Come tutti sanno nella maggior parte dei giardini pubblici l'ingresso dei cani è severamente vietato. Poiché le aiuole curate, il prato rasato all'inglese e i cespugli di fiori cangianti rischierebbero di essere rovinate dalle intemperanze fisiologiche dei noti quadrupedi. Però ritengo che in certi casi si possa essere compiaciuti della devastazione di un giardino apparentemente impeccabile. Soprattutto se il giardino in questione è il famoso giardino vagheggiato da Josep Borrell. Ovvero quel politico spagnolo che ricoprì la carica di Rappresentante degli Esteri europeo dal 2019 al 2024. Ebbene il Nostro, all'indomani dell'inizio delle ostilità tra Russia e Ucraina, definì l'Occidente, con l'Europa in primis, alla stregua di un giardino fiorito circondato da una giungla abitata da pericolosi selvaggi. Il riferimento alla Russia e ai suoi alleati non sembrò casuale....
E per rimanere in tema bisogna aggiungere che i giardini curati sono spesso abbelliti dai cosiddetti "nani da giardino ". E di come l'Europa sia sovrabbondante di nani l'abbiamo compreso appieno allorchè Donald Trump ha deciso di contattare direttamente Vladimir Putin per gettare le basi di una Pace duratura.
Questa decisione ha avuto lo stesso effetto di quando il Lupo Cattivo distrugge con un soffio la casa di paglia dei Tre Porcellini. Oppure di quando una persona apre la finestra davanti ad un tavolo dove sopra c'è posato un precario castello di carte. Praticamente il tycoon col ciuffo biondo ha brutalmente spazzato via in un colpo solo tutto il grattacielo di menzogne che era stato edificato dal mainstream a partire dal 24 Febbraio 2022. Mettendo a nudo la cruda e scomoda Verità. Ovvero il fatto che l'amministrazione Biden abbia voluto fortemente questa guerra contro la Russia. Utilizzando la NATO per rifornire di armi l'Ucraina, a sua volta utilizzata come serbatoio di vite umane da sacrificare nel tritacarne del Donbass.
E Trump, da persona pragmatica quale egli è, sa che se la guerra in corso è stata voluta, progettata, innescata e finanziata dagli Stati Uniti solo gli Stati Uniti saranno in grado di disinnescarla. Tutto il resto sono solo fumo e chiacchiere.
Prima però bisogna fare una doverosa premessa. Il neopresidente statunitense è fondamentalmente un uomo d'affari. E in quanto tale soffre una viscerale idiosincrasia nei confronti della burocrazia, dei fronzoli, dell'apparenza e, in sintesi, di tutte quelle cose inutili che impediscono ad un progetto di realizzarsi nel più breve tempo possibile. Quindi se Trump ha deciso che il conflitto in Ucraina deve cessare, deve cessare. Stop. E facendo così ha di fatto bypassato l'Ucraina stessa, la NATO e L'UE per contattare direttamente Vladimir Putin. Apriti Cielo! Spalancati Terra! Come si è permesso il Presidente USA di snobbare degli Statisti con la "S" maiuscola del calibro di Zelensky, Rutte e Von Der Leyen?
Fatto sta che da Kiev a Bruxelles le oche giulive e guerrafondaie hanno iniziato a starnazzare istericamente poiché per gli "statisti" di cui sopra sarebbe inconcepibile avviare dei trattati di Pace escludendo l'Ucraina e l'Unione Europea. Mentre invece, paradossalmente, sarebbe stato inconcepibile proprio se fossero stati invitati! Vediamo il perché.
Prendiamo Volodimir Zelensky, il leader ucraino. Egli è sempre stato una cosiddetta "testa di legno" a tutti gli effetti. Ovvero un burattino i cui fili sono stati sempre tirati dall'amministrazione Biden e dalla Gran Bretagna. Inoltre egli ha promulgato una legge costituzionale che impedisce a chiunque (compreso se stesso) di trattare con la Federazione Russa. Infine Zelensky risulta non avere alcuna autorità per sedersi ad un Tavolo di Pace. Poiché il suo mandato è scaduto nel Maggio del 2024 e da allora non si sono più indette regolari elezioni. Quindi in sintesi Zelensky risulta a tutti gli effetti un Capo di Stato illegittimo e quindi la sua firma avrebbe la stessa autorità di un venditore di bibite allo stadio. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale...
Per rendere più chiara la posizione del nostro Volodimir mi rivolgo a quelli della mia generazione che conobbero Rockefeller. Ma non il noto magnate statunitense bensì l'altrettanto noto pupazzo che imperversava per le TV italiche negli anni '80. Questo pupazzo era animato e prendeva la voce dal ventriloquo spagnolo José Luis Moreno. Ora suppongo che gli impresari teatrali e dello spettacolo facessero firmare i contratti al ventriloquo Moreno, non certo al suo pupazzo. Immaginiamoci quindi la situazione surreale di un pupazzo seduto tra Donald Trump e Vladimir Putin e che pretenda di dettare le proprie condizioni di Pace.
Ugualmente non si spiega a quale titolo l'Unione Europea pretenda di sedersi ad un Tavolo di Pace. Notate bene: di Pace!
Una parola che a partire dall'inizio delle ostilità è stata bandita dal vocabolario di Rutte, Von Der Leyen & Co.
Per tre anni consecutivi, 7 giorni su 7, 24 ore su 24 la quasi totalità dei governanti europei ci hanno tenuto a far sapere che l'unica soluzione insindacabile per far cessare il conflitto sarebbe stata la sconfitta militare e il fallimento economico della Russia. A qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo lecito e non lecito. Senza "se" e senza "ma". Inoltre la propaganda turbo atlantista ci ha veicolato per anni il concetto che la popolazione russa sia composta prevalentemente da dei subumani assetati di sangue e prevalentemente cerebrolesi. E che di conseguenza non meriterebbero alcuna forma di contatto umano.
Al netto di tutta questa propaganda massiva e martellante mi chiedo con quale faccia la creme de la creme di Bruxelles pretenda di imbucarsi in un consesso di importanza a dir poco epocale nel quale sarebbe gradita quanto un grappolo di emorroidi.
E ciò è stato definito da molti analisti come una sorta di Legge del Contrappasso di dantiana memoria. Poiché nel Giugno del 2024 fu convocata in Svizzera una sedicente "Conferenza di Pace" nella quale furono invitati ben 160 delegati provenienti da mezzo mondo. In tale conferenza si sarebbero dovute decidere le linee guida per realizzare un'agognata Pace in Ucraina. Il problema fu che in Svizzera si scelse di fare i conti senza l'oste. In pratica un centinaio di personaggi improbabili si arrogarono il diritto di non invitare la Russia in quanto attore principale della guerra. Però si sentirono autorizzati a decidere per essa! Perciò vediamo Ucraina, NATO e UE che frignano per il mancato invito al tavolo di Pace tra USA e Russia quando essi stessi hanno manifestato palesemente, e più volte, il loro disprezzo nei confronti di Putin e del suo popolo.
E se Zelensky è perfettamente compatibile con il ruolo del pupazzo l'intero Parlamento Europeo si potrebbe definire come una versione aggiornata del Muppet Show. Dove però tutti i pupazzi sono in giacca e cravatta.
D'altro canto non bisognerebbe meravigliarsi di certe dinamiche poiché il personale adibito a rappresentare i vertici di NATO e UE viene selezionato accuratamente e deve avere dei requisiti specifici.
Come minimo i candidati ai ruoli di "comando" (con abbondanti virgolette) devono essere fondamentalmente degli invertebrati senza scrupoli. Preferibilmente ignoranti, senza dignità e con un Q.I. sotto la media. Inoltre non devono avere idee proprie ma una spiccata inclinazione a proporsi come automi, pronti ad essere resettati e programmati di volta in volta dal Potente di turno.
E questa dinamica può spiegare il fatto che la nomenklatura europea non si sia trovata preparata in campo geopolitico, riguardo l'inversione a 180° operata del nuovo padrone a stelle e striscie. Par di capire che Biden, o chi per lui, prima di congedarsi si sia scordato di deprogrammare o resettare i pupazzetti che imperversano sul Vecchio Continente.
Quindi attualmente ci troviamo davanti ad una situazione a dir poco grottesca.
Ovvero quella situazione in cui vediamo degli Stati europei sull'orlo della bancarotta, pressoché disarmati, con carenza di personale militare ma che pervicacemente si impuntano per continuare a sostenere l'Ucraina "per tutto il tempo necessario", per quello che può significare. E di conseguenza disposti a guerreggiare contro la Russia. Con o senza l'appoggio degli USA.
Anni fa Patty Pravo cantava "Pazza Idea". Ecco questa canzone è sicuramente quella che risuona nelle teste degli Starmer, dei Macron, dei Tusk, delle Von Der Leyen, delle Baerbock, delle Kallas e del neo trombato Scholz. Ovvero quei pupazzetti di cui sopra disposti ad affamare i propri popoli per acquistare armi e mandare i propri giovani a morire per una guerra inutile e già persa da tempo. Tutto ciò per difendere gli interessi di un Paese fallito, corrotto e destinato all'estinzione.
Quindi par di capire che peggio di un gruppo di nani politici ci può essere solo un gruppo di nani politici mentalmente disturbati.
E dico ciò con cognizione di causa poiché il prof. Alessandro Orsini ha effettivamente ravvisato nel comportamento di gran parte dei leader europei delle evidenti patologie a livello psichiatrico. Secondo lo studioso e docente capitolino i personaggi di cui sopra sarebbero affetti da una sindrome ben precisa: la Sindrome di Superiorità. Ovvero quel disturbo mentale per il quale chi ne è affetto si percepisce come superiore al prossimo anche se la realtà dimostra il contrario. E se questa sindrome dovesse colpire il cosiddetto "uomo della strada " poco male. Il problema si presenta se tale patologia colpisce in modo virale uomini e donne posti in luoghi di comando, come abbiamo visto prima.
E a tal proposito mi capitò di paragonare Rutte, Kallas & Co. a quei chihuahua che abbaiano rabbiosi ad altri cani venti volte più grossi. Però senza volerlo avevo fatto un complimento ai pupazzi europei. Perché il chihuahua è abbondantemente una spanna sopra di essi. Infatti i cani di piccola taglia diventano sbruffoni e aggressivi fin quando percepiscono il guinzaglio in tensione. Poiché sanno che dall'altra parte del guinzaglio c'è il padrone che li protegge e li difende.
Se il guinzaglio si allenta o viene sganciato dal collare il cagnolino percepisce immediatamente la propria piccolezza e intelligentemente batte in ritirata.
I governanti europei purtroppo non percepiscono la propria piccolezza e continuano ad abbaiare rabbiosi contro l'orso russo anche se il padrone li ha abbandonati.
E ciò mi fa venire in mente il titolo di un film di successo di qualche anno fa che si intitolava "Tre Metri Sopra Il Cielo".
Ecco. Penso che se oggi si girasse un film su questa preciso momento storico potrebbe intitolarsi: "Tre Metri Sotto il Chihuahua ".

Alessio Paolo Morrone

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