Per me rappresentava la democrazia cristiana in tv, rappresentava ciò che ho sempre combattuto. Era egocentrico, era la tv nel senso che decideva lui chi poteva esibirsi o meno ( in seguito...
Angelo
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Come qualsiasi organo di informazione, i quotidiani di proprietà dei palazzinari abruzzesi Angelucci (Libero, il Giornale e il solo apparentemente disallineato La Verità), sciacalli della salute che non esitano a banchettare sulle spoglie di quello che fu il “migliore sistema sanitario del mondo”, non mirano a far sorgere un movimento di opinione e di pressione teso a mutare il quadro istituzionale o ad ostacolare i nemici del Paese, no. D'altro canto, loro ci...
A prescindere dalla proprietà straniera, puntare tutto sul made in Italy è stato un errore marchiano. La moda, l'enogastronomia e il turismo sono la tomba delle nazioni.
“Informazione” mainstream italiota, 2024. Un cenacolo ristretto che esercita un mestieraccio a conduzione familiare. Gente che si loda e s'imbroda a vicenda o finge di polemizzare, che diffonde balle spaziali per il popolo bue, che si scrive addosso per pochi intimi (mogli, mariti, fidanzate e concubine), che si scambia libri e articoli con la stessa noncuranza con cui si passa la maionese, il sale e il pepe nero. Imbrattacarte che fanno la gioia dei pescivendoli.
La nipote di un falco (Moshe Dayan) di una nazione tecnicamente razzista consiglia: Italiani, date la cittadinanza agli africani e fate trionfare la società multietnica.
Provo a rispondere alla domanda posta nel titolo avanzando un'ipotesi il più possibile razionale che diradi le nebbie dietrologiche e fornisca una base logica alla drôle de guerre condotta da Iran e satelliti e all'assurdo ginepraio di dichiarazioni, viltà e alleanze palesi e occulte. Cinesi, russi, iraniani e turchi (questi ultimi forse giocano in solitaria) sono davanti ad un bivio: o intervengono nella contesa tra islam e sionismo, e di conseguenza scatenano una devastante guerra...
Mi pare speculare alla storiella sul tentativo di ammazzare Zelensky da parte dei russi. Uno la butta lì, nella speranza che i media ne parlino e qualche beota ci creda pure. Ormai siamo al marketing della geopolitica.
L’elenco delle opere pubbliche e sociali attuate nel ventennio è innegabile. È un lungo elenco che non credo sia il caso di ricordare su questa pagina. Molte di queste opere sono tutt’oggi esistenti. Che poi si asserisca che l’esecuzione di queste servi’ ad instaurare una dittatura e che assumono valore superiore perché diventano mezzi di propaganda, creando consenso, mettendo in secondo piano l’oppressione esercitata è, a mio parere, negazione della storia.questa si è propaganda.Nel bene e nel male la verità non dovrebbe scandalizzare alcuno.
Capisco il tuo sconcerto, anche perché sono sconcertato anch'io dal delirio di onnipotenza e dalla furia con cui Israele sta apparentemente cercando di incenerire i propri vicini e scatenare una guerra. Ma non credo che ci sia un accordo di questo tipo, anche perché, se è difficile che la Cina possa ricevere qualcosa di abbastanza sostanzioso da Israele (che, ricordiamolo, implica un accordo ANCHE con gli USA, che sono un avversario strutturale per Pechino), per Mosca è ancora più difficile, dato che implicherebbe l'abbandono di tutta la politica russa nell'area, dal sostegno fondamentale ad Assad sino a tutto il sistema di alleanze costruito pazientemente negli anni, e culminato con l'accordo Iran-Arabia Saudita. E l'Iran, appunto? Un'accettazione di un nuovo status quo con la Grande Israele al suo centro sarebbe un suicidio per il regime iraniano, dato che la lotta mortale a Israele è sin dall'inizio la ragion d'essere della rivoluzione islamica. E allora, mi chiederai, perché questa incredibile inerzia? Io non lo so. Posso solo ipotizzare che 1) Russia e Iran non si sentano abbastanza forti per aprire un nuovo fronte in Medio Oriente, e cerchino di non rispondere alle provocazioni israeliane, oppure 2) lo stesso Israele cerchi di aprire un "secondo fronte" che impegni Russia e Iran a favore dell'Ucraina, che gli USA non riescono a sostenere ed è ridotta davvero male (nell'oblast' di Kursk, nonostante i media tacciano, i mercenari occidentali stanno prendendo sonori calci nel culo e rischiano l'accerchiamento). Ovviamente posso sbagliarmi, non conosco i retroscena, ma solo concludere per logica geopolitica.
In confidenza, vi confesso che non ho mai dedicato particolari attenzioni al genere fantasy né al suo autore di punta J. R. R. Tolkien. La riduzione cinematografica de Il signore degli anelli mi è parsa in linea con i blockbuster hollywoodiani, vale a dire tecnicamente ineccepibile, mirabolante e a tratti fascinosa, con una validissima truppa di ascari britannici nel cast, ma nel complesso una lungagnata stucchevole, povera di qualità trascendentali sul piano dell'originalità e dei...
Io ho amato sia la saga di Tolkien, sia i francesi che citi (ma eccettuo Stendhal e il suo insopportabile romanticismo, e Zola, rispettabile ma pallosissimo engagé). Tolkien, nonostante il culto (e il marketing) che lo hanno diffuso ai quattro angoli del globo, non so se riuscirà a passare, nei secoli, per un classico. Balzac, invece, sì, e lo è già da un pezzo.
Invece sono assolutamente d'accordo con la confusione che regna nelle teste dei sedicenti "fascisti". Gente che inneggia a Mussolini ma sta nel partito della Meloni. Roba che solo un crollo psicotico potrebbe spiegare con una qualche logica. Ma anche questo è nell'ordine delle cose: la malattia mentale è la cifra interpretativa della nostra società.
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