A Venezia, il ministro Matteo Salvini presenzia alle nozze del secolo tra il magnate Chip Muchos, patron di Mesozon, e la giornalista Lola Sanchez.


SALVINI: Usti! Spero di non essere in ritardo.



Appena sbarcato, il ministro si imbatte nel corteo del comitato che vorrebbe proibire il matrimonio di Chip Muchos.



CONTESTATORI: Stop al turismo di massa e d'élite! Venezia non è un resort!

SALVINI: Hei, cosa ci fate voi qui?

ANZIANA: Mi son Roseta Bortolon, vedova Farfallon. Le calli sono fragili, poarete, affonderanno con tutto sto casino de stranieri in villeggiatura.

SALVINI: Un momento, anch'io c'ho i calli ai piedi. Adesso vi faccio vedere come riesco a stare a galla. (Va per tuffarsi nel canale) Volete vedere un 100 metri rana?


Si fa avanti un altro membro del comitato.



ANZIANO: Mi chiamo Momolo Malaman e posseggo quattro appartamenti del XIV secolo. Ebbene, rischiano di essere danneggiati dall'inquinamento acustico.

SALVINI: Vendi tutto e trasferisciti a Sharm el-Sheikh.

MALAMAN: Cosa? No go capìo, non capisco.

SALVINI: Seee ciao! Sto qui è anche sordo.


Si fa avanti una presenza inquietante.



LUCA INCASINATINI: L'overtourism è una piaga! Potere al Popolo!!

SALVINI: Orco Diesel, il disobbediente Incasinatini!

INCASINATINI: Ti ho sgamato, razzista maledetto!


Salvini fugge tra le calli e imbocca la porta d'ingresso del prestigioso Merry's Bar.



SALVINI: (Alle guardie del corpo) Sono il ministro delle infrastrutture...!


Salvini riesce ad entrare. Incasinatini prova a forzare il cordone delle guardie del corpo.



INCASINATINI: In nome del popolo, io...

GUARDIA DEL CORPO: Aho, ma chi è sto mongoloide (Gli assesta una sberla micidiale)

SALVINI: Fiù, ci è mancato un pelo.


Il ministro prende un caffè con il divo hollywoodiano Abelardo La Pecora, che gli tiene un sermoncino sul cambiamento climatico.



LA PECORA: Il tempo stringe: i ghiacciai stanno per sciogliersi! (Sfila la collanina a un Salvini inebetito).

SALVINI: E certo, senza ghiacciai poi niente grattachecca. Ma... mi hai sfilato la collanina!

LA PECORA: Durante le riprese di Prova a prendermi alcuni consulenti, ladri autentici, mi hanno insegnato a rubare. Di tanto in tanto sgraffigno un brillocco.

SALVINI: Ma non mi dire. (Sorridendo) Poi però restituisci la refurtiva.

LA PECORA: (Serissimo) Mai. Consideralo un contributo per la salvezza del pianeta.

SALVINI: Se è a fin di bene...

LA PECORA: Sicuro! Le isole della Sonda saranno sommerse entro il 2045. E... guarda, queste foto ritraggono l'orso polare canadese, dimagrito a causa del cambiamento climatico.

SALVINI: Poveraccio, pelle e ossa. Oh sì sì... mandiamo via Mario Adinolfi dall'Honduras, altrimenti si papperà l'intera fauna locale. Ahahaha, buona questa.

LA PECORA: Non c'è niente da ridere.

SALVINI: Senti, mi sei piaciuto in The Departed, però ecco vedi... sto catastrofismo climatico.

CAMERIERE: I signori gradiscono un Cocktail di scampi alla Hemingway? Un antipasto del principe di Galles?

SALVINI: Due porzioni abbondanti!

LA PECORA: Il dovere mi chiama! Saldalo tu il conto, amico.

CAMERIERE: (Rivolto a Salvini) Il conto, signore.

SALVINI: Due tazzine di caffè 650 euri? Un assaggino di scampi puzzolenti 1300 euri!?

CAMERIERE: Prezzi da vip, signore.

SALVINI: Reclamo una riduzione, ostrega!

CAMERIERE: (Digita il 118) Pronto, polizia?

SALVINI: Pago pago...


Il nostro eroe esce dal Merry's Bar e torna ad ascoltare le rimostranze dei contestatori.



SALVINI: Amici padani, siamo tutti sulla stessa barca! Venezia è nostra!


Un gondoliere alto e robusto, sentito il discorso, sgrana gli occhi.



GONDOLIERE: Mona d'un socialista! (Gli ammolla un colpo di remo in testa)

SALVINI: (Disperato, sofferente) Bestia che dolore! Ma non mi avete riconosciuto? Sono io, Matteo, il vostro Capitano. Faccia da pirla!

GONDOLIERE: (Mortificato) Mi scusi, sior ministro.


Mezz'ora più tardi, dopo essere stato medicato, Salvini si ritrova a bighellonare per l'albergo a 7 stelle Putan Venice.



SALVINI: Se non schiatto oggi non schiatto più.


Entra nella suite reale affittata dai super sposi, immersa nella penombra.



SALVINI: Ohi, c'è qualcuno? (Adocchia una graziosa cameriera)

CAMERIERA: Ma è matto? L'ingresso è consentito solo al personale di servizio e a pochi addetti ai lavori.

SALVINI: Sono un amico intimo del signor Muchos. Vieni qua, bela carnassa!


Il ministro si intrattiene con la servetta. Appena esce, trafelato, trova una selva di paparazzi ad attenderlo.



PAPARAZZI: Ma è Matteo Salvini!

SALVINI: (Coprendosi la faccia con le mani) No... sono il sosia. Permettete che mi presenti: Gustavo, Gustavo La Passera. Sono un vecchio compagno di bagordi di Chip.

PAPARAZZI: Cosa ne pensa del matrimonio del secolo, signor La Passera?

SALVINI: Magnifico! Ora però arrivederci e grazie... c'ho da fare. (Intrufolandosi nell'ascensore, facendo il gesto del dito medio ai paparazzi) Hasta la vista, seccatori.


Nel salone del banchetto nuziale, ancora semideserto.



SALVINI: Buone ste ciliegie, gnam. (Si versa l'ennesimo bicchiere di Ratafià di Andorno). Dunque, diamo un'occhiata al menù: sformato di giraffa, mostro marino ai ferri, ricotta di mandrillo... Ma che schifo è!?

UNA VIP: Hello!

SALVINI: Ciao, bambina! Uh guarda quanta gente famosa! C'è anche la popstar Kitty Caga! E lì c'è il filantropo Bill Waits!


Sopraggiungono i coniugi Muchos con gli altri invitati.



SALVINI: (Lievemente brillo, chiassoso) Viva gli sposi! (Gli si para innanzi) Posso baciare la sposa?

CHIP MUCHOS: Shut up, motherfuck!

SALVINI: Neanche la mano? (Si avvicina a Lola, scrutandole la scollatura) Ellamadonna che angurie!


Tenta di baciare Muchos sulla guancia, ma questi lo respinge sdegnosamente.



SALVINI: Ma Chip, come sei scostante! Ah, avevo prenotato su Mesozon una confezione di Rosa Canina, ma non è mai arrivata...



Le guardie del corpo lo trascinano via.



SALVINI: Ma che maniere! Vi pare il modo di trattare un ministro della Repubblica!? Mi dichiaro prigioniero politico!



Più tardi, nelle cucine dell'hotel.



SALVINI: (Sorseggiando del caffè amaro) Amici, non mi perdo mai d'animo. Io sono d'umile estrazione e mi trovo a mio agio con la fantastica base della Lega.

CUOCO: Ci canti qualcosa, signor ministro.

SALVINI: Vi canto L'italiano di Toto Cutugno.

♫ Buongiorno Italia con i tuoi vecchiacci

con tanti forestali e troppi negracci

ma per fortuna ci pensa Vannacci

con uno smoking preso a nolo

e la panza piena di Pantoprazolo

lasciatemi cantare!! ♫



FINE

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