Il complotto e la cambiale in bianco
La maggioranza denuncia un complotto ai propri danni, ordito dal Presidente della Repubblica. Ma di quale maggioranza stiamo parlando? Il presunto garante Sergio Mattarella è stato rieletto con i voti determinanti di Lega e Forza Italia. Il Mattarellagate è l'occasione per lanciare la nuova frontiera del trastium e contiene una promessa politica implicita: “Se ci rinnovate la fiducia, noi potremo piazzare un nostro uomo al Quirinale e realizzare finalmente il programma senza compromessi: remigration, Italexit, reshoring, Pace pro russa e altre cazzate illusorie tradotte in fetidi anglicismi. È il solito trucco della cambiale in bianco: dateci il governo, dateci la Toscana, dateci il controllo sulla magistratura, dateci il 51% dei consensi, dateci il Quirinale, dateci il papato e così via. Ma sappiamo benissimo chi comanda in Italia: BlackRock (Germania) e Rothschild (Francia). Tangentopoli e la rimozione di Berlusconi non hanno insegnato nulla? Giorgia Meloni rimarrebbe in ogni caso la portavoce di un Potere straniero e non servirebbe a niente equipaggiarla di scudi giudiziari o investirla di superpoteri presidenziali. Così come non servirebbe a niente spedire la Schlein o Peppe Conte a Palazzo Chigi con una squadra di ministri composta interamente da froci madrileni selezionati da Pedro Almodóvar. Le cose cambierebbero solo con una rivoluzione o una guerra civile, dopo una rovinosa sconfitta del cartello anglo-rabbinico. Se ciò non dovesse accadere, prepariamoci a un lento ma inesorabile declino, attenuato solo dall'apparente “male minore” rappresentato da Salvini e soci.