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Ci sono Popoli i cui governanti per una serie di ragioni non riescono a dare ai propri Paesi una collocazione utile e vantaggiosa nell'arena internazionale interpretando correttamente i rapporti di forza, le interdipendenze economiche, le aspettative/timori dei propri piu` prossimi vicini...

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Ci sono Popoli i cui governanti per una serie di ragioni non riescono a dare ai propri Paesi una collocazione utile e vantaggiosa nell'arena internazionale interpretando correttamente i rapporti di forza, le interdipendenze economiche, le aspettative/timori dei propri piu` prossimi vicini scegliendo/imponendo per i propri Popoli "posizionamenti" che nulla hanno a che vedere con gli interessi nazionali e una politica di sicurezza sensata.

Si abbandonano invece a fantasie di grandezze remote che la Storia ha seppellito da tempo, a rivincite e vendette come se vivessero in una faida, a forme di nazionalismo aggressivo e dogmatico fuori dal tempo.

Premesso che quei Paesi hanno il pieno diritto (incontestabile) di decidere autonomamente e sovranamente i propri destini la questione che pongo in discussione e` l'intelligenza, la convenienza, l'opportunita`, la lungimiranza di quelle scelte.

E gli effetti si vedono.

Prendiamo i Paesi Baltici:
- Un paio di "vicini" ingombranti (Russia e Polonia) con i quale, per ragioni certamente non economiche, ma politico-militari (oggi diremmo "geopolitiche") hanno dovuto confrontarsi e spesso soccombere per ottenere/mantenere la propria indipendenza.
Potevano scegliere di essere "tramite", neutrali, traendo benefici da ambo i versanti (polo Russo e, dal dopoguerra, polo USA), hanno scelto invece di schierarsi con il polo USA il cui "centro" sta a decine di migliaia di chilometri con un oceano di mezzo, contro l'altro polo (Russia) che sta ai loro confini, confidando nel fatto che la NATO e/o la Polonia si sarebbe "sacrificata" per la loro difesa.
Un "polo" enorme (imperiale) come quello USA usa i propri confini estremi come "zona buffer" (dove sganciare le bombe nucleari tattiche per rallentare il nemico che attacca), o come "proxy" cioe` luogo per impegnare/prococare il nemico che non vorrebbe attaccare.
Per chi ha memoria lunga era questo il destino assegnato al Friuli-Venezia Giulia dalla NATO durante la guerra fredda.

E cosa dire della Finlandia:
- Indipendente grazie alla Rivoluzione Russa, sceglie di "allearsi" con la Germania nazista sperando di potersi allargare verso est. Alla proposta/richiesta dell'URSS di spostare i confini (che erano a 30 km da Leningrado) piu` a nord ricevendo in cambio due volte il territorio ceduto in Carelia risponde (legittimamente, ma non intelligentemente) "picche".
Ottiene di perdere. in cambio di nulla, quel territorio (l'assedio di Leningrado dimostro` poi la correttezza delle richieste della Russia), Finita (perdendo) la Seconda Guerra Mondiale, non perde altri territori in cambio della neutralita`. Neutralita` che regge per quasi 80 anni per poi abbandonarla diventando alleato di un Paese che sta a decine di migliaia di km con un Oceano di mezzo, contro un Paese ch sta ai propri confini.
Non vedo alcuna intelligenza politica in questa scelta.

E la Polonia?
- Finiti i fasti medievali dove i propri territori arrivavano ad occupare Mosca, si ritrova spartita fra Impero Tedesco ed Impero Russo. Grazie alla Rivoluzione Russa si ritrova indipendente e, "ovviamente" prima attacca la neonata Russia in piena Rivoluzione occupando la Bielorussia occidentale e l'Ucraina settentrionale, e si allea poi con la Germania nazista.
Ottenendo cosa? Che dopo pochi anni da questa alleanza meta` viene occupata dalla Germania (per costituire la sua "piazza d'armi" per l'aggressione all'URSS) e l'altra meta` dall'URSS, che si riprende i territori persi nel 1920 e allarga i propri confini verso la Germnaia per opporsi a quella "piazza d'armi". La sconfitta tedesca nella battaglia per Mosca del 1941 ha dimostrato la correttezza di quella scelta.
Finita la Guerra Mondiale ottiene una buona fetta di territori appartenenti alla Germania, e rimane nel blocco Sovietico.
Caduta l'URSS, potendo decidere di essere Paese neutrale, "tramite" fra est ed ovest godendo dei benefici della posizione, sceglie ancora una volta di andare "ad ovest" sperando cosi` di "riappropriarsi" dell'est che considera perduto.
Altra scelta "intelligente" le cui conseguenze (visto che il Mondo e` Multipolare) le vedremo a breve: si e` creata due nemici (quelli "storici") Germania e Russia.
Auguri!

Tralascio le scelte dei governanti dell'Ucraina perche` le loro conseguenze sono sotto i nostri occhi.

E non si tratta di imperialismo. espansionismo o altre sciocchezze del genere, ma di semplice buon senso che considera le convenienze, i rapporti di forza, le contiguita` territoriali, la Storia ed i legittimi RECIPROCI interessi.
 
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