La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Una cosa mi sembra sia chiara: il secolo attuale sarà asiatico.
Al di là di valutazioni di carattere demografico (l'Asia è sempre stato il continente più popolato) ed economico (i livelli di cresciti sorprendenti di più attori), possiamo notare già dalla seconda metà del '900 un ritorno culturale del rapporto coloniale che l'Occidente sviluppò con l'Asia.
"Graecia capta ferum victorem cepit" (la Grecia conquistata conquistò il vincitore feroce); la Grecia conquistata da Roma, ne influenzò le forme culturali e mentali per secoli (e le sopravvisse come retaggio nell'Impero Romano d'Oriente, dove si parlava greco bizantino erede della koinè alessandrina).
Senza dilungarci troppo: già a partire degli anni '50 nel Regno Unito e negli USA persino prima, erano partite missione di conversione buddhista, induista, corsi di meditazione, ristoranti cinesi, poi indiani, giapponesi, coreani. Non è un semplice spicchio della globalizzazione. I nati negli anni '70 e '80 sono stati sovraesposti a anime e manga, di cui volente e nolente hanno introiettato nozioni, convinzioni, fosse anche solo familiarità con nomi, luoghi o l'alfabeto giapponese.
Erano gli anni in cui il Giappone correva forte e si parlava di un superamento sull'economia USA nel 2000 (questo deve farci mettere anche in prospettiva le previsioni, che hanno sempre il valore che hanno, specie sul lungo periodo). Persino nel 1995, in piena crisi recessiva, alcuni giornali statunitensi ancora parlavano di rischio giapponese entro il 2000 (si ipotizzava che le aziende giapponesi stessero restringendo gli introiti a favore della conservazione dei posti di lavoro e che questo alla lunga avrebbe fatto ripartire l'economia locale).
Avendo chiarito il valore delle previsioni, proviamo a fare luce sulle tendenze per i prossimi decenni.
Nel 2031 la Cina sarà la prima economia, l'India la terza, il Giappone (in declino) la quinta. Nel 2050, l'India dovrebbe contare circa 1 miliardo e 700 milioni di abitanti, con i tassi di nascita in calo ma ancora più alti di Europa, USA, Cina e Russia e con il mercato del lavoro più giovane e vasto del mondo.
Traiettorie simili sembrano stabilite dal Bangladesh e dal Vietnam (che ha avuto tassi di crescita economica molto forti anche durante la pandemia). Nel mondo arabo (al netto della questione palestinese che infatti nessuno vuole veramente smuovere) è in moto un processo di distensione (Arabia-Iran, Yemen, Siria) e prevale la tendenza a puntare al futuro: turismo e sport in Arabia Saudita, missioni spaziali negli Emirati Arabi Uniti.
Faremo i conti con un mondo diverso, in cui l'influenza culturale di più nazioni asiatiche si farà sentire prepotentemente (provate a immaginare il successo di Squid Game venti anni fa), meglio farsi trovare preparati.
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