con Trump (che Bush ha incontrato un paio di giorni fa) per creare un qualche deterrente contro la Russia in previsione dei negoziati?

La Russia, se dovra` rispondere, non necessariamente sara` costretta ad utilizzare armi nucleari tattiche (quelle strategiche si spera non debbano essere utilizzate).
Il bagaglio di armi offensive "convenzionali" in possesso del Paese e` tale da infliggere danni mirati, localizzati effettivi e dimostrativi quanto basta.
Londra e Parigi sono in Europa "a portata di mano", e gli USA, senza necessariamente dover colpire quel territorio direttamente (con nefaste implicazioni prevedibili) hanno cira 700 basi sparse per tutto il Mondo ed un mucchio di "persone" che sarebbero ben liete di usare qualcosa di "efficace" contro il loro nemico piu` acerrimo.

Se la notizia e` vera, e alla notizia seguiranno i fatti, questo significa il desiderio da parte degli USA di andare ad una escalation.
Pensare che la Russia non abbia preparato da tempo un ventaglio di risposte per rispondere a queste provocazioni e` ingenuo.

Aspettiamo i fatti.
 
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"Childfree"

Credo che non serva dover dimostrare che pubblicita` (propaganda si diceva una volta), testimonial, influencer e via cantando "influenzano" il comportamento dei consumatori.
Non a caso le spese del marketing pesano notevolmente su certi tipi di prodotto "non indispensabili".
Lo so per esperienza personale avendo lavorato a lungo in posizioni di responsabilita` nel campo dei cosmetici.

Quindi certe scelte personali, individuali che l'individuo ritiene di aver fatto in totale autonomia sono in realta` soggette, influenzate (volenti o nolenti, esplicitamente o subliminalmente) in misura piu` o meno importante dal "marketing".
Politica compresa.

Qui il nocciolo della questione che desidero affrontare.

Mentre la decisione di un individuo sul cosa fare della propria vita e` personale e sacrosanta, la pubblicita`, la propaganda di quel "che cosa fare della propria vita" ha implicazioni che vanno ben olte la sfera individuale, implicazioni e conseguenze che si diffondono, si moltiplicano nella collettivita`.

Di questo chi governa non puo` non tenerne conto.

Ad esempio in Russia sta per essere discussa alla Duma (Parlamento) una legge che proibisce e sanziona la propaganda dello stile di vita denominato "chilfree", cioe` "senza figli e` bello".

La ragione e` molto semplice: la demografia di un Paese determina la sopravvivenza o meno di quel Popolo in quanto tale, di quella "Civilta`", e preservarla (facendo tutto il possibile) e` uno dei doveri di chi governa.

Sempre ammesso che fra gli obiettivi di quel Governo ci sia la sopravvivenza del suo Popolo come tale e della sua "Civilta`"

In caso contrario bisognerebbe porsi delle domande.
 
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NATO?

La "quota NATO" (chiamata anche "spese per la difesa") che viene richiesta all'Italia e` il 2% del PIL.
Oggi l'Italia paga circa l'1,5%, ma dovra` presto adeguarsi al 2% (considerato come il minimo, ma auspicato il 2,5%).

Su di un PIL di 2.100 miliardi di Euro:
- 1,5% = 31.5 miliardi di Euro
- 2% = 42 miliardi di Euro
- 2,5% 52,5 miliardi di Euro

Cio` che ci viene venduto e` che questi soldi vengono spesi per difenderci dai "nemici" tramite la NATO.
La realta` e` che paghiamo non la difesa dai "nemici" (degli USA), ma le spese dell'occupazione del nostro Territorio degli "amici" che si protrae da quasi 80 anni (cifra esorbitante).

Se quei soldi fossero spesi realmente per l'esercito italiano, per il suo rinfoltimeno, armamento, addestramento, ammodernamento avremmo l'elemento essenziale "nazionale" per la difesa di una eventuale proclamata Sovranita`.
Il non averlo fatto toglie al Popolo italiano quell'elemento fondamentale per il quale una eventuale proclamata Sovranita` potrebbe poi essere efficacemente difesa.

Per inciso e` in corso la formazione di una forza europea di intervento rapido di almeno 300.000 soldati (piu` armi, mezzi leggeri e pesanti, aviazione ed artiglieria) sottratti al controllo dei Governi nazionali e sotto la diretta dipendena della NATO (leggi USA) che ne potra` disporre secondo necessita` (leggi a loro piacimento) ovunque lo ritenga opportuno (anche in Europa se dovesse servire).

Cosa per niente casuale.

Non a caso Putin in Russia, come suo primo obiettivo una volta salito al potere nel 2000 si e' posto (nei primi anni in sordina e con molta disinformazione voluta) quello della ristrutturazione, ammodernamento, sviluppo, rinfoltimento dell'esercito come deterrente fondamentale contro "ingerenze" esterne.

Perche` e` la Sovranita` ben difesa di un Paese cio` che impedisce ad un altro Paese di appropriarsi delle sue risorse.
 
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Neutralita`

Quando un Paese neutrale abbandona il suo stato e si schiera con una delle due parti antagoniste, significa che automaticamente diventa nemico dell'altra parte.
Ed un nemico per definizione aspetta solo il momento opportuno per poter neutralizzare il suo avversario.

Qui in discussione non c'e` il diritto di decidere autonomamente le proprie alleanze.
Un Paese sovrano questo fa, decide autonomamente cosa fare (alleanza, neutralita`, non allineamento).

La discussione verte su;le implicazioni/conseguenze che ogni decisione/azione genera, perche ad ogni azione segue una reazione spesso uguale e contraria.

Sostenere il proprio diritto a prendere decisioni autonome e lamentarsi contemporaneamente per loro conseguenze indesiderate denota un elevato grado di immaturita` ed il rifiuto (o l'incapacita`) di assumersi le relative responsabilita`.

Tanto piu` se l'abbandono della propria neutralita` determina il risultato di uno spostamento in avanti dei confini di una delle due parti portandoli a ridosso dei confini dell'altra dando origine ad un contatto diretto e ad un elevato rischio di conflitto.

La legittimita` di una azione non esime dalla responsabilita` per le conseguenze di quella.

Poi sarebbe da verificare quanto i Popoli di quei Paesi ex-neutrali siano stati veramente informati sulle conseguenze delle scelte del proprio Governo e d'accordo con quelle e quanto le decisioni di quei Governi salvaguardino gli interessi di quel Paese o, invece, gli interesi di altri.
 
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