Dopo aver organizzato il faccia a faccia Orsini-Schlein, Salvini vola in gran segreto a Parigi per incontrare Macron in un albergo fuori mano, lontano da occhi indiscreti. I due devono redigere una lettera di pace.

SALVINI: Bonsoir Manu.


MACRON: Bonsoir mon amì Matteo. Asseyez-vous: sedetevi.

SALVINI: Ad Assisi ho telefonato ieri: si tratta pur sempre di una iniziativa di pace. O no?

MACRON: Ehm… Oui. Mettiamoci subito al lavoro.

SALVINI: Ottima idea. Io detto e tu scrivi, sei d’accordo Manu?

MACRON: Oui… Alors…

SALVINI: Spettabile inquilino del Cremlino – toh, ho fatto la rima – veniamo noi con questa nostra a dirvi … (Attirato dai bagliori, guarda dalla finestra) Ullala’… Laggiù è scoppiato un incendio.

MACRON: Mais non, mon amì! Sono le prove generali per la festa del 14 luglio. (Chiude le tapparelle)

SALVINI: Tuo nonno? Il mio ha 98 anni. Proseguiamo: “Spettabile inquilino, il clima di tensione internazionale danneggia innanzitutto voi…

MACRON: “Eviteiamo” quel voi, non umiliamolo.

SALVINI: Allora “danneggia i rispettivi paesi”.

MACRON: Voilà… bien. Se lo umiliamo poi scoppia la guerra civile e 6000 testate nucleari si ritrovano in terra di nessuno.

SALVINI: Però non mi interrompere più, altrimenti le 6000 testate te le do’ io sulla capoccia, te capì? Dunque: “i rispettivi paesi e pertanto le casalinghe di Voghera, i camionisti, i pendolari…”

(Tre minuti dopo) “… i bidelli, gli ambulanti, i pompieri di Viggiù…”

MACRON: Oh! Oh! Assez!

SALVINI: Assisi è già stata avvisata, bamba d’un francese!

MACRON: Falla corta questa lettera.

SALVINI: Semmai breve, non corta. Hai ragione, Manu; in caso poi sfrondiamo un po’. (Aggrotta la fronte all’udire tonfi e urla provenienti dall’esterno. Apre le tapparelle). Manu, io sento rumori di tafferugli.

MACRON: Mais non, mais non….

SALVINI: Dacci un taglio con tuo nonno! Il mio sta bene. Il tuo?

MACRON: Non preoccuparti, Matteo: saranno i gatti randagi affamati. (Sorride ostentando serenità) Sai, si litigano un osso di jambon, una crosta di fromage…

SALVINI: Ah si? Boh! Ascolta, perché non mangiamo qualcosa prima di completare la lettera?

MACRON: Oh oui, cous cous?

SALVINI: Perché no? (Attirato nuovamente dalle urla, si sporge dalla finestra) Ossignur… stanno menando un poliziotto!

MACRON: (Tenta di chiudere le tapparelle) Mais non, mais non… è tutto sotto controllo! Saranno quattro garçons maleducati.

SALVINI: Del Roland Garros parleremo più tardi. (Lo spinge bruscamente) Va' a dà via i ciapp te e il tuo vecchio.

MACRON: (Mortificato) Mon dieu…

SALVINI: (Con l’aria di chi ha finalmente indovinato) Aaaahhh… vigileremo sull’Italia, non umiliamoli, mangiamo il cous cous arabo… Manu, perché non vai a dà via el büs del gnao?

MACRON: Eh, quasi quasi…

SALVINI: Il tuo paese precipita nel caos e tu vai a ficcanasare in casa d’altri. Ma non ti vergogni?

MACRON: Excuse moi, mon amì… E’ un momentascio.

SALVINI: Si può sapere cosa diavolo succede? Io sono amico della gente, a me puoi confidare ogni cosa.

MACRON: Problemi di cuore, Matteo.

SALVINI: Sei cardiopatico? Ti faccio visitare dal mio cardiologo.

MACRON: Mon coeur? Sanissimo! No, mi ha lasciato l’amore mio!

SALVINI: Eh, che sarà mai! Chiusa una porta, si apre un portone.

MACRON: Si chiama Marion. Ha pensato di andare dietro a una donna!

SALVINI: (Sottovoce, quasi impercettibilmente) Ossignur… una “lebisca”. (Ad alta voce) Che stranezza! E tu non ti eri accorto di nulla?

MACRON: (In lacrime) No, mai sospettato, mon amì. Filava liscio finché...

SALVINI: Almeno è carina?

MACRON: Semmai carino. Si, comunque è un bellissimo ragazzo.

SALVINI: (Confuso) Ci capisco un tubo… carino… ragazzo…

MACRON: (Recuperando il buonumore) Marion sta per Mario.

SALVINI: (Pacato, mortalmente serio) Ma allora quello strano sei tu.

MACRON: Come dite voi italiani: il visietto.

SALVINI: Altro che vizietto, sei un viziosone. Per forza! Hai sposato quella racchia della Brigitte, praticamente tua nonna. Ecco perché insistevi tanto col nonno… In fondo ti capisco.

MACRON: Mais non…

SALVINI: Rieccolo… (Perfido e maramaldo) Ora devi farti perdonare, Manu.

MACRON: Cosa posso fare per te? Chiedimi quello che vuoi. La Corsica, Nizza…

SALVINI: (Con truce espressione allupata) Voglio che mi presenti Emmanuelle Seigner ed Eva Green.


FINE

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