Il disinformatore Rampini racconta a modo suo uno scontro che inevitabilmente si produrrà: una nuova guerra mondiale, diversa per tempi e modalità, ma identica nella sostanza a quella del secolo scorso. I protagonisti sono sempre gli stessi. Da una parte il cartello anglo-rabbinico in qualità di mandante; dall'altra potenze del Vecchio Continente e dell'Oriente – Germania e Giappone in testa, ma attenti all'India – in qualità di esecutori e utili idioti. In Europa il posto che ieri fu occupato da nazifascisti, bolscevichi e "resistenti" vari sarà preso dagli europeisti, dai putiniani e dal viscido sovranismo, pronto a strisciare e a fare il voltafaccia badogliano non appena la situazione lo richiederà. Se negli anni Trenta e Quaranta del Novecento l'obiettivo fu quello di impedire l'emergere di un centro regolatore in Eurasia, negli anni Venti e Trenta del XXI secolo l'obiettivo sarà quello di eliminare (o quanto meno ridimensionare drasticamente) in un colpo solo creditori e concorrenti: Germania, Russia e, soprattutto, Cina. Quando il mondo ti sfugge di mano, l’unica soluzione è incendiarlo. Ai vaccari il mondo sta sfuggendo di mano; non resta loro che aizzare gli altri a combattere, nella speranza di restarne fuori.
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