CAPITALISMO E CENTRI EGEMONICI

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Una delle innovazioni del capitalismo fu la maggiore velocità che diede ai rapporti socioeconomici. Uomini che si spostavano dalle campagne (abbandonando i ritmi delle stagioni e delle festività immutabili dalla Preistoria), macchine a vapore, energia, produzione, accumulazione, consumi. Ci...

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Una delle innovazioni del capitalismo fu la maggiore velocità che diede ai rapporti socioeconomici.
Uomini che si spostavano dalle campagne (abbandonando i ritmi delle stagioni e delle festività immutabili dalla Preistoria), macchine a vapore, energia, produzione, accumulazione, consumi.

Ci sono due filoni sull'origine del capitalismo.
Uno lo fa risalire all'Inghilterra, alla chiusura dei campi e a una migliore gestione degli stessi; un altro ai processi bancario-commerciali che a partire... View more
 
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Giuse S

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Ho avorato e vissuto in Cina, più che spostare il baricentro in Cina succede che il baricentro ritorna al suo posto, dov'era. Sotto la dinastia Song (900 - 1300 ca) l'attività tessile e della carta venia esportata così come i prodotti agricoli. Sotto la dinastia Ming (1300- 1700 ca) Le attività artigianali diventarono industriali. Tra il 1800 e inizi 1900 la Cina era una potenza esportatrice, tant'é che a Shanghai le compagnie olandesi, portoghesi, inglesi, spagnole, costruirono sedi bellissime e lussuose ancora esistenti. Pochi sanno che nel 1916 una piccola linea aerea collegava Pechino a Shanghai. Poi arrivò Mai Tse Tung e tutto si fermò. La Cina diventerà la più potente economia mondiale. Lavorando con i cinesi si capisce come il loro DNA sia predisposto al facile e rapido apprendimento, alla facile e rapida soluzione dei problemi, alla rapida intuizione nei continui miglioramenti, ad un equilibrio neurovegetativo che acquieta tensioni, ad una incredibile resistenza fisica alla fatica.
 
Non condivido un giudizio così severo sul maoismo che vedo alla base di alcune dinamiche odierne (Mao tirò fuori dal colonialismo occidentale e asiatici e avviò il paese al socialismo e quindi indirettamente all'odierno socialismo di mercato), ma capisco l'interesse per un modello così dinamico.
 

Giuse S

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Posso, con molto sforzo, essere d'accordo sul fatto che il fine giustifica i mezzi. Non sono d'accordo sui mezzi che giustificano il fine. Far morire più di 50 milioni di persone la maggior parte di fame per portare il paese fuori dal colonialismo, (che poi non c'era in Cina, casomai fuori dalla monarchia assoluta e corrotta) non mi sembra buona cosa, opinione condivisa dai parenti dei cinesi torturati ed ammazzati. Se proprio vogliamo tirar fuori qualcosa di buono dal maoismo..... ha rivoluzionato l'economia asiatica con la fuga di milioni di cinesi che, oltre a Taiwan, si sono accasati in Indonesia, Singapore, Kazakhstan e...in Australia, dove hanno creato industrie e servizi prima inesistenti.
Non é "interesse" per il dinamismo cinese, antropologicamente é una realtà, anche se tale termine può dare fastidio.
 
Non discuto le opinioni.
Una postilla: la Cina era soggetta a trattati ineguali, aveva subito le guerre dell'oppio, era stata in buona parte conquistata dai giapponesi e aveva Macao ai portoghesi HK agli inglesi, quello era colonialismo e giustamente così lo riferisce ogni storico cinese.
 

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