Memori della lezione di Prigozhin, Alessandro Borghese e altri cuochi famosi ordiscono un colpo di Stato contro i fast food e le derive culinarie esterofile. Un misterioso complice li aiuterà. Riusciranno nel loro intento?

CANNAVACCIUOLO: (Fa l’appello dei congiurati) Bottura (presente). Vissani (presente). Peronaci (presente). Borghese (presente). Cracco… (silenzio) Cracco! Sto fighetto imbelle ha dato buca. (Lo depenna dalla lista)

BOTTURA: A noi, cameriere Nino!

CANNAVACCIUOLO: Ué, non ti prendere tutte ste confidenze. Va bene?

BOTTURA: Volevo sdrammatizzare…

CANNAVACCIUOLO: Abbiamo fatto il militare insieme, io e te? No? E allora mantieni le distanze.

BORGHESE: Bravo Antonino, diesci….

CANNAVACCIUOLO: Tu guarda sto merdillo… Io le stellette me le sono guadagnate in mezzo al fuoco e alle fiammelle dei fornelli. Ok?

SONIA PERONACI: Dai, non è il caso di litigare. Siamo qui per dire basta al cibo spazzatura. Viva la dieta mediterranea!

VISSANI: Abbasso i garzoni che reclamano ferie e stipendi superiori ai 1000 euro!

BOTTURA: Eh, come sei materiale. Hai fatto i milioni con i ristoranti e ti metti a lesinare.

BORGHESE: Ai miei sottoposti io passo solo sigarette e un pappone di avanzi.

BOTTURA: Tirchissimo. Io li pago in DVD di film erotici con Barbara Bouchet.

BORGHESE: Oh ma io ti spacco la faccia in diesci pezzi, sai?

CANNAVACCIUOLO: (Assestandogli una poderosa pacca sulla spalla) Ale… torna al tuo posto e parla quando piscia la gallina. Qui o si fa la cucina italiana o si fa notte.

VISSANI: Ragazzi, io ho già pronto lo slogan: o Roma o mortadella!

CANAVACCIUOLO: A me, me pare ‘na strunzata.

BOTTURA: Oh, chi legge il proclama alla nazione?

VISSANI: Bisognerebbe scriverlo.

PERONACI: Io ho buttato giù qualcosina. (Tira fuori il papello) Ma non me la sento di leggerlo.

BORGHESE: (Sorridente) Lo declamo io, Sonia. Ammappete, diesci fogli. Dà qua, così me lo studio un po’.

CANNAVACCIUOLO: Mi raccomando: polso fermo, voce profonda, autorevolezza e ingredienti di qualità.

BORGHESE: Ok capo! (Si schiarisce la voce) Dunque…

“Italiani! Camerati! Camerieri! Uffiziali!”

CANNAVACCIUOLO: Che è sto uffiziali…?

VISSANI: Dev’essere romagnolo.

PERONACI: Macché romagnolo: è prosa letteraria. L’italiano arcaico fa breccia nel cuore della gente.

BORGHESE: Un figurone proprio.

CANNAVACCIUOLO: Sonia, le bozze le correggerai dopo. Vai avanti, Ale.

BORGHESE: “Abbiamo accettato per troppi anni di subire l’onta dei cannoli farciti con la Nutella, la pizza all'ananas, il Parmigiano nella pasta col tonno, la cacio e pepe con la Philadelphia al posto del pecorino romano…”

(Due minuti dopo conclude il proclama) “Vogliamo i colonnelli? Di più: vogliamo le tagliatelle!!!”

(Il motivo de “Le tagliatelle di nonna Pina” si confonde con gli applausi scroscianti dei cospiratori)

VISSANI: Avevamo deciso “Il Piave mormorava”. Chi ha scelto quel motivetto per bambini?

BORGHESE: Io! Sono un patito de Lo Zecchino d’Oro… (Riceve una megapacca da Cannavacciuolo)

CANNAVACCIUOLO: Oh, dimenticavo: ci serve un infiltrato, una talpa.

BORGHESE: Una talpa?

CANNAVACCIUOLO: E certo! Qualcuno capace di farci entrare negli studi Rai.

?: Vi serve un infiltrato, eh…

BOTTURA: Chi è la!? Chi ha parlato?

Dall’ombra esce Beppe Grillo


GRILLO: Io sono l’uomo che vi aprirà la televisione pubblica come una scatoletta di tonno.

VISSANI: Un momento… perché vuoi aiutarci? Cosa te ne viene in tasca?

GRILLO: Una volta c'erano i cuochi veri! Oggi sono tutti finti! No, eh… Va bene, dai, sputo il rospo: non mi caga più nessuno e desidero tornare al centro dell’attenzione. Contenti?

CANNAVACCIUOLO: Beppe, tu sei molto bravo con le parole. Vuoi farti pubblicità? Lo trovo lecito e pure giusto; non ti giudico. Però devi essere sicuro: puoi introdurci negli studi di viale Mazzini?

GRILLO: Belin, ma sentitelo. Io la Rai la conosco come le mie tasche... E fidatevi di un genovese. Laggiù ho mantenuto dei contatti importanti.

Arriva la notte fatidica del golpe.


VISSANI: Questa situazione mi ricorda Managua nel 1981...

PERONACI: (Con aria sognante) Eri un sandinista?

VISSANI: No, ero un cuoco alle prime armi. Facevamo mille coperti a pranzo e a cena.

BOTTURA: (Divertito) Ma va’ a cagare!

VISSANI: No, sul serio! Il Managua era un noto locale di Miami, luogo di ritrovo degli esuli cubani. E non mancavano i vip: ricordo il compleanno di Rosalynn, la moglie dell’ex presidente Carter. C’era pure quella bertuccia della figliola.

CANNAVACCIUOLO: Basta con le stronzate! Ragazzi ci siamo: questa è la saracinesca di cui parlava Beppe. Si entra in azione! Forza cazzo!

GRILLO: Belandi, buona fortuna miei prodi! Mettetecela tutta, mi raccomando.

CANNAVACCIUOLO: (Alza la saracinesca e si ritrova davanti uno squallido capannone che custodisce vecchie carrozzerie accatastate) Maronna do’ Carmine! Addò c’hai portato?

BOTTURA: Ma questo è un cimitero di auto.

GRILLO: Ragazzi, io comprendo la vostra agitazione…

VISSANI: Ci devi delle spiegazioni, Beppe.

GRILLO: Chiamo il mio informatore. Un minuto, eh… Pronto… Belin, ma non avevi detto che da qui potevamo accedere agli studi Rai? No… (Deglutendo, preoccupato) Come dici? Ah… Rai sta per Rottamazione Auto Italiane...

CANNAVACCIUOLO: (Avanza minaccioso verso Grillo) Preparati: stai per fare la fine del Grillo Parlante.

BOTTURA, PERONACI, VISSANI: (In coro) Antonino, non ti compromettere!

GRILLO: No, sono figlio unico! Pietà!


FINE

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