I fatti valgono piu` delle semplici parole, figuriamoci poi dei "ricordi sbiaditi dal tempo".
1) Gli accordi detti di "Minsk 2" sono stati firmati il 12 febbraio 2015. Essi prevedevano, fra le altre cose, che entro la fine del 2015 si doveva attuare una revisione costituzionale per concedere...
I fatti valgono piu` delle semplici parole, figuriamoci poi dei "ricordi sbiaditi dal tempo".
1) Gli accordi detti di "Minsk 2" sono stati firmati il 12 febbraio 2015. Essi prevedevano, fra le altre cose, che entro la fine del 2015 si doveva attuare una revisione costituzionale per concedere uno status speciale (autonomia) alle aree del Donbass (leggi: DPR e LPR).
Questo non e` successo ne` nel 2015, ne` negli anni successivi.
2) Nel dicembre 2021 la Russia fa una proposta agli USA e alla NATO in cui un punto essenziale era il non allargamento della NATO in particolare in Ucraina ed in altri Paesi ex-sovietici.
Proposta rifiutata.
3) Il 21 febbraio 2022 la Federazione Russa riconosce ufficialmente le Repubbliche "separatiste" di Donetsk e Lugansk stipulando un trattato di mutua assistenza.
4) Il 24 febbraio 2022 inizia "l'Operazione Militare Speciale" in difesa delle due repubbliche "separatiste" e con gli obiettivi della denazificazione e demilitarizzazione dell'Ucraina.
5) Il 29 marzo 2022 (cioe` un mese e qualche giorno dopo l'inizio delle operazioni militari) iniziano ad Istambul i "negoziati di pace" con l'Ucraina.
In quel momento le Repubbliche di Donetsk e Lugansk non sono ancora entrate a far parte della Federazione Russa, ne tanto meno le Regioni di Kherson e Zaporozhje. Si ipotizzava una loro eventuale entrata in una possibile "Federazione/Confederazione Ucraina" come contropartita. La Crimea invece doveva essere considetata come definitivamente parte della Federazione Russa.
Sappiamo come, sotto la spinta particolarmente della Gran Bretagna (ma gli USA non da meno) l'Ucraina rifiuto` quelle proposte di compromesso e decise per "il campo di battaglia" che avrebbe dovuto segnare una "sconfitta strategica della Russia"
6) Il 30 settembre 2022, cioe` 6 mesi dopo il tentativo di negoziato ad Istambul, le Repubbliche di Donetsk e Lugansk e le Regioni di Kherson e Zaporozhje entrano a far parte della Federazione Russa
7) Il 15 maggio 2025, con l'Ucraina in evidenti "difficolta`" sul campo di battaglia, e senza una "sconfitta strategica" della Russia, riprendono ad Istambul i colloqui di pace.
E` evidente a qualsiasi persona sana di mente e dotata anche solo di un minimo di buon senso che le "condizioni" non possono essere piu` solo quelle "quasi sottoscritte" nel marzo 2022.
L'Ucraina puo` ambire solo a non perdere ulteriori territori a patto di una sua neutralita` che presuppone una demilitarizzazione (cioe` un esercito abile solo alla difesa) e una denazificazione (cioe` un altro governo in carica che abbandoni le posizioni nazionaliste estremiste/nazistoidi dell'attuale).
Ma essendo il negoziato il momento in cui si discute sapendo che si parte da posizioni distanti (altrimenti non si negozierebbe, ma ci si confermerebbe) potrebbero essere possibili soluzioni diverse piu` o meno "creative" qualora fossero inserite in un contesto piu` generale che riguardi la nuova architettura per la sicurezza del continente euroasiatico (cioe` Russia e Cina <-> USA).
Ce n'e` per tutto il 2025 e oltre.
1) Gli accordi detti di "Minsk 2" sono stati firmati il 12 febbraio 2015. Essi prevedevano, fra le altre cose, che entro la fine del 2015 si doveva attuare una revisione costituzionale per concedere uno status speciale (autonomia) alle aree del Donbass (leggi: DPR e LPR).
Questo non e` successo ne` nel 2015, ne` negli anni successivi.
2) Nel dicembre 2021 la Russia fa una proposta agli USA e alla NATO in cui un punto essenziale era il non allargamento della NATO in particolare in Ucraina ed in altri Paesi ex-sovietici.
Proposta rifiutata.
3) Il 21 febbraio 2022 la Federazione Russa riconosce ufficialmente le Repubbliche "separatiste" di Donetsk e Lugansk stipulando un trattato di mutua assistenza.
4) Il 24 febbraio 2022 inizia "l'Operazione Militare Speciale" in difesa delle due repubbliche "separatiste" e con gli obiettivi della denazificazione e demilitarizzazione dell'Ucraina.
5) Il 29 marzo 2022 (cioe` un mese e qualche giorno dopo l'inizio delle operazioni militari) iniziano ad Istambul i "negoziati di pace" con l'Ucraina.
In quel momento le Repubbliche di Donetsk e Lugansk non sono ancora entrate a far parte della Federazione Russa, ne tanto meno le Regioni di Kherson e Zaporozhje. Si ipotizzava una loro eventuale entrata in una possibile "Federazione/Confederazione Ucraina" come contropartita. La Crimea invece doveva essere considetata come definitivamente parte della Federazione Russa.
Sappiamo come, sotto la spinta particolarmente della Gran Bretagna (ma gli USA non da meno) l'Ucraina rifiuto` quelle proposte di compromesso e decise per "il campo di battaglia" che avrebbe dovuto segnare una "sconfitta strategica della Russia"
6) Il 30 settembre 2022, cioe` 6 mesi dopo il tentativo di negoziato ad Istambul, le Repubbliche di Donetsk e Lugansk e le Regioni di Kherson e Zaporozhje entrano a far parte della Federazione Russa
7) Il 15 maggio 2025, con l'Ucraina in evidenti "difficolta`" sul campo di battaglia, e senza una "sconfitta strategica" della Russia, riprendono ad Istambul i colloqui di pace.
E` evidente a qualsiasi persona sana di mente e dotata anche solo di un minimo di buon senso che le "condizioni" non possono essere piu` solo quelle "quasi sottoscritte" nel marzo 2022.
L'Ucraina puo` ambire solo a non perdere ulteriori territori a patto di una sua neutralita` che presuppone una demilitarizzazione (cioe` un esercito abile solo alla difesa) e una denazificazione (cioe` un altro governo in carica che abbandoni le posizioni nazionaliste estremiste/nazistoidi dell'attuale).
Ma essendo il negoziato il momento in cui si discute sapendo che si parte da posizioni distanti (altrimenti non si negozierebbe, ma ci si confermerebbe) potrebbero essere possibili soluzioni diverse piu` o meno "creative" qualora fossero inserite in un contesto piu` generale che riguardi la nuova architettura per la sicurezza del continente euroasiatico (cioe` Russia e Cina <-> USA).
Ce n'e` per tutto il 2025 e oltre.