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Il forum dei patrioti italiani

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Nella questione palestinese le mosse turche assumono particolare rilevanza.
Ankara è l'unica a poter assumere un ruolo credibile di mediatore per una serie di motivi:
1- è una potenza regionale;
2- è un membro della NATO;
3- ha sviluppato negli anni un'intesa con Israele e (più precaria) Iran;
4- la soluzione a due Stati riecheggia, molto alla lontana, la situazione cipriota;
5- il territorio palestinese prima del colonialismo era parte dell'Impero Ottomano;
6- la Turchia ha già collaborato con i russi in altri contesti conflittuali (Libia, Caucaso).

Le incognite sono tante: l'intesa con l'Iran reggerà al conflitto? E quella con Israele può reggere a un'eventuale occupazione di Gaza? La presenza nella NATO è reale o traballa, visti i fatti siriani che vedono turchi e USA contrapposti?
Da un lato viene da pensare che si sentano un po' troppo importanti, ad esempio quando vanno in Libano per evitare un'estensione del conflitto a Hezbollah (dove forse Assad e soprattutto l'Iran hanno qualcosa in più da dire), dall'altro probabilmente sono tra i pochi a poter proporre la soluzione (alquanto utopica allo stato) di una conferenza internazionale con la partecipazione di tutti (USA, Cina, Russia, Lega Araba, Iran) a garantire la soluzione due Stati.

Qui entra in ballo la tanto trascurata situazione Caucaso.
L'Azerbaigian ha recuperato il Nagorno-Karabakh e sembra non volersi fermare, anzi minaccia il resto dell'Armenia.
Si arriva ora al mosaico locale:
- Gli azeri sono sciiti e sentono quindi il richiamo iraniano;
- Iran e Azerbaigian sono parte del progetto indo-russo del corridoio Nord-Sud;
- Ad armare gli azeri sono per lo più israeliani e turchi.
- L'asse Israele-Azerbaigian è opposto all'Iran (che in passato ha accusato gli azeri di ospitare una base israeliana).

Fino a qualche tempo fa, l'Armenia sarebbe stata considerata vicina alla Russia e all'Iran e l'Azerbaigian vicino alla NATO; oggi la questione del corridoio Nord-Sud in parte ribalta la partita.
Dietro tutto scorre l'idea di sviluppare continuità territoriale tra i due paesi turchi (di etnia) dal Bosforo al Caspio, il vero sogno di Erdogan.
Vale la pena ricordare che il governo turco ha di recente rivendicato un corridoio di isole egee che la porrebbero in continuità con le coste orientali della Libia, dove c'è il governo filo-Ankara, al confine con l'Egitto che oggi ospita gli aiuti turchi a Gaza.

Tutti a dire che gli Stati imperiali e universali son scomparsi e invece è dai di Sargon il Grande nel 2380 a.C. che l'umanità non cerca altro.
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