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My Threads

  1. Il peccato della carne

    Devo dare una delusione a chi ha aperto l'articolo sperando in contenuti sessualmente espliciti e cose zozze. Non alla carne in senso biblico mi riferisco, ma a quella, assai più banalmente intesa, che dall'origine dei tempi ci fa da cibo. E che ora una congrega di esaltati dai tratti della setta satanica vorrebbe mettere all'indice con i sofismi più inverosimili.

    Ma andiamo per ordine. In quella sorta di megafono del Male Assoluto che è Radio Tre, vengo a conoscenza dell'articolo di una...​
    @vonTannenberg Qualche giorno fa ho discusso con un no green pass e putiniano. In apparenza tutto ok, no? Però è vegano, animalista. Ha gioito di un provvedimento del governo Draghi che vieta l'uso dei cavalli per le carrozze guarda un po' proprio durante la crisi energetica.
    E allora lì ho capito che il vostro compito di unire i vari punti della lotta alla propaganda sarà fondamentale per contribuire a risvegliare le coscienze.
     
    Vegano, animalista e putiniano no-green pass... ma siamo sicuri non fosse un falso? Davvero, non ho MAI conosciuto un vegano che non fosse completamente in trip mentale anche con tutto il resto del baraccone ideologico progressista.
     
  2. Affamare la Bestia

    I contributi pubblici all'editoria vanno aboliti. Che senso ha mantenere dozzine di quotidiani fotocopia, stipendiare decine di orchestre che suonano la stessa identica musica? Oggi l’informazione è una finestra murata sul mondo e si limita a indottrinare e a veicolare una propaganda belluina. Ma li leggete i bollettini della cosiddetta “Operazione Militare Speciale”? Sembrano compilati dai nipotini del barone di Münchhausen. L’odierno giornalismo non sa – o non vuole – spiegare una...
    Di questo parlavamo proprio con mio nonno, classe 1924 ma ancora vivo e vegeto. I giornali di oggi sembrano i Cinegiornali del fascismo. Manca solo la voce stentorea.
     
  3. Fini e l'eterno equivoco sulla destra italiana

    Ognuno ha i suoi modi di passare il tempo libero. C'è chi lo impiega coltivando l'orto, chi si dedica al gioco a carte, con amici oppure al computer, chi purtroppo a tirare sassi dal cavalcavia. Il mio è quello di andare a rivedere video e audio del passato, all'insegna del "come eravamo", oppure rileggere i post che scrivevo all'inizio della mia attività come blogger, ma senza intenti nostalgici. Semplicemente capita di avere la spinta a riannodare i fili col passato che fu. E non...
    Mi piace il paragone con l'Iran dove ho lavorato e soggiornato, dove ho lavorato bene e altrettanto bene ho soggiornato. Come in Russia, come in Cina, come in Libia paesi definiti "totalitari" vero ma dove le regole sono ben chiare, precise per cui sai cosa fare e cosa non fare. Dove persino le bustarelle sono regolamentate, non come in Italia che non sai mai quanto spendi e a chi darle perché come hai ben scritto c'é un'ambigua connivenza tra finti partiti. Come la finta libertà delle ragazze di girare col culo fuori, ciò che in Iran é proibito, e la libertà di essere violentate, ciò che in Iran prevede la pena di morte. La Giorgia é unə politicə (😆😆😆) tra lə più navigatə (😆😆). Probabile che ce la faccia a mettere un pò di ordine e disciplina. In quanto a Fini....é stato tirato fuori dal cappello dai sinistri ma ne é uscito un ratto non un coniglio.
     
    La multiforme destra italiana è affetta da un lancinante complesso di inferiorità. Civettare con la sinistra sembra essere il destino - più o meno manifesto - di molti destrorsi. Argomento da approfondire.
     
  4. Massimo Ferrero e la caccia ai finti pagliacci

    L’Italia è un paese che fornisce motivi validissimi per farsi amare e molti altri per farsi odiare. Anche da chi, come chi scrive, ha fatto dell’amore per il suo paese non soltanto un sentimento da vivere con intensità, ardore e sofferenza per la triste sorte a cui sembra destinato, ma anche un destriero da cavalcare per conquistarsi una microfrazione di platea digitale, in una fase storica in cui molti fondamentalmente, delusi dalle promesse tradite della globalizzazione, vorrebbero...
    Amo leggere i tuoi post, ma nel contempo mi intristisce leggere quanto ormai consolidato nel mio pensiero. Apparteniamo ad una schiera a cui non resta che osservare in solitudine il disfacimento di questa società. Nel contempo felice di essere ormai alla fine del mio tempo e di aver vissuto una infanzia, una gioventù e poi una vita in tempi migliori e di cui non porto alcun rimpianto.
     
    Ignoranza totale sul calcio. Per il resto...ho seguito la conferenza di Putin al Valdai club. Sarebbe stato un piacere anche per le tue orecchie conservatrici (é un complimento). Il meglio (in sintesi) ?? "Le ricette del mondo occidentale per modernizzare le abitudini non sono nulla di nuovo. Proibire dei film perché sono troppo di genere, eliminare le tradizioni, bruciare i libri di Distojevski, distruggere i monumenti russi, noi lo abbiamo già visto e vissuto con l'avvento del Soviet.""
     
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