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Caligorante

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Accadeva sessantuno anni fa. Il 22 ottobre 1962, il presidente statunitense John F. Kennedy parlò alla nazione alle sette di sera per rendere di pubblico dominio quella che passò alla storia come “la crisi dei missili di Cuba”. Nel suo discorso, Kennedy annunciò che l’URSS stava schierando dei missili sull’isola “ribelle” di Cuba, e intimava ai russi di ritirarli immediatamente. Contemporaneamente annunciò il blocco navale nei confronti di Cuba, per impedire l’arrivo di ulteriori sistemi d'arma. Il mondo allora pensò di essere sull’orlo di una guerra atomica. La difesa americana individuò i missili tra il 14 e il 15 ottobre: un aereo spia U-2 fotografò alcune rampe di lancio con circa trentasei missili strategici, oltre ad armi di altro tipo. Il 16 ottobre la Casa Bianca fu informata, e chiese lumi a Kruscev, il quale mentì inutilmente al suo omologo americano nella lettera che gli invio' il 18 ottobre, per tramite del ministro degli Esteri Andrej Gromyko. Nella missiva, Kruscev definì quelle armi «difensive» anziché strategiche. La crisi, che durò in tutto tredici giorni, si concluse a tarallucci e vino: Kruscev propose di ritirare i missili SS-4 dall’isola caraibica se i nordamericani avessero smantellato i loro Jupiter precedentemente installati in Turchia. Kennedy accettò il compromesso il 28 ottobre. Il momento di massima tensione era stato sfiorato proprio il giorno precedente: una batteria antiaerea SAM, manovrata dai sovietici, aveva abbattuto un aereo spia U-2. Il pilota, l’ufficiale Rudolph Anderson, era morto. Il modo in cui si pose fine alle tensioni deluse i castristi, i quali avrebbero voluto chiudere la base militare di Guantánamo ed invece erano stati esclusi dalle trattative. Molti anni dopo Castro confidò al giornalista spagnolo Ignacio Ramonet: “Venimmo a sapere della proposta sovietica di ritiro dei missili pubblicamente: non ne avevano mai discusso con noi!”. L’ipotesi che si sia trattato di una gigantesca messinscena con pastetta finale circola ancora oggi, e non sembra completamente destituita di fondamento. Originally posted in:
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Questa nave da guerra ( non yatch) ha solcato tutta estate i mari di sardegna, con i suoi due elicotteri sempre in volo. Sta comprando da nord a sud terreni, ho letto che la regione ha provato ad opporsi, ma senza risultato. La sardegna è diventata terra da sbranare, immensi parchi eolici, pannelli, vaccini obbligatori per il bestiame, altrimenti abbattimento del bestiame. Ridurre alla fame e comprare le terre per pochi euro. Mandiamo miliardi all'ucraina, perché questi li usino per i loro traffici. Un grande dolore, assistere a questo stupro.

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  • Non è un'amara riflessione bensì una dichiarazione di intenti. Gli anglorabbini ci vogliono morti. E, come sempre, ci schiacceranno usando la...
  • In fondo, cosa avrebbe detto di eclatante Pasolini – riabilitato krusciovianamente da quella destra che in vita lo schernì, perseguitò e tentò...
  • Non esistono élite in Europa, solo oligarchie che obbediscono a Washington, Tel Aviv e Londra. Ah, ma l'autore è quel coglione comunista di Ferrero.
  • Hehehe...
  • È finita a schifio. È finita coi babbuini antisistema che accusano l'Europa nazista.
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