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Il forum dei patrioti italiani

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Parlavamo ieri del fenomeno religioso e di come questo sia spesso associato alla creazione del fenomeno identitario collettivo o individuale.
Spesso il "religioso" è contrapposto alla modernità europea-occidentale dalle varie comunità esterne che vengono marginalizzate. Il fenomeno vale tanto per i migranti giunti in Occidente, quanto per chi subisce il colonialismo in patria.
Anni fa, ebbi modo di studiare la diffusione dei nuovi movimenti religiosi giapponesi in Africa. La maggior parte degli intervistati in Congo o nei vari paesi del Golfo di Guinea argomentavano in modo chiaro: accogliere religiosi giapponesi era un modo per accogliere la forza di una popolazione non europea, ma che era riuscita ad abbandonare il circuito della povertà. Per chiari motivi si preferivano i nuovi culti sincretici, quindi più facili da assimilare.
Fenomeno analogo è quello avvenuto con la radicalizzazione salafita delle seconde e terze generazioni in USA e Europa. Il rifiuto e l'ingiustizia sociale avevano spinto questi individui a ricercare una sorta di Eden, a riscoprire la religione degli avi, ad estremizzarla quasi come dei convertiti (non c'è fanatico peggiore di un convertito).
Infine, mi torna alla mente uno studio di qualche tempo fa, sulla diffusione della Chiesa Mormone tra gli immigrati del Sud Est Asiatico negli USA. Due mondi opposti: mormoni e giovani vietnamite o thailandesi che si convertivano, perché?
Gli studiosi riferivano che questo fenomeno avveniva nelle seconde generazioni, perché la Chiesa Mormone era tra le poche a costruire luoghi di culto e provare la conversione nei quartieri degli immigrati. Al contempo, le ragazze erano/sono attirate dalla prospettiva di abbandonare le usanze dei paesi d'origine avvertite come non idonee nel nuovo contesto, a vantaggio di una nuova religione che permettesse l'inserimento nel contesto nordamericano. Il Mormonismo conserva una patina di protestantesimo e di religione occidentale, associata alla rigidità delle dottrine morali (fortemente patriarcale e giudizi sul sesso prematrimoniale), le quali sono accolte in modo favorevole in comunità extra-europee abituate di base ad una morale più rigida rispetto ai contesti e alle chiese laicizzati.
Tre modi diversi con un filo conduttore: la creazione di un'identità attraverso il religioso.
Giorni fa, ricordavo gli antropologi francesi che studiando il Brasile intuirono l'importanza delle religioni afro-americane (e della loro conservatività) e l'importanza di preservare la matrice africana, un legame, per riscattare quel trauma collettivo che fu la tratta.
L'essere umano (a livello individuale e collettivo) cerca certezze per preservare un'immagine coerente del mondo a cui adattarsi e in cui cercare di sopravvivere.
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