L'avventura di Kursk

Blog

  • Prova blogpost
    Prova di blogpost vediamo se va.
    • Kairete
    • Updated:
    • 1 min read

Blog LGI

  • Contro il sovranismo rosso
    Non fidatevi mai dei rossi, specie delle frange più chiassose, scalmanate e fanatiche che se la tirano da nazionalisti. MAI. Anche se, putacaso, dovessero presentarsi alla porta travestiti da...
    • Caligorante
    • Updated:
    • 2 min read
  • L’ho detto e lo ripeto
    Il sovranisti sono un’erba infestante, l’ho detto e lo ripeto senza alcuna rettifica eufemistica. E non vi è timore da benpensante atterrito dal cambiamento nelle mie parole. Perché il...
    • Caligorante
    • Updated:
    • 2 min read
  • Qualche suggerimento al “cinema di destra”
    Mentre divampano le polemiche per Albatross, l’innocua biografia del giornalista missino Almerigo Grilz diretta da Giulio Base, colgo l'occasione per fornire qualche suggerimento al “cinema di...
    • Caligorante
    • Updated:
    • 2 min read
  • Scene da un matrimonio
    A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez. SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo...
    • Caligorante
    • Updated:
    • 4 min read
  • Un film già visto
    Quello dei finanziamenti pubblici facili e dell'assistenzialismo delle arti è un fenomeno annoso, un film già visto troppe volte, senza che nessuno riesca a cambiare canale. Già qualche tempo fa...
    • Caligorante
    • Updated:
    • 2 min read
Welcome! You have been invited by Angelo to join our community. Please click here to register.
L'occupazione del territorio "internazionalmente riconosciuto" russo della Regione di Kursk non ha logiche militari. Di fatto ha distolto dal fronte russo/ucraino ingenti forze ucraine (circa 30-50.000 uomini con relativi mezzi leggeri, pesanti, artiglieria etc.) fatte di reparti speciali, con...

You must log in to see the full content

L'occupazione del territorio "internazionalmente riconosciuto" russo della Regione di Kursk non ha logiche militari.
Di fatto ha distolto dal fronte russo/ucraino ingenti forze ucraine (circa 30-50.000 uomini con relativi mezzi leggeri, pesanti, artiglieria etc.) fatte di reparti speciali, con molti mercenari stranieri, che avrebbero potuto frenare l'avanzata russa nel Donbass e in Novorossija.

Le ragioni di questo che appare come un azzardo non sono militari, sono politiche.

Da un lato supportare la campagna presidenziale USA dei Democratici, mostrando che i soldi spesi in Ucraina non sono stati spesi invano ("occupazione del territorio russo", un risultato vendibile sul piano mediatico).
Dall'altro lato creare (mantenendo le posizioni a qualsiasi costo) merce di scambio in previsione dell'elezione di Trump: terre russe in cambio di terre ucraine.

Puo` essere.

Quanto questo sia poi effettivamente realizzabile e` tutto da vedere.

1) Questa mossa di Zelenskij ha distolto truppe dal Donbass consentendo una rapida (per gli standard di questo conflitto) avanzata russa in quella direzione
2) Le truppe ucraine nel territorio di Kursk subiscono pesantissime perdite (ad oggi almeno 20.000 uomini persi).
3) La Russia (a differenza dell'Ucraina) dispone di truppe di riserva numerose (si arruolano volontari dai 300.000 ai 450.000 uomini all'anno) per decidere (quando lo riterra` opportuno e conveniente) di ricacciare indietro i soldati ucraini (e non).
4) In via teorica (visto che questa necessita` non c'e`) essendo il territorio di Kursk internazionalmente riconoscuto come parte della Federazione Russa, un eventuale "contributo" Nord Coreano in quell'area in virtu` del trattato di mutua assistenza reciproca in atto sarebbe piu` che legittimo anche sotto il profilo del Diritto Internazionale (per quel che vale adesso).

Qualsiasi serio analista statunitense e` in grado di capire che lo scambio "terre russe con terre ucraine" non e` realistico.

Rimane in ballo l'ultima proposta di Putin:
- Ritiratevi dai territori ormai costituzionalmente parte della Federazione Russa (quindi irrinunciabili) e cioe`: Repubblica di Donetsk, di Lugansk e Regioni di Zaporozhje e Kherson
- Neutralita` e demilitarizzazione
- Denazificazione (cioe` nuovo Governo in Ucraina)
- Rimozione delle sanzioni

Questo costituirebbe il punto di partenza per una negoziato con gli USA che consideri le reciproche esigenze di sicurezza in Europa.

Trump e` fondamentalmente un "commerciale" per cui bisognera` trattare a lungo.
Non sappiamo ancora bene quali siano le priorita` del nuovo Governo USA che si insediera` il 20 gennaio 2025.
Da quelle dipendera` la misura del successo (piu` pro-Russia o piu` pro-USA) del compromesso.

Se sul piano generale (confronto fra "Occidente" e "non-Occidente") lo scontro non subira` soste e, probabilmente, si intensifichera`, sul piano piu` strettamente regionale (e temporaneo) qualche beneficio per la Russia potrebbe essere ottenuto.

E l'obiettivo di allontanare la Russia dalla Cina (nel medio periodo) e` strategicamente troppo importante per gli USA per non essere preso in considerazione.
 
More...

Media LGI

Gruppi Patrioti

  • Hehehe...
  • È finita a schifio. È finita coi babbuini antisistema che accusano l'Europa nazista.
  • Le uniche emergenze sono il rischio di una guerra sul nostro continente e le morti sul lavoro. Il femminicidio, reato fantasioso cavalcato da...
  • La libertà dal Leviatano, la vita nei boschi... Nel frattempo lo zingaro anglosferico ha ottenuto gratuitamente casa.
  • Villa? In realtà è un castello ubicato in Transilvania.
Top