Se da quasi un quarto di secolo, va avanti la trasmissione grande fratello , e cose del genere tipo uomini e donne etc.,(Pippo Baudo fu massacrato perché propose fantastico 10, gli italiani del tempo non concepivano e accettavano cose cosi longeve). Vuol dire che la richiesta è alta, poiché tutto si basa sul mercato, e i proprietari delle tv non sono stupidi, se replicano vuol dire che la cosa funziona. Ecco il problema è perché funziona. La cosa funziona poiché noi siamo stati decerebrati, la nostra generazione essendo la prima lontana da guerre, i nostri genitori ne avevano per lo meno sentito l'odore o l'eco, eravamo come in un ampolla di vetro, ci aveva preceduto il boom economico, e solo alcuni realmente avevano vissuto gli anni di piombo. Per il resto il benessere e la tranquillità, ti rende rilassato e non porta il cervello a pensare come sopravvivere, non si ha paura di una guerra o della povertà, ovviamente parlo della maggioranza degli anni 70/80, ci sono sempre stati i poveri, questa non paura porta ad atrofizzare il cervello. E lì, invece quei pochi che ancora riuscivano a calcolare, hanno tirato le somme, hanno deciso di dare il colpo di grazia, con astizia, usando false notizie, bombardandoci di pubblicità e messaggi subliminali, avendo terreno fertile in menti amore, sono riusciti a creare il pensiero unico e la decerebrazione finale e totale. Perché è l'unica cosa possibile che io possa pensare, quando vengo a conoscenza di persone che guardano un programma che offende l'intelligenza. E in primo piano ci siamo noi, e i nostri coetanei, e inutile dire che i giovani guardano programmi spazzatura o ascoltano Rocco Hunt o maneskin, se in primis siamo noi a guardare merda. Lo stesso motivo per cui i giovani leggono poco, perché noi li abbiamo disabitati coi nostri esempi. Si è tutto in quel vocabolo, bisogna essere esempi non dare lezioni.
Io da ignorante credevo che era esistito solo tarricone e salvo(perché concittadino)
Invece ci sono stati altri venti anni di concorrenti, vivo in un mondo parallelo scusate.

Angelo Giudice