E si sono razzista, non mi importa di che fazione sia, rispetto dx e sx, ma l’importante è che se sei mio coetaneo, devi aver fatto politica, intendo quella militante, non dare i facsimile per 20 giorni durante le elezioni, già quando frequentavi la scuola, cioè che già tra i banchi conoscevano il tuo credo, che ti battevi per un idea, giusta o sbagliata che sia. Poi crescendo rafforzavi quel tuo credo o lo smussavi, ma continuavi a esporti per qualcosa.
Io come molti altri, non avevamo vita facile negli istituti scolastici, negli ambienti lavorativi ma non nascondevamo le nostre idee. E ciò lo abbiamo pagato ( a parte piccole eccezioni che si sono arricchite grazie alla militanza degli altri )sulla nostra pelle,chi più chi meno.
Abbiamo perso certe cose dell’adolescenza, tipo balli pomeridiani (poiché eravamo allo stadio) balli notturni (eravamo a fare attacchinaggio) comitive fricchettone (troppo brutti per loro, troppo stronzi per noi) , comunque ognuno di noi sa di cosa stia parlando, venivamo ghettizzati e ne eravamo fieri, poiché non ci interessava assolutamente assomigliare alla massa. Anche se è capitato che qualcuno di noi abbia scimmiottato qualche bad boy ( chi si sentiva skin chi ultras della capitale chi protagonista di arancia meccanica)poca roba molte volte era solo sfoggiare bomber e chiodi ( intesi come indumenti)
Torno alla mia autodefinizione di razzista. Dicevo, se durante gli studi sei stato un allievo modello (non parlo di voti),se poi hai avuto un lavoro, con le tue capacità o competenze, o ancora peggio leccando il culo ad un politico o persona in vista. E dopo aver messo su famiglia, finito il mutuo, aver assicurato il futuro alla tua prole…….a 50 anni ti accorgi di essere rivoluzionario o intenditore di politica, e vuoi dare giudizi a destra e manca, ecco lì mi fai cacare perché manchi di rispetto a chi ha preso pure manganellate o colpi di bandoliera,per lottare anche per te che ti grattavi i coglioni.
Quindi mi fa piacere che, anche se tardi vi svegliate, meglio tardi che non aprire mai gli occhi,però non fate i sapientoni, poiché sappiamo e ancor peggio sapete chi siete…….
Angelo Giudice (primo maggio su coraggio l’amore che a letto si fa..)
Io come molti altri, non avevamo vita facile negli istituti scolastici, negli ambienti lavorativi ma non nascondevamo le nostre idee. E ciò lo abbiamo pagato ( a parte piccole eccezioni che si sono arricchite grazie alla militanza degli altri )sulla nostra pelle,chi più chi meno.
Abbiamo perso certe cose dell’adolescenza, tipo balli pomeridiani (poiché eravamo allo stadio) balli notturni (eravamo a fare attacchinaggio) comitive fricchettone (troppo brutti per loro, troppo stronzi per noi) , comunque ognuno di noi sa di cosa stia parlando, venivamo ghettizzati e ne eravamo fieri, poiché non ci interessava assolutamente assomigliare alla massa. Anche se è capitato che qualcuno di noi abbia scimmiottato qualche bad boy ( chi si sentiva skin chi ultras della capitale chi protagonista di arancia meccanica)poca roba molte volte era solo sfoggiare bomber e chiodi ( intesi come indumenti)
Torno alla mia autodefinizione di razzista. Dicevo, se durante gli studi sei stato un allievo modello (non parlo di voti),se poi hai avuto un lavoro, con le tue capacità o competenze, o ancora peggio leccando il culo ad un politico o persona in vista. E dopo aver messo su famiglia, finito il mutuo, aver assicurato il futuro alla tua prole…….a 50 anni ti accorgi di essere rivoluzionario o intenditore di politica, e vuoi dare giudizi a destra e manca, ecco lì mi fai cacare perché manchi di rispetto a chi ha preso pure manganellate o colpi di bandoliera,per lottare anche per te che ti grattavi i coglioni.
Quindi mi fa piacere che, anche se tardi vi svegliate, meglio tardi che non aprire mai gli occhi,però non fate i sapientoni, poiché sappiamo e ancor peggio sapete chi siete…….
Angelo Giudice (primo maggio su coraggio l’amore che a letto si fa..)