Cat Stevens, cantava e in un suo testo, spiegava alla ragazza che voleva andarsene lontano da lui, che fuori c’era un mondo selvaggio, poteva andare e indossare vestiti bellissimi in quel mondo selvaggio. Capite??? Non tratteneva nessuno, la ragazza poteva andare e magari non trovare lo stesso amore che gli poteva dare lui.
E’ soltanto musica, la musica però fa parte della cultura, e forse la forma di cultura più semplice e che arriva a tutti,cioè un libro , un dibattito, convegno, museo, mostra etc non sono fruibili a tutti, ma la musica si. Allora ti rimbomba un testo nella testa e tu sogni o fantastichi, e se molto profondo ti induce a pensare e a farti domande.
Abbiamo parlato dei tempi dei dinosauri cat stivens, adesso in epoca contemporanea abbiamo gente che urla di stupro, sputare sulle divise, che le donne sono oggetti, che la droga fa sognare. Quindi adesso la cultura contemporanea è questa, ai giovani arriva questo a rimbombare.
Allora può essere che anche una pessima melodia ti porti a pensare che quella “cosa tua” la tua fidanzata puoi annientarla.
Ma ovviamente non è solo la musica, ci siamo noi che col fare le chiocce ai nostri figli, non insegnando che esistono i NO i due di picche le sconfitte, proteggendoli in ogni caso li rendiamo deboli e al primo “no” si sciolgono nella perdizione dell’anima. I politici si riempiono la bocca di “patriarcato “ e qualche idiota segue sta moda. Qui si tratta che la nostra generazione come genitori ha fallito al mille per mille, se la professoressa fa una nota, e la madre del ragazzo, picchia la prof, dove cazzo sta il patriarcato? Se due lesbiche ( si può dire?) si picchiano per gelosia, dove sta? Sicuramente ci sono uomini testa di cazzo, non nego dati di fatto, ma tornando alle debolezze o cattiverie dei ragazzi posso dire che tutto quello che ci hanno fatto credere negli anni dove la nostra adolescenza finiva, erano solo cazzate. Tutti a dire, non sarò come mio padre, io sarò amico di mio figlio, io se si sballa non lo rimprovero anzi fumiamo assieme, lo proteggerò dal mondo……Ecco abbiamo cresciuto dei dementi.
Hanno paura di se stessi , del mondo, e si rifugiano in videogiochi o in social dove trionfa la falsità. Non riesco a immaginare la loro prole….
Ognuno siamo lì ad inseguire canoni dettati dalla società, a 60 ci dicono che è la nuova gioventù e ci cerchiamo una nuova fiamma, ci iscriviamo in palestra, ci vestiamo fighi, siamo presi da noi stessi e le attenzioni per quelli che ci crescono vicini sono labili.
Tutto voluto,tutto studiato, perché un mondo di coglioni e’ molto semplice indirizzare nella maniera desiderata.
La musica un tempo era …
Angelo Giudice
E’ soltanto musica, la musica però fa parte della cultura, e forse la forma di cultura più semplice e che arriva a tutti,cioè un libro , un dibattito, convegno, museo, mostra etc non sono fruibili a tutti, ma la musica si. Allora ti rimbomba un testo nella testa e tu sogni o fantastichi, e se molto profondo ti induce a pensare e a farti domande.
Abbiamo parlato dei tempi dei dinosauri cat stivens, adesso in epoca contemporanea abbiamo gente che urla di stupro, sputare sulle divise, che le donne sono oggetti, che la droga fa sognare. Quindi adesso la cultura contemporanea è questa, ai giovani arriva questo a rimbombare.
Allora può essere che anche una pessima melodia ti porti a pensare che quella “cosa tua” la tua fidanzata puoi annientarla.
Ma ovviamente non è solo la musica, ci siamo noi che col fare le chiocce ai nostri figli, non insegnando che esistono i NO i due di picche le sconfitte, proteggendoli in ogni caso li rendiamo deboli e al primo “no” si sciolgono nella perdizione dell’anima. I politici si riempiono la bocca di “patriarcato “ e qualche idiota segue sta moda. Qui si tratta che la nostra generazione come genitori ha fallito al mille per mille, se la professoressa fa una nota, e la madre del ragazzo, picchia la prof, dove cazzo sta il patriarcato? Se due lesbiche ( si può dire?) si picchiano per gelosia, dove sta? Sicuramente ci sono uomini testa di cazzo, non nego dati di fatto, ma tornando alle debolezze o cattiverie dei ragazzi posso dire che tutto quello che ci hanno fatto credere negli anni dove la nostra adolescenza finiva, erano solo cazzate. Tutti a dire, non sarò come mio padre, io sarò amico di mio figlio, io se si sballa non lo rimprovero anzi fumiamo assieme, lo proteggerò dal mondo……Ecco abbiamo cresciuto dei dementi.
Hanno paura di se stessi , del mondo, e si rifugiano in videogiochi o in social dove trionfa la falsità. Non riesco a immaginare la loro prole….
Ognuno siamo lì ad inseguire canoni dettati dalla società, a 60 ci dicono che è la nuova gioventù e ci cerchiamo una nuova fiamma, ci iscriviamo in palestra, ci vestiamo fighi, siamo presi da noi stessi e le attenzioni per quelli che ci crescono vicini sono labili.
Tutto voluto,tutto studiato, perché un mondo di coglioni e’ molto semplice indirizzare nella maniera desiderata.
La musica un tempo era …
Angelo Giudice