Il fenomeno Ferragni è figlio dell'ignoranza (di Franco Marino)

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    Non fidatevi mai dei rossi, specie delle frange più chiassose, scalmanate e fanatiche che se la tirano da nazionalisti. MAI. Anche se, putacaso, dovessero presentarsi alla porta travestiti da...
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    Il sovranisti sono un’erba infestante, l’ho detto e lo ripeto senza alcuna rettifica eufemistica. E non vi è timore da benpensante atterrito dal cambiamento nelle mie parole. Perché il...
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    Mentre divampano le polemiche per Albatross, l’innocua biografia del giornalista missino Almerigo Grilz diretta da Giulio Base, colgo l'occasione per fornire qualche suggerimento al “cinema di...
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  • Scene da un matrimonio
    A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez. SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo...
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    Quello dei finanziamenti pubblici facili e dell'assistenzialismo delle arti è un fenomeno annoso, un film già visto troppe volte, senza che nessuno riesca a cambiare canale. Già qualche tempo fa...
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Da quando Chiara Ferragni è ascesa al proscenio delle prime pagine dei giornali si leggono moltissime analisi sul suo fenomeno mediatico, contrapponendo il modernismo spinto di chi ritiene quella degli influencer una realtà ineluttabile e il reazionarismo di chi pensa che si stava meglio quando...

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Da quando Chiara Ferragni è ascesa al proscenio delle prime pagine dei giornali si leggono moltissime analisi sul suo fenomeno mediatico, contrapponendo il modernismo spinto di chi ritiene quella degli influencer una realtà ineluttabile e il reazionarismo di chi pensa che si stava meglio quando si stava peggio e ci dovevamo sorbire le scemenze senza poter replicare. In realtà non vorrei parlare della Ferragni in sé, personaggio di cui non so niente - nulla di personale... View more
 
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Calimero

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Recentemente abbiamo dovuto cambiare macchina e a Natale anche il mio cellulare. Per la macchina, come fattore importantissimo per la valutazione, è stata determinante guardare se la macchina avesse la maniglia, lato passeggero, per potermi reggere nelle curve. Del motore si è occupato mio marito. Per il cellulare " quello che costa meno" basta che possa ricevere le foto dei miei nipoti. 😇😇😇😇. Gli influencer con me hanno poco successo.
 

Giuse S

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Quando in TV comparve "Carosello" (nel 1957) alle 20.50 si fermavano per 10 minuti tutti gli italiani che possedevano un televisore. In casa nostra comparvero prodotti con nomi nuovi "Tide" il detersivo con i regali, l'olio "Sasso" (la pancia non c'è più), persino il vecchio dentifricio fu sostituito da "Chlorodont" (con quella bocca può dire ciò che vuole) e la Virna Lisi divenne la prima influencer, più famosa in questo ruolo che in quello di attrice. La pubblicità entrò violentemente nelle scelte degli italiani che ne furono pesantemente "influenzati". Ora tra "social" "network" "web" (yeaaa anglicismi olé..a proposito..."anglicismi" che uso io o "anglismi" che usi tu?) la propaganda, come si chiamava all'inizio, dev'essere sempre più pervasiva. Il genio della Chiara l'ha capito subito. Tutto in piazza: casa, figli, marito, malattie, tette, ma...soprattutto critiche, critici, intellettuali spocchiosi. Tutto fa "audience". Aver avuto io i social.....miliardi facevo...miliardi...
 
C'è da dire anche che, sfoggiare un abito griffato, un'auto di grande marca, conferisce a molti uno status di privilegiato, genera l'invidia che compiace chi sfoggia determinati status symbol. Potersi permettere una Ferrari o una Lambo, per poi godersela, ha comunque un senso, trattandosi di prodotti di eccellenza tecnologica e di confort, si può disquisire sui costi.
Diverso quando si compra la bottiglietta da 8 euro, o i quaderni marchiati dalla biondina geniale. Lì bisogna essere proprio dei babbi di minchia: si compra per adorazione di un personaggio che riesce a monetizzare mettendo in piazza i cazzi propri e della propria famiglia, senza un perché, o forse si, perché ci sono milioni di cretini...
 

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  • Non è un'amara riflessione bensì una dichiarazione di intenti. Gli anglorabbini ci vogliono morti. E, come sempre, ci schiacceranno usando la...
  • In fondo, cosa avrebbe detto di eclatante Pasolini – riabilitato krusciovianamente da quella destra che in vita lo schernì, perseguitò e tentò...
  • Non esistono élite in Europa, solo oligarchie che obbediscono a Washington, Tel Aviv e Londra. Ah, ma l'autore è quel coglione comunista di Ferrero.
  • Hehehe...
  • È finita a schifio. È finita coi babbuini antisistema che accusano l'Europa nazista.
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