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Elly Schlein e Giuseppe Conte si ritrovano insieme per elaborare una piattaforma programmatica comune contro Renzi e il governo di centrodestra.


Giuseppe Conte ha appena attraversato il giardino di villa Schlein quando un Rottweiler inferocito inizia a pressarlo.


CONTE: (Suona il citofono) Vattene gagnaccio! Senza museruola, senza mascherina. Ma digo io, dove andremo a finire!?

SCHLEIN: (Dal citofono, presaga) A cagare!

CONTE: Cosa?

SCHLEIN: No niente, ero in bagno.

CONTE: Dai, sbrigati ad aprire! C'è un gane inferocito!

SCHLEIN: (Si affaccia alla porta) Tranquillo, è mansueto. A cuccia Godzilla!

CONTE: Dov'è che hai rimediato quella belva?

SCHLEIN: Dono di mio zio Sabbatai, mercante di diamanti del Lower East Side. Lo hanno addestrato a riconoscere palestinesi e cattolici.

CONTE: Come fai a convivere sotto lo stesso tetto con un mostro?

SCHLEIN: No problem! Sono sopravvissuta a Letta, Renzi e Bonaccini. E poi con me è dolcissimo. Vero Godzilla? Lo chiudo nel box e andiamo in giardino.

CONTE: Ci sai fare con i gani.

SCHLEIN: Modestamente... io nasco dog sitter.

CONTE: Ah... (Galante) Prima le signore.

SCHLEIN: Appunto, vai avanti te: il mio livello di testosterone è decisamente superiore al tuo.

CONTE: (Incassa) Dunque, cosa vorresti inserire nella piattaforma programmatica?

SCHLEIN: Occorre ribadire che noi incarniamo la sinistra progressista dei saperi e dei doveri…

CONTE: Di che...?

SCHLEIN: (Cambiando argomento) Giuseppe, sai chi mi ricordi? Harvey Keitel.

CONTE: (Lusingato) Ma smettila!

SCHLEIN: Dai, dì “Sono mister Wolf e risolvo problemi”. Io nasco cinefila.

CONTE: Pure cinefila! Cinofila e cinefila. Cinica no?

SCHLEIN: (Soprappensiero) Di recente sono stata testimone di una scena straziante, un fatto indegno di un paese civile.

CONTE: Discutiamone, se ti va. Riguarda i cassintegrati di Termini Imerese?

SCHLEIN: Di più!

CONTE: Gli alluvionati dell'Emilia Romagna? (Azzarda) I profughi di Gaza?

SCHLEIN: Di più! Un numeroso nucleo familiare ha calpestato le mie aiuole. Avevano scambiato il mio giardino per un parco!

CONTE: (Preso alla sprovvista) Beh c’è di peggio. Per esempio il Foggia non ne vuole sapere di schiodarsi dalla serie C. E mezza squadra è composta da no vax.

SCHLEIN: E magari volevano organizzare un picnic sopra i miei fiori! E se penso a quei poveri ragazzi che avranno difficoltà ad accedere alla transizione di genere.

CONTE: (Preoccupato) Intendi puntare sui diritti civili? Sai che il Vadigano

SCHLEIN: Ah ma mi sentiranno! Riferirò quanto prima l’accaduto al circolo Virginia Woolf di Gstaad.

CONTE: Figurati, per quattro fiori appassiti... Elly, forse dovremmo rivolgerci a un elettorato formato da gente nor… da persone comuni, con problemi reali.

SCHLEIN: (Risentita, con tono pedante) I poveri!? I poveri adesso si chiamano “marginali”. Siete aridi e ammalati di minimalismo, voi papisti.

CONTE: (Rannuvolato) Sono curioso di sapere qual è il tuo elettore ideale.

SCHLEIN: L’universitaria ad alto reddito; la poetessa maledetta; l’attrice bruciata; l'ondina che solca le acque tempestose dell’esistenza smart.

CONTE: Seee… con questi quattro gatti Palazzo Chigi lo vediamo in cartolina. Io sarò arido, ma tu sei affetta da bovarismo galoppante.

SCHLEIN: Secondo te corro il rischio di vendolizzarmi?

CONTE: Altroché!! Buono quello!

SCHLEIN: Sarà il fatto di non aver mai mangiato pane e mortadella... Io nasco ricca, poi...

CONTE: Poi diventi di sinistra: un classico. Parliamo di gose serie. Il cardinale Zuppi mi ha suggerito di rispolverare il Codice di Camaldoli.

SCHLEIN: Mmmm… (Dopo aver ponzato una trentina di secondi) Mi si è accesa la lampadina!

CONTE: (Sconsolato) Non dirmelo: vuoi sostituire i libri di testo delle elementari con vecchi numeri di Caballero e Swedish Erotika.

SCHLEIN: Naaa... troppo etero. Sta a sentire… Chi ingiuria un gay, subisce una pena corporale.

CONTE: E se un gay apostrofa un etero?

SCHLEIN: Picchiamo l'etero!

CONTE: Ma questo è il Codice di Hammurabi, altro che Camaldoli! Nooo… E poi è giunta l'ora di dare un taglio alle pratiche contronatura.

SCHLEIN: (Piccata) Contronatura, eh!? Sai che c'è? Vado a cercare ispirazione.

Elly prende la sua fedele chitarra e incomincia a dondolarsi sull’altalena .


CONTE: Eureka! Ideona che ci farà sconfiggere Renzi e le destre, Elly… un colpo di genio!


Lei, dondolandosi distrattamente, lo colpisce involontariamente al volto con gli anfibi di Louis Vuitton.



SCHLEIN: Povero caro… Ti ho fatto male?

CONTE: (Emettendo versi gutturali) Gnooo… mortacci tuoi.

SCHLEIN: Sentiamo sta ideona. Sono tutta orecchie.

CONTE: L’ho dimenticata. Soffro di leggere amnesie, specie ora che devo deporre in Gommissione Covid.

SCHLEIN: La mia chitarra lenirà il dolore e ti farà tornare la memoria. Io nasco musicista e rapsodo, poi entro in politica.

CONTE: Elly ma tu quante minchia di volte sei nata?

SCHLEIN: Eh! Nasco e rinasco. Sono come una strega la notte di Valpurga.

CONTE: Non vai di corpo se hai bisogno della purga...

SCHLEIN: Ma che fai, adesso fai i giochi di parole come Salvini? Sta a sentire...


Strimpellando la chitarra, Elly canta una canzone dei Cranberries. Conte si appisola quasi subito e finisce col russare rumorosamente.



CONTE: ZZZZZZZ!!! (Ridestandosi all'improvviso) Eh!? Cosa!? No, sono innocente! È stato Speranza!! Eseguivo gli ordini!!!

SCHLEIN: Oh ma che cazzo gridi!

CONTE: Ripassavo la linea difensiva. Devo difendermi nella Gommissione, non dalla Gommissione.

SCHLEIN: E basta co' sta Commissione!

CONTE: (Fuori di sé) Ah sì? E allora anch'io dico basta! Basta a te che nasci e rinasci, a tuo zio Sabbatai, alle tue stramberie gender, alla tua chitarra, ai Cranberries e alle loro cantilene da pecorai irlandesi!!!

SCHLEIN: (Ferita) E pensare che avevo scelto Dreams, una canzone che rappresenta alla perfezione il nostro sodalizio.

CONTE: Sul serio? Io avrei preferito Zombie.



FINE

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