la grazia

My Threads

  1. La voce di Dio

    Quando Gesù risorge e si manifesta, nel suo corpo glorioso, agli apostoli, uno di essi fatica a credere che sia realmente il suo Maestro morto in croce: è San Tommaso. Tommaso dice a Cristo che vuole vedere le prove del fatto che sia veramente lui e Gesù gli va incontro, gli fa toccare le ferite sul costato e le stigmate. Davanti a quelle prove inconfutabili, l'apostolo crede e Cristo gli dice: "Tu hai visto e, per questo, hai creduto. Beati coloro che non hanno visto e hanno creduto"...
  2. Meditazione e Tradizione - Il Maestro spirituale e la Tradizione

    Il capitolo si apre con questa citazione tratta dal Dhammapada, XX-277:

    Ogni cosa esistente è impermanente.
    Quando si comincia a osservare ciò,
    con comprensione profonda e diretta esperienza,
    allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza:
    questo è il cammino della purificazione.



    Queste parole si legano alla storia con cui Marco chiude il capitolo e che narra del potere di Maya, l'illusione che confonde e carpisce l'essere umano. Ma riporterò la storia alla fine dell'articolo...
  3. La Cina, comunque vada, ha già vinto (di Franco Marino)

    Più volte mi hanno rimproverato, non a torto, di ignorare la Cina nei miei articoli. E’ un errore che cerco di commettere meno ma che commettono in tanti, persino chi come Di Maio, a suo tempo ministro degli esteri, il nome di Jinping avrebbe dovuto conoscerlo. Ma è un errore che potrebbe avere diverse spiegazioni. La prima è che quell’enorme paese è fondamentalmente sconosciuto ai più e, paradossalmente, quelli che ne sanno meno sono proprio quelli che ne parlano alla maniera di Frankie...
  4. Nel solco di Tolkien: una grande letteratura per una grande missione

    Tutta la grande letteratura lascia un'impronta dentro di noi, una traccia che guida i nostri passi in questa immensa esperienza che è la vita. Ci si rende conto della potenza di una narrazione nel momento in cui questa si schiude all'interno di noi stessi e si imprime tenacemente, facendoci immergere in una fitta trama di mondo che è Altro ed è noi allo stesso tempo.

    È per me emozionante parlare di un capolavoro che ha accompagnato il mio ultimo Natale, scandendo e suscitando delle realtà...
    Io ho letto "Il signore degli Anelli" esattamente due anni fa, tra il Natale e l'Epifania, quindici giorni di estasi in cui mi sono preso una vacanza (quanto sospirata!) dalla vita e mi sono assentato per trasferirmi a tempo pieno nella Terra di Mezzo. Il libro ce l'avevo a casa da vent'anni, e questo caso mi ha dimostrato una volta di più che i libri hanno il loro tempo, che aspettano pazientemente, e non si fanno leggere né prima né dopo. La mia esperienza è stata in tutto analoga alla tua, estatica, profonda, di vero rapimento, colma di significati spirituali, come un poema epico o un testo religioso possono solo dare, e non mi dilungo perché, come tu stessa dici, servirebbero ben altro spazio e forze intellettuali. Sono rimasto pieno di gratitudine a Tolkien per quel dono, tanto che ho ripreso a leggere fantasy e fantascienza, eppure quel che ho vissuto in quei quindici giorni è rimasto un unicum, qualcosa di irripetibile. Se fosse stato scritto in un altro secolo, avrebbe potuto fare da fondamento per una nuova religione...
     
  5. Una luce in meno sull'albero, una stella in più nel Cielo

    Il Natale è più semplice da piccoli. A casa ci sono tutti e gli adulti che ci gravitano attorno sono preoccupati di farci vivere nella magia di questo periodo, col sogno di Gesù Bambino, Santa Lucia e Babbo Natale che giungono fino a noi per portarci dei doni, quasi incarnassimo quel primo bimbo a cui i Magi resero omaggio.
    Tutto è scaldato dalle luci, tutto è ornato di decorazioni luccicanti e vivide, nelle case più fortunate scoppietta il fuoco di un sole che sorgerà ancora. Se l'infanzia...
  6. Umile e alta più che creatura

    Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
    umile e alta più che creatura,
    termine fisso d'etterno consiglio,

    tu se' colei che l'umana natura
    nobilitasti sì, che 'l suo fattore
    non disdegnò di farsi sua fattura.

    Nel ventre tuo si raccese l'amore,
    per lo cui caldo ne l'etterna pace
    così è germinato questo fiore.



    Così Dante omaggia Maria nel trentatreesimo canto del Paradiso e già solo queste brevi e dense terzine potrebbero bastare a fare comprendere l'importanza di questa creatura che...
    Raramente ho avuto modo di leggere un articolo di tale profondità teologica se non su siti religiosi. E non è il primo di Mina Vagante. Dimostra grande sensibilità interiore ma anche il coraggio di manifestarlo, non è così scontato. Commento di rado, quasi mai, approfitto per complimentarmi qui con i vari articolisti : von Tannenberg, Barbera, Germani, Marino, Rovere ecc..,di questa pagina che offre pluralità di pensiero, una pagina libera che seguo con interesse..
     
    Grazie mille ❤️
    Vorrei aggiungere che non ho avuto la fortuna di avere una cultura teologica, che apprezzo, ma non ritengo sufficiente per approdare a certe profondità. Ho certamente beneficiato di una grandiosa formazione spirituale del mio amato maestro, che ora non c'è più. Scrivere su questi argomenti è anche un modo per onorarlo e ricordarlo.
    Se vuole leggere le parole di un grande mistico della Chiesa, le consiglio i "Trattati e prediche" di Meister Eckart, da cui ho attinto numerosi spunti.
     
  7. Tempo di Avvento, tempo di attesa

    Siamo in tempo di Avvento, momento di preparazione al Natale.
    Dopo un lungo Novembre di silenzio e ritiro in religiosa introspezione, ci si predispone ad accogliere la luce che squarcia le tenebre, luce incarnata in Gesù bambino.
    La notte è ancora lunga, il buio ricopre la terra e il freddo è ormai di casa.
    Si sta bene in casa, si sta bene raccolti in sé stessi. Questo periodo, se ben trascorso, è stato fecondo per aprirsi alla nascita.
    Non è un caso se, proprio a Dicembre, si celebrano due...
  8. La Compassione è il dono del Maestro

    C'è una famosa storia sul post-mortem di Buddha. Si dice che Buddha, in procinto di ascendere al Nirvana, vi abbia rinunciato, dando questa motivazione: "Finché non si sarà risvegliato anche l'ultimo filo d'erba, io non entrerò nel Nirvana".

    Questa scelta è significativa, oltre che molto nobile. Buddha, infatti, tramite questa intuizione, ha insegnato la Compassione.
    La compassione buddhista, questa attenzione all'altro, ricorre in molte altre immagini della cultura buddhista.
    Prendiamo ad...
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