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Il forum dei patrioti italiani

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Ciò che tendiamo spesso ad ignorare sulla penetrazione europea in America è il rapido inserimento che questa subì all'interno della globalizzazione nascente.
Emblematico il caso dei paesi centroamericani che passarono dall'essere patria di civiltà (i Maya furono gli unici a inventare un sistema di scrittura nell'America precolombiana), all'essere produttori di materie prime per il mercato europeo.
Le aree del Messico e del Guatemala -già prima degli europei detentrici di molte città e reti commerciali- diventarono il centro nevralgico del colonialismo locale.
Presto si affermò il sistema monocolturale, creando un circolo basato sull'importazione di schiavi dall'Africa (o da altre colonie) e sulla comparsa di un artigianato rustico locale, diffuso nei villaggi. Una produzione manuale di basso valore, erede delle tradizioni native e africane, non esportabile in Europa, ma degna di considerazione nei rapporti interni città-campagna che caratterizzarono il tessuto socioeconomico del continente.
In Centro America si imposero la coltivazione del cacao e dei coloranti naturali.
Questi ultimi avevano un enorme valore in un'Europa che vedeva comparire una proto-borghesia, le prime mode di massa e una produzione tessile in espansione (che olandesi e inglesi si contesero e che spinse i secondi a conquistare l'India, principale produttore mondiale di tessuti fino a quel momento).
Questa è la storia del capitalismo: riorganizzazione sistematica delle risorse del sistema-mondo per aumentare la produzione e la circolazione di merci (e di moneta).
Un primo colpo di arresto a questi mercati arrivò dalla conquista europea dell'Africa.
I territori africani diventarono ideali fornitori di cacao e la parallela rivoluzione industriale favorì l'invenzione dei coloranti sintetici.
In pochi anni, il Centro America si orientò alla produzione di caffè.
Iniziava un nuovo ciclo, guidato da investitori nordamericani, britannici e tedeschi che talvolta si spostarono in loco a svolgere il ruolo di aristocrazia del latifondo.
Sul finire dell'800, l'ingresso del Brasile nel mercato mondiale del caffè sbaragliò la concorrenza centroamericana, lasciando i proprietari terrieri alla ricerca di un nuovo prodotto monocolturale.
L'affermazione degli USA a discapito del Regno Unito, favorì l'ingresso di nuovi attori: i latifondisti di origine europea furono rimpiazzati dalle multinazionali della frutta tropicale.
Queste aziende crearono tra Oceania, Africa e America Latina dei feudi di fatto.
La produzione di queste era strettamente legata al territorio e a tempi medio-lunghi. La nascita di un bananeto può richiedere anni e lega indissolubilmente l'azienda al territorio (avendo spesso, quel territorio e solo quello determinate caratteristiche che permettono determinate coltivazioni).
Il Centro America si specializzò in banane e i governi locali diventarono "repubbliche delle banane" come segno di corruzione.
Solo molti decenni dopo, si notò come il nome "repubblica delle banane" riflettesse un razzismo implicito, condannando i corrotti e non i corruttori che vivevano in Nord America e in Europa.
La coltivazione delle banane influenzò la storia locale, condizionò governi, fisco, politica estera, persino la composizione etnica. Le multinazionali sceglievano quali lavoratori far arrivare per quali mansioni: i neri anglofoni dei Caraibi andavano bene per compiti di collegamento tra manodopera nera e amministrativi statunitensi; gli asiatici erano molto apprezzati per compiti che richiedevano fatica e disciplina, ma tendevano a morire troppo facilmente nelle giungle tropicali; gli europei (italiani, ispanici e mediorientali) erano inadatti a lavori di quel tipo (e si creava confusione etnica).
Così, alcuni ruoli diventavano appannaggio di alcune etnie, creando il caratteristico razzismo classista dei paesi centroamericani.
Nel corso del secondo Novecento, le droghe (marijuana e cocaina) diventeranno alcuni dei principali prodotti o merci transito locali. Ancora una volta, un prodotto destinato ai ricchi del Nord, ancora una volta la scusa perfetta per far intervenire eserciti o forze di polizia del Nord, ancora una volta rubinetti aperti o chiusi in base ad esigenze organizzate altrove.
Il Centro America è il caso ideale di studio per gli equilibri economici del sistema-mondo.
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