Quando diciamo che i media sono d'accordo nel perseguire un piano comune, la prima obiezione sollevata è come poter far convergere tutti i media su un piano globale quando basterebbe una gola profonda che spifferi la cosa alle grandi stampe per far saltare il complotto. Obiezione teoricamente imparabile ma, nella pratica, niente affatto. E vedremo perché.

I media occidentali sono praticamente tutti partecipati dalla politica anche quando, in apparenza, sembrerebbero privati e indipendenti. Tutto sta nel ricostruire la scatola cinese che li gestisce. In un sistema liberale, *davvero* capitalistico, se produco qualcosa e una clientela la compra, io vado avanti. Sennò chiudo. E se dunque gestisco un media e riesco a guadagnare più di quel che spendo, sopravvivo, prospero e magari cresco. Viceversa, ho bisogno di una banca che mi faccia credito che, naturalmente - sempre nel sistema idealmente liberista - sta in piedi se presta denaro a progetti che danno un concreto ritorno economico. Questo, nel mondo ideale.
Nel finto capitalismo odierno - in realtà un'URSS che però si traveste da regime liberale - se un media non è seguito da un cospicuo numero di persone (lettori, radioascoltatori, telespettatori, utenti naviganti) ha bisogno di una banca per finanziarsi. E se quella banca non è in grado di reggersi sui suoi risparmiatori e correntisti, ha bisogno di una banca centrale che la protegga e che dunque, per la proprietà transitiva, protegga anche quel media. E se quella banca centrale è gestita dalla classe politica, avremo due possibilità. Se il vertice è nella banca centrale del proprio paese, avremo media gestiti dalla politica del paese. Se invece è nella banca centrale di un altro paese, avremo media gestiti dalla politica di quel paese. E nel caso dell'Occidente, il vertice è nel cosiddetto "deep state" americano, che ormai non risponde più alla politica americana - e su cui Trump si è rotto il naso - e il cui interesse è di svuotare l'Europa, da esso arricchita artificialmente negli anni della Guerra Fredda per impedire che essa venisse sedotta dall'URSS e dunque adesso da impoverire.
Il deep state è l'equivalente di quello che i pretoriani erano per l'impero romano. Ottaviano, subentrato a Cesare, che fu sostanzialmente ucciso dall'opposizione repubblicana, capì che per poter sopravvivere a Roma aveva bisogno di fare il doppio gioco, da una parte fingendo di rafforzare i contropoteri, dall'altro creando una sorta di rete clandestina che facesse fuori chi li rappresentava. Fu così che creò i pretoriani che, formalmente addetti alla sicurezza del capo, in realtà fungevano da servizio segreto. Solo che ad un certo punto questo corpo diventò così fondamentale per le sorti dell'impero, che finì per diventare più forte delle classi politiche ufficiali stesse. Negli Stati Uniti è la stessa cosa. Il deep state è composto da una nutrita serie di poteri non istituzionali che, fondamentali per l'espansione degli USA nei decenni scorsi, oggi che quel grande paese deve per forza di cose ridimensionarsi, naturalmente si mettono di traverso, sabotando qualsiasi isolazionismo americano. I media come pretoriani svolgono un ruolo di fondamentale importanza perché sono la grancassa di questo sistema di potere che, per poter sopravvivere, ha bisogno di sabotare qualsiasi governo faccia politiche contro di loro. Ecco dunque gli scandali giudiziari ad hoc, le macchine del fango contro i politici scomodi, quando non di rado abbiamo anche l'attentato.

Ebbene, se invece di concentrarsi su covid sì/covid no, nuvola tossica sì/nuvola tossica no, si dicesse che tutto quello che ci sta accadendo è figlio di un grumo di potere americano che ha preso il controllo delle istituzioni e che manipola l'informazione attraverso i propri protesici media, tutto sarebbe chiaro e basterebbe far arrestare i vari Zuckerberg, De Benedetti, Berlusconi, Cairo, Bollorè, Kirch, Murdoch, Agnelli e via dicendo. Perché ormai la situazione è chiarissima. Col covid si sono inaugurate una serie di pericolosissime prassi: terrore, criminalizzazione del dissenso, proposizione di una soluzione salvifica da imporre alle masse e che guarda caso coincide con alcuni obiettivi geopolitici, assuefazione e dunque necessità di passare ad un'altra narrazione. Bisogna in sostanza addormentare ogni coscienza critica e indurre con la paura le persone ad accettare nuove spoliazioni di denari e diritti, non bastassero quelle già avvenute negli ultimi tre anni, che per inciso hanno inaugurato prassi che si riproporranno più in avanti. E, intendiamoci bene, nessuno nega che effettivamente si sia verificata un'esplosione e stiano arrivando cose strane dall'Ucraina, come nemmeno che in questi anni effettivamente si sia verificata la presenza di un'influenza un po' più potente e pericolosa del normale. Semplicemente, l'obiettivo, attraverso la produzione di una quantità di adrenalina più potente della fase precedente, è di spaventare le persone ed indurle a fare ciò che già avveniva col covid: impaurirsi, isolare i dissidenti, fare rinunce, accettare la sottrazione di altri diritti perché "non lo vedi che c'è il covid? Che c'è la nuvola tossica? Che c'è la siccità?". E dunque consentire, attraverso uno stato di crisi permanente, quell'impoverimento programmato che il deep state americano ha deciso di provocare in Europa. Che potrebbe - cosa niente affatto da escludere - avere anche la Federazione Russa o la Cina come complici, alle quali ovviamente un'Europa che tornasse ricca e potente non converrebbe né più né meno di come non converrebbe agli americani.
La questione verte su come le classi dirigenti che eterodirigono i media manipoleranno le masse per sottometterle, puntando sull'adrenalina. Che è una droga a tutti gli effetti e che, in quanto tale, induce assuefazione. Questo lo avete visto anche con la pandemia. Ad un certo punto, dopo tutta la valanga di morti e le varie strategie della tensione inaugurate dai media, era accaduto che le centinaia di morti non impressionavano più come all'inizio e infine tutta la narrazione era diventata una barzelletta, alla quale cominciavano a non credere più nemmeno quelli un tempo allineati. Quindi riproporre un'ennesima pandemia non stupirebbe più le persone. Allora si deve variare stimolo e passare ad un'emergenza diversa e ancora più violenta. E cosa c'è di più violento del grande incubo nucleare e radioattivo che sterilizza tutti, che rende impossibile mangiare le cose che mangiavamo?

Una volta chiaro il piano, e che i media sono posseduti più o meno direttamente dalla politica, è fin troppo ovvio che la politica li userà per manipolare i cittadini, come già fatto col covid. Si creerà l'emergenza, si toglieranno libertà, si renderà la vita impossibile ai cittadini, si proporrà la soluzione salvifica che è in realtà l'obiettivo che si voleva raggiungere, si negheranno le controindicazioni della soluzione salvifica (morirà qualcuno e si dirà che la colpa è del cambio di stagione e non della soluzione salvifica) e l'economia subirà un altro grave colpo, fin quando l'Europa non si sarà terzomondizzata. Poi, potrà essere la nuvola tossica, la siccità, il costo degli alimenti. La finta soluzione venduta come salvifica potrà essere una pillola antiatomica, gli insetti a tavola e chissà quale altra diavoleria. La crisi potrà venire dalle banche, dal settore immobiliare, dalle piccole imprese. Ma una volta capito il meccanismo, si può capire chi lo gestisce, come si manifesta e come fermarlo. E chissà se dopo la prossima emergenza, finalmente capiremo che questa gente non se ne andrà con le buone.
Perché, qualsiasi cosa si pensi di lei, pensare che nemici simili possano essere abbattuti in Italia dalla Meloni è francamente un insulto all'intelligenza.

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Franco Marino
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